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Lago d’Iseo, drone-dottore in volo verso la montagna per portare farmaci ai pazienti isolati – VIDEO

L’innovazione tecnologica sta rivoluzionando il settore sanitario, e un esempio concreto arriva dal Lago d’Iseo, dove è stato testato il primo drone-dottore per il trasporto di medicinali in zone isolate. Questo progetto rappresenta una svolta significativa per l’assistenza territoriale, soprattutto nelle aree difficili da raggiungere. Grazie a questa soluzione, i pazienti che vivono in località remote potranno ricevere farmaci e materiali sanitari con rapidità ed efficienza.

Un progetto innovativo per il trasporto sanitario

Il progetto, sviluppato da Asst Franciacorta in collaborazione con Overspace Aviation, ha visto il supporto di Enac (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile), dell’Autorità di Bacino del Sebino, dei Carabinieri locali e dei Comuni di Iseo e Monte Isola. L’obiettivo principale è quello di testare un sistema innovativo di trasporto di medicinali e campioni di laboratorio tramite droni, con l’intento di migliorare l’accessibilità ai servizi sanitari per chi vive in zone difficilmente raggiungibili.

Il primo test è stato effettuato tra il punto prelievi di Monte Isola e il Laboratorio Analisi di Iseo, dimostrando l’efficacia e la sicurezza del sistema. Il drone utilizzato è in grado di trasportare fino a 5 chili di materiale sanitario e può raggiungere una velocità di 100 km/h, garantendo consegne rapide e sicure.

Il primo volo del drone-dottore: una data storica

La sperimentazione, considerata una prima nazionale in ambiente libero, è stata accolta con grande entusiasmo dalle autorità sanitarie. “È una data che resterà impressa nella storia”, ha dichiarato Asst Franciacorta, sottolineando l’importanza dell’evento per il futuro del trasporto sanitario.

L’iniziativa rientra nel progetto “Dalle Reti alla rete”, avviato a luglio 2024, con l’obiettivo di creare modelli innovativi di assistenza territoriale e telemedicina. Questo approccio mira a migliorare la qualità della vita delle comunità più isolate, garantendo un accesso più rapido e sicuro ai servizi sanitari.

Tecnologia e sanità: un binomio vincente per il futuro

Il successo di questa sperimentazione apre nuove prospettive per l’assistenza sanitaria a distanza. L’uso dei droni potrebbe diventare una soluzione strategica per la distribuzione di farmaci e strumenti medici in aree montane, isole e località difficili da raggiungere. Il presidente della Conferenza dei Sindaci, Gianmarco Cossandi, ha sottolineato l’importanza di questa innovazione:

“Un progetto sperimentale che dimostra come l’innovazione tecnologica possa integrarsi con i servizi sanitari, aprendo nuove prospettive per l’assistenza territoriale e la telemedicina, che confidiamo possano migliorare i servizi alle nostre comunità, garantendo innovazione, sicurezza e attenzione anche ai territori più isolati.”

Benefici per le comunità locali e il sistema sanitario

L’adozione di droni per il trasporto sanitario potrebbe portare diversi vantaggi:

  • riduzione dei tempi di consegna: i farmaci e i campioni di laboratorio possono essere trasportati in tempi molto più rapidi rispetto ai mezzi tradizionali
  • accesso a cure migliori per i pazienti isolati: le persone che vivono in zone difficili da raggiungere potranno ricevere assistenza più tempestiva
  • sicurezza e affidabilità: i droni sono progettati per rispettare rigorosi standard di sicurezza, garantendo un trasporto efficiente e privo di rischi
  • ottimizzazione dei costi sanitari: riducendo la necessità di trasporti via terra o via acqua, il sistema sanitario può risparmiare risorse preziose

Il futuro del drone-dottore: verso un’implementazione su larga scala?

Dopo il successo del primo test sul Lago d’Iseo, è possibile immaginare un futuro in cui i droni diventino una componente essenziale del sistema sanitario. Se l’iniziativa verrà estesa ad altre regioni, potrebbe rivoluzionare il concetto di assistenza territoriale e di emergenza medica.

L’uso di droni nel settore sanitario rappresenta un esempio di come tecnologia e innovazione possano migliorare la qualità della vita delle persone, rendendo i servizi sanitari più accessibili ed efficienti. Il drone-dottore non è solo una soluzione futuristica, ma una realtà concreta che sta già prendendo forma, portando benefici tangibili ai pazienti e agli operatori sanitari.

 

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Il più piccolo comprensorio sciistico del mondo apre a St. Gallen in Svizzera – VIDEO

Sabato 1° febbraio 2025, nella località svizzera di St. Gallen (740 metri di altitudine), è stato ufficialmente inaugurato il più piccolo comprensorio sciistico del mondo. Questo straordinario progetto artistico è stato realizzato da quattro artisti, che hanno trasformato un condominio destinato alla demolizione in una stazione sciistica in miniatura.

Nel giardino dell’edificio è stata allestita una pista nera lunga appena 20 metri, servita da uno skilift con un dislivello di altrettanti 20 metri tra la stazione a valle e quella a monte. Grazie all’illuminazione notturna, è possibile sciare anche dopo il tramonto.

Nonostante la totale assenza di neve, l’inaugurazione ha attirato circa 200 visitatori, trasformando l’evento in un successo mediatico e culturale.

Un messaggio sul futuro dello sci e del clima

Il progetto non è solo un’installazione artistica, ma un’iniziativa pensata per sensibilizzare sulle difficoltà che i comprensori sciistici a bassa e media quota stanno affrontando a causa dell’aumento delle temperature.

Secondo gli artisti, lo skilift stesso è un simbolo di questa trasformazione: si tratta di un vecchio impianto a piattello (Bügellift) recuperato dal comprensorio sciistico di Klausenböhl, nel comune di Gais, dove è stato operativo per oltre 60 anni.

“Vogliamo ricordare alla gente quanto la neve fosse una cosa ovvia”, ha dichiarato l’artista Anita Zimmermann al quotidiano svizzero St. Galler Tagblatt. Un tempo onnipresenti, gli impianti di risalita a piattello stanno scomparendo, sostituiti da seggiovie moderne o smantellati a causa della scarsità di neve. L’ancora, simbolo di questo sistema di risalita ormai in declino, diventa una metafora della neve a bassa quota: un tempo comune, ora sempre più rara.

“Grey Sky”: un’installazione temporanea destinata a scomparire

L’opera artistica, chiamata “Grey Sky”, rimarrà aperta fino al 29 marzo 2025. L’edificio che ospita la stazione sciistica è destinato a essere demolito a metà 2025, per far spazio a un nuovo progetto edilizio.

Una battaglia politica sul finanziamento del progetto

Il progetto ha avuto un costo complessivo di 187.000 CHF (circa 200.000 dollari). Il governo cantonale aveva inizialmente concesso 45.000 CHF dal fondo lotteria per sostenere l’iniziativa. Tuttavia, il partito di destra Unione Democratica di Centro (UDC) è intervenuto nel parlamento cantonale per bloccare il finanziamento, sostenendo che “non si dovrebbero finanziare attivisti climatici di sinistra che attaccano il turismo invernale”.

Con il sostegno della maggioranza conservatrice, il finanziamento è stato annullato. Per coprire il deficit, gli artisti hanno quindi lanciato una campagna di crowdfunding, che ha permesso di raccogliere circa 38.000 CHF, avvicinandosi all’obiettivo poco prima dell’inaugurazione.

Un’esperienza surreale tra arte e provocazione

Nonostante le sue dimensioni ridotte, il più piccolo comprensorio sciistico del mondo ha suscitato grande curiosità, attirando l’attenzione di media e visitatori da tutta la Svizzera e oltre.

Gli organizzatori descrivono il progetto come “un’esperienza giocosa e provocatoria”, che invita a riflettere sul futuro dello sci, sul cambiamento climatico e sulla trasformazione della cultura alpina.

Per chi volesse provare questa esperienza unica, il pass giornaliero costa 80 CHF, mentre un biglietto da 13 corse è disponibile per 5 CHF.

Come raggiungere Grey Sky ski resort

 

 

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Turista tedesco perde il controllo della snowbike e si schianta sulla staccionata del rifugio – VIDEO

Indice dei contenuti dell'articolo:

Un curioso incidente sulle piste da sci in Germania ha visto un uomo a bordo di una snowbike perdere il controllo durante la discesa e finire violentemente contro la staccionata di legno di un rifugio, dove numerosi sciatori si stavano rilassando dopo una giornata sulle piste. Il video dell’accaduto, diventato virale, mostra il biker sfrecciare lungo la pista senza riuscire a frenare, andando a schiantarsi contro la recinzione del rifugio sotto gli occhi increduli degli ospiti.

Cos’è una snowbike?

La snowbike è un particolare mezzo da neve che unisce le caratteristiche della bicicletta e dello sci. Dotata di un telaio simile a quello di una bici ma con sci al posto delle ruote, permette di scendere lungo le piste innevate con un’esperienza di guida diversa dagli sci o dallo snowboard. Pur essendo un’attività sempre più diffusa tra gli appassionati degli sport invernali, la snowbike richiede una buona tecnica di controllo, soprattutto in fase di frenata.

Come sta il turista?

Fortunatamente, non sembrano esserci state conseguenze gravi per il biker, ma il suo incidente è un monito su quanto sia importante prestare attenzione e rispettare le regole di sicurezza sulle piste, specialmente con mezzi meno convenzionali come la snowbike.

 

@martinmller088

♬ Originalton – Mü

 

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Rita De Crescenzo scatenata ora tutti a Ovindoli e si propone come ministra del Turismo

Rita De Crescenzo, celebre tiktoker napoletana con oltre 1,7 milioni di follower, torna a far parlare di sé. Dopo il caos turistico generato a Roccaraso lo scorso weekend, l’influencer ha annunciato una nuova meta per i suoi seguaci: Ovindoli. Con il suo consueto tono provocatorio, De Crescenzo afferma di non essere legata ad alcuna agenzia e che, senza la sua presenza, le grandi invasioni di turisti non si verificano. Ma la vera sorpresa arriva con la sua dichiarazione più audace: “Sono pronta a diventare ministra del Turismo perché sono brava a indirizzare, soprattutto attraverso i social”.

Roccaraso: il caso mediatico e la risposta delle autorità

Lo scorso weekend, Roccaraso è stato teatro di un fenomeno turistico senza precedenti. Oltre 12.000 turisti, molti dei quali provenienti da Napoli, hanno invaso la cittadina abruzzese a bordo di 250 pullman. Il sovraffollamento ha portato a problemi di ordine pubblico, all’esaurimento dei servizi igienici e a un’ondata di polemiche sui social e nei media tradizionali.

Le autorità locali, tra cui il sindaco di Roccaraso Francesco Di Donato, hanno reagito con restrizioni sui pullman e un piano di controllo rafforzato, riducendo significativamente il numero di arrivi nella domenica successiva. Il risultato? Solo 40 autobus sono giunti in paese, un dato inferiore al limite massimo di 60 autorizzati.

Ma l’assenza più significativa è stata proprio quella di Rita De Crescenzo, che ha sottolineato come, senza di lei, l’“invasione” non abbia avuto luogo.

Ovindoli: la nuova meta del turismo social

Dopo il clamore di Roccaraso, Rita De Crescenzo ha spostato il mirino su Ovindoli, un’altra località sciistica dell’Abruzzo. In un’intervista al quotidiano Il Centro, l’influencer ha lanciato il suo messaggio: “Il sindaco si deve preparare, il paese è piccolino, si deve organizzare anche la protezione civile. Servono più bagni pubblici e più cestini”.

Le dichiarazioni della tiktoker hanno acceso il dibattito: Ovindoli sarà pronta ad accogliere una folla di turisti spinti dal fenomeno social? Il rischio di ripetere il caos di Roccaraso è concreto, tanto che le autorità locali potrebbero adottare misure preventive per evitare situazioni di sovraffollamento.

Il confronto tra influencer e istituzioni

La vicenda di Roccaraso ha visto anche un acceso confronto tra il tiktoker Anthony Sansone e il sindaco Di Donato. Sansone ha chiesto pubblicamente delle scuse per il trattamento mediatico ricevuto dai turisti napoletani, accusando l’amministrazione locale di aver danneggiato l’immagine della Campania. Il sindaco, dal canto suo, ha ribadito l’accoglienza e l’ospitalità della comunità di Roccaraso, ma ha sottolineato la necessità di rispetto per il territorio.

Nel frattempo, Rita De Crescenzo, rimasta a casa con l’influenza durante l’ultimo weekend, ha rilanciato la sua sfida: Ovindoli sarà la prossima destinazione, e questa volta le autorità dovranno essere pronte ad accogliere l’ondata di turisti.

Rita De Crescenzo e la politica: una provocazione o una reale ambizione?

Tra le dichiarazioni più sorprendenti dell’influencer napoletana, spicca la sua auto-candidatura a ministra del Turismo. “Sono brava a indirizzare, soprattutto attraverso i social”, ha affermato Rita, ribadendo la sua capacità di muovere grandi masse di persone verso le località turistiche.

La sua affermazione ha suscitato reazioni contrastanti: c’è chi la considera una semplice provocazione e chi, invece, sottolinea come il turismo social sia ormai una realtà consolidata. Le destinazioni promosse dagli influencer possono beneficiare di una visibilità senza precedenti, ma il rischio di sovraffollamento e problemi logistici rimane elevato.

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Bambini a Plan de Corones sgamano Jannik Sinner sugli sci e il tennista si ferma per foto e autografi – VIDEO

Jannik Sinner, fresco vincitore degli Australian Open 2025, ha deciso di prendersi qualche giorno di relax sulle nevi dell’Alto Adige, nella sua amata Val Pusteria. Ma il breve break non è passato inosservato: i piccoli sciatori di Plan de Corones lo hanno riconosciuto e circondato per scattare foto e farsi firmare autografi. Il tennista non si è sottratto, regalando sorrisi e momenti indimenticabili ai suoi fan più giovani.

Jannik Sinner sulle piste di casa: relax dopo il trionfo in Australia

Dopo la straordinaria vittoria agli Australian Open, Jannik Sinner è tornato a casa per ricaricare le energie. Il tennista altoatesino, attuale numero uno al mondo, ha scelto di concedersi qualche discesa sulle piste perfettamente innevate di Plan de Corones (Kronplatz), una delle sue mete preferite per rilassarsi lontano dai riflettori.

Vestito con un giubbotto verde, casco e occhialoni, Sinner è stato notato da alcuni appassionati di sci, che non hanno esitato a immortalare il momento e a condividerlo sui social. Le immagini e i video del campione sugli sci sono rapidamente diventati virali, suscitando entusiasmo tra i fan.

L’incontro con i bambini: foto e autografi sulle piste

Se c’è una cosa che Jannik Sinner ha sempre dimostrato, è la sua disponibilità con il pubblico. E anche questa volta non ha fatto eccezione. Un gruppo di bambini, in tenuta da sci, lo ha “sgamato” sulle piste e lo ha circondato con entusiasmo, chiedendogli autografi e selfie. Alcuni piccoli fan hanno persino voluto la sua firma direttamente sul casco!

Le immagini dell’incontro sono state condivise dalla scuola di sci e snowboard Kronplatz, con un simpatico commento:
“Quando due maestri di sci incontrano un campione del grande slam… chi insegna a chi?”

Un momento di spensieratezza che conferma il legame speciale tra Sinner e la sua terra d’origine.

Dalle piste di Plan de Corones al ritorno agli allenamenti

Il break sulla neve è stato solo una breve parentesi per il campione azzurro. Dopo qualche giorno di relax a Sesto Pusteria, dove ha trascorso del tempo con la famiglia, Sinner si prepara a rientrare a Montecarlo per riprendere gli allenamenti in vista dei prossimi tornei.

Il suo programma prevede il ritorno in campo il 17 febbraio all’ATP 500 di Doha, dove cercherà di proseguire la sua incredibile stagione. Inizialmente si pensava che avrebbe giocato a Rotterdam, ma la sua scelta è ricaduta sul torneo qatariota.

Le polemiche sulla mancata visita al Quirinale

Mentre il video di Sinner con i bambini circolava sui social, alcuni utenti hanno sollevato una polemica sulla sua assenza al Quirinale. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, aveva invitato la squadra di Coppa Davis e i tennisti italiani per celebrare i recenti successi, ma Sinner ha deciso di non partecipare, preferendo tornare a casa per recuperare le energie.

Il dibattito è stato acceso: c’è chi ha criticato la sua scelta e chi, invece, ha difeso la sua libertà di decidere. Tra le voci più influenti, Paolo Bertolucci, ex campione di Coppa Davis, ha dichiarato che il tennista dovrebbe essere lasciato libero di prendere le proprie decisioni. Anche Sofia Goggia, sciatrice azzurra, ha espresso la sua opinione: “Sarei andata, perché il Presidente della Repubblica è la più alta carica dello Stato”.

Nonostante le discussioni, Sinner ha continuato a godersi il suo soggiorno in Alto Adige, mostrando ancora una volta che il suo cuore batte forte per la sua terra natale.

 

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Out Of Electra 2 è la prima maschera da sci elettronica con cambio tonalità lente in meno di un secondo

Nel mondo dello sci e degli sport invernali, l’innovazione tecnologica continua a migliorare l’esperienza degli appassionati. Out Of Electra 2 rappresenta un’evoluzione significativa in questo settore, offrendo una maschera da sci elettronica in grado di adattare automaticamente la tonalità delle lenti in meno di un secondo, senza l’utilizzo di batterie.

Grazie alla tecnologia IRID, questa maschera garantisce sempre una visibilità ottimale in ogni condizione di luce, migliorando sicurezza e comfort. Vediamo nel dettaglio le caratteristiche di questo prodotto innovativo.

Electra 2 by Out of: tecnologia avanzata per la massima performance

Electra 2 by Out Of è la seconda generazione di maschere da sci dotate della tecnologia IRID, che utilizza lenti elettroniche capaci di modificare istantaneamente la loro tonalità in base alle condizioni di luce. A differenza delle maschere fotocromatiche tradizionali o di quelle con lenti intercambiabili, Electra 2 cambia automaticamente la propria luminosità, garantendo una visione sempre perfetta senza interruzioni.

Come funziona?

Il meccanismo di Electra 2 si basa su un film a cristalli liquidi all’interno delle lenti, alimentato da un piccolo pannello fotovoltaico integrato. Questa tecnologia elimina completamente la necessità di batterie, rendendo la maschera più leggera e sempre pronta all’uso.

Vantaggi del sistema senza batterie

  • Nessuna necessità di ricarica: la maschera può essere riposta per mesi e sarà subito operativa all’uso successivo.
  • Peso ridotto: pesa solo 5 grammi in più rispetto a una maschera tradizionale.
  • Maggiore durata e sostenibilità: l’assenza di batterie ne aumenta la longevità e la rende più ecologica.

Electra 2: i miglioramenti rispetto alla maschera Electra 1

Se la prima generazione di Electra aveva già rivoluzionato il settore, Electra 2 porta l’innovazione ancora più avanti con una serie di miglioramenti significativi.

Maggiore range di attivazione

Electra 2 copre quasi il doppio del range di attivazione rispetto alla versione precedente. Questo significa che:

  • La lente diventa più chiara nelle aree d’ombra o con scarsa luminosità.
  • Si scurisce maggiormente in presenza di luce intensa, proteggendo meglio gli occhi.
  • Passa in modo graduale tra le diverse tonalità, assicurando sempre la migliore visibilità possibile.

Nuove specchiature per una visione più chiara

Out Of ha introdotto nuove specchiature studiate appositamente per il filtro a cristalli liquidi. Electra 2 è disponibile in tre colorazioni:

  • red
  • green
  • blue

Le nuove lenti riducono oltre il 50% delle riflessioni interne, migliorando la nitidezza e la qualità visiva.

Transizioni più fluide

L’elettronica di Electra 2 è stata ulteriormente ottimizzata per garantire una transizione più morbida tra le varie tonalità. Il passaggio da una condizione di luce all’altra avviene in modo così graduale che l’occhio non percepisce quasi la variazione.

Una maschera da sci versatile per ogni condizione di luce

Electra 2 è in grado di adattarsi automaticamente alle diverse condizioni di luce, coprendo un range che va dalla categoria S1 alla S3. Questo permette di ottenere la visibilità ottimale sia in condizioni di nebbia e ombra, sia in pieno sole.

Significato delle categorie di lente

  • S1 (bassa luminosità): ideale per giornate nuvolose, nebbiose o con luce diffusa.
  • S2 (media luminosità): adatta a condizioni variabili, con alternanza di sole e nuvole.
  • S3 (alta luminosità): perfetta per giornate di sole intenso e neve riflettente.

Con questa tecnologia, gli sciatori non devono più preoccuparsi di cambiare le lenti o di trovarsi in difficoltà per la scarsa visibilità.

Quanto costa la maschera da sci Out of Electra 2?

Out Of Electra 2 è disponibile al prezzo di listino di 489 euro. Considerando le caratteristiche avanzate e i benefici in termini di prestazioni, si tratta di un investimento ideale per chi cerca la migliore esperienza sulle piste.

Perché scegliere Electra 2?

Electra 2 rappresenta un vero e proprio passo avanti nel mondo delle maschere da sci. Rispetto alla prima generazione, offre:

  • maggiore adattabilità alla luce, coprendo quasi il doppio del range di attivazione
  • transizioni più fluide e naturali, per una visione sempre perfetta
  • funzionamento senza batterie, grazie al pannello fotovoltaico integrato
  • migliore qualità ottica, con riduzione delle riflessioni interne
  • design leggero ed ergonomico, per il massimo comfort durante l’utilizzo

Per chi desidera un prodotto che unisce tecnologia all’avanguardia e praticità, Out Of Electra 2 è la scelta ideale per affrontare qualsiasi condizione sulle piste da sci.

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Diletta Leotta fa alzare la temperatura a St Moritz relax in bikini nella spa sulla neve

La celebre conduttrice di DAZN, Diletta Leotta, ha deciso di concedersi un momento di puro relax immersa nello spettacolare scenario di St. Moritz, in Svizzera. La presentatrice ha condiviso sui social alcune immagini che la ritraggono mentre si gode un bagno rigenerante in una spa di lusso all’aperto, circondata dalla neve. Le foto hanno immediatamente scatenato una pioggia di like e commenti da parte dei suoi fan, conquistati dal mix di fascino, benessere e paesaggi da sogno.

Diletta Leotta in bikini tra neve e acqua termale

Le immagini postate da Diletta Leotta su Instagram la mostrano avvolta nel vapore caldo di una piscina esterna, situata all’interno di un prestigioso hotel di St. Moritz. L’effetto è spettacolare: l’acqua termale della spa svizzera contrasta con il bianco candido della neve che circonda la vasca, creando un’atmosfera fiabesca e rilassante.

“Recharging “, ha scritto la conduttrice nella didascalia che accompagna gli scatti.

Pioggia di like e commenti sui social

I follower della conduttrice non hanno tardato a reagire: il post ha subito raccolto migliaia di like e commenti entusiasti. Molti fan hanno apprezzato la bellezza del luogo e il fascino di Diletta, che anche in un contesto di relax riesce a catturare l’attenzione con il suo stile impeccabile.

Non è la prima volta che Diletta Leotta sceglie di condividere con i suoi follower momenti della sua vita privata e di benessere. Il legame con il suo pubblico è sempre più forte, grazie alla sua naturalezza e alla capacità di rendere ogni scatto un vero e proprio evento social.

St. Moritz: la perla delle Alpi svizzere

Situata nell’Alta Engadina, nel cantone dei Grigioni, St. Moritz è una delle località sciistiche più prestigiose al mondo. Adagiata a 1.822 metri sul livello del mare, si affaccia sull’omonimo lago e offre panorami mozzafiato sulle Alpi circostanti. La città è rinomata per il suo clima soleggiato, vantando oltre 300 giorni di sole all’anno.

St. Moritz ha ospitato due edizioni dei Giochi Olimpici Invernali, nel 1928 e nel 1948, consolidando la sua reputazione come meta d’élite per gli sport invernali. Oltre allo sci, la località offre una vasta gamma di attività, tra cui polo sulla neve, corse di cavalli sul lago ghiacciato e il celebre Cresta Run, una pista naturale per lo skeleton.

La combinazione di lusso, sport e paesaggi incantevoli rende St. Moritz una destinazione ambita da celebrità e appassionati di montagna provenienti da tutto il mondo.

Il fascino delle spa all’aperto in inverno

Le spa con piscine esterne riscaldate sono una delle esperienze più amate dai turisti invernali. Il contrasto tra il calore rilassante dell’acqua termale e il gelo della neve offre un effetto rigenerante unico, perfetto per staccare dalla routine e ricaricare le energie.

Luoghi come St. Moritz, rinomati per il lusso e il benessere, offrono hotel esclusivi con spa di livello internazionale, frequentate da celebrità e appassionati di relax. Diletta Leotta non ha fatto eccezione, scegliendo una location da sogno per il suo break invernale.

Badrutt’s Palace Hotel: lusso e comfort a St. Moritz

Per il suo soggiorno, Diletta Leotta ha scelto il prestigioso Badrutt’s Palace Hotel, un’icona dell’ospitalità di lusso a St. Moritz. Fondato nel 1896, questo hotel a 5 stelle offre 155 eleganti camere e suite, ciascuna con design e layout unici, e viste mozzafiato sul lago di St. Moritz o sul centro del villaggio.

I prezzi per un soggiorno al Badrutt’s Palace Hotel variano in base alla tipologia di camera scelta. Secondo alcune fonti, le tariffe partono da 1.831 euro a notte per una Superior Double Room affacciata sul centro di St. Moritz, fino ad arrivare a 11.635 euro a notte per la Hans Badrutt Suite, che offre una splendida vista sul lago di St. Moritz e sulle montagne circostanti.

 

 

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Madonna di Campiglio, denunciato sciatore per skipass falso dovrà rispondere di truffa aggravata

Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Stazione di Madonna di Campiglio hanno denunciato un giovane turista poco più che ventenne, accusato di truffa aggravata ai danni della società My Pass, che gestisce parte del sistema di ticketing per l’accesso agli impianti sciistici di Madonna di Campiglio.

Secondo quanto ricostruito dalle forze dell’ordine, il giovane avrebbe utilizzato una card My Pass/Star Pass associata a un nome fittizio e a una carta di pagamento intestata a una persona inesistente, riuscendo così a sciare senza pagare il reale importo dello skipass.

Un sistema illecito per sciare a prezzo ridotto

Da circa un mese, la società My Pass aveva segnalato anomalie nei ticket emessi, evidenziando l’esistenza di un sistema fraudolento che permetteva ad alcuni sciatori di eludere parzialmente o totalmente il pagamento dello skipass.

La truffa si basava sull’uso di card registrate con dati falsi che consentivano agli utenti di sciare senza preacquistare lo skipass. Il sistema prevede infatti che l’importo dovuto venga addebitato a fine giornata, ma grazie a carte di credito intestate a persone fittizie, gli importi non venivano mai riscossi.

Il fenomeno aveva iniziato a diffondersi anche sui social network, dove venivano pubblicizzati skipass giornalieri validi per tutte le località sciistiche dell’arco alpino a soli 40 euro, un prezzo significativamente inferiore rispetto alla tariffa ufficiale.

Le indagini e l’individuazione dello sciatore

Dopo le segnalazioni della società My Pass, i Carabinieri della Stazione di Madonna di Campiglio hanno avviato un’attività di monitoraggio e controlli incrociati sulle card emesse quotidianamente, con l’obiettivo di individuare i ticket sospetti.

La scorsa settimana, durante il servizio di vigilanza sulle piste, i Carabinieri sciatori hanno ricevuto un’allerta relativa al passaggio di un ticket anomalo ai tornelli di accesso agli impianti di risalita.

Grazie all’utilizzo dei sistemi di videosorveglianza e al monitoraggio in tempo reale dei varchi di accesso, gli agenti sono riusciti a identificare la fisionomia e l’abbigliamento dello sciatore sospetto. Seguendo gli spostamenti della card My Pass tracciata lungo gli impianti di risalita, i militari sono riusciti a fermare e identificare il giovane.

Al momento del controllo, il turista non è stato in grado di fornire spiegazioni su come fosse entrato in possesso della card né di esibire la carta di credito associata al servizio My Pass.

Denuncia e conseguenze legali

Di fronte all’evidenza dei fatti, lo sciatore è stato accompagnato presso gli uffici della Stazione dei Carabinieri di Madonna di Campiglio e, al termine delle formalità di rito, denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Trento per truffa aggravata.

La card fraudolenta è stata sequestrata, mentre il giovane dovrà ora affrontare un processo penale per le accuse contestate.

Controlli intensificati per fermare il fenomeno

L’episodio ha rivelato come il sistema fraudolento fosse strutturato e in espansione, con un giro d’affari che si stava ampliando grazie alla pubblicità sui social network.

Per contrastare la diffusione del fenomeno, i Carabinieri di Madonna di Campiglio hanno annunciato che proseguiranno con controlli mirati nei prossimi giorni, verificando l’eventuale utilizzo di altre card My Pass/Star Pass sospette.

Parallelamente, la società My Pass sta implementando nuove misure di sicurezza, tra cui:

  • verifica avanzata delle card emesse per identificare anomalie nei pagamenti
  • maggiore controllo sulle transazioni sospette
  • monitoraggio e tracciamento delle card con dati fittizi

Rischi e conseguenze per chi utilizza skipass falsi

Eludere il pagamento dello skipass non è solo un comportamento scorretto, ma rappresenta un reato penale. La truffa aggravata può portare a sanzioni severe, tra cui multe elevate e condanne penali in caso di sentenza di colpevolezza.

I controlli delle forze dell’ordine e delle società di gestione degli impianti sciistici mirano a garantire trasparenza ed equità per tutti gli sciatori, prevenendo abusi e utilizzi illeciti delle card elettroniche.

Il consiglio per gli sciatori è di acquistare sempre gli skipass tramite i canali ufficiali, evitando offerte sospette online che potrebbero portare a conseguenze legali.

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Dolomiti Valtellina 2028: ufficiale, il CIO sceglie l’Italia per i Giochi Invernali Giovanili

Il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) ha ufficialmente assegnato all’Italia l’organizzazione dei Giochi Olimpici Giovanili Invernali 2028 (YOG). L’evento, denominato Dolomiti Valtellina 2028, si svolgerà in Valtellina, Trentino e Cortina, sfruttando molte delle infrastrutture già utilizzate per Milano Cortina 2026. La decisione è stata presa durante la 143ª sessione del CIO a Losanna, con un voto quasi unanime: 89 favorevoli e solo 1 contrario su 90 voti validi.

Un’eredità olimpica per l’Italia

L’assegnazione degli YOG 2028 rappresenta un riconoscimento alla capacità dell’Italia di organizzare eventi sportivi di livello mondiale. Il Presidente del CIO, Thomas Bach, ha dichiarato:

“L’elezione di Dolomiti Valtellina 2028 dimostra la fiducia del CIO nell’Italia, già protagonista con Milano Cortina 2026. Questo evento prolungherà l’entusiasmo olimpico fino alla fine del decennio e porterà benefici duraturi alle comunità locali.”

Il progetto nasce dalla collaborazione tra CONI, Regione Lombardia, Regione Veneto, Provincia Autonoma di Trento e Governo Italiano, con l’obiettivo di rafforzare il ruolo delle Alpi italiane come destinazione di riferimento per gli sport invernali.

Dove si svolgeranno le competizioni?

Le gare si terranno esclusivamente in sedi già esistenti, distribuite nei tre cluster principali:

  • Valtellina (Lombardia)
  • Trentino
  • Cortina d’Ampezzo (Veneto)

Sette degli 11 impianti previsti sono già stati selezionati per ospitare gare a Milano Cortina 2026, tra cui:

✔ Bormio (Pista Stelvio) – Sci alpino
✔ Livigno (Aerials & Mogul Park, Snow Park) – Freestyle e snowboard
✔ Cortina Sliding Centre – Bob, skeleton e slittino
✔ Predazzo Ski Jumping Stadium – Salto con gli sci
✔ Tesero Cross-Country Skiing Stadium – Sci di fondo
✔ Cortina Curling Olympic Stadium – Curling

Questa scelta garantisce un’ottimizzazione dei costi e una riduzione dell’impatto ambientale, valorizzando impianti esistenti senza necessità di nuove costruzioni.

Il programma sportivo: tutti e sette gli sport olimpici invernali

Dal 15 al 29 gennaio 2028, gli YOG vedranno la partecipazione di giovani atleti che si sfideranno nei sette sport olimpici invernali:

  • biathlon
  • bob
  • curling
  • hockey su ghiaccio
  • slittino
  • pattinaggio
  • sci (alpino, di fondo, freestyle, snowboard e salto con gli sci)

Per garantire un’organizzazione efficiente, nessun atleta alloggerà a più di un’ora di distanza dal proprio impianto di gara, con sette delle 11 sedi a meno di 15 minuti dai rispettivi villaggi olimpici.

Festival ed eventi culturali in attesa dei giochi

Il percorso verso Dolomiti Valtellina 2028 sarà accompagnato da un festival di sport, arte e cultura locale che inizierà nel 2027 e culminerà con le celebrazioni per la Torcia Olimpica nel dicembre dello stesso anno. Durante i Giochi, il festival sarà ospitato in due poli principali: Bormio e Trento.

L’impatto degli YOG 2028: un’opportunità per i giovani

Uno degli obiettivi principali di Dolomiti Valtellina 2028 sarà quello di lasciare un forte impatto sociale ed educativo, in linea con le iniziative di Milano Cortina 2026. In particolare, si punterà a:

✔ incentivare l’attività sportiva tra i giovani, promuovendo almeno 30 minuti di movimento al giorno
✔ creare opportunità per i giovani atleti, attraverso programmi di sviluppo e formazione
✔ rafforzare la coesione sociale, favorendo il dialogo tra culture diverse attraverso lo sport

Il Ministro per lo Sport e la Gioventù, Andrea Abodi, ha sottolineato l’importanza dell’evento:
“Dolomiti Valtellina 2028 sarà un’occasione unica per trasmettere i valori dello sport come strumento di inclusione e crescita sociale. L’Italia è pronta a dimostrare ancora una volta la sua eccellenza nell’organizzazione di grandi eventi internazionali.”

Organizzazione e governance

L’evento sarà gestito da un Comitato Organizzatore specifico, con una stretta collaborazione con il team di Milano Cortina 2026 grazie a un Memorandum d’Intesa tra le due entità. L’obiettivo è quello di sfruttare sinergie e ottimizzare risorse in settori chiave come:

✔ infrastrutture sportive e trasporti
✔ logistica e gestione della forza lavoro
✔ marketing e promozione internazionale

Il Presidente del CONI, Giovanni Malagò, ha definito l’assegnazione degli YOG 2028 “una giornata storica per lo sport italiano”, dichiarando:
“Sfrutteremo l’eredità di Milano Cortina 2026 per offrire un’edizione degli YOG senza precedenti. L’Italia ha dimostrato di essere un partner affidabile del CIO e saprà regalare un evento straordinario a giovani atleti di tutto il mondo.”

Con 89 voti favorevoli su 90, Dolomiti Valtellina 2028 si prepara a diventare un punto di riferimento per il futuro degli sport invernali, consolidando il ruolo dell’Italia come leader nell’organizzazione di eventi olimpici.

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Nasce Apreski Milano Mountain Show, il nuovo appuntamento del mondo dello sci, dal 16 al 19 ottobre 2025

Il mondo della montagna e degli sport invernali ha un nuovo punto di riferimento: Apreski – Milano Mountain Show, un evento imperdibile che si terrà dal 16 al 19 ottobre 2025 presso il Big Theatre, nella zona Mind (Milano Innovation District).

Organizzato da Fandango Club Creators in collaborazione con la Federazione Italiana Sport Invernali (FISI) e con il patrocinio del Ministero del Turismo, l’evento nasce con l’obiettivo di riunire imprese, istituzioni, atleti, stakeholder e appassionati per confrontarsi sul presente e il futuro della montagna e degli sport invernali.

Questo nuovo format si inserisce in un contesto strategico, a pochi mesi dall’inizio delle Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026, con la volontà di rafforzare il legame tra città e montagna, stimolando la crescita del settore e mettendo in evidenza le sfide e le opportunità per il turismo, la sostenibilità e l’innovazione.

Un evento per tutti: tra business e grande pubblico

Dopo la chiusura di Skipass Modena, Apreski – Milano Mountain Show si propone di colmare il vuoto lasciato da questo storico appuntamento, creando un nuovo polo di riferimento per la montagna in città.

L’evento sarà strutturato in quattro giornate, con un format che alterna momenti dedicati al business e momenti pensati per gli appassionati di montagna e sport invernali:

  • Giovedì 16 e venerdì 17 ottobre 2025Giornate B2B
    • Confronto tra aziende, operatori turistici e istituzioni sullo stato dell’arte del settore montano.
    • Analisi dei dati sul turismo e sul mercato degli sport invernali.
    • Identificazione di nuove strategie di sviluppo e collaborazione tra imprese.
    • Focus su sostenibilità e innovazione, con attenzione alla ricerca scientifica e alle tecnologie emergenti.
  • Sabato 18 e domenica 19 ottobre 2025Giornate B2C
    • Incontri con gli atleti delle Nazionali Italiane di sci alpino, snowboard, sci di fondo e altre discipline.
    • Test di attrezzature e abbigliamento da montagna con le migliori aziende del settore.
    • Presentazioni di libri, incontri con scrittori e dibattiti con esperti e opinion leader.
    • Dibattiti e talk su turismo, sport e sostenibilità.
    • Eventi di intrattenimento e spettacolo per coinvolgere il grande pubblico, incluse attività pensate per le nuove generazioni.

Il ruolo centrale della comunicazione e dei media

Un aspetto fondamentale dell’evento sarà il confronto con i media, che rappresentano un elemento chiave per far conoscere e valorizzare la montagna italiana a livello nazionale e internazionale.

Il settore della comunicazione avrà un ruolo di primo piano, con la partecipazione di giornalisti, esperti del digitale, televisioni e stampa specializzata. Saranno approfonditi temi come la promozione turistica, la digitalizzazione dell’esperienza montana e l’attrattività del comparto per un pubblico sempre più vasto ed esigente.

Come sottolinea FISI,

“Il mondo delle imprese dialogherà inoltre con le istituzioni, con attenzione alla ricerca scientifica e all’innovazione, e a quanti hanno a cuore uno sviluppo sostenibile della montagna, che è patrimonio della collettività e soprattutto di chi, vivendo a quelle altitudini tutto l’anno, ne garantisce la qualità della vita, la continuità, il futuro.”

Milano-Cortina 2026 e l’importanza della legacy olimpica

L’evento rappresenta un tassello fondamentale nel percorso di avvicinamento alle Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026. A tre mesi dai Giochi, Apreski Milano Mountain Show sarà un’occasione per fare il punto sulla legacy olimpica, ovvero su ciò che questo grande evento sportivo lascerà in eredità in termini di infrastrutture, conoscenze e opportunità di crescita per la montagna italiana.

Il presidente della FISI, Flavio Roda, sottolinea:

“A tre mesi dall’evento sportivo più importante del quadriennio, pensiamo sia giusto dedicare uno spazio a un evento che permetta di mettere in mostra la nostra capacità organizzativa e di accoglienza. Le Olimpiadi ormai da tempo stanno indicando il cammino, delineando per la montagna un futuro segnato anche dalla legacy.”

Anche Michele Budelli, CEO di Fandango Club Creators, ribadisce la centralità dell’evento:

“Questo evento nasce da un vuoto, quello di un momento formale di incontro in grado di riunire nuovamente tutti i protagonisti della montagna. Stiamo dando vita a un movimento di cordata che nasce dalla passione dei promotori, ma anche dalla consapevolezza che il business è necessario perché la montagna viva e sia popolata.”

“Milano-Cortina è un connubio consolidato, non solo un evento sportivo ma un progetto che unisce persone e territori. Abbiamo deciso di portare questo evento a Milano per creare un punto di aggregazione che risponda alle esigenze degli operatori e al tempo stesso coinvolga il grande pubblico.”

Perché partecipare a Apreski – Milano Mountain Show?

Se sei un professionista del settore, un atleta o un semplice appassionato di sport invernali e turismo montano, ecco perché non puoi mancare:

✅ opportunità di networking con aziende, istituzioni e media del settore
✅ esposizione delle ultime novità in fatto di attrezzature, moda e tecnologie per la montagna
✅ confronto diretto con esperti e atleti di livello internazionale
✅ momenti di spettacolo e intrattenimento per il grande pubblico
✅ un focus importante su sostenibilità e innovazione, con la possibilità di scoprire nuove tecnologie per il settore
✅ un evento che segna il percorso verso Milano-Cortina 2026, rappresentando un’opportunità unica di crescita per il comparto montano

Informazioni utili

Dove: Big Theatre, zona Mind (Milano Innovation District), Rho Fiera
Quando: dal 16 al 19 ottobre 2025
Come partecipare: i dettagli su biglietti e accrediti saranno disponibili prossimamente sul sito ufficiale dell’evento.

 

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