Webcam Monte Nerone Rifugio Corsini
Webcam Monte Nerone Rifugio Corsini in tempo reale
Webcam Monte Nerone Rifugio Corsini piste da sci
Tutte le informazioni sulla località di Monte Nerone (PU) – Marche
Tutte le informazioni sulla località di Monte Nerone (PU) – Marche
La nuova sauna Elements del Dolomiti Wellness Hotel Fanes di San Cassiano è una straordinaria aggiunta alla già lussuosa struttura 5 stelle in Val Badia. Grazie alla sua grande vetrata panoramica, gli ospiti possono godere di una vista completa e spettacolare delle Dolomiti circostanti. Inoltre, la sauna ha una base cilindrica che le permette di ruotare su se stessa a 360° e di essere sospesa a 9 metri di altezza. Il progetto è stato realizzato dall’Interior Designer Barbara Widmann dello studio Interior Design di Bolzano.
La Elements Sauna offre un’esperienza di relax unica, accompagnata dalla vista mozzafiato delle meraviglie naturali patrimonio dell’UNESCO delle Dolomiti. Le grandi vetrate presenti nella sauna completano l’esperienza e regalano una vista magnifica sul paesaggio circostante. La famiglia Crazzolara, proprietaria del Dolomiti Wellness Hotel Fanes, ha voluto offrire ai propri ospiti un’esperienza di benessere che va oltre il relax fisico, per condurli in un percorso introspettivo consapevole e positivo.
La sauna Elements è costituita principalmente da metallo e legno, con un pavimento in quarzite, una pietra naturale della vicina val di Vizze. Questo gioiello del Dolomiti Wellness Hotel Fanes è un progetto unico nel suo genere che conferma la qualità assoluta delle 5 stelle della struttura. Grazie alla Elements Sauna, gli ospiti possono godere di un’esperienza di benessere completa, che mette in evidenza l’importanza del benessere interiore e psicologico, oltre che del relax fisico.
«Quello dell’Elements Sauna è un progetto davvero ambizioso oltre che unico nel suo genere e la realizzazione è stata impegnativa da un punto di vista tecnico in quanto, oltre ad essere una struttura capace di girare su se stessa a 360°, è anche sospesa a 9 metri di altezza dal suolo» dichiara l’Interior Designer Barbara Widmann. «Ci tengo ad aggiungere, però, che Elements Sauna presenta anche una profondità di concept importante da trasmettere: si è deciso, infatti, di riprendere filosofie e tradizioni tra le più antiche, che vedono l’uomo al centro di un rapporto strettissimo con la natura e le energie che questa sprigiona. Sin dall’esterno, l’ospite ritrova e diventa parte integrante di questo circolo di energie vitali in prima persona: la sauna, infatti, svela la sua forma toroidale, espressione del campo energetico di ogni forma di vita in grado di autoalimentarsi e simbolo del ciclo della vita di ogni essere vivente; all’interno e al centro della base circolare, poi, trova la stufa che materialmente rappresenta l’alimentazione del flusso energetico della struttura, metaforicamente ne è il cuore pulsante; un po’ come avviene nel corpo umano, con il cuore che alimenta l’intero organismo» afferma la Widmann.
L’interior designer conclude affermando che «Il desiderio della famiglia Crazzolara, dunque, non è tanto quello di fare vivere agli ospiti un’esperienza di relax fine a se stessa, ma di farli entrare in un mondo di energie positive, condurli in un percorso introspettivo consapevole che permetta di attingere all’enorme potenziale che esiste all’interno di ognuno, mentre il mondo continua a evolvere e girarci attorno».
La Sauna Elements è costruita principalmente con materiali metallici e diversi tipi di legno. Inoltre, il pavimento è costituito da quarzite, una pietra naturale proveniente dalla vicina val di Vizze. Grazie al nuovo gioiello del Dolomiti Wellness Hotel Fanes, che garantisce la massima qualità di 5 stelle, gli ospiti possono godere di un’esperienza unica e innovativa. Il progetto unico in questione ha posto l’enfasi sull’importanza del benessere interiore, psicologico e fisico, garantendo agli ospiti una totale immersione nel relax.
Finalmente hanno preso il via i lavori per il rilancio dell’area sciistica di Colere, che è stata chiusa durante la scorsa stagione invernale. Sono inoltre disponibili per l’acquisto i seggiolini degli impianti “Carbonera” e “Cima bianca”al prezzo di 150 euro ciascuno. Il ricavato della vendita sarà destinato interamente al Gruppo Anziani, all’Oratorio e all’Asilo Parrocchiale, a sostegno delle attività svolte da queste organizzazioni. L’investimento di oltre 26 milioni di euro consentirà alla stazione di installare nuovi impianti di risalita per migliorare l’esperienza degli sciatori. Nel comunicato ufficiale pubblicato su Facebook dalla pagina di Colere 2200 si sottolinea l’impegno dell’azienda nel rilanciare l’area sciistica e offrire servizi di alta qualità agli sciatori.
“Ci spiace non avervi avuto nostri ospiti quest’anno. Stiamo lavorando alacremente perché abbiate presto l’opportunità di vivere con più servizi e più comfort le nostre splendide montagne.
La nuova cabinovia a 10 posti Colere-Polzone sarà completata per l’estate. Consentirà di salire in meno di 5’ al Polzone, che tornerà ad essere, con il nuovo impianto del Capanno, la prima base della nostra stazione.
Per l’autunno il resto degli impianti saranno pronti: la nuova seggiovia Cima Bianca a sei posti ad agganciamento automatico, l’upgrade del Ferrantino, la seggiovia Capanno.
Insieme al nuovo impianto di innevamento artificiale renderanno Colere una destinazione unica”.
Come avete già sentito parlare, una famiglia cinese ha scambiato un cucciolo d’orso per un cane e l’ha cresciuto senza rendersene conto. La vicenda, che sembra incredibile, è stata resa pubblica dalla proprietaria dell’animale, Su Yun, che vive in un villaggio nei pressi di Kunming, nella provincia dello Yunnan.
Inizialmente, il cucciolo era stato acquistato pensando che fosse un mastino tibetano, una razza di cani che può raggiungere anche i 70 chilogrammi di peso. Tuttavia, dopo due anni, quando l’animale aveva superato i 114 chilogrammi, Su Yun ha iniziato a dubitare che si trattasse effettivamente di un cane.
Il primo indizio che qualcosa non andava è stato il suo appetito insaziabile: ogni giorno, l’animale consumava una cassetta intera di frutta e almeno due secchi di spaghetti. Ma ancora Su Yun aveva dei semplici dubbi… La conferma definitiva che non si trattava di un cane è arrivata quando l’animale si è alzato sulle zampe posteriori e ha cominciato a camminare.
L’animale era un orso nero asiatico, una specie protetta in via di estinzione. Su Yun ha immediatamente informato le autorità locali, che hanno sequestrato l’animale e lo hanno portato in un centro di recupero per animali selvatici.
La vicenda ha suscitato grande scalpore in Cina e ha messo in luce il problema del commercio illegale di animali selvatici. Non è raro infatti che i trafficanti vendano cuccioli di animali protetti come se fossero cani o gatti, sfruttando la loro somiglianza fisica per ingannare i compratori.
Il Parco nazionale dei Monti Sibillini è un vero scrigno di biodiversità, che ospita numerose specie di flora e fauna. Il territorio, che si estende per circa 30.000 ettari di ecosistemi boschivi, è abitato da oltre 60-70 lupi e da oltre 300 camosci. Ma non solo: ci sono anche almeno altre 50 specie di mammiferi, 114 di uccelli nidificanti, tra cui 72 di interesse comunitario come l’aquila reale, il coleottero osmoderma eremita e la vipera dell’Orsini, e ancora 14 specie di anfibi e 16 di rettili.
La conferenza intitolata “Parco Nazionale dei Monti Sibillini scrigno di biodiversità”, che si è tenuta il 4 marzo in occasione del World Wildlife Day, ha fornito una fotografia in numeri di quanto è presente all’interno del Parco. Ai lavori presenti, tra gli altri, il presidente del Parco, Andrea Spaterna e il vicesindaco di Norcia, Giuliano Boccanera, hanno evidenziato l’importanza dell’integrità del contesto ambientale per rafforzare anche quanto il territorio riesce ad offrire in termini di turismo e di produzioni tipiche come il tartufo.
Tuttavia, durante la conferenza sono stati esposti anche i rischi della diminuzione di biodiversità: si stima rimangano soltanto il 2% dei popolamenti originari di trota mediterranea. Per contrastare questa tendenza, uno dei progetti presentati è stato il “Life Streams”, che ha come obiettivo il ripopolamento di questi pesci in alcuni corsi d’acqua all’interno del Parco.
Anche le api sono un altro prezioso indicatore della biodiversità, e grazie al progetto “Bee Safe” si sta valutando la situazione dell’ape ligustica autoctona, a rischio anch’essa di ibridazione genetica. Inoltre, la diffusione del brachipodio, un’erba infestante, attestata sui pascoli montani, è monitorata come indice di biodiversità.
In sintesi, il Parco nazionale dei Monti Sibillini è un luogo ricco di vita, dove convivono numerose specie di flora e fauna, alcune delle quali a rischio di estinzione. Per proteggere questa straordinaria biodiversità, sono in corso numerosi progetti che mirano a preservare le specie presenti e a contrastare la loro diminuzione.
Il clima invernale si è fatto sentire anche in Liguria, dove la neve ha coperto le montagne circostanti. Ma non tutti sono infastiditi da questo fenomeno: Fira, la mascotte del rifugio Casermette del Penna, ha deciso di divertirsi giocando e rotolandosi nella neve. Il video delle sue gesta, postato su Facebook dal rifugio, ha rapidamente raggiunto la popolarità diventando virale.
Mentre la neve è caduta in abbondanza sulle alture di Genova e sul Penna, nelle zone costiere la situazione è stata diversa. Nonostante questo, l’ondata di freddo ha continuato a farsi sentire con forti venti che hanno portato l’Arpal a emettere un avviso di burrasca settentrionale, limitatamente alle zone di centro-ponente, valido anche per il giorno successivo.
A causa di queste condizioni meteo avverse, la città di Genova ha dovuto adottare alcune misure precauzionali, tra cui il divieto di transito per moto, telonati e furgonati in sopraelevata e la chiusura di parchi, giardini e cimiteri.
Il parco nazionale di Yosemite, situato sulla Sierra Nevada in California, è attualmente chiuso a causa delle pesanti nevicate che hanno colpito la regione negli ultimi giorni. Con oltre 4 metri e mezzo di neve accumulata, si tratta della più grande precipitazione degli ultimi 50 anni.
L’area montuosa della California ha subito un clima estremamente avverso, con una nevicata record che ha costretto la chiusura del parco nazionale di Yosemite dal 26 febbraio. La riserva, che si estende su oltre 3000 metri quadri, rimarrà chiusa fino a nuovo ordine.
Le autorità locali hanno dichiarato che la situazione è estremamente pericolosa per i visitatori e che la chiusura del parco è necessaria per garantire la sicurezza pubblica. La neve accumulata rende le strade e i sentieri impraticabili e il rischio di valanghe è elevato.
Nonostante la chiusura del parco, le autorità stanno facendo del loro meglio per gestire la situazione e liberare le strade e i sentieri dalla neve. Tuttavia, non è ancora chiaro quando il parco potrà riaprire al pubblico.
Si tratta di una situazione eccezionale per la California, che sta affrontando un clima estremamente avverso. La chiusura del parco nazionale di Yosemite è solo una delle molte conseguenze della nevicata record che ha colpito la regione.
La popolazione locale della contea di San Bernardino, California, sta lottando contro le estreme condizioni meteorologiche causate dalla caduta di quasi 2,5 metri di neve a Crestline. Le riprese aeree mostrano il Goodwin & Sons Market, l’unico supermercato della zona, che si è piegato sotto il peso della neve.
Questo evento ha messo sotto pressione i membri della comunità locale che si stavano già occupando della raccolta di cibo per gli anziani. Un’ampia fascia degli Stati Uniti occidentali e centro-settentrionali sta fronteggiando una violenta tempesta invernale, caratterizzata da forti raffiche di vento e pesanti nevicate.
La velocità di caduta della neve è di circa cinque centimetri all’ora, mentre le raffiche di vento stanno rendendo pericolosi gli spostamenti. Inoltre, molte zone stanno sperimentando blackout e interruzioni di corrente. Gli esperti hanno evidenziato che l’aumento della frequenza e dell’intensità di queste tempeste, insieme ad ondate di caldo estremo e periodi di siccità, sono sintomi chiari del cambiamento climatico. Nel frattempo, gli Stati Uniti orientali stanno sperimentando un inverno straordinariamente mite.
Un’immagine emozionante è stata catturata grazie alla EagleCam del Dipartimento delle Risorse Naturali del Minnesota. Un nido di aquila calva è stato sepolto sotto una tempesta di neve, ma sotto la coltre bianca si poteva scorgere l’eroica mamma dell’uccello rapace, intenzionata a proteggere la cosa più preziosa che avesse: le sue uova. Nonostante la neve continuasse a cadere copiosamente, l’aquila calva non si è mossa dal suo nido. Solo il giorno dopo, le telecamere hanno catturato la scena di una mamma determinata a garantire il calore necessario alle uova. L’aquila si è scossa di dosso la neve e ha fatto rotolare le uova per assicurarsi che fossero abbastanza calde. La EagleCam del dipartimento funziona 24 ore su 24, 7 giorni su 7 ed è stata di grande aiuto per tenere d’occhio l’aquila e il suo compagno mentre attendono l’arrivo dei loro nuovi piccoli nell’area metropolitana di Twin City. Questa immagine rimarrà impressa nella memoria di chiunque l’abbia vista, un bellissimo esempio di come la natura possa essere sorprendente e allo stesso tempo emozionante.
Anche i grandi campioni dello sport si danno al divertimento lungo le piste da sci. Tra di loro c’è il capitano della Nazionale di Calcio Campione del Mondo nel 2006 Fabio Cannavaro, che ha scelto la zona di Roccaraso, sulle piste dell’Alto Sangro.
La neve sta tornando ad affacciarsi sulle montagne dell’Appennino centrale, grazie alle tante perturbazioni che stanno attraversando il nostro Paese in queste ore. Ecco che allora anche i personaggi famosi ne approfittano. In Abruzzo questa instabilità la fa da padrona da qualche giorno, e Fabio Cannavaro ha deciso di passare qualche ora di relax e divertimento a Roccaraso, località molto famosa per i suoi impianti sciistici.
Roccaraso è da tempo una zona all’avanguardia per quello che riguarda lo sci, con un sistema di innevamento al suolo molto sviluppato che va in aiuto alle nevicate naturali che ci sono state nei giorni scorsi. Un sistema di innevamento che è tra i più importanti in tutta Italia, e non teme il confronto con alcune delle zone del Nord Italia.
Così questa zona è stata scelta da un Campione del Mondo di calcio, Fabio Cannavaro, che ha immortalato questo momento in un selfie poi pubblicato su Instagram. I tifosi sin da subito hanno reagito entusiasti. Cannavaro fino a poche settimane fa era l’allenatore della squadra di Benevento, ed è considerato un vero e proprio idolo dai tifosi soprattutto napoletani. Tutti gli italiani però lo ricordano per le imprese al Mondiale di Germania del 2006, quello in cui alla fine ha sollevato la Coppa del Mondo vinta.
Nello stesso anno, e grazie a quella vittoria, Cannavaro ha anche vinto il Pallone d’Oro, premio che solo pochi calciatori sono riusciti a vincere. Nel suo curriculum ci sono: 2 Coppe Italia e 1 Supercoppa Italiana con il Parma, 1 Campionato Italiano (revocato) con la Juventus, 2 Campionati spagnoli e 1 Supercoppa di spagna nelle file del Real Madrid, 1 Coppa Uefa con il Parma, e 1 Campionato Mondiale con la nazionale di Calcio Italiana.
Roccaraso, proprio per le caratteristiche di cui parlavamo prima, è una zona che viene spesso frequentata dai grandi personaggi dello sport e dello spettacolo. Ben 100 km di piste che evidentemente suscitano grande interesse anche da parte dei vip del Nord Italia, che decidono di spostarsi fino all’Appennino Centrale.
Questa zona poi è scelta da tanti campioni dello sport anche come base per i propri allenamenti anche nel corso della stagione estiva. Tra questi ci sono stati recentemente anche Massimo Stano e Antonella Palmisano che hanno deciso di preparare in Abruzzo le Olimpiadi di Pechino immersi nella natura e nelle valli di montagna. Una zona certamente anche raggiungibile con una certa facilità anche da coloro che provengono da Roma e da Napoli, proprio come dimostra la visita di Fabio Cannavaro.