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Alta Badia, gatto delle nevi travolge un uomo sulle piste di notte è in condizioni gravi

Un grave incidente si è verificato nella notte tra sabato e domenica sulle piste da sci dell’Alta Badia, precisamente nella località di La Villa, in Val Badia, Alto Adige. Un uomo di 36 anni è stato travolto da un gatto delle nevi mentre si trovava sulla pista chiusa al pubblico. Attualmente è ricoverato in gravi condizioni all’ospedale di Bolzano.

Dinamica dell’incidente: ancora molti punti da chiarire

L’incidente è avvenuto intorno alle 2 di notte, un orario in cui le piste sono interdette agli sciatori per consentire la manutenzione e la battitura della neve. Secondo le prime ricostruzioni, il 36enne si trovava a piedi sulla pista quando il veicolo cingolato lo ha investito. Il conducente del gatto delle nevi non si aspettava la presenza di una persona sulla pista e non ha avuto il tempo di evitarlo.

Non è ancora chiaro perché l’uomo si trovasse in quel punto a quell’ora e se stesse camminando o scendendo con gli sci. La sua presenza sulle piste in orario notturno è un elemento fondamentale delle indagini condotte dai carabinieri.

Intervento dei soccorsi e condizioni della vittima

Dopo l’impatto, i soccorsi sono stati immediatamente allertati. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118, i volontari della Croce Bianca e un team di emergenza medica. L’uomo ha riportato gravi ferite al bacino e agli arti inferiori, ma è rimasto cosciente durante tutto il trasporto in ambulanza verso l’ospedale di Bolzano. Al momento, le sue condizioni sono definite gravi, ma non sarebbe in pericolo di vita.

Perché l’uomo era sulla pista da sci?

Le forze dell’ordine stanno cercando di ricostruire con esattezza la dinamica dell’incidente e soprattutto di capire per quale motivo l’uomo fosse sulla pista in piena notte, in un’area vietata al pubblico durante le operazioni di manutenzione.

Una delle ipotesi è che si trovasse lì per una svista o un errore di percorso, ma resta da chiarire se fosse da solo o in compagnia. I carabinieri, non appena le condizioni del ferito lo permetteranno, lo interrogheranno per ottenere maggiori dettagli.

 

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Monti Sibillini, elicottero in soccorso degli escursionisti bloccati dal ghiaccio sul Monte Vettore

Un’avventura in montagna si è trasformata in un momento di grande difficoltà per due escursionisti sui Monti Sibillini, precisamente tra il Monte Vettore e il Monte Banditello. Il ghiaccio presente lungo il sentiero ha reso impossibile il loro rientro, costringendoli a richiedere aiuto.

L’intervento tempestivo dei Vigili del Fuoco e del Soccorso Alpino ha evitato il peggio. Decisivo è stato l’utilizzo dell’elicottero Drago 155, che ha permesso di recuperare i due escursionisti in tempi rapidi e di trasportarli in sicurezza a Forca di Presta, dove la squadra di terra li ha riaccompagnati alla loro vettura.

L’episodio si è verificato nel pomeriggio del 22 febbraio, poco prima delle 17:00, quando il presidio dei Vigili del Fuoco di Arquata del Tronto ha ricevuto una richiesta di soccorso per due escursionisti rimasti bloccati sul ghiaccio.

La situazione era critica: il terreno reso scivoloso dalle basse temperature impediva ai due di proseguire in sicurezza. Considerata la difficoltà di un intervento via terra, è stato allertato il reparto volo di Pescara, che ha immediatamente fatto decollare l’elicottero Drago 155.

Dopo aver localizzato gli escursionisti, il velivolo è riuscito a recuperarli grazie a una manovra di verricellamento e li ha trasportati fino a Forca di Presta, punto di riferimento per le operazioni di soccorso nella zona. Qui, una squadra di terra li ha assistiti e accompagnati fino alla loro auto.

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Momenti di panico in Cina turisti in fuga riprendono la valanga che li sfiora

20 febbraio, un’impressionante valanga si è abbattuta nella Yubeng Scenic Area, situata nella prefettura autonoma tibetana di Diqing, nella provincia dello Yunnan, in Cina. Alcuni turisti in fuga hanno filmato l’intero evento, catturando in un video mozzafiato la potenza della natura mentre un’enorme massa di neve scivolava a valle, seminando il panico tra i presenti.

Il video della valanga girato dai turisti in fuga

Le immagini riprese dai turisti mostrano una gigantesca onda di neve staccarsi dalla cima della montagna e precipitare con forza verso il fondovalle. Nel video si possono sentire urla di paura mentre i turisti cercano disperatamente un riparo. Alcuni di loro si sono rifugiati nelle baite di legno presenti nell’area, mentre altri hanno cercato di allontanarsi il più possibile per evitare di essere travolti.

L’impatto della valanga è stato devastante per il paesaggio, con una densa nube bianca che ha oscurato la visuale e reso ancora più caotica la fuga dei turisti. La rapidità con cui la slavina ha coperto l’intera valle ha reso l’evento ancora più drammatico.

Danni e conseguenze della valanga

Secondo quanto riferito dallo staff della Yubeng Scenic Area, la valanga ha colpito una regione non sviluppata e priva di insediamenti umani, evitando così danni alle strutture e, soprattutto, perdite di vite umane. Tuttavia, l’episodio ha sollevato ancora una volta l’attenzione sui pericoli naturali che caratterizzano questa zona montuosa della Cina.

Perché la Yubeng Scenic Area è a rischio valanghe?

La Yubeng Scenic Area fa parte del Meili Snow Mountain National Park, una delle zone più spettacolari e remote della Cina. Questo territorio è noto per la sua orografia complessa e le sue condizioni climatiche imprevedibili, che lo rendono particolarmente esposto al rischio di valanghe, soprattutto nei mesi invernali.

Durante la stagione fredda, le abbondanti nevicate aumentano il pericolo di distacchi nevosi, rendendo fondamentale l’adozione di misure di sicurezza per escursionisti e visitatori. Le autorità locali monitorano costantemente l’area per prevenire incidenti, ma eventi come quello del 20 febbraio dimostrano quanto la natura possa essere imprevedibile e pericolosa.

Turismo e sicurezza in alta quota

Nonostante il rischio valanghe, la Yubeng Scenic Area rimane una delle mete più affascinanti per gli amanti della montagna e dell’escursionismo. Tuttavia, visitare queste zone richiede prudenza e preparazione. Gli esperti consigliano di:

  • monitorare le previsioni meteorologiche prima di intraprendere un’escursione
  • seguire i percorsi segnalati ed evitare aree ad alto rischio
  • dotarsi di attrezzature di sicurezza, come dispositivi di localizzazione e sonde per valanghe
  • informarsi sulle condizioni del terreno tramite le autorità locali prima di partire

Il video della valanga diventa virale

Il video girato dai turisti in fuga ha rapidamente fatto il giro del web, attirando l’attenzione di migliaia di utenti. Le impressionanti immagini della valanga hanno scatenato numerosi dibattiti online, con molti commentatori che sottolineano quanto sia fondamentale rispettare la montagna e i suoi pericoli.

Questo evento è un chiaro esempio di come la natura possa mostrare la sua forza inaspettatamente, trasformando un’escursione tranquilla in momenti di puro panico.

 

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Rifugio Sottozero Sassotetto – Sarnano

Il rifugio Sottozero Mountain Valley Sassotetto si trova nella skiarea Sassotetto (dista solo pochi metri dalla Piccola baita Sassotetto) che fa parte della stazione sciistica di Sarnano, direttamente sulle piste da sci. Spesso vengono organizzati apres ski con dj set, grigliate e aperitivi sulla neve.

Come arrivare al Rifugio Sottozero Sassotetto – Sarnano

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Piccola Baita Sassotetto – Sarnano

La Piccola baita si trova nella skiarea Sassotetto (sotto all’hotel Hermitage), che fa parte della stazione sciistica di Sarnano, direttamente sulle piste da sci. Spesso vengono organizzati apres ski con dj set, grigliate e aperitivi sulla neve.

Come arrivare alla Piccola Baita Sassotetto – Sarnano


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Etna, snowboarder scende dalla montagna vicino alla lava del vulcano – VIDEO

Dalla Sicilia arriva un video mozzafiato che mostra uno snowboarder lanciarsi in una discesa accanto a un fiume di lava lungo oltre 1.000 metri, dopo aver scalato l’Etna. Un’esperienza che lui stesso definisce “la corsa più incredibile di sempre”.

Nonostante le rigide temperature invernali sul vulcano attivo più alto d’Europa, Marco Bassot ha avvertito il calore intenso delle rocce fuse mentre scendeva nella notte, in un’atmosfera surreale.

Sciare sul vulcano attivo più alto d’Europa

Nel suo post di Instagram Marco Bassot afferma: “Questa frattura si è aperta alcuni giorni fa, dando origine a un enorme, spettacolare fiume di lava lungo oltre 1.000 metri, che continua ad allargarsi e allungarsi ogni giorno.Ho vissuto molte esperienze straordinarie nei miei 40 anni, ma scendere fianco a fianco con un fiume di lava in pieno movimento è stata una delle più uniche, emozionanti e indimenticabili di sempre.”

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Marco Bassot (@marcobassot)

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Tom Cruise a Cortina 2026? L’attore tra gli ospiti delle Olimpiadi invernali

Le Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026 si preannunciano come un evento straordinario, non solo per lo sport, ma anche per la presenza di celebrità internazionali. Tra i nomi più attesi spicca quello di Tom Cruise, che sarà ospite a Cortina in qualità di rappresentante dei Giochi Olimpici di Los Angeles 2028. Ma l’attore di Hollywood non sarà l’unica star: numerosi VIP e personalità di spicco del mondo dello spettacolo e della finanza sono già pronti a partecipare all’evento.

Tom Cruise a Cortina d’Ampezzo

La notizia è ufficiale: Tom Cruise sarà a Cortina durante le Olimpiadi 2026. Il celebre attore, noto per la saga di Mission: Impossible, ha già confermato la sua presenza tramite On Location, il fornitore esclusivo dei pacchetti hospitality per i Giochi Invernali.

L’attore americano alloggerà in una residenza privata di lusso nella frazione di Alverà, una delle zone più esclusive della località dolomitica. Oltre a Cruise, si prevede la presenza di altre star hollywoodiane, con pacchetti che includono tour delle location cinematografiche utilizzate in film celebri come Cliffhanger con Sylvester Stallone.

Un evento esclusivo tra lusso e sport

Le Olimpiadi di Milano-Cortina 2026 stanno attirando l’attenzione non solo degli appassionati di sport invernali, ma anche di un pubblico d’élite. La richiesta di esperienze esclusive e di lusso è in forte crescita, con pacchetti che vanno dai 5.000 ai 10.000 euro e che possono arrivare anche a cifre esorbitanti, come il pacchetto da 1,7 milioni di euro per 40 ospiti acquistato da un gruppo di magnati americani.

Tra le esperienze più richieste troviamo:

  • trasporto in elicottero da Venezia a Cortina (fino a otto voli giornalieri)
  • soggiorni in hotel a cinque stelle o residenze private
  • esperienze enogastronomiche esclusive con chef rinomati
  • accesso a eventi speciali come la Clubhouse 26 a Cortina
  • sciata con atleti olimpici sulle piste delle Dolomiti

Emilio Pozzi, amministratore delegato di On Location, ha sottolineato come l’ospitalità italiana rappresenti un punto di forza per le Olimpiadi 2026, attirando una clientela internazionale proveniente da Stati Uniti, Canada, Giappone, Cina, Germania e Perù.

La caccia ai biglietti: numeri da record

L’interesse per Milano-Cortina 2026 è alle stelle: secondo i dati forniti dalla Fondazione Milano-Cortina, sono già stati venduti oltre 475.000 biglietti, mentre On Location ha venduto 175.000 pacchetti VIP.

I biglietti più ambiti? Quelli per la cerimonia di chiusura all’Arena di Verona, che hanno superato i prezzi della cerimonia inaugurale a San Siro per via del numero limitato di posti disponibili.

Pozzi ha inoltre svelato che alcuni degli ospiti VIP, oltre a Tom Cruise, includeranno Bill Gates e il Principe di Tonga, dimostrando il prestigio internazionale dell’evento.

Cortina tra sport, glamour e vita notturna

Oltre agli eventi sportivi, Cortina offrirà una movida di alto livello. Tra le novità più attese:

  • la Clubhouse 26, situata nella storica Pizzeria 5 Torri, offrirà aperitivi e après-ski esclusivi, con pacchetti a partire da 225 euro
  • il futuro Sliding Centre ospiterà eventi serali esclusivi
  • un salone delle feste all’Hotel De La Poste, punto di ritrovo per celebrità e imprenditori
  • casa Germania sarà allestita nel Golf Club di Cortina e offrirà un’esperienza unica per gli ospiti internazionali
  • un whisky bar esclusivo nel cuore di Cortina, con degustazioni fino a tarda notte

Milano-Cortina 2026: un’opportunità per l’Italia

Le Olimpiadi Invernali 2026 non saranno solo un evento sportivo di livello mondiale, ma anche un’opportunità per l’Italia di mostrare la sua eccellenza in termini di ospitalità e turismo di lusso.

Federica Pellegrini, ambasciatrice dell’evento, ha sottolineato che Milano e Cortina potranno raggiungere i livelli di hospitality degli eventi americani, attirando una clientela facoltosa e aumentando la visibilità del nostro Paese.

L’attesa è alle stelle: con una lista di ospiti d’eccezione, esperienze di lusso e una location da sogno, le Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026 si preannunciano come un evento imperdibile.

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Baite sulle piste di Piani di Ragnolo intervento da 4mila euro sull’impianto elettrico

Esempio di baita illuminata sulle piste da sci

Dopo anni di chiusura, le baite dei Piani di Ragnolo, punto di riferimento per gli amanti dello sci di fondo, si avvicinano finalmente alla riapertura.

L’amministrazione comunale di Fiastra, guidata dal sindaco Giancarlo Ricottini, ha stanziato un ulteriore finanziamento di poco più di 4mila euro per completare i lavori sull’impianto elettrico, un passo decisivo verso il ripristino delle strutture.

Nonostante la presenza costante di sciatori sulla pista ad anello di Ragnolo, nel territorio di Acquacanina, le baite sono rimaste inaccessibili anche quest’inverno. Chiuse nel 2022 per interventi di efficientamento energetico, non hanno più riaperto. La prima struttura, costruita nel 1976, per anni ha rappresentato un punto di riferimento per lo sci di fondo, ospitando l’unica pista omologata per gare ufficiali nell’Appennino umbro-marchigiano.

Il progetto di riqualificazione affonda le radici nel 2020, quando il Comune di Fiastra ottenne un finanziamento di oltre 145mila euro grazie a un bando del Parco Nazionale dei Monti Sibillini e del Ministero dell’Ambiente. I lavori, affidati alla ditta Edilfiastra, hanno subito un rallentamento a causa dell’aumento dei costi dei materiali, rendendo necessario un ulteriore stanziamento di circa 21mila euro. Di conseguenza, le strutture sono rimaste chiuse per oltre tre anni.

Ora, con l’imminente completamento dell’impianto elettrico, affidato nuovamente alla Edilfiastra, le baite potrebbero finalmente riaprire già nella prossima stagione invernale. L’intervento permetterà di adeguarle agli standard richiesti per accogliere nuovamente sciatori ed escursionisti.

La determina dell’ufficio tecnico comunale specifica che i lavori comprenderanno diverse operazioni: scavi, installazione di interruttori, quadri elettrici, contatori, relè e cablaggi, elementi fondamentali per rendere le strutture completamente operative.

Il percorso di riqualificazione ha attraversato diverse fasi. Dopo l’approvazione del contributo ministeriale per la “riqualificazione energetica degli edifici a servizio delle piste da sci in località Ragnolo”, i lavori furono affidati alla Edilfiastra con un ribasso dell’1,05%. Tuttavia, il rincaro dei materiali ha richiesto un finanziamento aggiuntivo di 21.606 euro, autorizzato dal Parco Nazionale dei Monti Sibillini.

Sebbene lo stato finale dei lavori sia stato approvato nel dicembre 2023, si è reso necessario questo ultimo intervento per garantire la piena funzionalità delle baite.

Dopo anni di attesa, con il completamento dei collaudi, gli appassionati di sci di fondo potranno finalmente tornare a usufruire di queste strutture fondamentali per le piste dei Piani di Ragnolo.

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Dove sciare al Corno alle Scale

Situata nell’Appennino Tosco-Emiliano, Corno alle Scale è l’unica stazione sciistica della provincia di Bologna. Questo comprensorio si estende tra le vette del Corno alle Scale (1.945 m), Cornaccio e Cupolino, regalando agli appassionati degli sport invernali un’esperienza variegata e completa, adatta sia agli sciatori più esperti sia alle famiglie che vogliono trascorrere giornate sulla neve in sicurezza e divertimento.

Il nome stesso della località richiama la sua morfologia particolare, caratterizzata da una serie di gradoni rocciosi che formano una sorta di “scala naturale” sulla montagna. Un paesaggio affascinante che d’inverno si trasforma in un paradiso per sciatori e snowboarder.

Il comprensorio sciistico: piste, impianti e servizi

La stazione di Corno alle Scale dispone di 36 km di piste perfettamente battute che si sviluppano tra 1.420 e 1.945 metri di altitudine, garantendo una buona varietà di percorsi per ogni livello. Le piste sono suddivise in diverse categorie: blu per principianti, rosse per sciatori intermedi e nere per chi ama le discese tecniche e impegnative.

Uno dei tracciati più iconici della stazione è la pista Tomba 1, dedicata al campione Alberto Tomba, che qui si allenava negli anni della sua gloria sportiva. Si tratta di una pista rossa lunga 2.400 metri, con un dislivello di oltre 500 metri, perfetta per chi cerca una discesa entusiasmante. Ad essa si affianca la Tomba 2, una variante più corta e tecnica, particolarmente apprezzata dagli sciatori più esperti.

Gli impianti di risalita, recentemente migliorati, comprendono:

  • 3 seggiovie quadriposto
  • 2 seggiovie biposto
  • 1 skilift nello snowpark
  • 1 tapis roulant per il campo scuola
  • 1 nastro trasportatore nei pressi dello skilift Cupolino

A garantire la qualità della neve anche nelle stagioni meno generose ci pensa un efficiente sistema di innevamento artificiale, che copre circa il 70% del comprensorio.

Snowpark e freeride: adrenalina sulla neve

Se sei un amante dello snowboard o del freestyle, Corno alle Scale ti offre uno snowpark attrezzato con spine, gobbe, rail, curve paraboliche e salti di varie difficoltà. Il park è stato concepito per soddisfare sia i principianti che vogliono muovere i primi passi nel mondo del freestyle, sia i rider più esperti che cercano strutture per acrobazie più complesse.

Per gli appassionati del fuoripista, l’area nei pressi dei rifugi Le Malghe e Duca degli Abruzzi offre itinerari freeride mozzafiato, ideali per chi ama sciare su neve fresca e incontaminata. Tuttavia, è fondamentale essere equipaggiati con dispositivi di sicurezza (ARTVA, pala, sonda) e possibilmente affidarsi alle guide alpine esperte della zona.

Sci di fondo e ciaspolate: un’esperienza nella natura

Corno alle Scale non è solo sci alpino. Gli amanti dello sci nordico possono trovare due anelli dedicati:

  • anello delle Malghe (8 km): un percorso impegnativo che attraversa il panoramico altopiano delle Malghe
  • anello Cavone (4 km): un circuito più semplice, adatto ai principianti e situato accanto ai parcheggi in località Cavone

Se invece preferisci esplorare i paesaggi innevati senza sci ai piedi, puoi optare per una ciaspolata lungo i sentieri innevati. Alcuni dei percorsi più suggestivi includono la passeggiata fino al Rifugio Duca degli Abruzzi e il sentiero che porta alle Cascate del Dardagna, che d’inverno si trasformano in una meraviglia ghiacciata.

Divertimento per famiglie e bambini

La stazione offre anche diverse attività pensate per i più piccoli. Il baby park è dotato di giochi gonfiabili e di una pista per gommoni, dove i bambini possono divertirsi in tutta sicurezza. Per i primi passi sugli sci, invece, sono disponibili campi scuola attrezzati con tapis roulant per agevolare la risalita.

Tra le esperienze più affascinanti da provare in famiglia ci sono le escursioni in slitta trainata da cani e i tour panoramici con il gatto delle nevi, che consentono di ammirare il paesaggio montano in una maniera davvero unica.

Rifugi e gastronomia: dove mangiare in quota

Dopo una giornata sugli sci, non c’è niente di meglio che rilassarsi in uno dei rifugi di montagna e gustare i piatti della tradizione emiliana. Tra le migliori opzioni troviamo:

  • Rifugio Le Malghe (1.640 m), che offre non solo cucina tipica, ma anche un piccolo centro benessere con sauna panoramica
  • Rifugio Duca degli Abruzzi, perfetto per una pausa con vista sulle montagne
  • Ristorante Cavone, dove puoi assaporare i migliori piatti dell’Appennino

Come arrivare al Corno alle Scale

Corno alle Scale è facilmente raggiungibile sia in auto che con i mezzi pubblici:

  • in auto: Da Bologna, il viaggio dura circa 1h30min lungo la SS64 fino a Porretta Terme, proseguendo poi sulla SP324 fino a Vidiciatico
  • in treno e autobus: Il treno fino a Porretta Terme è collegato con la linea TPer 776, che porta direttamente agli impianti

Eventi e competizioni

La stazione ospita ogni anno eventi sportivi e manifestazioni, tra cui:

  • Corno Freestyle Cup, una gara dedicata agli amanti dello snowboard
  • Coppa Italia di Sci Alpino, una competizione che richiama atleti da tutta Italia
  • Fiaccolate sugli sci e eventi serali nei rifugi

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Prato Nevoso sperimenta un sistema innovativo di soccorso sulle piste

La sicurezza sulle piste da sci è una priorità assoluta per le località montane più attente alle esigenze dei turisti e degli sportivi. Prato Nevoso, una delle mete sciistiche più rinomate in Italia, ha deciso di investire in un nuovo modello di soccorso sanitario avanzato sulle piste, puntando su un’organizzazione più efficiente e innovativa.

Grazie alla collaborazione tra Prato Nevoso S.p.A. e il dottor Gabriele Baldi, medico specialista in Anestesia, Rianimazione e Terapia Antalgica, è stato avviato un progetto sperimentale che punta a garantire interventi tempestivi direttamente sulle piste, riducendo così la necessità di trasportare i pazienti nei pronto soccorso e migliorando la gestione delle emergenze in montagna.

Un progetto innovativo per la sicurezza degli sciatori

L’iniziativa è stata avviata nella stagione sciistica 2024/2025 e ha già ottenuto i primi riscontri positivi. La nuova organizzazione di soccorso sulle piste di Prato Nevoso prevede l’impiego di una squadra altamente specializzata, composta da:

  • personale sanitario qualificato con esperienza nelle emergenze montane
  • polizia e soccorritori professionisti addestrati per interventi rapidi sulle piste
  • tecniche avanzate di assistenza medica, tra cui l’utilizzo di anestesia loco-regionale ecoguidata per la gestione del dolore

Uno degli aspetti chiave di questo nuovo modello è il concetto di intervento sanitario diretto sul posto, che consente di trattare tempestivamente infortuni ed emergenze senza dover necessariamente ricorrere all’ospedale.

Riduzione degli accessi al pronto soccorso e minor impiego dell’elisoccorso

L’ottimizzazione del soccorso sulle piste di Prato Nevoso ha portato a risultati concreti:

  • meno accessi al pronto soccorso, evitando il sovraffollamento delle strutture sanitarie locali
  • riduzione degli interventi dell’elisoccorso, permettendo di riservare questa risorsa preziosa ai soli casi di estrema necessità
  • maggiore efficienza nell’assistenza agli sciatori, con interventi rapidi e mirati direttamente sul luogo dell’incidente

La capacità di gestire il dolore in loco, attraverso tecniche di anestesia innovative, ha permesso di ridurre i tempi di recupero e migliorare l’esperienza complessiva dei turisti sulle piste.

Un modello di riferimento per la sicurezza in montagna

Il dottor Gabriele Baldi, promotore dell’iniziativa, sottolinea l’importanza di un approccio sanitario avanzato e autosufficiente per le stazioni sciistiche:

“Mi auguro che questo progetto sanitario avviato a Prato Nevoso in autonomia finanziaria grazie a un sistema privatistico assicurativo possa continuare a crescere e migliorarsi, trovando valide collaborazioni con la sanità pubblica.”

Il modello adottato a Prato Nevoso potrebbe rappresentare un punto di riferimento per altre località sciistiche, promuovendo un nuovo standard di sicurezza e assistenza sanitaria sulle piste da sci.

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