Era evidente che la situazione fosse esplosa ben oltre ogni previsione quando Rita De Crescenzo è apparsa in un’intervista al Tg1. TikToker e influencer, video virali, 260 pullman che riversano migliaia di persone nella regina delle nevi del sud, la discussa “legge anti-napoletani” sulle targhe alterne, esposti e polemiche: un vortice mediatico troppo fragoroso per restare confinato. E infatti, il caso Roccaraso ha ormai superato i confini nazionali, finendo sulle pagine del Guardian con il titolo “Italian town clamps down after TikTok star draws ‘unmanageable’ crowds” e sulla CNN con “Chaos as Italian ski resort is overrun by TikTok tourists”. Un’altra esportazione del made in Italy, ma in una veste del tutto inaspettata.
Roccaraso e Rita De Crescenzo finiscono su CNN e The Guardian
Roccaraso prova a difendersi dall’assalto dei turisti barbari fissando il limite a 100 bus
Roccaraso, rinomata località sciistica dell’Alto Sangro, è stata travolta da un afflusso turistico senza precedenti. Lo scorso fine settimana, decine di migliaia di visitatori hanno invaso la cittadina, generando un collasso del traffico sulla Statale 17. Solo dalla Campania sono arrivati oltre 250 autobus, causando tempi di percorrenza di oltre sei ore tra Castel di Sangro e Roccaraso.
Le immagini di impianti sciistici sovraffollati, bus bloccati e picnic improvvisati sulla neve hanno rapidamente fatto il giro dei media e dei social network, trasformando il “caso Roccaraso” in un fenomeno virale. A fronte di una situazione fuori controllo, il sindaco Francesco Di Donato aveva inizialmente adottato il sistema delle targhe alterne, ma la misura si è rivelata insufficiente.
Di fronte alla crisi, il prefetto dell’Aquila, Giancarlo Di Vincenzo, ha convocato un vertice d’urgenza con i sindaci della zona, le forze dell’ordine e l’Anas, giungendo a una decisione drastica: limitare l’accesso a un massimo di 100 autobus a partire dal prossimo fine settimana.
Un limite per proteggere Roccaraso dall’overtourism
Il nuovo regolamento prevede un filtro sulla Statale 17 all’altezza di Roccaraso: una volta raggiunto il limite dei 100 bus, i mezzi successivi saranno fermati e impossibilitati ad accedere al paese. La misura coinvolge anche gli altri comuni del comprensorio dell’Alto Sangro.
Il presidente della Provincia dell’Aquila, Angelo Caruso, ha sottolineato la necessità di una stretta:
“Il sistema attuale non può reggere un afflusso così massiccio. Oltre al traffico, ci vogliono giorni per ripulire la città da rifiuti e degrado. Questo non è solo un problema turistico, ma anche di sicurezza e salute pubblica.”
Il sovraffollamento, infatti, non solo ha paralizzato la viabilità, ma ha anche sollevato preoccupazioni sulla gestione dei soccorsi in caso di emergenza. Il sindaco Di Donato ha dichiarato:
“Quello che lasciano i turisti occasionali è preoccupante. Per un comune come il nostro, ripulire tutto richiede giorni.”
La situazione è talmente critica che il sindaco era arrivato a evocare l’intervento dell’esercito per gestire il caos.
Turismo low-cost e l’effetto dei social media
Uno dei fattori che ha amplificato il fenomeno è stato il ruolo dei social network. Agenzie turistiche hanno promosso pacchetti low-cost, soprattutto tramite TikTok, attirando un numero esorbitante di visitatori in un solo giorno.
L’influencer Rita De Crescenzo, con oltre un milione di follower su TikTok, ha contribuito a richiamare migliaia di persone nella località sciistica. Dopo il caos dell’ultimo weekend, ha annunciato un ritorno ancora più massiccio:
“Saremo più del doppio! Grazie ai miei contenuti, Roccaraso ha avuto un milione di visualizzazioni.”
Questo tipo di promozione ha generato un turismo mordi e fuggi, che non porta reali benefici economici al territorio e crea problemi di gestione e sicurezza.
Le contromisure degli altri comuni: Rivisondoli chiude ai bus
Non solo Roccaraso: anche le altre località del comprensorio stanno adottando misure restrittive. Rivisondoli ha deciso di chiudere completamente l’accesso ai bus non autorizzati, come stabilito dal sindaco Giancarlo Iarussi, che ha dichiarato:
“Servono misure drastiche per tutelare la nostra comunità.”
Inoltre, i sindaci di Castel di Sangro, Pescocostanzo e Rocca Pia, in collaborazione con l’Anas, stanno emanando ordinanze per limitare ulteriormente gli accessi.
Proposte per una gestione sostenibile del turismo
Sebbene il limite ai bus sia un primo passo, molti esperti e amministratori locali ritengono che non sia sufficiente. Erich Grimaldi, presidente dell’Ucdl (Unione per le Cure, i Diritti e le Libertà), ha avanzato ulteriori proposte per evitare che la situazione si ripeta:
- prenotazione obbligatoria per i bus turistici, in modo da controllare meglio i flussi
- tassa d’ingresso per chi arriva con mezzi privati o autobus turistici
- sanzioni contro il degrado urbano, per limitare i danni causati dai turisti occasionali
- videosorveglianza nei punti critici, per monitorare l’afflusso e garantire sicurezza
- provvedimenti contro chi promuove eventi che aggravano il sovraffollamento, regolamentando la pubblicità sui social media
“Anche con il limite di 100 mezzi, il rischio sovraffollamento resta. Servono misure più stringenti per proteggere Roccaraso e le altre località dell’Alto Sangro.” – ha dichiarato Grimaldi.
Alto Sangro: un patrimonio da difendere
Nonostante le criticità, il comprensorio sciistico dell’Alto Sangro rimane un fiore all’occhiello per il turismo invernale italiano. Con 29 impianti e oltre 100 km di piste, la zona è una delle più apprezzate dagli sciatori.
I gestori del consorzio AltoSangroSkipass hanno voluto chiarire che il problema riguarda principalmente i turisti non sciatori, e non il settore sciistico in sé:
“Le recenti discussioni sull’overtourism riguardano solo i visitatori che affollano il paese senza praticare sport invernali. Il nostro comprensorio è un orgoglio per l’Italia, grazie alla qualità degli impianti e alla professionalità delle nostre strutture ricettive.”
“Roccaraso è e rimane una meta di prestigio.”
Solda, sciatori fuori pista provocano una valanga indagano i Carabinieri – VIDEO
Sono immagini impressionanti quelle registrate da una webcam nel comprensorio sciistico di Solda, in Val Venosta, Alto Adige. Due sciatori freerider, durante una discesa fuori pista, hanno provocato il distacco di una valanga mettendo a rischio la sicurezza di altri sciatori.
L’episodio è avvenuto nei pressi dell’impianto di risalita “Des Alpes”, lungo il tracciato della seggiovia Orso/Langenstein. Secondo le prime ricostruzioni, i due avrebbero attraversato un pendio innevato con l’intento di scatenare il distacco, per poi fuggire a tutta velocità inseguiti dalla massa nevosa.
L’indagine dei Carabinieri sulla valanga di Solda
Le immagini sono al vaglio dei Carabinieri, che hanno avviato un’indagine per identificare i due sciatori. Al momento non si registrano feriti né danni agli impianti, ma l’episodio avrebbe potuto trasformarsi in tragedia.
A commentare l’accaduto è Erich Pfeifer, presidente delle funivie di Solda, che ha dichiarato:
“Non tutti possono sciare così, nemmeno io che sono maestro di sci”.
Il sospetto, infatti, è che i due freerider abbiano agito intenzionalmente, mettendo in pericolo l’incolumità degli altri sciatori che si trovavano nei pressi della stazione a valle della seggiovia.
Il video della valanga e i rischi per la sicurezza sulle piste
Nel video diffuso online si vede chiaramente la valanga iniziare a muoversi subito dopo il passaggio dei due sciatori. La massa di neve ha continuato la sua discesa fino ai bordi della pista, ma per fortuna non ha travolto nessuno.
Dopo essersi messi in salvo, i due sciatori si sarebbero allontanati rapidamente senza allertare le autorità. Questo comportamento potrebbe costare loro caro: i Carabinieri stanno valutando eventuali responsabilità penali, e i freerider rischiano una denuncia per procurato pericolo.
La tiktoker Rita De Crescenzo fa tremare Roccaraso, il prossimo fine settimana saremo più del doppio
La tiktoker Rita De Crescenzo, seguita da ben 1,7 milioni di follower su TikTok, ha rilasciato un’intervista a Il Messaggero in cui ha annunciato il suo imminente ritorno nella nota località turistica abruzzese: “Tornerò domenica prossima e continuerò a raccontare Roccaraso”.
La sua presenza nel comune montano è stata al centro dell’attenzione negli ultimi giorni, soprattutto per l’incredibile afflusso di turisti registrato nel weekend precedente. Infatti, nelle giornate precedenti, De Crescenzo ha condiviso una quantità significativa di contenuti dedicati alla località, generando un impatto notevole: sommando le visualizzazioni dei suoi video, si superano i 5,5 milioni. Questo ha alimentato il dibattito sul ruolo che i social possono avere nella promozione turistica e sulle conseguenze che ne derivano.
La tiktoker Rita De Crescenzo rilancia: “Saremo più del doppio”
La tiktoker, però, non si tira indietro e anzi rilancia: “Saremo più del doppio”. Quando le viene chiesto se si senta in qualche modo responsabile della folla che ha invaso Roccaraso (ne abbiamo parlato qui), risponde con fermezza: “Non mi sento responsabile dei disagi, ho solo detto che Roccaraso è un posto bellissimo. La gente è libera di muoversi come vuole. Non posso essere responsabile del comportamento degli altri. Io ho condiviso la bellezza di questa città meravigliosa con il mio pubblico attraverso i video. Il riscontro è stato incredibile. Ho pubblicato contenuti che hanno raggiunto un pubblico vastissimo, questo mi rende molto orgogliosa”.
De Crescenzo racconta la sua esperienza personale nella località, sottolineando di aver vissuto un soggiorno piacevole e lontano dalle polemiche: “Per me sono stati tre giorni meravigliosi; quello che mi ha colpito è il mondo in cui il turismo porta vita al territorio. Io sono stata da sola con la mia famiglia in una baita e ho trascorso il tempo sciando. Non ho partecipato alle affollate gite low-cost di cui si è parlato”.
Tornerò domenica prossima e continuerò a raccontare Roccaraso
Entusiasta del successo della sua promozione, la tiktoker prevede un ulteriore aumento dell’interesse verso Roccaraso: “Sono convinta che Roccaraso continuerà a essere una meta di grande richiamo. Tornerò domenica prossima e continuerò a raccontare Roccaraso. Vedrete che, grazie ai miei video, arriveranno a Roccaraso molte più persone di quelle dello scorso weekend, magari il doppio (ride, ndr)”.
Non tutto, però, sembra perfetto. Tra gli aspetti critici segnalati dalla tiktoker, ci sono i costi elevati per cibo e bevande: “Ho pagato un panino 14 euro e una bottiglia d’acqua 7 euro: sono prezzi che andrebbero rivisti”. Inoltre, replica alle lamentele del sindaco, che ha espresso preoccupazione per la gestione dell’afflusso turistico: “Dovrebbe impegnarsi a gestire meglio la situazione e migliorare l’organizzazione per accogliere i turisti”.
Frontignano di Ussita, 1,4 milioni per trasformare l’ex palestra in un bar ristorante
L’ex palestra adiacente al palazzetto dello sport di Frontignano, frazione del comune di Ussita dove si estende la ski area, sarà completamente riqualificata e trasformata in un bar ristorante. Grazie a un finanziamento da 1,4 milioni di euro, l’edificio, gravemente danneggiato dal sisma, sarà restaurato e rifunzionalizzato, contribuendo al rilancio turistico del comprensorio montano.
Un intervento per la riqualificazione e la sicurezza dell’Edificio
L’obiettivo principale dell’intervento è riparare i danni strutturali causati dal terremoto, migliorando al contempo la sicurezza sismica e l’efficienza energetica dell’edificio. Il progetto prevede un adeguamento degli spazi interni e delle tamponature esterne, con l’obiettivo di riconvertire la struttura in un luogo destinato alla ristorazione e all’accoglienza turistica.
Il commissario alla ricostruzione, Guido Castelli, ha sottolineato l’importanza dell’intervento per il rilancio del territorio:
“L’obiettivo è anche quello di implementare l’offerta turistico-ricettiva del comprensorio, vocato alla montagna grazie alle strutture sciistiche e non solo – spiega il commissario alla ricostruzione, Guido Castelli -. Continuiamo a lavorare per il bene dell’entroterra.”
Un nuovo punto di ristoro e aggregazione sociale
L’ex palestra diventerà una struttura polifunzionale con:
- bar e ristorante con cucina
- spogliatoi e servizi igienici
- spazi connettivi e deposito
L’area non sarà solo un punto di ristoro per turisti e visitatori, ma potrà anche fungere da luogo di aggregazione sociale in caso di necessità. Il nuovo locale sarà inoltre strategico per servire l’area camper realizzata nelle vicinanze, offrendo un servizio aggiuntivo ai numerosi visitatori che ogni anno frequentano Frontignano sia in inverno che in estate.
“Questo finanziamento rappresenta un ulteriore segnale dell’attenzione che la Struttura Commissariale e la Regione continuano a dimostrare per le nostre piccole comunità – dice il sindaco Silvia Bernardini -. Va infatti a completare un intervento iniziato durante la primissima emergenza, che era quello della realizzazione di un’area camper, realizzata proprio nei pressi di questa nostra struttura danneggiata dal terremoto. La nostra previsione era di poterla recuperare anche a servizio della stessa area camper ma soprattutto per dotare quest’area ad altissima valenza turistica di un servizio di accoglienza.”
Un progetto per il rilancio del turismo a Frontignano
L’intervento si inserisce in un piano più ampio di valorizzazione turistica dei Monti Sibillini, con l’obiettivo di potenziare i servizi di accoglienza e attrarre nuovi visitatori. Frontignano, grazie alle sue strutture sciistiche e alla rete di sentieri escursionistici, è già un punto di riferimento per il turismo montano, ma la realizzazione di nuovi servizi contribuirà ulteriormente alla crescita economica della zona.
Il sindaco Bernardini ha ribadito il valore strategico dell’intervento per la comunità locale:
“La nostra previsione era di poterla recuperare anche a servizio della stessa area camper ma soprattutto per dotare questa area ad altissima valenza turistica di un servizio di accoglienza per le tante presenze turistiche che registriamo a Frontignano sia d’estate che d’inverno.”
Con la conclusione dei lavori, Frontignano si arricchirà di una nuova infrastruttura moderna e funzionale, offrendo un ulteriore punto di riferimento per il turismo e la socialità nella zona.
L’ex palestra di via Pian dell’Arco si prepara così a una nuova vita, diventando un luogo di accoglienza strategico per il turismo e la comunità locale.
Roccaraso, dopo l’invasione degli sciatori sulla neve rifiuti abbandonati dappertutto – VIDEO
L’ultimo weekend di gennaio ha visto Roccaraso al centro di un afflusso turistico senza precedenti. Più di 10.000 persone hanno invaso le piste da sci e il centro del paese (ne abbiamo parlato qui), ma l’esodo ha lasciato un segno evidente: rifiuti abbandonati ovunque, slittini usati e caos generale. A denunciare la situazione è stato il deputato dei Verdi Francesco Emilio Borrelli, che ha condiviso sui social un video girato sul posto, commentando: «È allucinante». Le immagini mostrano oggetti lasciati sui prati e sulle discese innevate, segno di un comportamento poco rispettoso verso l’ambiente.
Un weekend da record: numeri senza controllo
Secondo i dati ufficiali, il weekend ha portato a Roccaraso circa 20.000 persone sulle piste da sci dell’Aremogna e altre 15.000 nel paese, per un totale di oltre 35.000 presenze. Molti turisti sono arrivati a bordo di 260 autobus, in gran parte provenienti dalla Campania. Questo massiccio arrivo ha creato una situazione caotica e difficilmente gestibile.
Il sindaco Francesco Di Donato ha espresso tutta la sua preoccupazione per l’assalto:
“È un vero e proprio assalto, e la situazione è diventata ingestibile. Ieri, soprattutto dalla Campania, sono giunti 260 autobus che hanno portato altre 10-12 mila persone. Ho chiesto un importante intervento da parte delle autorità preposte e un massiccio spiegamento di forze dell’ordine”.
Il caos dei bus non autorizzati
Un altro grande problema riguarda i pullman non autorizzati. Nonostante un’ordinanza che ne vieta l’ingresso, molte agenzie campane continuano a organizzare gite “mordi e fuggi” promosse anche da influencer. Questi viaggi low-cost attirano migliaia di turisti, ma scaricano i visitatori lungo la statale 17, creando ingorghi, code chilometriche e rischi per la sicurezza stradale.
“Succede che le agenzie spingano per viaggi di massa a basso costo, con pacchetti che costano tra i 20 e i 30 euro, colazione al sacco inclusa”, ha spiegato il deputato Borrelli, puntando il dito contro il fenomeno.
Il sindaco Di Donato ha aggiunto:
“Con questi numeri, i blocchi sulla statale diventano inevitabili. Si rischiano problemi di ordine pubblico e igienico-sanitari. È una problematica seria che va gestita in maniera straordinaria”.
Rifiuti e degrado ambientale: una denuncia sociale
Il video condiviso da Borrelli ha acceso i riflettori su un altro grave problema: l’abbandono indiscriminato di rifiuti. Slittini rotti, bottiglie di plastica, imballaggi e altri oggetti sono stati lasciati in mezzo alla neve, deturpando il paesaggio naturale.
“È inaccettabile che un luogo così bello venga trattato in questo modo”, ha commentato Borrelli. Le immagini dei prati e delle piste innevate coperti di rifiuti hanno suscitato indignazione sui social, con molti utenti che chiedono misure severe contro chi non rispetta l’ambiente.
Questo comportamento non è solo una mancanza di educazione, ma rappresenta un danno d’immagine per Roccaraso, una delle località turistiche più amate in Italia.
Proposte per una gestione migliore
Di fronte a questa situazione, il sindaco Di Donato ha proposto diverse soluzioni:
- controllo più severo sui bus non autorizzati, con multe e blocchi per chi non rispetta le regole
- limitazione degli accessi turistici, introducendo un sistema di prenotazione obbligatoria per regolare i flussi e garantire la sostenibilità
- campagne di sensibilizzazione ambientale, rivolte soprattutto a chi partecipa a viaggi organizzati low-cost, per educare al rispetto del territorio
Inoltre, Di Donato ha ribadito la necessità di un maggiore dispiegamento di forze dell’ordine, per evitare che episodi di questo tipo si ripetano.
I-Light Pila 2025, torna la fiaccolata rosa sugli sci il 15 febbraio
L’evento I-Light Pila 2025 è pronto a illuminare le piste da sci di Pila con la sua undicesima edizione, in programma per sabato 15 febbraio 2025. Una giornata all’insegna dello sport, del divertimento e della solidarietà, dedicata alla lotta contro i tumori del seno. Un appuntamento imperdibile per chi ama la montagna e vuole contribuire a una causa importante.
Cos’è I-Light Pila?
I-Light Pila è un evento unico nel suo genere, che unisce sport, musica e solidarietà. Il ricavato delle iscrizioni sarà interamente devoluto a Komen Italia, un’organizzazione no-profit che da oltre 25 anni si impegna nella lotta ai tumori del seno, sostenendo progetti di prevenzione, cura e ricerca.
Tra i beneficiari dei fondi raccolti c’è anche l’Associazione Viola, attiva in Valle d’Aosta dal 1997, che offre supporto alle donne colpite da questa patologia. Grazie alla partecipazione di migliaia di persone, nelle precedenti edizioni sono stati raccolti oltre 120.000 euro, dimostrando quanto l’evento sia sentito e apprezzato.
Una giornata di sport e solidarietà
I-Light Pila non è solo una fiaccolata, ma una vera e propria festa sulla neve. Il dress code? Rosa, ovviamente! Tutti i partecipanti che indosseranno qualcosa di rosa riceveranno un omaggio speciale.
L’evento è aperto a tutti: sciatori, snowboarder, appassionati di ciaspole e chi preferisce semplicemente camminare. Armato di una torcia a luce LED rosa, ognuno contribuirà a creare un fiume luminoso che scenderà lungo le piste, illuminando la montagna in un’atmosfera magica.
Programma della giornata
Dalle 14:00: apertura del villaggio
La festa inizia nel pomeriggio con l’apertura del villaggio, dove sarà possibile ritirare la fiaccola presentando la ricevuta del pagamento o iscriversi direttamente. L’atmosfera sarà allietata da musica e dj set, con la presenza di La Vale e Francesco Ciocca di Radio Deejay, che animeranno l’evento.
Ore 17:30: ultima risalita per gli sciatori
Per gli sciatori, è il momento dell’ultima risalita con gli impianti. Fino alle 17:30 resteranno aperte le seggiovie Liaison e la Funivia Gorraz Grand Grimod, per consentire a tutti di raggiungere i punti di partenza della fiaccolata.
Ore 18:30: partenza della fiaccolata
La fiaccolata avrà inizio alle 18:30, con un percorso che si snoderà lungo le piste di Pila. Per chi preferisce un’esperienza più tranquilla, è possibile partecipare con le ciaspole, accompagnati dalle guide di Trekking Habitat e Tracce Alpine. Le ciaspole verranno distribuite fino a esaurimento scorte, quindi si consiglia di portare le proprie per assicurarsi di poter partecipare.
Prima della fiaccolata: musica e bevande calde
Prima della partenza, le baite di Pila accoglieranno i partecipanti con musica, tè caldo e vin brulé. Ecco le location e gli stili musicali proposti:
- Lo Baoutson: musica anni 60/70/80
- La Chatelaine: musica elettronica/house
- Société Anonime de Consommation: musica italiana anni 80/90
- Hermitage: musica commerciale
- Buvette Grimod: musica rock
Ore 20:00: conclusione e consegna del ricavato
La fiaccolata si concluderà intorno alle 20:00 con la consegna simbolica del ricavato a Komen Italia. La serata proseguirà con ancora tanta musica e divertimento.
Come partecipare
La quota minima di donazione è di 15,00 euro per gli adulti e 8,00 euro per i ragazzi sotto i 14 anni (se accompagnati). È inoltre disponibile un pacchetto speciale che include lo skipass scontato a 44,00 euro più i 15 euro dell’iscrizione.
Per chi si presenta alle biglietterie con la ricevuta dell’iscrizione, è previsto comunque lo skipass giornaliero scontato.
Telecabina Aosta-Pila: apertura straordinaria
Per facilitare la partecipazione all’evento, la telecabina Aosta-Pila resterà aperta in modo straordinario dalle 8:00 alle 23:00. Un servizio aggiuntivo che permette a tutti di raggiungere comodamente Pila e vivere una giornata indimenticabile.
Numeri che parlano
Nelle precedenti edizioni, I-Light Pila ha coinvolto 12.000 persone e raccolto oltre 120.000 euro, numeri che testimoniano il successo e l’impatto dell’evento. Un traguardo raggiunto grazie all’impegno di organizzatori, volontari e partecipanti.
Perché partecipare?
Partecipare a I-Light Pila significa vivere una giornata indimenticabile, immersi nella bellezza delle montagne più alte d’Europa, contribuendo a una causa importante. Un’occasione per divertirsi, fare sport e sostenere la lotta contro i tumori al seno.
Non mancare: sabato 15 febbraio 2025, a Pila, per la fiaccolata rosa più attesa dell’anno!
Roccaraso, Tik Tok e oltre 20.000 sciatori dalla Campania mandano in tilt il traffico – VIDEO
Roccaraso, una delle località sciistiche più rinomate dell’Alto Sangro, è stata presa d’assalto durante il fine settimana, raggiungendo numeri record di presenze. Il fenomeno, amplificato dai social media e in particolare da TikTok, ha generato un caos senza precedenti, con oltre 20.000 sciatori che hanno paralizzato il traffico lungo la Statale 17 e le vie di accesso al paese. Ecco un’analisi dettagliata della situazione.
Una domenica da record: l’invasione dei turisti
Il weekend del 26 gennaio ha segnato un boom di presenze per Roccaraso. Si stimano oltre 10.000 visitatori solo domenica, molti dei quali giunti da Napoli e dintorni a bordo di circa 220 pullman turistici. La Statale 17, principale arteria di collegamento con la località, è rimasta congestionata per ore, con file chilometriche e automobilisti stremati. Le difficoltà del traffico sono proseguite fino a sera, quando il controesodo ha ulteriormente aggravato la situazione.
Il ruolo dei social media: TikTok al centro della scena
Un aspetto interessante è la spinta data dai social, in particolare da TikTok. La piattaforma ha contribuito a rendere Roccaraso una meta popolare grazie agli eventi organizzati dai tiktoker. Influencer come Rita De Crescenzo hanno promosso le giornate in montagna, combinando l’esperienza sciistica con momenti di intrattenimento, balli e convivialità.
Queste iniziative hanno attirato soprattutto giovani e famiglie, attratti da offerte economiche che includono viaggio andata e ritorno e colazione al sacco a prezzi irrisori, tra i 20 e i 30 euro a persona. Il trend ha riportato in auge una tradizione degli anni ’80, quando i viaggi organizzati in autobus verso Roccaraso erano molto popolari tra i napoletani.
La gestione del traffico: problemi e ordinanze
L’afflusso straordinario ha messo in evidenza le criticità infrastrutturali della zona. Il sindaco di Roccaraso, Francesco Di Donato, ha emesso un’ordinanza che vieta la sosta dei bus in Viale Napoli, nelle immediate vicinanze delle piste da sci. Tuttavia, questa misura non è bastata a gestire il flusso di veicoli, e la presenza di mezzi pesanti sulla Statale 17 ha ulteriormente complicato la viabilità.
Forze dell’ordine, tra cui i Carabinieri di Castel di Sangro, la Polizia Stradale e la Guardia di Finanza, sono intervenute per regolare il traffico, ma i rallentamenti si sono protratti fino alle 18:30, con notevoli disagi per i turisti.
Sci low-cost e creatività partenopea
Il successo di queste gite è dovuto anche alla possibilità di praticare sci a prezzi accessibili. Molti visitatori noleggiano attrezzature sportive a costi ridotti, permettendo anche ai meno esperti di vivere una giornata sulla neve senza spendere una fortuna. Emblematico il caso di alcune donne napoletane che, sprovviste di doposci, hanno creato delle “calzature impermeabili” utilizzando sacchetti di plastica e nastro adesivo, trasformando un’idea semplice in un simbolo di creatività e spirito di adattamento.
Sicurezza sulle piste: l’impegno dei Carabinieri
Parallelamente al boom di presenze, sono stati intensificati i controlli sulle piste sciistiche dell’Aremogna e del Pizzalto. I Carabinieri sciatori hanno effettuato 180 interventi di soccorso nell’ultimo mese, inclusi due nella mattinata del 26 gennaio, quando due sciatori hanno riportato fratture per cadute accidentali e sono stati trasportati all’ospedale San Salvatore dell’Aquila.
Roccaraso, una destinazione in crescita (ma da gestire meglio)
Questa giornata record ha confermato l’attrattiva di Roccaraso come meta turistica invernale. Tuttavia, l’evento ha evidenziato la necessità di migliorare la gestione del traffico e l’organizzazione generale per far fronte a un fenomeno in crescita. Come sottolineato dal sindaco Di Donato, è fondamentale individuare soluzioni strutturali per evitare che situazioni simili si ripetano, specialmente durante i periodi di alta stagione.
@carmelacampanile1
Webcam Forca Canapine
Webcam Forca Canapine
Time Lapse Webcam Forca Canapine
Tutte le informazioni sulla località di Forca Canapine (AP-PG)
Chiara Ferragni stressata si rilassa nella spa notturna, dove si trova e quanto costa
Chiara Ferragni, icona dell’imprenditoria digitale e trendsetter globale, ha recentemente scelto di concedersi un momento di relax per sfuggire ai ritmi frenetici della sua vita lavorativa e personale. Immersa nelle montagne innevate di Courmayeur, si è rifugiata in un luogo che conosce bene e che rappresenta per lei un’oasi di pace: l’Auberge de La Maison. In questo articolo scopriremo dove si trova questa esclusiva spa, i dettagli del soggiorno e i relativi costi per chi desidera replicare questa esperienza.
Una fuga romantica tra le montagne di Courmayeur
Dopo un periodo di alti e bassi emotivi, Chiara Ferragni ha deciso di dedicare un weekend al relax totale. La location? Courmayeur, una delle mete alpine più esclusive e apprezzate in Italia, che lei stessa definisce un “luogo del cuore”. Qui, tra paesaggi innevati e atmosfere suggestive, ha trovato rifugio presso l’hotel di lusso Auberge de La Maison, un cinque stelle immerso nella natura con una vista mozzafiato sul Monte Bianco.
L’imprenditrice, come rivelato dai suoi canali social, ha approfittato del tempo libero per rigenerarsi lontano da impegni lavorativi e familiari, trovando conforto in una spa notturna che ha incantato i suoi follower.
L’hotel di lusso con spa: un paradiso tra le Alpi
Auberge de La Maison non è una semplice struttura alberghiera, ma un’esperienza di lusso e benessere. La sua spa sulla neve, denominata La Maison de l’eau, è un vero santuario del relax, con un’offerta di servizi esclusivi per gli ospiti più esigenti.
Tra le caratteristiche principali:
- Piscina con vista panoramica: una calda vasca interna circondata da una maxi vetrata che offre una spettacolare vista sul cielo stellato e le montagne innevate.
- Sauna e bagno turco: ideali per purificare mente e corpo.
- Vasca esterna riscaldata: per rilassarsi all’aperto anche nelle gelide serate invernali.
- Rituale della neve e aufguss in sauna: esperienze che uniscono tradizione e innovazione nel mondo del wellness.
Un dettaglio che ha colpito particolarmente è il camino a legna che arricchisce l’atmosfera della spa, rendendola ancora più accogliente e romantica.
Quanto costa vivere questa esperienza?
L’esclusività dell’Auberge de La Maison si riflette nei costi, che variano in base ai servizi e alla tipologia di camera scelta.
Ecco i dettagli
- Suite Rocher: situata all’ultimo piano, offre una vista spettacolare sul Monte Bianco. Il prezzo medio per un soggiorno di due notti parte da circa 1830 euro, colazione inclusa, ma senza accesso privato alla spa.
- Pacchetto romantico “Bien-être sous les étoiles”: per chi desidera un’esperienza indimenticabile, questo pacchetto include:
- Soggiorno di coppia in Suite.
- Prima colazione e una cena romantica al ristorante gourmet L’Aubergine.
- Spa riservata in esclusiva per un’ora dalle 20:00 alle 21:00.
- Rituale della neve, sauna e relax sotto le stelle nella vasca esterna. Il costo totale? 2500 euro per due notti, un prezzo che riflette il massimo della qualità e del lusso.
La scelta di Chiara Ferragni: una lezione di benessere
Non è la prima volta che Chiara Ferragni sceglie questa struttura per rigenerarsi, e non è difficile capire perché. Dopo un anno complesso, segnato dalla separazione da Fedez e dai contraccolpi mediatici, la regina dei social dimostra ancora una volta l’importanza di prendersi cura di sé stessi.
Attraverso i suoi scatti, condivisi con milioni di follower, Chiara ispira i suoi fan a ritagliarsi momenti di relax e a investire nel proprio benessere. E lo fa con naturalezza, mostrando un lato autentico e semplice, lontano dai riflettori della mondanità.
Perché scegliere Courmayeur per un weekend rigenerante?
Courmayeur non è solo una meta per gli appassionati di sci, ma anche un luogo perfetto per chi cerca esperienze di lusso e relax. L’Auberge de La Maison rappresenta il fiore all’occhiello dell’offerta ricettiva, combinando il fascino della montagna con i comfort di un hotel a cinque stelle.
Se state pianificando una fuga romantica o semplicemente desiderate ricaricare le energie, questa destinazione vi offre tutto ciò che serve: paesaggi mozzafiato, eccellenza culinaria e trattamenti benessere esclusivi.