Frontignano stagione invernale 2015/16

News Forum Frontignano stagione invernale 2015/16

Stai visualizzando 15 post - dal 496 a 510 (di 709 totali)
  • Autore
    Post
  • #262687
    fraric
    Membro

    Ok, ma se qualcuno si chiede cosa faranno quei poveri gestori di rifugi a pagare “l’obolo”, bisognerà pure che “qualcuno” si metta in testa di preparare un “fondo” su cui più poter contare sulla neve naturale che verrà più o meno abbondante.

    40 anni fa poteva anche andar bene utilizzare il fondo “naturale” delle piste da sci…..eravamo 4 gatti.

    Oggi non è più così, siamo molti di più, tra scanza neve (borders) sciatori della domenica e chi più ne ha più ne metta, una mandria di bisonti da tener e a bada non basterebbero neanche 30 centimetri di neve battuta in un giorno.

    In pratica: qualcuno si è messo in testa di fare un palazzo senza le fondamenta; magari prima sul terreno naturale potevi anche realizzarci una capanna, ora non più.

    Capisco il tuo disagio caro Vettore2480, ci stiamo trasformando in meteoropatici con questo clima “tropicale” però una cosa è certa o si smonta “baracca e burattini” o si devono fare le cose per bene, serie e lungimiranti!!!

    P.S. Lasciamo stare i cambiamenti climatici, negli anni 70 mi ricordo quante volte si trovava il cartello “Causa scarso innevamento funzioneranno solo alcuni impianti di risalita”…… in 40 e più anni la cementificazione a Fontignano (e non solo) è più che triplicata

    #226225
    fraric
    Membro

    Ok, ma se qualcuno si chiede cosa faranno quei poveri gestori di rifugi a pagare “l’obolo”, bisognerà pure che “qualcuno” si metta in testa di preparare un “fondo” su cui più poter contare sulla neve naturale che verrà più o meno abbondante.

    40 anni fa poteva anche andar bene utilizzare il fondo “naturale” delle piste da sci…..eravamo 4 gatti.

    Oggi non è più così, siamo molti di più, tra scanza neve (borders) sciatori della domenica e chi più ne ha più ne metta, una mandria di bisonti da tener e a bada non basterebbero neanche 30 centimetri di neve battuta in un giorno.

    In pratica: qualcuno si è messo in testa di fare un palazzo senza le fondamenta; magari prima sul terreno naturale potevi anche realizzarci una capanna, ora non più.

    Capisco il tuo disagio caro Vettore2480, ci stiamo trasformando in meteoropatici con questo clima “tropicale” però una cosa è certa o si smonta “baracca e burattini” o si devono fare le cose per bene, serie e lungimiranti!!!

    P.S. Lasciamo stare i cambiamenti climatici, negli anni 70 mi ricordo quante volte si trovava il cartello “Causa scarso innevamento funzioneranno solo alcuni impianti di risalita”…… in 40 e più anni la cementificazione a Fontignano (e non solo) è più che triplicata

    #262689
    Ambassador
    Partecipante

    Caro Vettore,eri stato grande nel post di pagina 24 e lo avevo sottolineato, ma in questo ultimo tuo post mi hai deluso! La tua razionalità e il tuo lato propositivo hanno lasciato il passo all’arrendevolezza, allo sconforto alla passiva constatazione che….. non c’è nulla da fare. Se i gestori prendono atto che la rassegnazione dilaga si sentiranno sempre più autorizzati a piangersi addosso e a non prendere iniziative. Mi dispiace che i gestori abbiano speso tanti soldi per i collaudi, ma ho collaborato pure io con i miei quattro stagionali andati in fumo. Dodici anni fa comprai casa a Frontignano per la neve e ogni anno come migliaia di altri sventurati pago tasse alle massime aliquote senza praticamente usufruire dei servizi (tassa rifiuti e acqua in primis):mi aspetterei che chi riscuote, che è lo stesso che gestisce gli impianti abbia un po di considerazione per chi riempie le casse comunali….Quindi poche scuse e soprattutto poche attenuanti per chi gestisce malissimo le entrate che ha….

    #226227
    Ambassador
    Partecipante

    Caro Vettore,eri stato grande nel post di pagina 24 e lo avevo sottolineato, ma in questo ultimo tuo post mi hai deluso! La tua razionalità e il tuo lato propositivo hanno lasciato il passo all’arrendevolezza, allo sconforto alla passiva constatazione che….. non c’è nulla da fare. Se i gestori prendono atto che la rassegnazione dilaga si sentiranno sempre più autorizzati a piangersi addosso e a non prendere iniziative. Mi dispiace che i gestori abbiano speso tanti soldi per i collaudi, ma ho collaborato pure io con i miei quattro stagionali andati in fumo. Dodici anni fa comprai casa a Frontignano per la neve e ogni anno come migliaia di altri sventurati pago tasse alle massime aliquote senza praticamente usufruire dei servizi (tassa rifiuti e acqua in primis):mi aspetterei che chi riscuote, che è lo stesso che gestisce gli impianti abbia un po di considerazione per chi riempie le casse comunali….Quindi poche scuse e soprattutto poche attenuanti per chi gestisce malissimo le entrate che ha….

    #262690
    Vettore2480
    Partecipante

    L’innevamento ci vuole ma la meteo non voule aiutare a mettere un freno al declino.
    Sono oramai troppe le annate dove le temperature sopra media spinte rendono la vita davvero impossibile.

    Anche una logistica che possa rendere la vita più facile ci vuole, parlo ad esempio dei colegamenti tra i due settori, oltre alla trasformazione in pista della stradella che rientra al felicita.
    Perché una coturnice nuova razionalizzata che corre a destta senza invadere come ora… farebbe schifo?
    Un battipista col verricello, per battere tutta la arte Alta come si deve?
    Non ultima la demolozione e ripristino del vecchio rifugio Saliere e stazione arrivo. (Ho sentito che si ipotizza l’uso estivo del nuovo rifugio, mica si può mandare la gente in mezzo alla ferraglia!?).
    Questo nella normale pianificazione a medo lungo, poi va messo anche in conto qualche ipotetico ….intervento…. tre impianti nodali sono vecchi decrepiti, non dimentichiamolo!!!

    È una questone di priorità, decideranno loro a cosa dare priorità, ma l’imverno 2016 non mette entusiasmo, specie se preceduto da 2014, dalla prima metà del 2015… e da tutti i suoi compagni.

    #226228
    Vettore2480
    Partecipante

    L’innevamento ci vuole ma la meteo non voule aiutare a mettere un freno al declino.
    Sono oramai troppe le annate dove le temperature sopra media spinte rendono la vita davvero impossibile.

    Anche una logistica che possa rendere la vita più facile ci vuole, parlo ad esempio dei colegamenti tra i due settori, oltre alla trasformazione in pista della stradella che rientra al felicita.
    Perché una coturnice nuova razionalizzata che corre a destta senza invadere come ora… farebbe schifo?
    Un battipista col verricello, per battere tutta la arte Alta come si deve?
    Non ultima la demolozione e ripristino del vecchio rifugio Saliere e stazione arrivo. (Ho sentito che si ipotizza l’uso estivo del nuovo rifugio, mica si può mandare la gente in mezzo alla ferraglia!?).
    Questo nella normale pianificazione a medo lungo, poi va messo anche in conto qualche ipotetico ….intervento…. tre impianti nodali sono vecchi decrepiti, non dimentichiamolo!!!

    È una questone di priorità, decideranno loro a cosa dare priorità, ma l’imverno 2016 non mette entusiasmo, specie se preceduto da 2014, dalla prima metà del 2015… e da tutti i suoi compagni.

    #262691
    sertorelli
    Moderatore

    Da voci che ho sentito e da articoli di giornale sembra che non si abbia l’intenzione di fare l’innevamento artificiale, per loro costa troppo.

    #226229
    sertorelli
    Moderatore

    Da voci che ho sentito e da articoli di giornale sembra che non si abbia l’intenzione di fare l’innevamento artificiale, per loro costa troppo.

    #262692
    Vettore2480
    Partecipante

    Questo inverno ci ha messo KO, ci ha fatto capire quanto la natura possa incazzarsi…

    #226230
    Vettore2480
    Partecipante

    Questo inverno ci ha messo KO, ci ha fatto capire quanto la natura possa incazzarsi…

    #262693
    fraric
    Membro

    “Bene, si prende atto che a Frontignano non si farà nulla.
    Non hanno più i soldi, neanche per smontare lo scempio fatto negli ultimi 40 e riportare le nostre montagne alle loro primordiali bellezze”

    Caro Moderatore, speriamo che non sia vero, speriamo che le “voci” siano infondate

    #226231
    fraric
    Membro

    “Bene, si prende atto che a Frontignano non si farà nulla.
    Non hanno più i soldi, neanche per smontare lo scempio fatto negli ultimi 40 e riportare le nostre montagne alle loro primordiali bellezze”

    Caro Moderatore, speriamo che non sia vero, speriamo che le “voci” siano infondate

    #262694
    Vettore2480
    Partecipante

    Secondo me la chiave di volta sta nel valorizzare la località nell’ottica di una razionalizzazione sostenibile (sostenibile prima di tutto a livello economico, intendo). In questo target di sostenibilità economica può rientrare, a pieno titolo, anche una piccola linea d’innevamento programmato, senza sfociare in megalomanie.
    Pretendere un Frontignano di massa stile anni 70 sarebbe non solo utopistico, ma addirittura diabolico.
    Sognare un Frontignano in espansione con target Ovindoli (folla) sarebbe, non so… snaturarlo?

    Frontignano dovrebbe migliorare al massimo la sua logistica delle piste/accessi.
    Ciò significa mantenere l’attuale estensione (senza contrarsi di un millimetro), razionalizzando: meno impianti possibile (ma + efficienti), schema piste più conforme alle esigenze dello sci moderno. Il Settore Alto a mio avviso assolutamente STRATEGICO sia per le quote neve che si innalzano, sia per la doppia faccia della clientela target (che si traduce nella sinergia Saliere + Canalone).

    Si dovrebbe creare una netta divisione (e ciò è possibile): dentro i confini attuali della resort il Comune fa i propri sviluppi (spiana, allarga, riprogetta), fuori è Parco, e nel Parco accedono escursionisti, alpinisti, e sci-alpinisti, etc. nel rispetto delle regole, ma senza che il esse diventino lesive delle libertà individuali.
    Dentro i confini ben venga anche l’innevamento artificiale, ma rientra nella rosa dei vari interventi importanti e necessari.

    Chi dopo 30 anni sta ancora sperando nel cosiddetto, così fritto e, talmente rifritto, “RILANCIO”, credo debba mettersi l’anima in pace.
    La zona ha queste potenzialità, non di più, in termini di “parco giochi”.
    Il rilancio passa solo per la destagionalizzazione: spalmare la clientela invernale su più giorni possibile (vedi appunto innevamento prog.), incentivare la frequentazione estiva, primaverile ed addirittura autunnale.
    Se prendiamo Frontignano nel miglior giorno della sua storia recente (es. un 2013: neve perfetta tutto aperto, poca gente, etc…) questo è il massimo che essa può offrire oggi.
    Potrebbe offrire immensamente di più solo con la razionalizzazione-modernizzazione delle piste.

    Puntare a garantire e mantenere un punto di sbarco a 1950, ridisegnando il tutto.
    Pensiamo ad esempio a smantellare tutta la ferraglia della doppia Cornaccione, Coturnice etc… dotarsi di un mezzo verricellato e:
    – Tosare a millerighe tutta la parte alta per tutta la sua larghezza (dalla linea Jacci alla linea “corde” è immensa)
    – Realizzare una pista dal Belvedere all’intermedia Canalone
    – Allargare la famigerata strettoia Canalone
    – Trasformare in vera pista a norma la strada che rientra al Felycita dal Canalone
    – Livellare un po’ la doppia pendenza dell’orribile pista “rossa” del Belvedere (che come esce il sole se lo prende tutto e si squaglia come una granita)
    – Usare lo stesso verricellato per preparare una vera direttissima del Belvedere, dopo aver raso al suolo i vecchi edifici
    Tutti interventi sicuramente possibili (non parlo a caso), ci vuole solo la volontà.

    Così Frontignano sarebbe una vera perla incastonata nel Parco, una località d’”elite”, intesa non come esclusività, ma come: “…se vuoi 800km e tanto casino vattene ad Avoriaz”.
    C’è tanta domanda di località tranquille di questo tipo, ma esse hanno successo solo se ben gestite, cioè se fanno un’analisi della proprio tipologia clientela e targetizzano ad essa l’offerta.
    Il rischio enorme è pensare che la zona Saliere, da sola, possa garantire il futuro, dimenticando la sinergia dei due settori. Questo sarebbe un passo verso il baratro con delle tappe ben precise, che passerebbero in futuro per il primo step (l’orlo) di un’apertura solo nel weekend (vedi Prata) e a seguire… il tonfo. Questa sarebbe la via mastra per portare a compimento l’opera di distruzione dell’ultima Resort (R mauiscola) dei nostri Sibillini.

    Io penso che chiunque abbia comprato una casa a Frontignano negli ultimi 10/15 anni lo abbia fatto per il puro amore per la località, per il valore D’USO che essa può offrire in inverno o in estate, con la pazienza di prendere ciò che viene dal cielo, e nella speranza che la graduale contrazione del comprensorio non sfocerà mai in uno stop.
    Chi ha comprato la casa negli anni 80’, oramai l’ha sfruttata negli anni d’oro, si metta dunque l’anima in pace poiché …se non si è rivalutata in 40 anni….
    Chi l’ha comprata con occhio alla speculazione, sperando di avere nel prossimo futuro “ Sibillini Superski”, non ci aveva capito gran ché!

    #226232
    Vettore2480
    Partecipante

    Secondo me la chiave di volta sta nel valorizzare la località nell’ottica di una razionalizzazione sostenibile (sostenibile prima di tutto a livello economico, intendo). In questo target di sostenibilità economica può rientrare, a pieno titolo, anche una piccola linea d’innevamento programmato, senza sfociare in megalomanie.
    Pretendere un Frontignano di massa stile anni 70 sarebbe non solo utopistico, ma addirittura diabolico.
    Sognare un Frontignano in espansione con target Ovindoli (folla) sarebbe, non so… snaturarlo?

    Frontignano dovrebbe migliorare al massimo la sua logistica delle piste/accessi.
    Ciò significa mantenere l’attuale estensione (senza contrarsi di un millimetro), razionalizzando: meno impianti possibile (ma + efficienti), schema piste più conforme alle esigenze dello sci moderno. Il Settore Alto a mio avviso assolutamente STRATEGICO sia per le quote neve che si innalzano, sia per la doppia faccia della clientela target (che si traduce nella sinergia Saliere + Canalone).

    Si dovrebbe creare una netta divisione (e ciò è possibile): dentro i confini attuali della resort il Comune fa i propri sviluppi (spiana, allarga, riprogetta), fuori è Parco, e nel Parco accedono escursionisti, alpinisti, e sci-alpinisti, etc. nel rispetto delle regole, ma senza che il esse diventino lesive delle libertà individuali.
    Dentro i confini ben venga anche l’innevamento artificiale, ma rientra nella rosa dei vari interventi importanti e necessari.

    Chi dopo 30 anni sta ancora sperando nel cosiddetto, così fritto e, talmente rifritto, “RILANCIO”, credo debba mettersi l’anima in pace.
    La zona ha queste potenzialità, non di più, in termini di “parco giochi”.
    Il rilancio passa solo per la destagionalizzazione: spalmare la clientela invernale su più giorni possibile (vedi appunto innevamento prog.), incentivare la frequentazione estiva, primaverile ed addirittura autunnale.
    Se prendiamo Frontignano nel miglior giorno della sua storia recente (es. un 2013: neve perfetta tutto aperto, poca gente, etc…) questo è il massimo che essa può offrire oggi.
    Potrebbe offrire immensamente di più solo con la razionalizzazione-modernizzazione delle piste.

    Puntare a garantire e mantenere un punto di sbarco a 1950, ridisegnando il tutto.
    Pensiamo ad esempio a smantellare tutta la ferraglia della doppia Cornaccione, Coturnice etc… dotarsi di un mezzo verricellato e:
    – Tosare a millerighe tutta la parte alta per tutta la sua larghezza (dalla linea Jacci alla linea “corde” è immensa)
    – Realizzare una pista dal Belvedere all’intermedia Canalone
    – Allargare la famigerata strettoia Canalone
    – Trasformare in vera pista a norma la strada che rientra al Felycita dal Canalone
    – Livellare un po’ la doppia pendenza dell’orribile pista “rossa” del Belvedere (che come esce il sole se lo prende tutto e si squaglia come una granita)
    – Usare lo stesso verricellato per preparare una vera direttissima del Belvedere, dopo aver raso al suolo i vecchi edifici
    Tutti interventi sicuramente possibili (non parlo a caso), ci vuole solo la volontà.

    Così Frontignano sarebbe una vera perla incastonata nel Parco, una località d’”elite”, intesa non come esclusività, ma come: “…se vuoi 800km e tanto casino vattene ad Avoriaz”.
    C’è tanta domanda di località tranquille di questo tipo, ma esse hanno successo solo se ben gestite, cioè se fanno un’analisi della proprio tipologia clientela e targetizzano ad essa l’offerta.
    Il rischio enorme è pensare che la zona Saliere, da sola, possa garantire il futuro, dimenticando la sinergia dei due settori. Questo sarebbe un passo verso il baratro con delle tappe ben precise, che passerebbero in futuro per il primo step (l’orlo) di un’apertura solo nel weekend (vedi Prata) e a seguire… il tonfo. Questa sarebbe la via mastra per portare a compimento l’opera di distruzione dell’ultima Resort (R mauiscola) dei nostri Sibillini.

    Io penso che chiunque abbia comprato una casa a Frontignano negli ultimi 10/15 anni lo abbia fatto per il puro amore per la località, per il valore D’USO che essa può offrire in inverno o in estate, con la pazienza di prendere ciò che viene dal cielo, e nella speranza che la graduale contrazione del comprensorio non sfocerà mai in uno stop.
    Chi ha comprato la casa negli anni 80’, oramai l’ha sfruttata negli anni d’oro, si metta dunque l’anima in pace poiché …se non si è rivalutata in 40 anni….
    Chi l’ha comprata con occhio alla speculazione, sperando di avere nel prossimo futuro “ Sibillini Superski”, non ci aveva capito gran ché!

    #262695
    bix74
    Partecipante

    @Vettore2480 concordo dalla prima all’ultima riga del tuo intervento. ;)

Stai visualizzando 15 post - dal 496 a 510 (di 709 totali)
  • Devi essere connesso per rispondere a questo topic.