Il Decreto Omnibus, approvato prima della pausa estiva e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 9 agosto 2024, ha introdotto una novità significativa per il settore degli sport invernali: l’applicazione di un’aliquota IVA ridotta al 5% per le lezioni di sci e altre attività sportive invernali. Questa misura, contenuta nell’articolo 5 del decreto, rappresenta un passo importante per supportare i professionisti del settore e incentivare la pratica di sport come lo sci, lo snowboard e lo slittino.
Applicazione dell’iva agevolata per le lezioni di sci e sport invernali
L’aliquota IVA ridotta al 5% si applica specificamente ai corsi di attività sportiva e fisica invernale, purché questi non siano già esenti o esclusi dall’imposta. Le associazioni sportive dilettantistiche senza scopo di lucro, per esempio, possono ancora usufruire di un regime di esenzione fino al 31 dicembre 2024 per le prestazioni offerte ai propri associati. Tuttavia, per tutti gli altri, l’aliquota ridotta del 5% si applica esclusivamente ai corsi impartiti da soggetti iscritti in albi regionali o nazionali, come previsto per i maestri di sci.
Questa restrizione all’applicazione dell’IVA agevolata, secondo i tecnici del MEF, è necessaria per garantire che solo i professionisti qualificati possano beneficiare di questa riduzione fiscale, delimitando così l’ambito d’azione della norma.
Quali discipline invernali beneficiano dell’iva ridotta?
Il Decreto Omnibus individua chiaramente le discipline sportive invernali che possono beneficiare dell’aliquota IVA ridotta al 5%. Le attività coinvolte sono quelle gestite dalle Federazioni nazionali di sport invernali riconosciute dal CONI, tra cui spiccano lo sci, lo snowboard e lo slittino. Questo significa che i corsi relativi a queste discipline, purché organizzati e gestiti da professionisti iscritti negli appositi albi, possono usufruire della riduzione fiscale.
È importante sottolineare che il decreto include anche le attività organizzate da soggetti operanti in forma associata e con scopo di lucro. In questo modo, l’aliquota ridotta si estende non solo agli individui ma anche alle associazioni e società che operano con finalità lucrative nel settore degli sport invernali.
Impatti per i maestri delle scuole di sci
L’introduzione dell’aliquota IVA ridotta al 5% potrebbe portare a un adeguamento delle tariffe per i clienti delle scuole di sci e dei maestri che operano in forma organizzata. Dal punto di vista finanziario, però, le scuole di sci non dovrebbero riscontrare impatti significativi. Infatti, la nuova imponibilità IVA consente la piena detraibilità dell’IVA sulle spese relative all’attività. Considerando che queste spese spesso hanno aliquote IVA superiori, come il 10% e il 22%, è probabile che si verifichi un credito IVA nelle liquidazioni periodiche. Questo credito potrà essere recuperato sia mediante compensazione con altri tributi erariali e previdenziali, sia tramite richiesta di rimborso all’Agenzia delle Entrate.
Esclusione dal regime forfettario
È importante notare che la nuova aliquota ridotta al 5% non si applica ai maestri di sci che operano in regime forfettario. Questo regime, caratterizzato da un’imposta sostitutiva dell’IVA e da una deduzione forfettaria dei costi, è esplicitamente escluso dall’applicazione dell’IVA. Pertanto, per questi professionisti, che devono rispettare il limite di un fatturato annuo inferiore a 85.000 euro, il trattamento fiscale rimane invariato.
Il regime forfettario prevede che una quota del 78% del fatturato annuo sia imponibile ai fini delle imposte sui redditi e del calcolo dei contributi previdenziali. Non consente la detraibilità dell’IVA sugli acquisti, né la deducibilità analitica dei costi dell’attività, sostituita da una deduzione forfettaria.
Le Marche sono una regione che racchiude una varietà straordinaria di paesaggi naturali, dai rilievi montuosi fino ai borghi storici, passando per le coste affacciate sull’Adriatico. Ma forse uno degli aspetti più affascinanti del territorio marchigiano sono le numerose cascate che punteggiano il suo paesaggio. In questa guida completa, esploreremo le cascate più spettacolari delle Marche, suddivise per provincia, per offrirti un’esperienza unica e indimenticabile. Se ami il trekking, la natura selvaggia, o semplicemente cerchi un luogo dove rinfrescarti nelle calde giornate estive, queste cascate sapranno conquistarti. Preparati a scoprire questi gioielli nascosti della natura marchigiana.
Provincia di Pesaro-Urbino
Cascata sul Fiume Conca (Villagrande di Montecopiolo)
Nella storica regione del Montefeltro, precisamente all’interno del Parco del Sasso Simone e Simoncello, troviamo una delle prime tappe del nostro viaggio: la Cascata sul Fiume Conca. Il Fiume Conca, che ha la sua sorgente nei valloni del Monte Carpegna, scorre attraverso un paesaggio caratterizzato da rigogliosa vegetazione, creando una serie di piccole ma incantevoli cascate. Queste cascate, situate nei pressi di Villagrande di Montecopiolo, offrono un luogo ideale per rinfrescarsi nelle giornate estive. Le acque del fiume, limpide e fresche, si infrangono su rocce ricoperte di muschio, creando un ambiente che invita alla meditazione e alla contemplazione.
La zona è facilmente raggiungibile e si presta perfettamente per una breve escursione. Il sentiero che conduce alla cascata è circondato da una fitta vegetazione di felci, querce e altri alberi tipici dell’Appennino, mentre il cinguettio degli uccelli e il fruscio dell’acqua contribuiscono a creare un’atmosfera di pace e serenità. Questa cascata, seppur di dimensioni modeste, è un piccolo angolo di paradiso nascosto nel cuore delle Marche.
Cascata del Sasso (Sant’Angelo in Vado)
Una delle cascate più maestose della provincia di Pesaro-Urbino è senza dubbio la Cascata del Sasso, situata nei pressi di Sant’Angelo in Vado. Questa cascata è generata dal fiume Metauro, uno dei corsi d’acqua più importanti delle Marche, e offre uno spettacolo naturale davvero impressionante. Con un salto di 12 metri e una larghezza che raggiunge i 60 metri, la Cascata del Sasso è una delle più grandi della regione e attira visitatori da ogni parte d’Italia.
La cascata è situata a pochi chilometri dalla sorgente del Metauro, in una zona che, nonostante la vicinanza con l’area artigianale di Sant’Angelo in Vado, mantiene un fascino incontaminato. La vegetazione che circonda la cascata è rigogliosa e varia, con pioppi, salici e una miriade di altre specie vegetali che crescono rigogliose grazie alla presenza costante dell’acqua. Questo luogo è perfetto per una gita fuori porta, soprattutto in estate, quando la freschezza dell’acqua offre un ristoro naturale impareggiabile.
La Cascata del Sasso è anche un luogo ricco di storia. Nelle sue vicinanze si sono svolti importanti eventi storici, come la famosa battaglia del Metauro del 207 a.C., che vide contrapporsi le forze romane e quelle cartaginesi. Visitare questa cascata significa quindi immergersi non solo nella bellezza della natura, ma anche in un pezzo di storia marchigiana.
Cascata del Molino (Apecchio)
Spostandoci verso Apecchio, troviamo un’altra cascata degna di nota: la Cascata del Molino. Situata nei pressi del Monte Nerone, una delle montagne più affascinanti della dorsale umbro-marchigiana, questa cascata si distingue per la sua bellezza e per l’atmosfera quasi mistica che la circonda.
Il Monte Nerone è noto per i suoi fenomeni carsici e per le numerose grotte che punteggiano il suo territorio, ma è anche una destinazione ideale per chi ama le cascate. La Cascata del Molino, così chiamata perché situata vicino ai ruderi del Mulino della Carda, offre uno spettacolo unico grazie ai suoi salti d’acqua che si susseguono lungo il torrente. La cascata è facilmente raggiungibile attraverso un sentiero che si snoda tra boschi di querce e faggi, offrendo panorami mozzafiato sulla valle sottostante.
Il mulino, ormai in rovina, aggiunge un tocco di fascino a questo luogo già di per sé incantevole. Le acque del torrente hanno scavato nel corso dei secoli delle profonde marmitte dei giganti, formazioni rocciose che rendono il paesaggio ancora più suggestivo. Questo è il luogo ideale per una passeggiata rigenerante, dove è possibile immergersi completamente nella natura e lasciarsi alle spalle lo stress della vita quotidiana.
Cascata di Fosso Teria (Cagli)
Nascosta nella Valle del Bosso, vicino alla città di Cagli, si trova la Cascata di Fosso Teria, un vero e proprio angolo di paradiso immerso nella natura. Questa cascata è situata in una zona che sembra uscita da una favola, con piscine naturali di acqua cristallina circondate da boschi lussureggianti.
Le acque di Fosso Teria scorrono tra rocce muschiose, creando piccole cascate che culminano in pozze tranquille, ideali per un bagno rinfrescante nelle giornate estive. La vegetazione che circonda la cascata è composta principalmente da querce, salici e altre specie tipiche della macchia mediterranea, che creano un ambiente fresco e ombroso, perfetto per rilassarsi e godersi la pace della natura.
Il sentiero per raggiungere la cascata è facilmente percorribile e si snoda attraverso un bosco di caducifoglie, dove è possibile incontrare numerosi esemplari di fauna locale, tra cui picchi verdi, ghiandaie e cince. Questo luogo è particolarmente adatto per una gita in famiglia, grazie alla sua bellezza e alla facilità di accesso.
Cascata dell’Orrido dei Cupi (Pian dell’Acqua, Cagli)
Nella zona di Pian dell’Acqua, sempre nel comune di Cagli, il torrente Giordano ci regala uno spettacolo unico: l’Orrido dei Cupi. Questa cascata, che prende il nome dalla profonda gola in cui si getta, è una delle più spettacolari della regione, con un salto di 25 metri che lascia senza fiato chiunque la visiti.
L’Orrido dei Cupi è raggiungibile attraverso un sentiero immerso nel bosco, che conduce a una serie di quattro cascate, ciascuna con la sua particolarità. La prima cascata, alta 12 metri, offre una vista panoramica mozzafiato sulla valle sottostante, mentre la seconda, conosciuta come l’Orrido, è caratterizzata dalla potenza dell’acqua che ha scavato una profonda spaccatura nella roccia, creando un ambiente selvaggio e affascinante.
Il percorso che porta alle cascate è adatto solo agli escursionisti più esperti, poiché alcuni tratti sono piuttosto impegnativi, ma lo sforzo è ampiamente ricompensato dalla bellezza del paesaggio. Le cascate si trovano in una zona ancora poco conosciuta dal turismo di massa, il che le rende ancora più affascinanti per chi ama scoprire luoghi incontaminati.
Cascata di Valrea (Pergola)
A Pergola, un piccolo borgo situato alle pendici del Monte Catria, troviamo la Cascata di Valrea. Questa cascata, con il suo salto di 7 metri, è immersa in una vegetazione fitta e rigogliosa, che contribuisce a creare un’atmosfera quasi fiabesca.
La cascata è facilmente raggiungibile grazie a un breve sentiero recentemente sistemato dall’amministrazione comunale, che permette di arrivare fino al punto in cui l’acqua si tuffa nel fiume Cesano. Il rumore dell’acqua che cade, il fresco della vegetazione e il canto degli uccelli creano un’esperienza sensoriale unica, perfetta per chi cerca un luogo di pace e tranquillità.
Valrea è un luogo ideale per una gita fuori porta, soprattutto in estate, quando la freschezza dell’acqua e l’ombra dei boschi offrono un rifugio naturale dal caldo. Questo angolo nascosto del Monte Catria è un esempio perfetto della bellezza naturale che le Marche hanno da offrire.
Provincia di Ancona
Cascata della Marena (Sassoferrato)
Sassoferrato è un piccolo borgo che racchiude una grande quantità di storia e bellezza naturale. Tra le sue meraviglie naturali, spicca la Cascata della Marena, situata nel punto d’incontro tra i torrenti Marena e Sanguerone. Questa cascata si distingue per la sua particolare forma a ferro di cavallo, che incornicia l’antico Mulino Marena, un edificio storico risalente al 1300.
Il mulino, restaurato di recente, ha sfruttato per secoli la forza dell’acqua per la produzione di energia idroelettrica, e oggi rappresenta una testimonianza importante del passato industriale della regione. La cascata, con il suo continuo fragore, è un luogo ideale per una passeggiata rilassante, dove è possibile immergersi nella storia e nella natura allo stesso tempo.
Il sentiero che conduce alla cascata è facile da percorrere e adatto a tutte le età, rendendolo una meta perfetta per una gita in famiglia. L’area intorno alla cascata è ricca di vegetazione, con alberi di faggio e castagno che creano un ambiente fresco e ombreggiato, ideale per una pausa ristoratrice durante le calde giornate estive.
Cascata della “Sturo della Piscia” (Fabriano)
Sul versante fabrianese del Monte Cucco, si trova la Cascata della “Sturo della Piscia”, un’imponente caduta d’acqua che scende per 20 metri su una parete calcarea porosa e friabile. Questa cascata, immersa in un bosco di faggi, è una delle gemme nascoste delle Marche e offre un’esperienza unica per chi ama la natura e il trekking.
Il torrente omonimo, che dà origine alla cascata, nasce tra le pendici del Monte lo Spicchio e Monte la Croce, in una zona ricca di felci e ginestre. Il sentiero che conduce alla cascata è piuttosto semplice, ma richiede comunque un minimo di preparazione, soprattutto nella parte finale, dove il terreno può diventare scivoloso.
La Cascata della “Sturo della Piscia” è particolarmente suggestiva in primavera, quando il flusso d’acqua è al massimo, grazie allo scioglimento delle nevi invernali. Questo è il momento ideale per visitare la cascata e godersi la bellezza del paesaggio circostante, che offre scorci panoramici mozzafiato sulla valle sottostante.
Provincia di Macerata
Cascatelle del Ponte Romano (Cingoli)
Cingoli, noto anche come il “Balcone delle Marche” per i suoi splendidi panorami, ospita non solo viste mozzafiato, ma anche le affascinanti Cascatelle del Ponte Romano. Questo antico ponte, risalente all’XI secolo, attraversa il fiume Musone, creando un ambiente suggestivo e ricco di storia.
Le Cascatelle del Ponte Romano sono facilmente raggiungibili con una breve passeggiata, che conduce a un piccolo salto d’acqua dove è possibile immergersi nelle fresche acque del fiume. La zona circostante è ricca di fauna e flora, con una varietà di pesci, uccelli e piante che rendono questo luogo un vero e proprio paradiso naturale.
Questo è un luogo ideale per una gita in famiglia, dove i bambini possono divertirsi esplorando il fiume e osservando la vita selvaggia che lo abita. Il Ponte Romano stesso è un’opera d’arte, testimonianza dell’ingegno degli antichi romani, che hanno saputo sfruttare al meglio le risorse naturali per costruire infrastrutture durature e funzionali.
Cascata della Gola di Jana (Matelica)
Matelica, un borgo incastonato tra le colline marchigiane, è noto non solo per i suoi vigneti e il celebre Verdicchio, ma anche per la sua vicinanza alla Gola di Jana, un luogo di straordinaria bellezza naturale. All’interno di questa stretta forra, si trova una cascata mozzafiato, nascosta tra le pareti rocciose e circondata da una fitta vegetazione.
La Gola di Jana è facilmente raggiungibile da Braccano, una frazione di Matelica famosa per i suoi murales colorati. Il percorso per arrivare alla cascata è avventuroso e richiede un po’ di attenzione, poiché il sentiero si restringe man mano che ci si avvicina alla gola. Tuttavia, l’arrivo alla cascata ripaga ampiamente lo sforzo, con uno spettacolo naturale di rara bellezza.
La cascata è particolarmente suggestiva durante la primavera e l’autunno, quando il flusso d’acqua è al massimo e le foglie degli alberi circostanti si tingono di colori vivaci. Questo luogo è ideale per chi cerca un’avventura nella natura e vuole scoprire uno dei tesori nascosti delle Marche.
Cascata della Gola dei Tre Santi (Sarnano)
Nel cuore del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, nei pressi di Sarnano, si trova la Cascata della Gola dei Tre Santi, una delle più affascinanti della provincia di Macerata. Questa cascata è situata all’interno di una stretta gola scavata dal torrente Tennacola, che offre un ambiente selvaggio e incontaminato.
Il sentiero per raggiungere la cascata parte dall’Abbazia di Piobbico, un antico complesso religioso risalente all’anno Mille, e si snoda attraverso un bosco fitto e ombroso. Man mano che ci si avvicina alla gola, il percorso diventa sempre più stretto e angusto, fino a raggiungere un piccolo passaggio che conduce alla cascata.
Questo luogo, fresco e ombreggiato in ogni stagione, è perfetto per una giornata di escursione, lontano dal caos della vita quotidiana. La cascata, con il suo continuo fragore, crea un’atmosfera di pace e tranquillità, ideale per chi cerca un momento di relax immerso nella natura.
Le Cascate dell’Acquasanta (Bolognola)
Bolognola, un piccolo borgo situato nel cuore dei Monti Sibillini, ospita una delle cascate più belle delle Marche: le Cascate dell’Acquasanta. Queste cascate, alte quasi 20 metri, si tuffano da una ripida parete rocciosa, creando uno spettacolo naturale di grande impatto.
Il sentiero per raggiungere le cascate parte dal centro di Bolognola e si snoda attraverso un paesaggio montano caratterizzato da alberi di acero, tasso e faggio. Il percorso è lungo circa sei chilometri e non presenta grandi difficoltà, rendendolo adatto a escursionisti di ogni livello.
La parte finale del sentiero, tuttavia, richiede un po’ di attenzione, poiché una frana ha interrotto il percorso originale. Nonostante questo, la vista delle cascate ripaga ampiamente lo sforzo, con l’acqua che scende impetuosa tra le rocce, circondata da una vegetazione lussureggiante.
Le Cascate dell’Acquasanta sono particolarmente belle in primavera, quando il flusso d’acqua è al massimo e la natura circostante si risveglia in tutto il suo splendore. Questo è il luogo ideale per una giornata all’aria aperta, immersi nella bellezza incontaminata dei Monti Sibillini.
La Via delle Cascate Perdute (Sarnano)
Sarnano, un borgo medievale incastonato tra le colline marchigiane, è noto per la sua Via delle Cascate Perdute, un percorso ad anello che collega tre cascate spettacolari appena fuori dal centro storico. Questo itinerario, recentemente riscoperto, offre un’esperienza unica, permettendo di esplorare un angolo di natura rimasto nascosto per anni.
Le tre cascate che compongono la Via delle Cascate Perdute sono la Cascata dell’Antico Molino, la Cascata de Lu Vagnatò e la Cascata de la Callarelle. Ciascuna di queste cascate ha il suo fascino particolare, con l’acqua che scorre tra le rocce, creando giochi di luce e ombra che cambiano con il passare delle ore.
Il percorso è adatto a tutti, grazie alla sua facilità e alla bellezza del paesaggio circostante. Durante l’escursione, è possibile ammirare non solo le cascate, ma anche la ricca flora e fauna del territorio, con fiori selvatici, alberi secolari e piccoli animali che popolano i boschi. Questo è un itinerario perfetto per le famiglie, che permette di scoprire le bellezze naturali di Sarnano in modo semplice e divertente.
Cascata del Pellegrino e Pozze dell’Acquasanta (Sarnano)
Sempre nei dintorni di Sarnano, troviamo la Cascata del Pellegrino e le Pozze dell’Acquasanta, due delle attrazioni naturali più belle della zona. La cascata, situata in una profonda forra, offre uno spettacolo affascinante, con l’acqua che sgorga dalla roccia e si getta in una serie di pozze cristalline.
Le Pozze dell’Acquasanta, conosciute anche come “marmitte dei giganti”, sono delle tipiche formazioni geomorfologiche create dall’erosione del torrente Acquasanta. Queste pozze, con la loro acqua limpida e fresca, sono il luogo ideale per un bagno rigenerante nelle giornate estive, offrendo un’esperienza unica a contatto con la natura.
Il sentiero che conduce alla cascata e alle pozze è facilmente percorribile e adatto a tutti, rendendolo una meta perfetta per una gita fuori porta. Questo è un luogo che incanta per la sua bellezza e per la serenità che trasmette, permettendo di immergersi completamente nella natura e di godere di un momento di relax.
Cascata de “Li Vurgacci” (Pioraco)
Pioraco, un piccolo borgo situato lungo il fiume Potenza, è noto per la sua Cascata de “Li Vurgacci”, una delle attrazioni naturali più affascinanti della zona. Questa cascata è inserita in un contesto paesaggistico unico, con il fiume che ha scavato nel corso dei secoli una serie di forre e gorghi, creando un ambiente suggestivo e ricco di fascino.
Il percorso che conduce alla cascata è facile e adatto a tutti, con passerelle sicure che permettono di ammirare da vicino la bellezza del paesaggio circostante. Durante la passeggiata, è possibile osservare le sculture misteriose intagliate nella pietra, che aggiungono un tocco di magia a questo luogo già di per sé incantevole.
La Cascata de “Li Vurgacci” è particolarmente affascinante in autunno, quando le foglie degli alberi si tingono di colori caldi e il fiume scorre impetuoso tra le rocce. Questo è un luogo ideale per una gita in famiglia, dove grandi e piccini possono divertirsi esplorando il fiume e scoprendo le meraviglie della natura.
Cascata delle Callarelle (Ussita)
Ussita, un piccolo borgo situato nel cuore dei Monti Sibillini, è il punto di partenza ideale per esplorare la Cascata delle Callarelle, una delle più belle della regione. Questa cascata, nascosta tra la fitta vegetazione, offre uno spettacolo naturale di rara bellezza, con l’acqua che scende impetuosa tra le rocce, creando una serie di piccoli salti.
Il sentiero che conduce alla cascata è facile da percorrere e adatto a tutti, rendendolo una meta perfetta per una gita all’aria aperta. L’area intorno alla cascata è ricca di flora e fauna, con alberi di faggio e querce che creano un ambiente fresco e ombreggiato, ideale per una pausa ristoratrice durante le calde giornate estive.
La Cascata delle Callarelle è particolarmente affascinante in primavera, quando il flusso d’acqua è al massimo e la natura circostante si risveglia in tutto il suo splendore. Questo è un luogo che incanta per la sua bellezza e per la serenità che trasmette, permettendo di immergersi completamente nella natura e di godere di un momento di relax.
Cascata del Pisciatore (Castelsantangelo sul Nera)
Castelsantangelo sul Nera, situato nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini, ospita una delle cascate più affascinanti della regione: la Cascata del Pisciatore. Questa cascata, situata lungo il sentiero che conduce alle sorgenti del fiume Nera, offre uno spettacolo naturale unico, con l’acqua che si getta impetuosa tra le rocce, creando un ambiente di rara bellezza.
Il sentiero che conduce alla cascata è immerso in una rigogliosa vegetazione, con alberi secolari che creano un’atmosfera fresca e ombreggiata. Il percorso è adatto a tutti, grazie alla sua facilità, e offre panorami mozzafiato sulla valle sottostante.
La Cascata del Pisciatore è particolarmente suggestiva in primavera e autunno, quando il flusso d’acqua è al massimo e i colori della natura circostante sono più vividi. Questo è un luogo ideale per una giornata di escursione, dove è possibile godere della bellezza della natura e rilassarsi immersi in un ambiente incontaminato.
Provincia di Fermo
Cascata del Rio (Montefortino)
Montefortino, un piccolo borgo situato nel cuore dei Monti Sibillini, è il punto di partenza ideale per esplorare la Cascata del Rio, una delle più affascinanti della provincia di Fermo. Questa cascata, situata all’interno della Gola dell’Infernaccio, offre uno spettacolo naturale di rara bellezza, con l’acqua che scende impetuosa tra le rocce, creando un ambiente selvaggio e incontaminato.
Il sentiero che conduce alla cascata è piuttosto impegnativo, ma lo sforzo è ampiamente ripagato dalla bellezza del paesaggio circostante. Le alte pareti rocciose che incorniciano la cascata creano un ambiente suggestivo e affascinante, ideale per chi ama le avventure nella natura.
La Cascata del Rio è particolarmente affascinante in primavera, quando il flusso d’acqua è al massimo e la natura circostante si risveglia in tutto il suo splendore. Questo è un luogo che incanta per la sua bellezza e per la serenità che trasmette, permettendo di immergersi completamente nella natura e di godere di un momento di relax.
Cascata del Fiume Ambro (Montefortino)
Nella valle dell’Ambro, vicino al Santuario della Madonna dell’Ambro, si trova la Cascata del Fiume Ambro, una delle attrazioni naturali più belle della provincia di Fermo. Questa cascata, situata tra le montagne dei Sibillini, offre uno spettacolo naturale di grande bellezza, con l’acqua che scende impetuosa tra le rocce, creando un ambiente di rara bellezza.
Il sentiero che conduce alla cascata è facile da percorrere e adatto a tutti, rendendolo una meta perfetta per una gita all’aria aperta. L’area intorno alla cascata è ricca di flora e fauna, con alberi di faggio e querce che creano un ambiente fresco e ombreggiato, ideale per una pausa ristoratrice durante le calde giornate estive.
La Cascata del Fiume Ambro è particolarmente affascinante in primavera, quando il flusso d’acqua è al massimo e la natura circostante si risveglia in tutto il suo splendore. Questo è un luogo che incanta per la sua bellezza e per la serenità che trasmette, permettendo di immergersi completamente nella natura e di godere di un momento di relax.
Provincia di Ascoli Piceno
Cascata della Grotta del Petrienno (Acquasanta Terme)
Nell’Appennino Perduto, vicino al borgo fantasma di Tallacano, si trova la Cascata della Grotta del Petrienno, una delle gemme nascoste della provincia di Ascoli Piceno. Questa cascata, situata in un ambiente ricco di fascino, è facilmente raggiungibile attraverso un’escursione facile ma suggestiva.
La cascata scende attraverso un varco creato nella roccia, inserendosi in un ambiente naturale di rara bellezza, dove le grotte e le casupole in pietra testimoniano la presenza umana in tempi passati. Questo luogo è ideale per chi cerca un’avventura nella natura e vuole scoprire uno dei tesori nascosti delle Marche.
Il sentiero che conduce alla cascata è facile da percorrere e adatto a tutti, rendendolo una meta perfetta per una gita fuori porta. Questo è un luogo che incanta per la sua bellezza e per la serenità che trasmette, permettendo di immergersi completamente nella natura e di godere di un momento di relax.
Cascate della Prata e della Volpara (Acquasanta Terme)
Nel territorio di Acquasanta Terme, immerso nei boschi secolari di castagni e faggi, si trovano le Cascate della Prata e della Volpara, due delle attrazioni naturali più belle della provincia di Ascoli Piceno. Queste cascate, situate nel versante marchigiano dei Monti della Laga, sono tra le più spettacolari della regione, con salti che raggiungono i 90 metri di altezza.
Il sentiero per raggiungere queste cascate è facile e ben segnalato, rendendo la visita accessibile a tutti. L’area intorno alle cascate è ricca di flora e fauna, con alberi di faggio e querce che creano un ambiente fresco e ombreggiato, ideale per una pausa ristoratrice durante le calde giornate estive.
Le Cascate della Prata e della Volpara sono particolarmente affascinanti in primavera, quando il flusso d’acqua è al massimo e la natura circostante si risveglia in tutto il suo splendore. Questo è un luogo che incanta per la sua bellezza e per la serenità che trasmette, permettendo di immergersi completamente nella natura e di godere di un momento di relax.
Cascate di Forcella e Lu Vurghe (Acquasanta Terme)
Sempre nei dintorni di Acquasanta Terme, le Cascate di Forcella e quelle de Lu Vurghe offrono un’esperienza di totale immersione nella natura. Le cascate di Forcella, situate nella frazione di Roccafluvione, sono particolarmente impressionanti in primavera, quando il flusso d’acqua è al massimo, grazie allo scioglimento delle nevi invernali.
Le cascate de Lu Vurghe, note per le loro acque sulfuree, offrono un luogo di ristoro e relax, perfetto per chi cerca un luogo dove rinfrescarsi durante le calde giornate estive. Queste cascate, con la loro acqua fresca e limpida, sono il luogo ideale per una giornata all’aperto, immersi nella bellezza della natura marchigiana.
Ilary Blasi e Bastian Muller stanno vivendo un’estate all’insegna del lusso e del relax, e la loro ultima tappa nelle Dolomiti sta facendo parlare tutti. Dopo aver trascorso momenti indimenticabili tra le spiagge di Mykonos e le acque cristalline delle Canarie, la coppia ha deciso di concludere la loro estate con un’esperienza esclusiva in montagna. Ma non è una vacanza qualunque: Ilary e Bastian hanno scelto di soggiornare in una delle strutture più esclusive delle Dolomiti, l’Hotel Hubertus, noto per la sua spettacolare spa sospesa nel vuoto.
Ilary Blasi e Bastian Muller nella spa sospesa: una fuga romantica tra le Dolomiti
La notizia ha scatenato l’invidia di molti: Ilary Blasi e il compagno Bastian Muller si stanno godendo un soggiorno in una delle location più affascinanti e lussuose d’Italia. L’Hotel Hubertus, situato in Val Pusteria, ha offerto loro un’esperienza unica nel suo genere, caratterizzata da una spa sospesa nel vuoto tra le maestose cime delle Dolomiti.
Questa spa, situata su una terrazza chiamata “Heaven & Hell”, è una vera meraviglia architettonica. Qui, gli ospiti possono rilassarsi in una piscina a sfioro che sembra fondersi con l’orizzonte, creando l’illusione di nuotare nel cielo. Oltre alla piscina, la spa offre vasche idromassaggio a diverse temperature, saune, poltrone reclinabili e un’area nudisti, tutto immerso in un paesaggio alpino mozzafiato. È facile capire perché questa esperienza sia così ambita: il senso di pace e la vista spettacolare creano un’atmosfera di assoluto relax e benessere.
Quanto costa l’esperienza nella spa sospesa nel vuoto?
Lusso e tranquillità hanno un prezzo, e l’Hotel Hubertus non fa eccezione. Per godere della stessa esperienza che stanno vivendo Ilary Blasi e Bastian Muller, gli ospiti devono essere pronti a investire una somma significativa. Le tariffe per una notte in questa struttura variano a seconda della tipologia di camera:
Camera matrimoniale standard: A partire da 370 euro a notte.
Wellness suite: Fino a 500 euro a notte, con jacuzzi privata e terrazza panoramica con vista sulle Dolomiti.
L’accesso alla spa sospesa è riservato esclusivamente agli ospiti dell’hotel, e durante l’alta stagione, è richiesto un soggiorno minimo di 5 notti. Questo significa che per vivere un’esperienza simile a quella di Ilary e Bastian, il costo totale può facilmente superare i 2.000 euro per una vacanza di cinque notti.
L’Hotel Hubertus: un gioiello di lusso e benessere tra le Dolomiti
L’Hotel Hubertus è una delle destinazioni più esclusive delle Dolomiti. Situato in Val Pusteria, questo resort a 5 stelle è conosciuto per la sua capacità di coniugare lusso e natura. Le camere e le suite sono arredate con gusto, utilizzando legno naturale e materiali pregiati per creare un ambiente caldo e accogliente. Ogni stanza offre una vista panoramica sulle montagne, permettendo agli ospiti di immergersi completamente nella bellezza del paesaggio alpino.
La spa sospesa nel vuoto è solo uno dei tanti servizi offerti dall’hotel. Oltre al centro benessere, gli ospiti possono godere di un’esperienza gastronomica di altissimo livello, con piatti gourmet preparati con ingredienti freschi e locali, accompagnati da una selezione di vini pregiati. Inoltre, l’hotel propone un’ampia gamma di attività all’aperto, tra cui trekking, escursioni in bicicletta e sport adrenalinici, ideali per esplorare le meraviglie delle Dolomiti.
Un’estate all’insegna del lusso per Ilary Blasi e Bastian Muller
L’estate di Ilary Blasi e Bastian Muller è stata un susseguirsi di avventure esclusive e momenti di relax in location da sogno. Dopo il glamour di Mykonos e la tranquillità delle Canarie, la scelta delle Dolomiti rappresenta un connubio perfetto tra natura e lusso. La spa sospesa nel vuoto dell’Hotel Hubertus è il simbolo di questa esperienza unica, che combina benessere, design e un panorama mozzafiato.
Questa vacanza, che ha catturato l’attenzione dei media e dei fan, dimostra come Ilary e Bastian abbiano un gusto impeccabile per il lusso e il comfort. Per chi desidera vivere un’esperienza simile, l’Hotel Hubertus offre l’opportunità di regalarsi una fuga romantica e rigenerante in uno degli angoli più belli d’Italia.
Immagina di chiamare un Uber per andare al lavoro in pieno inverno e che si presenti un gatto delle nevi. Sarebbe piuttosto strano, vero? Fortunatamente, non è esattamente quello che sta succedendo, ma Uber sta offrendo escursioni di sci con gatto delle nevi ai membri di Uber One in Nuova Zelanda, per celebrare i dieci anni di attività nel paese.
Cos’è il cat skiing o snowcat Skiing?
Il “cat skiing”, noto anche come “snowcat skiing”, è una forma di sci fuoripista che offre agli sciatori l’opportunità di esplorare aree remote e incontaminate. Invece di utilizzare gli impianti di risalita, gli sciatori vengono trasportati da un gatto delle nevi, un veicolo cingolato progettato per muoversi sulla neve. Questa esperienza permette di sciare su discese mozzafiato e su neve fresca, lontano dalle piste affollate.
Come prenotare un’escursione di sci con gatto delle nevi in Nuova Zelanda
A partire dallo scorso 24 agosto, i membri di Uber One potranno prenotare un’escursione di sci con gatto delle nevi nel backcountry del Monte Cardrona. Questa esclusiva esperienza, disponibile per un periodo limitato, include il trasporto con il gatto delle nevi e una cena gourmet. Per prenotare, è necessario utilizzare l’app Uber Eats, inserendo Queenstown come indirizzo e cercando “Uber One Exclusive Ski Experience” per selezionare una delle date disponibili.
Celebrazione dei 10 anni di Uber in Nuova Zelanda
“Siamo estremamente grati per tutto il supporto ricevuto in Nuova Zelanda e volevamo celebrare questa collaborazione con stile. L’ultimo decennio non sarebbe stato possibile senza tutti i partner autisti, i corrieri, i proprietari di ristoranti e i commercianti che hanno affidato la nostra tecnologia per aiutarli a guadagnare. Siamo anche molto riconoscenti ai passeggeri e ai consumatori Kiwi per aver condiviso questo viaggio con noi. Il nostro team è onorato di poter supportare le persone ovunque vadano e per qualsiasi necessità, ogni giorno. Auguriamo altri 10 anni di innovazioni, a partire da questa iniziativa unica al mondo in Aotearoa.” – Andy Bowie, General Manager di Uber Eats Nuova Zelanda
Dettagli dell’esperienza di sci con gatto delle nevi a Soho Basin
L’esperienza esclusiva è limitata a 20 ospiti al giorno per tre weekend consecutivi: 24 agosto, 31 agosto e 6 settembre. Guide esperte accompagneranno gli sciatori nel backcountry, aiutandoli a trovare nuove piste e a godere della migliore neve fresca disponibile. L’esperienza include anche un menù speciale curato, che offrirà un’esperienza culinaria unica nella vita. Le escursioni di sci si svolgeranno presso il gruppo privato di sci e snowboard nel backcountry di Soho Basin.
“Ci congratuliamo con Uber per 10 anni di straordinaria innovazione e siamo entusiasti di celebrare con loro attraverso l’esclusiva esperienza a Soho Basin. Questo evento non solo segna una tappa importante, ma svela anche uno dei segreti meglio custoditi della Nuova Zelanda. La nostra avventura di sci nel backcountry con gatto delle nevi, combinata con la premiata cucina alpina di Amisfield, mette in luce il nostro impegno comune a offrire esperienze straordinarie in ambienti mozzafiato. Questa collaborazione esemplifica la dedizione condivisa di entrambe le aziende nel fornire convenienza ed emozioni in contesti unici.” – Zak Darby, co-proprietario di Soho Basin.
Negli sport d’azione esiste un tipo di ripresa chiamato “GoPro Face”, in cui gli atleti, per assicurarsi che la fotocamera sia accesa, si filmano mentre la fissano, spesso catturando espressioni buffe e dettagli ad alta definizione, come i peli del naso.
Sembra che questo tipo di riprese non sia riservato solo agli esseri umani, ma anche agli orsi. Una GoPro, rimasta per mesi nel backcountry del Montana, è stata trovata da un curioso orso nero, che è riuscito in qualche modo ad accenderla, creando così uno dei video più sorprendenti che si possano immaginare.
“Dopo quattro mesi, un grosso orso nero l’ha trovata e non solo è riuscito ad accenderla, ma ha anche iniziato a riprendersi mentre ci giocava. È senza dubbio la cosa più incredibile che abbia mai visto!, ha dichiarato un escursionista della zona”.
Michelle Hunziker, dopo aver trascorso qualche giorno nella splendida Sardegna, ha deciso di fuggire dal caldo estivo rifugiandosi tra le montagne delle Dolomiti, una delle sue destinazioni preferite. Questa volta, la famosa conduttrice ha scelto di soggiornare presso l’esclusivo Hotel Fanes in Alta Badia, un lussuoso resort a 5 stelle situato a San Cassiano, nel cuore delle Dolomiti. Scopriamo insieme cosa rende speciale questo hotel e quanto costa una vacanza da sogno in questo angolo di paradiso.
Dove si trova l’Hotel Fanes scelto da Michelle Hunziker?
L’Hotel Fanes è la scelta perfetta per chi desidera immergersi nella bellezza delle Dolomiti durante una vacanza in montagna. Situato a San Cassiano, in Alta Badia, questo hotel a cinque stelle offre una combinazione unica di lusso e tradizione alpina. Non è un caso che Michelle Hunziker abbia scelto proprio questa struttura per la sua vacanza in montagna: l’hotel, infatti, è circondato da paesaggi mozzafiato e rappresenta il luogo ideale per rilassarsi e staccare dalla frenesia quotidiana.
L’Hotel Fanes, risalente al 1560, è stato completamente ristrutturato, mantenendo intatto il suo stile alpino e offrendo agli ospiti un ambiente elegante e accogliente. Gli interni in legno, i tappeti di pelliccia e le Jacuzzi private sulle terrazze con vista sulle Dolomiti rendono l’esperienza di soggiorno davvero unica e indimenticabile.
Quanto costa una notte all’Hotel Fanes con vista sulle Dolomiti?
Soggiornare all’Hotel Fanes significa immergersi in un’esperienza di lusso tra le montagne delle Dolomiti. La struttura offre una vasta gamma di servizi esclusivi, tra cui due piscine, un centro benessere di altissimo livello, una cantina e un ristorante gourmet che propone una ricca colazione continentale ogni mattina. Le camere, arredate con cura e dotate di ogni comfort, offrono viste spettacolari sulle Dolomiti, permettendo agli ospiti di vivere una vacanza in piena armonia con la natura.
Per quanto riguarda i costi, una notte in una camera matrimoniale standard all’Hotel Fanes parte da circa 580 euro. Tuttavia, se desideri un’esperienza ancora più esclusiva, puoi optare per una delle suite che includono una sauna finlandese privata e una terrazza con vista su San Cassiano: il costo per una notte in queste camere può superare i 900 euro. Per chi cerca il massimo del lusso, i loft dell’hotel, prenotabili solo per soggiorni di almeno due notti, hanno un prezzo che supera i 1.400 euro a notte.
Un’esperienza unica all’Hotel Fanes in Alta Badia
L’Hotel Fanes non è solo un luogo dove soggiornare, ma un vero e proprio rifugio di lusso dove ogni dettaglio è pensato per offrire un’esperienza indimenticabile. Situato nell’incantevole Alta Badia, nel cuore delle Dolomiti, questo hotel a cinque stelle permette di vivere una vacanza a stretto contatto con la natura. Dallo sport all’aria aperta ai trattamenti benessere nella spa esterna, fino alla cucina gourmet servita in un contesto suggestivo, ogni momento trascorso all’Hotel Fanes è un’occasione per rigenerare corpo e mente.
Michelle Hunziker ha scelto l’Hotel Fanes per la sua vacanza in Alta Badia proprio per l’esclusività e la qualità dei servizi offerti. Questo hotel rappresenta la scelta ideale per chi desidera un soggiorno di lusso tra le montagne, dove ogni desiderio viene esaudito e ogni dettaglio è curato per garantire il massimo del benessere. Un vero paradiso terrestre, perfetto per chi cerca una vacanza indimenticabile tra le meraviglie delle Dolomiti.
Madrid, con le sue estati torride, potrebbe non sembrare il posto ideale per sciare, ma grazie a Snozone Madrid, situato nel centro commerciale Xanadú di Arroyomolinos, questo è possibile tutto l’anno. Inaugurato nel 2003, questo impianto di sci indoor è uno dei più grandi e innovativi in Spagna, offrendo un’esperienza sciistica completa a pochi chilometri dalla capitale.
Un paradiso invernale nel cuore di Madrid
A Snozone Madrid, i visitatori possono sciare anche quando fuori ci sono 39 gradi. Situato a circa 23 chilometri a sud-ovest di Madrid, nel comune di Arroyomolinos, il centro commerciale Xanadú ospita questa impressionante struttura. La pista principale è lunga 250 metri, con una pendenza massima del 25%, e offre una superficie innevata artificiale mantenuta a una temperatura costante di -2°C, creando condizioni ideali per la pratica dello sci.
All’interno, l’ambiente è completato da una seggiovia a quattro posti e uno skilift che servono la pista principale, mentre i principianti hanno a disposizione una pista più piccola, dotata di un tapis roulant. Questo permette a sciatori di tutti i livelli, dai principianti agli esperti, di godere di un’esperienza sciistica completa, 365 giorni all’anno.
Un centro di eccellenza per l’allenamento
Snozone Madrid non è solo un’attrazione per il pubblico generale, ma è anche una destinazione ambita per le squadre agonistiche e gli sci club di tutta Europa. Uno di questi è lo Ski Club di Carcassonne, nel sud della Francia, che frequenta Snozone da sette anni. Durante l’estate, quando le condizioni nei Pirenei non permettono l’allenamento sui ghiacciai, i membri del club trovano in Snozone un’alternativa valida per mantenere la forma e prepararsi alla stagione agonistica.
Thomas Barataud, maestro di sci del club, sottolinea come la neve artificiale compatta e l’ambiente controllato siano ideali per perfezionare la tecnica. “Non è la soluzione più ecologica,” ammette, “ma per noi è fondamentale avere accesso a queste condizioni per garantire la continuità degli allenamenti.”
Un’esperienza accessibile a tutti
Con un costo di circa quaranta euro per due ore di sci, che include il noleggio dell’attrezzatura, Snozone Madrid offre un’esperienza accessibile sia ai turisti che ai residenti. Il centro dispone di un’ampia gamma di attrezzature a noleggio, con oltre 400 set di sci e snowboard disponibili. Inoltre, una scuola di sci interna offre lezioni per tutti i livelli, rendendo questa esperienza ideale per chiunque voglia avvicinarsi al mondo dello sci o migliorare la propria tecnica.
La struttura accoglie circa 200.000 visitatori all’anno, con picchi di 1.800 persone nei giorni di maggiore affluenza. L’alta stagione coincide con l’inverno, da ottobre a marzo, quando sia principianti che sciatori esperti cercano di prepararsi per la stagione in montagna. Snozone Madrid si è affermata come una delle destinazioni principali per chi cerca dove sciare al coperto in Spagna.
Impegno per la Sostenibilità
Nonostante l’alto consumo energetico necessario per mantenere le condizioni ottimali della neve, Snozone Madrid ha intrapreso diverse iniziative per ridurre il proprio impatto ambientale. Javier Villar, il direttore della struttura, spiega che il consumo di acqua è notevolmente inferiore rispetto a quello di una palestra tradizionale. Tuttavia, è l’energia elettrica la voce di spesa più rilevante, necessaria per mantenere la temperatura costante e la qualità della neve.
Per affrontare questa sfida, Snozone ha investito in pannelli solari, un investimento che si è rivelato non solo vantaggioso dal punto di vista ecologico, ma anche economico. Questo permette alla struttura di operare in modo più sostenibile, senza compromettere la qualità dell’esperienza per i visitatori.
Ski indoor: una tendenza globale
Snozone Madrid fa parte di un trend globale che vede la diffusione delle stazioni sciistiche indoor in tutto il mondo. Oltre a Madrid, il gruppo Snozone gestisce altre due piste da sci indoor in Inghilterra, mentre la più grande e famosa stazione di sci indoor al mondo, Ski Dubai, si trova negli Emirati Arabi Uniti. Queste strutture offrono un’alternativa alle tradizionali stazioni sciistiche di montagna, permettendo agli appassionati di sciare tutto l’anno, indipendentemente dalle condizioni climatiche esterne.
A Madrid, mentre fuori le temperature estive possono raggiungere i 38 gradi, all’interno di Snozone gli sciatori possono godere di un’atmosfera invernale perfetta. Izan Romano, un giovane muratore di 20 anni, è un cliente abituale della struttura. Grazie al suo abbonamento annuale da 600 euro, Izan visita Snozone quattro o cinque volte alla settimana, godendo della neve e dimenticando per qualche ora il caldo soffocante dell’estate madrilena.
Snozone Madrid
Snozone Madrid (alcuni lo chiamano erroneamente Snowzone Madrid) rappresenta un’innovativa risposta alla crescente domanda di sci indoor, offrendo una bolla di ossigeno per gli appassionati di sci e snowboard, e una soluzione sostenibile per il futuro dello sport. Che tu sia un principiante alla ricerca di un posto dove imparare a sciare, o un atleta che si prepara per la stagione agonistica, Snozone Madrid è la risposta a dove sciare al coperto in Spagna.
La pista Saslong, situata nel cuore della Val Gardena e parte del vasto comprensorio Dolomiti Superski, è una delle piste più famose e iconiche al mondo. Ospitando gare di Coppa del Mondo di sci alpino dal 1969, la Saslong è il palcoscenico di alcune delle competizioni più tecniche e spettacolari nello sci alpino, tra cui la discesa libera e il supergigante.
Come arrivare
Per raggiungere la Saslong, puoi partire da Santa Cristina utilizzando la telecabina Saslong, seguita dalla seggiovia esaposto coperta Sochers-Ciampinoi, che ti porterà fino a 2254 metri di altitudine. La pista inizia proprio alla sinistra della stazione di arrivo della seggiovia. In alternativa, è possibile accedere alla Saslong anche da Selva tramite l’impianto Ciampinoi #29. Accanto alla stazione a monte dell’impianto Ciampinoi, troverai la casetta di partenza, da cui ogni anno i migliori sciatori del mondo iniziano la loro discesa durante la Coppa del Mondo.
Storia della pista Saslong
La pista Saslong è stata inaugurata nel 1968 in vista dei Campionati Mondiali di Sci Alpino del 1970, diventando subito una delle piste più importanti del circuito internazionale. La Saslong è nota per essere stata il teatro di vittorie epiche e performance leggendarie di campioni come Franz Klammer, Kristian Ghedina, Aksel Lund Svindal e Aleksander Aamodt Kilde. Dal 2002, oltre alla classica discesa libera, la pista ospita anche gare di supergigante, rafforzando la sua importanza nel calendario internazionale dello sci.
Descrizione della pista
La Saslong è una pista impegnativa, lunga 3,446 km, con un dislivello di 839 metri. La sua pendenza media è del 24,5%, ma in alcuni tratti raggiunge una pendenza massima del 56,9%, rendendola una pista classificata come nera, riservata agli sciatori più esperti.
Il tracciato in dettaglio
La discesa inizia con un ripido tratto al 50% che conduce al salto dello Spinel, il punto più ripido della pista, seguito dal Saut dl Moro e dal salto del Looping, quest’ultimo ridimensionato a causa delle numerose cadute avvenute negli anni. Dopo un lungo tratto di scorrimento di circa 500 metri, si arriva al salto del Sochers. Da qui, una combinazione sinistra-destra-sinistra porta ai Muri di Sochers, dove gli sciatori raggiungono velocità fino a 130 km/h.
Il punto più famoso e spettacolare della Saslong sono le Gobbe del Cammello (Kamelbuckel in ladino), una serie di tre dossi che possono far saltare gli sciatori fino a 60 metri. Questo tratto è uno dei più temuti e amati dagli sciatori, e richiede precisione e coraggio per essere affrontato al meglio. Dopo la “Curva del Lago”, si entra nei Prati di Ciaslat, un tratto con fondo ondulato e quattro curve molto impegnative in rapida successione. La pista si conclude con il salto di Nucia, il “salto del Tunnel” e lo Schuss finale, un tratto velocissimo dove si raggiungono le massime velocità.
I punti iconici della Saslong
Gobbe del Cammello: questo è probabilmente il tratto più iconico della Saslong. Le Gobbe del Cammello sono una serie di tre dossi consecutivi che richiedono abilità tecnica e una grande dose di coraggio. I migliori sciatori del mondo affrontano questo tratto con salti che possono raggiungere i 60 metri di lunghezza, rendendo questa parte della pista uno spettacolo da non perdere.
Prati del Ciaslat: dopo le Gobbe del Cammello, la pista entra nei Prati del Ciaslat, un tratto caratterizzato da un fondo irregolare e ondulato. Questo segmento è particolarmente difficile a causa delle numerose gobbe che si formano naturalmente sulla pista, mettendo a dura prova le capacità degli sciatori. Le quattro curve in rapida successione in questo tratto richiedono una perfetta padronanza degli sci e una grande precisione.
Schuss Finale: l’ultimo tratto della Saslong è lo Schuss Finale, una sezione velocissima dove gli sciatori raggiungono le velocità massime prima di concludere la discesa. Questo tratto è particolarmente emozionante per gli spettatori e rappresenta l’ultima sfida per gli sciatori, che devono mantenere la concentrazione fino all’ultimo metro.
La discesa nel bosco e il tratto finale
Dopo aver superato i prati del Ciaslat, la pista si immette in un fitto bosco di conifere. A questo punto, iniziano una serie di muri che alternano virate a destra e a sinistra, offrendo una continua sfida tecnica. Gli sciatori possono ammirare da qui la parte bassa della Val Gardena, con i paesi di Santa Cristina e Ortisei ben visibili sullo sfondo.
La pista è molto larga e separata dal bosco da una rete di protezione, ma la difficoltà e l’affluenza possono portare alla formazione di gobbe e lastre di ghiaccio, specialmente nelle ore più tarde della giornata. È qui che si consiglia di affrontare la Saslong nelle prime ore del mattino, quando le condizioni della neve sono ancora ottimali.
La parte finale della pista, che vira a sinistra per poi concludersi con una svolta a destra, è particolarmente stretta e tecnica. Questo tratto finale può diventare “odioso” per alcuni sciatori a causa della sua larghezza ridotta e del conseguente affollamento, che può causare inevitabili rallentamenti. Tuttavia, è parte integrante della sfida offerta dalla Saslong e ne esalta la complessità tecnica.
Caratteristiche tecniche Saslong
Difficoltà: Nera (difficile)
Lunghezza: 3.446 metri
Dislivello: 839 metri
Pendenza media: 24,5%
Pendenza massima: 56,9%
Quota di partenza: 2249 metri
Quota di arrivo: 1410 metri
Consigli per gli sciatori
La Saslong è dotata di un sistema di innevamento artificiale, che garantisce condizioni ottimali durante tutta la stagione sciistica. Tuttavia, data la sua difficoltà e l’affluenza elevata, è consigliabile sciare sulla Saslong nelle prime ore del mattino per evitare gobbe e lastre di ghiaccio che si formano con il passare delle ore.
Gli sciatori esperti possono vivere l’esperienza unica di partire dalla casetta di partenza della Coppa del Mondo, accanto alla stazione a monte dell’impianto Ciampinoi, e seguire le orme dei campioni lungo un percorso che ha visto trionfare i migliori atleti del mondo. Questi atleti percorrono i 3,7 km della Saslong in meno di due minuti, una dimostrazione della velocità e della tecnica richieste per affrontare questa pista.
La Saslong oggi
Oggi la Saslong è un punto di riferimento per tutti gli appassionati di sci, che possono misurarsi con un tracciato storico e tecnico. Nonostante la sua fama di pista impegnativa e i numerosi incidenti avvenuti nel corso degli anni, la Saslong rimane una delle mete più ambite per chi desidera confrontarsi con i migliori.
La pista ha visto nascere e crescere leggende dello sci e continua a essere un banco di prova per ogni sciatore che vi si avventura, offrendo non solo una sfida sportiva, ma anche l’opportunità di vivere un pezzo di storia dello sci alpino. Il fascino della Saslong risiede nella sua capacità di combinare bellezza naturale, complessità tecnica e un ricco patrimonio storico, rendendola una destinazione imprescindibile per chiunque ami lo sci.
Le vacanze di Ilary Blasi sono un perfetto mix di relax e stile. Dopo aver trascorso del tempo in Grecia e a Tenerife, la conduttrice si è diretta verso le fresche altitudini delle montagne, sempre in compagnia del suo compagno Bastian Muller. Nonostante il cambio radicale di scenario, Ilary non ha rinunciato al suo iconico senso della moda.
Ilary Blasi in vacanza dal mare alla montagna
Quest’anno, Ilary ha esplorato diverse destinazioni, dimostrando una notevole varietà nel suo stile vacanziero. Dalle calde spiagge estive alle rinfrescanti montagne, la conduttrice ha saputo adattare il suo guardaroba alle diverse ambientazioni, mantenendo sempre un tocco di glamour. Le sue scelte di viaggio, condivise anche attraverso le storie Instagram, riflettono una vita dinamica e piena di avventure con il suo compagno Bastian e alcuni amici.
Il look da montagna di Ilary Blasi
Per le sue escursioni in montagna, Ilary ha scelto un outfit pratico ma sofisticato, composto da pantaloncini da biker, scarponcini da trekking e un pile color nude. Ma il pezzo forte del suo abbigliamento è stato il giubbotto Balenciaga in nylon nero, oversize e con cappuccio, perfetto per le escursioni e le giornate più fresche. Il giubbotto, oltre alla sua funzionalità, si distingue per il design genderless e il logo del brand in bianco sulla parte posteriore, che lo rende immediatamente riconoscibile.
Prezzo e caratteristiche del giubbotto Balenciaga
Il giubbotto di Balenciaga, venduto a 1900 euro nei principali siti di e-commerce, rappresenta un vero e proprio investimento nel lusso. È un indumento che combina stile e funzionalità, ideale per chi, come Ilary, non vuole rinunciare all’eleganza neanche in condizioni meteo avverse o durante attività all’aperto.
Un’estate di compagnia e novità
Oltre ai momenti di relax, le vacanze di Ilary sono state all’insegna della compagnia e del divertimento. Tra pedalate in bicicletta e pause sul prato verde delle vallate, Ilary e Bastian hanno condiviso con gli amici la bellezza dell’estate alpina, come dimostrano le numerose foto e video pubblicati sui social. Questa vacanza segue un’estate ricca di viaggi, inclusa una romantica visita a Mykonos, che sottolinea ulteriormente il loro legame.
Escursioni nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini
Il Parco Nazionale dei Monti Sibillini, situato tra le regioni Marche e Umbria, rappresenta una delle aree più affascinanti e ricche di biodiversità dell’Appennino centrale. Istituito nel 1993, il parco si estende su circa 70.000 ettari, offrendo una vasta gamma di ambienti naturali, dalle praterie d’alta quota ai boschi di faggio, fino a suggestive gole come la famosa Valle dell’Infernaccio. La fauna del parco è altrettanto variegata, ospitando specie iconiche come il lupo appenninico, l’aquila reale e il camoscio appenninico. Oltre alla sua bellezza naturale, il Parco Nazionale dei Monti Sibillini è un simbolo di resilienza per le comunità locali delle Marche, che stanno ancora recuperando dai devastanti terremoti del 2016 e 2017. Le escursioni sui Monti Sibillini permettono ai visitatori di scoprire paesaggi unici e, allo stesso tempo, di sostenere il recupero dei borghi storici che popolano queste montagne .
La Cima del Redentore: Punto Culminante del Parco Nazionale dei Monti Sibillini
La Cima del Redentore, con i suoi 2448 metri, è una delle vette più alte e suggestive dei Monti Sibillini. Questo imponente picco, che domina il versante umbro del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, offre panorami mozzafiato che si estendono dalle colline umbre fino al Mare Adriatico. L’escursione alla Cima del Redentore è una delle più amate tra gli appassionati di trekking nei Monti Sibillini, grazie al percorso che attraversa il pittoresco altopiano dei Piani di Castelluccio e il misterioso Lago di Pilato. Il lago, unico bacino glaciale dell’Appennino centrale, è circondato da leggende e ospita il raro Chirocefalo del Marchesoni, un crostaceo endemico. La salita alla Cima del Redentore è un’esperienza imperdibile per chi desidera esplorare a fondo il Parco Nazionale dei Monti Sibillini, immergendosi nella bellezza selvaggia delle Marche .
Il Colle la Croce e il Borgo di Macchie: Testimonianze di Resilienza sui Monti Sibillini
Il Colle la Croce, con i suoi 1623 metri di altitudine, è uno dei luoghi più simbolici e panoramici del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. La croce che svetta sulla sua sommità è visibile da lontano e rappresenta un punto di riferimento per gli escursionisti sui Monti Sibillini, oltre a simboleggiare la fede e la speranza delle comunità locali. Alle pendici del colle si trova il borgo di Macchie, un piccolo centro abitato che ha subito gravi danni durante i terremoti del 2016 e 2017. Nonostante le difficoltà, gli abitanti di Macchie hanno mantenuto viva la loro identità culturale, restaurando edifici storici come le chiese di S. Antonio e San Giovanni. Visitare il Colle la Croce e il borgo di Macchie permette ai turisti di conoscere la resilienza e la determinazione di queste comunità, che contribuiscono alla rinascita del Parco Nazionale dei Monti Sibillini e delle Marche .
Monte Prata: tra sport invernali ed escursioni estive
Il Monte Prata, con i suoi 1850 metri, è una delle mete più versatili e apprezzate del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Durante la stagione invernale, le sue pendici ospitano impianti sciistici frequentati da appassionati di sport invernali, mentre in estate il Monte Prata diventa un paradiso per le escursioni sui Monti Sibillini. Il sentiero che attraversa la valle di Vallifante è particolarmente apprezzato per la sua bellezza naturale e per i panorami che abbracciano l’intero arco montuoso dei Sibillini. Le escursioni sul Monte Prata offrono l’opportunità di esplorare un ambiente ricco di biodiversità, con prati fioriti, ruscelli cristallini e una varietà di flora e fauna tipiche dei Monti Sibillini. Per le comunità locali delle Marche, il Monte Prata non è solo una risorsa turistica, ma anche un simbolo di speranza e rinascita, fondamentale per il recupero post-sisma .
Sentieri Naturalistici del Monte Argentella nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini
Il Monte Argentella, con i suoi 2200 metri, è una delle cime più affascinanti del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, e rappresenta una destinazione ideale per chi ama le escursioni in alta quota. I sentieri che si snodano lungo il Monte Argentella attraversano ambienti di grande valore naturalistico, caratterizzati da ripide creste e ampi ghiaioni che rendono l’escursione una vera sfida per gli appassionati di trekking. La vegetazione del Monte Argentella è altrettanto unica, con specie rare e tipiche dell’Appennino come la Sesleria apennina e l’Arctostaphylos uva-ursi. Questo monte ospita anche esemplari di camoscio appenninico, che è stato reintrodotto con successo nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini. Le escursioni sui Monti Sibillini, e in particolare sul Monte Argentella, offrono l’opportunità di scoprire la straordinaria biodiversità e la bellezza incontaminata delle Marche .
Le Stelle e la biodiversità della Valle dell’Infernaccio e Monte Sibilla
La Valle dell’Infernaccio, uno dei gioielli nascosti del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, è famosa per le sue imponenti gole e per la rigogliosa vegetazione che la circonda. Situata tra i comuni di Montefortino e Castelsantangelo sul Nera, questa valle offre uno spettacolo naturale di rara bellezza, con pareti rocciose che si ergono maestose e una biodiversità straordinaria. Il Monte Sibilla, che domina la valle con i suoi 2173 metri, è avvolto da leggende antiche e affascinanti, come quella della Sibilla Appenninica, una profetessa che, secondo la tradizione, abitava in una grotta sulla cima del monte. Oltre al suo valore storico e culturale, la zona è un vero paradiso per gli amanti della natura. Le faggete che ricoprono le pendici del Monte Sibilla sono habitat di numerose specie animali e vegetali, mentre le notti estive offrono uno spettacolo di stelle che tolgono il fiato. Le escursioni sui Monti Sibillini, e in particolare nella Valle dell’Infernaccio e sul Monte Sibilla, offrono un’immersione totale nella natura incontaminata delle Marche, dove storia, leggenda e natura si fondono in un’esperienza indimenticabile .
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