Il progresso della Skiarea Valchiavenna è indissolubilmente connesso allo sviluppo dell’intero territorio e pertanto, rappresenta un obiettivo prioritario per l’azienda, i partner, e le autorità locali, tra cui la Comunità Montana della Valchiavenna e i Comuni circostanti. Attualmente sono in atto diversi piani concreti, con alcuni già nella fase di implementazione. Il punto focale è la modernizzazione degli impianti nella zona della Val di Lei. L’azienda sta lavorando sulla progettazione esecutiva per rinnovare due strutture: la funivia del Groppera e la seggiovia della Val di Lei, entrambe ormai obsolete. Saranno rimpiazzate con tecnologie innovative che permetteranno un incremento significativo della capacità oraria e una maggiore fruizione dell’area sciistica. L’investimento previsto, di circa 30 milioni di euro, sarà sostenuto grazie a un contributo straordinario della Regione Lombardia, erogato tramite la Comunità Montana della Valchiavenna, attraverso un accordo territoriale sostenuto dai Comuni di Madesimo, Campodolcino e Piuro. Il progetto seguirà una procedura di partenariato pubblico-privato (PPP) e si prevede che sarà completato in due anni (entro dicembre 2025). Dalla presente stagione, la funivia del Groppera sarà fuori servizio per permettere l’inizio dei lavori di rinnovamento. Un ulteriore miglioramento previsto per la stagione imminente è l’implementazione di un sistema di innevamento artificiale avanzato, completato da un nuovo bacino di accumulo, che permetterà di avere a disposizione 42.000 mc di acqua senza impattare le risorse idriche locali. Accoppiato a 130 nuovi generatori di neve, questo sistema consentirà di innevare tutte le piste in 48/72 ore durante i periodi più freddi, ottimali per la produzione di neve artificiale. Il progetto, in fase di conclusione, ha richiesto un investimento diretto dell’azienda di 4.900.000 euro, sostenuto da contributi significativi della Comunità Montana della Valchiavenna, del Comune di Madesimo, della Provincia di Sondrio e da un finanziamento della Regione Lombardia dedicato a questo tipo di efficienza energetica.
Perchè nessuno vuole costruire la pista da bob di Cortina?
Il 20 settembre si attendevano le risposte delle società interessate a edificare la nuova pista da bob a Cortina d’Ampezzo, Veneto, in vista delle Olimpiadi invernali del 2026. Tuttavia, l’elevata complessità, i tempi ristretti e i costi del progetto hanno dissuaso tutte le aziende interpellate nei mesi precedenti da Simico, la società incaricata della gestione dell’appalto.
Il primo tentativo di acquisizione si era già rivelato infruttuoso a luglio, portando Simico a cercare attivamente grandi imprese capaci di completare il progetto entro l’inverno del 2025. Tra le aziende contattate, spiccavano Webuild e Pizzarotti, due dei più grandi nomi dell’edilizia italiana. Tuttavia, nessuna ha accettato, a causa delle offerte economiche non competitive e dei tempi di realizzazione estremamente serrati.
Inizialmente, si erano previsti 85 milioni di euro di spesa per il nuovo tracciato e le relative strutture. Il progetto originale comprendeva anche un parco di divertimenti sportivi, poi eliminato, permettendo un risparmio di circa 20 milioni. Tuttavia, l’aumento dei prezzi delle materie prime ha portato ad una rivalutazione dei costi, con stime che variano fino a 120 milioni di euro.
Il tempo per completare il lavoro è estremamente limitato, con 807 giorni previsti di lavoro e 869 giorni rimasti all’inizio delle Olimpiadi. La pista deve essere completata ben prima, al massimo entro novembre 2024, per permettere collaudi e gare di prova necessarie per ottenere la certificazione del CIO.
Il progetto ha anche suscitato proteste ambientali a causa dell’impatto significativo sul territorio circostante, con l’abbattimento di alberi e la rimozione di una parte del bosco. Domenica 24 settembre è prevista un’ulteriore manifestazione di opposizione.
In seguito all’insuccesso del bando, altre località si sono offerte come sedi alternative per le gare di bob, come il Piemonte e Innsbruck, in Austria. Nonostante le proposte, la fondazione Milano Cortina ha respinto ogni offerta, mantenendo l’impegno preso con Cortina.
Il futuro della costruzione della pista da bob rimane incerto. Simico potrebbe indire una nuova gara d’appalto con un budget aumentato o cercare società all’estero. Nel frattempo, sono stati stanziati ulteriori 500 milioni di euro dal governo per coprire gli extracosti dei progetti olimpici.
Infine, altri cambiamenti sono stati apportati ai piani iniziali delle Olimpiadi, con le gare di pattinaggio di velocità spostate a Milano, a causa dei costi eccessivi per la riqualificazione dell’impianto originariamente previsto a Baselga di Piné, in provincia di Trento.
Vialattea, il 7 dicembre parte la stagione sciistica 2023/2024
Il 7 dicembre è la data fissata per dare il via alla stagione sciistica nella ski area della Vialattea. Le prime piste di questo ampio comprensorio, che connette Sestriere, Sansicario, Sauze d’Oulx, Claviere e si estende fino a Montgenevre, in Francia, apriranno ufficialmente nella giornata di giovedì, in concomitanza con il giorno di Sant’Ambrogio (8 dicembre) e l’inizio del lungo Ponte dell’Immacolata. Le piste e gli impianti della Vialattea resteranno operativi fino a domenica 7 aprile 2024.
Questo è il comunicato ufficiale pubblicato sul sito del comprensorio sciistico della Vialattea:
“Siete pronti a vivere nuove emozioni sugli sci?
Bene, allora segnatevi questa data: giovedì 7 dicembre si alza il sipario sulla stagione sciistica 2023-2024 in Vialattea. Stiamo lavorando per accogliervi al meglio sulle piste del nostro comprensorio per il classico appuntamento che coincide con il lungo weekend del ponte dell’ Immacolata. Cominciate a “localizzare” nel vostro garage sci e snowboard, preparate lamine e sciolina, e restate connessi per scoprire tutte le novità di quella che si preannuncia come un’altra stagione da vivere tutta d’un fiato, sino al 7 aprile 2024, sulle nostre montagne.
Stay tuned!”
Brad Pitt e Mauro Corona insieme al lago di Misurina e la foto diventa virale
Brad Pitt e Mauro Corona si sono incontrati recentemente a Bolzano, creando grande fermento sui social network. La foto condivisa dallo scrittore ha riscosso un numero considerevole di visualizzazioni, posizionandosi tra i suggerimenti di Instagram.
La star di Hollywood e l’autore e alpinista sono stati immortalati insieme presso il Lago di Misurina. Brad Pitt sfoggiava un look da montanaro, composto da un bomber, una camicia a quadri e un cappello beige. Non è chiaro se l’incontro sia stato un caso o sia stato pianificato, ma Corona ha prontamente condiviso l’immagine, scatenando una valanga di commenti dai suoi seguaci. L’attore è arrivato in Italia con un jet privato, atterrando a Bolzano e poi trasferendosi a Merano, alloggiando all’Hotel Palace, famoso per la sua Medical Spa.
Brad Pitt è un grande fan di Ötzi
Non sembra che Pitt sia in Italia solo per il relax; l’attore ha sempre mostrato un grande interesse per la storia di Ötzi, l’uomo del Similaun, tanto da avere un tatuaggio in suo onore. Ha anche espresso il desiderio di realizzare un film sulla celebre mummia. È possibile che Corona, conoscitore dei luoghi, stia assistendo Pitt nella ricerca di location per il suo film? Corona non ha ancora fornito dettagli sull’incontro, ma data la sua natura espansiva, è probabile che prima o poi condividerà qualche dettaglio, sia sui social che in tv.
Infine, anche se l’attore non ha ancora chiarito il vero motivo del suo soggiorno tra Alto Adige e Veneto, il suo interesse per la storia di Ötzi potrebbe suggerire che sia qui per esplorare la possibilità di un progetto cinematografico. Sicuramente, nei prossimi giorni potrebbero emergere nuovi dettagli da Corona, ospite fisso del programma di Bianca Berlinguer, che non ha esitato a condividere l’incontro sui social.
Video di Brad Pitt appena atterrato all’aeroporto di Bolzano
Dove sciare a Levi
Levi è rinomata come la principale stazione sciistica della Finlandia, ubicata nella regione di Lapponia, nel settore nordico della Scandinavia, all’interno del comune di Kittilä. È celebre per essere la sede, ogni novembre, della prima gara di slalom della stagione di Coppa del mondo di sci alpino. La distanza dalla stazione sciistica all’aeroporto della città è di soli 15 km, mentre quella dalla stazione ferroviaria di Kolari è di circa 88 km.
Posta a 170 km a nord del circolo polare artico, Levi vanta condizioni meteorologiche tipicamente fredde, con temperature massime ben al di sotto dello zero già a novembre, e le prime nevicate che si manifestano già in settembre.
Il Levi Ski Resort dispone di piste posizionate su una collina di 531 metri, sovrastante il lago Tunturijarvi. Gli impianti di risalita iniziano da un’altitudine di 200 metri.
Il resort offre 43 piste di sci alpino e diverse rotte freeride attraverso la soffice neve scandinava. La maggior parte delle piste sono blu e rosse, ideali per sciatori principianti e intermedi, e seguono il profilo collinare del territorio, distribuendosi lungo un dislivello di 325 metri. Tuttavia, non mancano piste nere, incluso il Black Levi, teatro delle competizioni di Coppa del mondo.
Il comprensorio vanta anche 17 piste illuminate, uno snow park, il parco per bambini Tenavatokka e diverse altre strutture. La stagione sciistica si protrae da novembre fino ai primi di maggio.
Levi offre anche 230 km di tracciati per lo sci di fondo, con 28 km illuminati, e 18 km di sentieri invernali per passeggiate. Inoltre, sono disponibili 886 km di piste per motoslitta, tra cui un tracciato che raggiunge la cima del monte Levi.
La regione offre innumerevoli opportunità di svago, da escursioni panoramiche in cabinovia a safari su motoslitte, da passeggiate con renne e cani da slitta a incontri con Babbo Natale, da caccia alle aurore boreali a esplorazioni di hotel di ghiaccio, e molte altre attività avventurose e rilassanti.
Durante l’estate, le attività disponibili includono trekking, nordic walking, percorsi in mountain bike, safari in quad, canottaggio, rafting, golf e mini-golf, e molte altre esperienze ricreative e sportive.
Dopo le forti nevicate in Finlandia, Levi ski resort aprirà gli impianti dal 6 ottobre
La Finlandia ha assistito alla sua prima intensa precipitazione nevosa, risultando una delle più consistenti osservate negli ultimi anni.
Il sito ufficiale del “Levi Ski Resort”, rinomata località che ospita anche competizioni della Coppa del Mondo di sci, ha condiviso oggi immagini e un video della recente nevicata, annunciando anche la data d’apertura della stagione invernale, stabilita per il 6 ottobre. Quest’anno, la stazione sciistica celebra il suo 60esimo anniversario, proponendo per l’evento l’abbonamento Levi60. Questo pass permette l’accesso alle piste, agli impianti di risalita e allo skibus per l’intera stagione invernale, ed estende i suoi vantaggi anche all’estate, offrendo accesso agli impianti, al bike park e ai percorsi trekking.
Dalle notizie diffuse dai media finlandesi, risulta che le aree dove la neve è caduta in quantità maggiore sono Kittilä e Inari, con accumuli di 24 cm. A causa della copiosa nevicata, numerosi camion stranieri si sono trovati bloccati sulle autostrade, costringendo gli spazzaneve a interventi continui per liberare le strade.
Ultime buone nuove provengono anche dalle Alpi: dopo un periodo di due settimane di elevate temperature, alcuni ghiacciai in Austria, includendo Hintertux, hanno registrato le prime nevicate.
Studio Nature Climate Change, solo metà delle stazioni sciistiche italiane possono essere salvate con l’innevamento artificiale
Nell’ambito dei mutamenti climatici che stanno affliggendo i ghiacciai a livello globale, e quelli alpini in particolare, una recente pubblicazione sulla rivista Nature Climate Change solleva preoccupazioni specifiche per le stazioni sciistiche italiane. Secondo questo nuovo studio, se non si effettueranno riduzioni significative delle emissioni derivanti dall’uso di combustibili fossili, tutte le stazioni sciistiche italiane potrebbero essere gravemente compromesse a causa della carenza di neve.
La ricerca suggerisce che soltanto il 51% di queste stazioni potrebbe ottenere un qualche grado di sollievo attraverso l’uso di neve artificiale. Tuttavia, anche questa mitigazione sarebbe insufficiente a lungo termine. L’indagine evidenzia che solo se si raggiungeranno gli obiettivi dell’Accordo di Parigi, che prevede un limite all’aumento delle temperature globali a +1,5°C entro il 2030, la percentuale di stazioni sciistiche italiane a rischio potrebbe essere ulteriormente ridotta al 17%.
Data l’importanza delle stazioni sciistiche per l’economia e il turismo italiani, questi risultati segnalano un urgente bisogno di azione. Il tempo per intraprendere misure significative è limitato, e l’attenzione dovrebbe essere focalizzata su strategie di mitigazione e adattamento sostenibili.
La priorità è ora di ridurre le emissioni di gas serra in maniera ancora più intensiva rispetto a quanto previsto attualmente, al fine di limitare e moderare l’incremento medio delle temperature attribuibili a tali emissioni. Delle stazioni sciistiche esistenti a livello globale, quasi la metà (2.234 per l’esattezza, come evidenziato dallo studio) si situa in Europa. Attualmente, le stazioni sciistiche europee affrontano il crescente problema della scarsità di neve, a condizione che i trend di emissioni attuali persistano con l’inevitabile impatto sulle temperature. In tal scenario, anche un’ampia produzione di neve artificiale potrebbe non garantire una copertura nevosa costante in determinate aree. La maggior parte delle località sciistiche europee, inoltre, sarebbe esposta a rischi considerevoli. Questo studio, pubblicato da GSCC, la rete mondiale di comunicazione specialistica nei campi legati al clima, all’energia e all’ambiente, rappresenta la prima analisi dettagliata sull’impatto dei diversi gradi di riscaldamento sulle stazioni sciistiche europee e sulla capacità di innevamento programmato di fornire una copertura nevosa stabile.
Canada, due orsi inseguono un gruppo di escursionisti per ben venti minuti – VIDEO
Un gruppo di 13 escursionisti che stava esplorando il Parco Nazionale di Banff situato nelle Montagne Rocciose in Canada ad un certo punto è stato seguito per ben 20 minuti da due orsi grizzly. “Mantenete il passo, proseguite” esorta in tono determinato la guida, Phoebe Nicholson. Lungo un percorso molto frequentato dai turisti, uno dei partecipanti aveva precedentemente allertato Nicholson circa dei suoni provenienti da un arbusto. Fu in quel frangente che il gruppo avvistò quella che appariva essere una mamma orsa e il suo piccolo.
I grizzly hanno quindi seguito da vicino gli escursionisti, mantenendo una distanza di circa 30-60 metri. “La cosa più prudente è restare tranquilli e camminare ad un ritmo moderato, quindi è esattamente ciò che abbiamo fatto”, ha commentato la guida.
La Sambuy, caldo estremo e mancanza di neve in Francia fanno chiudere per sempre il comprensorio sciistico
Jacques Dalex, il primo cittadino di La Sambuy, ha rilasciato una dichiarazione a CNN, sottolineando che lo scorso anno gli impianti sono rimasti aperti solo per un mese, generando una perdita di circa 500 mila euro. Mantenere gli impianti in funzione ha un costo annuale di circa 80 mila euro. Dalex ha poi annunciato che La Sambuy si trasformerà in un luogo ideale per esplorare la natura e per le escursioni.
Visitando il sito web ufficiale della stazione, si trova il seguente avviso: “Grazie a tutti per questa bellissima stagione estiva 2023 e per tutti questi meravigliosi anni trascorsi al vostro fianco. Speriamo di vedervi presto”.
Tuttavia, l’organizzazione “All Together For La Sambuy” ha avviato una petizione per annullare la decisione presa dal consiglio comunale, suggerendo di tenere aperta almeno la seggiovia durante i mesi estivi. Finora, la petizione ha guadagnato oltre 1900 sostenitori.
La stazione sciistica di La Sambuy – Seythenex, affacciata sul Monte Bianco e sul Lago di Annecy, era molto apprezzata dalle famiglie e dai fan dello sci, anche grazie al costo accessibile degli skipass. La stazione offriva 10 piste di varie difficoltà, servite da tre skilift e una seggiovia.
Frontignano, galleria per collegare le piste delle Saliere con quelle del Canalone, in partenza gara d’appalto per 427mila euro
Progressi nel rinnovamento delle strutture sciistiche a Frontignano di Ussita. È stata lanciata la procedura di gara per la realizzazione del collegamento tra le piste da sci della ski area Saliere con quella del Canalone.
Galleria sotterranea per collegare le piste da sci a Frontignano
Il progetto prevede una galleria sotterranea per impedire agli sciatori di attraversare altre piste e soprattutto di evitare un’area boschiva, teatro in passato di vari incidenti.
Dove verrà posizionato il tunnel?
Questa galleria verrà posizionata vicino alla nuova pista “direttissima del Belvedere”. Il budget iniziale per la gara è di 427.000 euro, e la compagnia che vincerà l’appalto avrà 130 giorni per completare i lavori.
Nel frattempo, è stato assegnato l’appalto per la costruzione del nuovo centro direzionale Saliere, che ospiterà in futuro la biglietteria e gli uffici. Il contratto, del valore di 1,374,000 euro, è stato vinto dalla ditta Anima Ambiente di Melito di Napoli, con uno sconto offerto del 16,4%.
Inoltre, i lavori per la ristrutturazione dell’acquedotto di Fonte del Lupo sono stati aggiudicati alla Coges di Sant’Angelo in Vado per 249.000 euro, con un ribasso dell’offerta del 10%. La sindaca di Ussita, Silvia Bernardini, ha evidenziato l’importanza delle nuove connessioni tra le piste.