Nel video girato da Mario Lancellotti nella stazione sciistica di Bolognola ski situata sui Monti Sibillini nelle Marche sta nevicando copiosamente ed il manto nevoso ha raggiunto gli oltre 20 cm. Le previsioni meteo dicono che ci potrebbero essere ulteriori nevosi fino a 50/60 cm.
Bolognola, raggiunti i 20 cm di neve e continua a nevicare
Solda all’Ortles, nuova cabinovia in sostituzione della seggiovia Pulpito
Nonostante l’emergenza Coronavirus nelle stazioni sciistiche italiane c’è fermento come ad esempio a Solda all’Ortles dove va avanti il progetto della nuova cabinovia a 10 posti Kanzen che sarà costruita dalla nota azienda Doppelmayr e che sostituisce la vecchia seggiovia biposto Pulpito.
La nuova cabinovia Kanzen Pulpito consentirà di accedere in maniera più comoda dal paese alle piste da sci (stazione di arrivo a 2350 metri) nel periodo invernale mentre in estate sarà sempre aperta per trasportare gli appassionati della montagna in cima dove si trova il rifugio Pulpito.
Video messaggio dell’Amsi associazione maestri di sci italiani
Anche l’associazione maestri di sci italiani (AMSI) attraverso un video messaggio vuole comunicare la vicinanza a tutti gli appassionati di sci e snowboard e ricorda per il bene di tutti di rimanere a casa. Solo così si potrà fermare il Coronavirus.
Questo è il messaggio: “In questo momento in cui al Paese è chiesto di rispettare tutte le indicazioni che vengono date, tra cui quelle della «distanza di sicurezza», di evitare il contatto fisico e, soprattutto, di restare a casa, la Scuola Italiana Sci intende sottolineare la necessità di adottare tutti queste misure …e Andrà tutto bene! distantimauniti #iorestoacasa”.
Meteo Italia, prossima settimana si torna in pieno inverno con neve e gelo fino a quota basse
Forse la primavera, il sole e le belle temperature di questi giorni ce li dimenticheremo presto, almeno secondo quanto affermano gli ultimi aggiornamenti dei modelli climatici. La prossima settimana potremmo ritornare direttamente al periodo invernale, con gelo e neve che potrebbero arrivare fino a bassissima quota.
Previsioni meteo lunedì 23 marzo
Lunedì 23 marzo ci sarà aria molto fredda che arriverà su tutto il Paese, e la formazione di un vortice di bassa pressione sul basso Tirreno farà sì che ci sarà un’instabilità nella zona del centro-sud. Tutto ciò porterà pioggia e nevicate soprattutto sui rilievi dell’Appennino, che in alcune occasioni arriveranno fino a quote basse, ed in pianura sul versante adriatico. Al nord andrà molto meglio, sempre comunque con freddo e vento.
Previsioni meteo martedì 24 marzo
Martedì 24 il meteo sarà instabile soprattutto al centro-sud, sempre con gli Appennini protagonisti dell’instabilità e delle possibili nevicate, che toccheranno pian piano quote sempre più basse con interessamenti anche di zone pianeggianti. Nelle altre zone ci sarà una moderata variabilità ma sempre con un clima che possiamo considerare invernale. Al nord, in pianura e nelle zone interne del centro il cielo sarà più aperto ma ciò porterà a possibili ed estese gelate.
Previsioni meteo mercoledì 25 marzo
Nei giorni successivi sarà ancora l’aria fredda a farla da padrona ed a condizionare il tempo, seppur in parte. Mercoledì 25 sarà soprattutto il tempo al sud ad essere instabile, soprattutto in Puglia, Basilicata, Calabria ed in alcuni settori della Sicilia. Ci saranno dei piovaschi sparsi ed anche alcune nevicate soprattutto sui rilievi. Nel resto del Paese invece la situazione sarà migliore, pur considerando qualche modesto turbamento sulle zone alpine al nordovest.
Previsioni meteo giovedì 26 e venerdì 27 marzo
Nei giorni successivi potremmo assistere ad un generale peggioramento a causa della possibile formazione di un vortice di bassa pressione al centro Italia. Siamo ancora in attese di conferme, ma una fase di freddo e di maltempo interesserà tra giovedì 26 e venerdì 27 marzo soprattutto il centro Italia, con piogge e rovesci soprattutto nelle zone della Toscana, del Lazio e della Sardegna. In queste zone occhio alla neve, che potrà cadere anche a quote molto basse, fino a toccare le pianure, in Toscana (con interessamento di Firenze) ed a quote bassissime in Umbria. In Campania invece ci saranno soprattutto piogge.
Nel successivo weekend invece, la massa di tempo brutto ed instabile della settimana dovrebbe scendere al sud, dove gli ultimi giorni della settimana saranno caratterizzati da piogge e temporali, con la neve che potrebbe arrivare anche a bassa quota. Nei prossimi giorni, su questo, ci saranno aggiornamenti più precisi.
Insomma arrivano conferme sul fatto che l’inverno non è del tutto passato, e che la primavera di questi giorni sarà presto un lontano ricordo. La causa è questo anticiclone che fino ad oggi era posizionato in maniera stazionaria sulle medio-basse latitudini europee, e che si sposterà invece a partire dal fine settimana, puntando il Baltico. Lungo il suo dorso l’aria sarà molto fredda, di matrice artica, toccando come detto anche l’Italia.
Coronavirus, ricoverato a Rovereto Mattia 29 anni lavorava al noleggio sulle piste da sci di Canazei – VIDEO
Si chiama Mattia De Angelis, è romano ed ha 29 anni. In questi giorni è ricoverato a Rovereto all’Ospedale Santa Maria del Carmine a causa del Coronavirus che lo ha colpito e che lo costringe ancora oggi a parlare con un po’ di affanno.
Mattia ora sta meglio, anche se solo qualche giorno fa le condizioni erano davvero peggiori. Ora che si sente meglio e può riprendere in mano il suo cellulare, ha visto che in giro c’è ancora molta gente che non rispetta l’obbligo di restare a casa: “ho visto su Instagram che è pieno di gente in giro. E voglio dire a tutti: anch’io mi credevo invincibile. E invece sono qui, a 29 anni. State a casa”.
Quando e come è iniziata la disavventura di Mattia?
La disavventura di Mattia è iniziata in un weekend in cui e piste da sci hanno fatto segnare il tutto esaurito. In quel weekend infatti, quello del 5 marzo, l’ordinanza che aveva chiuso le scuole era in vigore in tutta Italia ma i ragazzi, stupidamente, hanno pensato di andare a sciare. In Trentino soprattutto, dove Mattia lavora come stagionale: “Lavoravo a Canazei, noleggio sci. Quel fine settimana c’era tanta gente, già si parlava di chiusure. Poi hanno chiuso tutto”. Ora, col senno del poi, possiamo di certo dire che forse quella chiusura è stata un po’ tardiva.
I sintomi del Coronavirus avvertiti da Mattia
Mattia allora è rimasto a casa, all’interno dell’appartamento che condivideva con altri ragazzi, lavoratori stagionali come lui. Mattia racconta che per due giorni le sue condizioni erano buone, ma poi il terzo giorno si sono aggravate all’improvviso: “Ho avuto subito febbre, mal di gola, mal di testa e dolori al petto. Respiravo male. Ero seguito dalla guardia medica, ma i sintomi erano quelli del Coronavirus. Non riuscivo più a respirare bene, fare una rampa di scale per andare in camera era uno sforzo, la facevo in affanno. Poi una sera stavo mangiando, non riuscivo a fare nemmeno quello. Non lo so spiegare, era come se avessi polvere o piombo addosso, nei polmoni. Ho chiamato l’ambulanza”.
Quello per Mattia è stato un momento davvero brutto: “Sono entrati con le tutone bianche, e lì ho avuto la percezione di quanto fosse grave la situazione. Loro sono stati carini, hanno cercato di tranquillizzarmi, ma è stato davvero brutto. È stata davvero una brutta esperienza. Da lì mi hanno portato all’ospedale di Cavalese, dove ho fatto il tampone che è risultato positivo, e da lì all’ospedale di Rovereto, dove sono ora”.
I suoi compagni sono in quarantena
Adesso anche i suoi compagni di casa sono in quarantena e costantemente monitorati nelle condizioni. Mattia si trova ricoverato nel reparto di malattie infettive in una camera che condivide con un’altra persone. Da qui però riesce bene a capire quale sia la situazione all’esterno, in tutto il Paese: “Qui sono tutti davvero molto gentili, me si vede che l’ospedale è pieno di pazienti, sono sempre di corsa. Pur in questa grandissima confusione, c’è una grande organizzazione. I medici sono bravissimi, gli infermieri pure. Ma ho proprio l’impressione che il reparto sia pieno di gente”.
Le condizioni di Mattia sono migliorate moltissimo negli ultimi giorni, ed ora sono tutti ottimisti per lui. Il ragazzo però dall’ospedale ha voluto mandare un messaggio a tutti coloro che in questi giorni sono costretti a rimanere a casa: “La gente deve imparare a stare a casa. Io davvero, nei giorni scorsi ho visto su Instagram che anche dalle mie parti le persone stanno prendendo sottogamba questo virus. Vedo che c’è gente che fa la corsa al parco, ci sono ancora assembramenti. Ma il pericolo c’è. Io non sono certamente anziano, e anche io mi sentivo invulnerabile. Eppure mi sono ammalato e sono venuti a prendermi con le tutone bianche. Quindi per favore, lo dico a tutti, restate a casa”.
Video dell’intervista a Mattia colpito dal Coronavirus a Canazei
Il video con il messaggio “Andrà tutto bene” degli atleti Fisi
Nel video gli atleti della Fisi (Michela Moioli, Federica Brignone, Dorothea Wierer, Sofia Goggia, Roland Fischnaller, Dominik Paris e Federico Pellegrino) inviano un messaggio chiaro a tutti gli appassionati degli sport invernali: “Andrà tutto bene” e “Noi restiamo a casa”.
Solo rimanendo a casa si potrà fermare la pandemia del Coronavirus. Sempre nel video gli sportivi ringraziano tutti gli specialisti che stanno lavorando incessantemente come i medici, scienziati, infermieri ed anche la protezione civile, la croce rossa e le forze dell’ordine.
Video degli atleti Fisi: “Andrà tutto bene”
Alberto Tomba 25 anni fa trionfava nella Coppa del mondo di sci
Si è festeggiato ieri il grande 25° anniversario della vittoria della Coppa del mondo di sci da parte di Alberto Tomba, uno dei campioni più amati dello sport italiano.
Era il 18 marzo 1995 infatti quando a Bormio Alberto Tomba trionfava al termine di una stagione con 11 vittorie e la vittoria nelle coppe nelle specialità gigante e slalom. La Coppa faceva quindi ritorno in Italia ben 20 anni dopo il successo di Gustav Thoeni.
Alberto Tomba trionfa a Bormio
Una vittoria che ha consacrato Tomba nell’olimpo dello sci, con la vittoria nel gigante e con il primo posto nella classifica generale. Quel giorno c’erano 40.000 persone a tifare per Tomba a Bormio, che era in lotta con l’austriaco Günter Mader e lo sloveno Jure Kosir. Dopo le tante vittorie della stagione, Tomba arrivò molto sicuro e con l’intenzione di portare a casa il successo. Dopo la gara ringraziò i tifosi in mutande e foulard.
In quegli anni la passione per Alberto Tomba era fortissima, con le persone che si radunavano davanti alla tv e tifavano a squarciagola per il campione, facendo diventare lo sci vero e proprio sport di massa.
Quello è l’apice della carriera per lo sciatore azzurro, in una stagione che era partita un po’ in salita, ma che sul finire del ’94 lo aveva già visto trionfare negli slalom a Tignes e Sestriere. Era soprannominato “Tomba la bomba“, ed aveva iniziato la sua carriera internazionale nell’83, mentre a 20 anni aveva conquistato il suo primo podio, un secondo posto in Alta Badia.
Sono dunque passati 25 anni da quello straordinario successo per lui e per tutto lo sci azzurro. Dopo le prime due vittorie della stagione, Tomba vince due slalom a Lech, e poi vince lo slalom gigante in Alta Badia. A Furano poi un passo falso, che lo porta comunque alle finali in Valtellina, in casa.
Con la vittoria del gigante Tomba non tradisce e porta a casa la coppa di cristallo e le due coppe di specialità: slalom e gigante.
Il video del trionfo di Alberto Tomba nel 1995 a Bormio
La carriera di Tomba come detto inizia presto, e l’annata ’87/’88 si chiude con 9 vittorie e le coppe di specialità in slalom e gigante. Poi vince l’oro a Calgary alle Olimpiadi e lo slalom rimane nella storia perché per vederlo in tv venne addirittura interrotto il Festival di Sanremo. Nel ’90/’91 brutta stagione, ma nel ’92 vince le Olimpiadi ad Albertville e poi gigante e Coppa di specialità. Nove vittorie in Coppa del Mondo, quattro secondi posti e due terzi posti. Dopo l’argento nello slalom speciale del ’94, ecco la stagione 1995, con la conquista della Coppa del Mondo.
Altri due successi fino ad arrivare ai Mondiali del Sestriere del ’97, quando esce di scena nel gigante ma poi vince la medaglia di bronzo nonostante la febbre. Al termine della stagione ’98 abbandona lo sci vincendo lo slalom speciale nelle finali di Crans-Montana, sulla pista dove aveva conquistato la sua prima medaglia.
Ischgl è sotto accusa gli impianti chiusi in ritardo hanno causato il focolaio Coronavirus
La località sciistica di Ischgl in questo periodo di grande emergenza dovuta al Coronavirus è sotto accusa per aver chiuso gli impianti in ritardo, solamente il 12 marzo. Dai giorni precedenti però erano stati individuati numerosi casi positivi, e questo ha fatto sì che tutta la zona sia diventata un focolaio.
I turisti di Ischgl hanno portato il virus negli altri paesi
Chi era in vacanza ed è tornato a casa ha quindi portato nei propri Paesi il virus, soprattutto in Danimarca, Norvegia, Svezia, Germania. Dalla famosa località sciistica austriaca nella valle del Paznaun dunque, il Coronavirus è arrivato in tutta Europa, e le autorità locali sono sotto accusa.
Nessun provvedimento tempestivo o nel tempo giusto, con locali ed impianti sempre aperti fino al 12 marzo, quando era comunque chiaro che la pandemia stesse avanzando in tutta Europa. Tali ritardi avrebbero causato la diffusione del virus in tutta Europa.
Il concerto di Eros Ramazzotti è stato annullato
Ad Ischgl si tengono ogni anno moltissimi concerti di grandi cantanti, tra cui Lenny Kravitz, Mariah Carey, Robbie Williams, i Muse. Proprio il 2 maggio prossimo sarebbe toccato ad Eros Ramazzotti, ma l’evento è stato cancellato. Per la grande qualità della stazione sciistica, la località di Ischgl nel periodo invernale passa da 1500 a 10.000 abitanti. Una delle località più famose in Europa per chi è appassionato di sci e montagna, con piste bellissime, panorami mozzafiato e grandi opportunità di divertimento anche per chi vuole vivere la propria vacanza sulla neve anche oltre lo sport, godendo dell’atmosfera dei paesini del luogo, dei negozi, dei locali e delle specialità enogastronomiche.
E proprio qui lo sci è andato avanti anche dopo i primi tamponi positivi al Coronavirus. Chiusura totale solo dopo il 12 marzo, con provvedimento adottato poi da tutto il Tirolo. Certo che tutto ciò non è servito per arginare le tante polemiche che ora stanno giungendo un po’ da tutta Europa, e non solo dalla comunità scientifica.
Pensate che lo scorso 29 gennaio sono state individuate ben 15 persone positive in Islanda, e si è saputo che tutte erano riconducibili a persone che si erano recate ad Ischgl, tutte nello stesso albergo. L’Islanda il 5 marzo ha inserito la località sciistiche tra le aree a rischio, insieme a Cina, Corea del Sud, Iran, Italia. Tutte le persone islandesi positive avevano frequentato il Kitzhloch, locale per l’apres ski in cui gli sciatori consumano l’aperitivo di fine giornata dopo l’attività nelle piste. Il bar è stato poi chiuso il 9 marzo.
Tutta la valle del Paznaun è in quarantena
In questo momento tutta la valle è in quarantena, e la gestione degli impianti e della stazione consiglia a tutti coloro che hanno frequentato la zona dal 28 febbraio in poi di rimanere in isolamento volontario per 14 giorni. Il governo austriaco ha istituito 2 zone rosse venerdì 13 marzo, ed il cancelliere Sebastian Kurz ha isolato ufficialmente la valle Paznaun e il centro sciistico St.Anton, all’interno del quale ci sono focolai. All’interno degli ospedali c’è un divieto di visita ai parenti, fatta eccesione per i reparti di pediatria e cure palliative.
Cimone sci, nuova seggiovia biposto e pista adatta anche ai principianti a Montecreto
Nella stazione sciistica di Montecreto, che insieme ad altre tre formano il comprensorio sciistico Cimone sci, ci saranno a breve molte novità prime tra tutte una nuova seggiovia biposto ed una nuova pista da sci che permetteranno di vivere in maniera differente la ski area.
Con queste due novità Montecreto potrà diventare un punto di riferimento anche per le famiglie dato che la pista Stellaro da rossa diventerà un tracciato blu ovvero con bassa difficoltà e quindi adatta anche ai principianti dello e sci e snowboard. La pista verrà inoltre dotata di sistema di innevamento programmato e sarà collegata con resto del comprensorio sciistico Cimone sci.
La nuova seggiovia che andrà a sostituire lo skilift Cervarola eliminerà la nota difficoltà di risalita che veniva incontrata dai meno esperti.
Quanto costerà il progetto?
Il costo complessivo del progetto sfiora i 2 milioni di euro (compresi i lavori per l’innevamento artificiale). Nei prossimi giorni l’appalto dei lavori sarà pubblicato online nel sito dell’Unione del Frignano.
Dati tecnici nuova seggiovia Cervarola
La lunghezza totale della nuova seggiovia sarà di 900 metri e collegherà la ski area vicino al rifugio Cervarola con la seggiovia Esperia del passo del Lupo.
Ciliegina sulla torta anzi sul progetto
La stazione sciistica di Montecreto con la nuova seggiovia insieme all’esistente seggiovia Stellato sarà l’unica del comprensorio Cimone sci a permettere agli sciatori di raggiungere le piste in quota senza utilizzare l’auto diminuendo così le emissioni inquinanti causate dal passaggio stagionale di 180 mila autovetture.
Nel progetto sono previsti anche: un percorso per le ciaspole, un tracciato per lo per sci alpinismo ed un nuovo baby park ubicato vicino al rifugio Cervarola.