Loveland, area sciistica posizionata non lontano da Denver (Colorado), ha recentemente attivato i cannoni per l’innevamento delle piste, anticipando la preparazione per la stagione invernale 2023/2024.
Conforme a quanto indicato sul sito web ufficiale del resort sciistico, l’intento è di inaugurare la stagione tra la metà di ottobre e l’inizio di novembre. Gli operatori stanno operando ininterrottamente, giorno e notte, per assicurare che Loveland sia tra i primi resort a offrire alcune piste operative: la Catwalk, la Mambo e la Home Run. Grazie alla sua quota di 3292 metri, Loveland figura regolarmente tra le prime stazioni sciistiche a lanciare la stagione invernale. Nel 2009, riuscì persino ad aprire le piste il 7 ottobre, mentre la scorsa stagione gli impianti hanno aperto il 3 novembre.
L’area sciistica di Loveland è articolata in due zone: Loveland Basin e Loveland Valley. Le piste previste per l’apertura tra metà ottobre e inizio novembre si localizzano nella zona sciistica di Loveland Basin.
Aletsch Bahnen AG ha annunciato un progetto innovativo che vedrà la creazione di una nuova funivia per l’Eggishorn, situato in Vallese, Svizzera. Questo nuovo mezzo di trasporto, che raggiungerà un’altitudine di 2869 metri, si prevede sarà operativo nel 2025 e rappresenterà l’ultima tappa del processo di rinnovamento dell’area, avviato da Aletsch Bahnen in collaborazione con Matterhorn Gotthard Bahn e AutoPostale, e inaugurato a dicembre 2019. In quella occasione, fu messo in funzione un nodo di trasporto intermodale treno-autobus-fune al punto di ancoraggio di Fiesch con la nuova cabinovia Fiesch-Fiescheralp.
L’Aletsch Arena si distingue per essere un’area sciistica esente da auto, con tre punti di ancoraggio dalla valle che conducono a un’altitudine di 2000 metri, dove sono ubicati gli alloggi e dove iniziano le piste da sci. I punti di accesso includono Bettmeralp, Riederalp e Fiesch.
La seconda fase del progetto di modernizzazione comprende la nuova funivia Fiescheralp – Eggishorn, che perfeziona la ristrutturazione lungo l’asse Fiesch Eggishorn. Verrà installato un sistema completamente nuovo e, presso la stazione montana, sarà costruito un nuovo ristorante panoramico, progettato per integrarsi meglio con l’ambiente naturale di alta quota e per rispondere alle sfide strutturali legate al degrado progressivo del permafrost.
Una delle priorità della nuova funivia sarà di ottenere un impatto visivo ottimizzato, sia per l’impianto che per le sue imponenti stazioni (risalenti agli anni ’60 e ’80), considerando l’unicità della località che propone uno degli scorci più suggestivi sul ghiacciaio dell’Aletsch, sito patrimonio dell’UNESCO.
“Il massiccio dell’Eggishorn con una vista spettacolare sul vasto Ghiacciaio dell’Aletsch, è ora finalmente dotato di un’infrastruttura che valorizza adeguatamente questo eccezionale belvedere”, ha osservato Valentin König, Amministratore Delegato di Aletsch Bahnen AG.
Il concetto, com’è consuetudine con gli impianti di recente costruzione, mira a considerare non solo le necessità degli sciatori, ma anche degli entusiasti di attività all’aperto e dei turisti generali. La funivia sarà pertanto più rapida, comoda e aggiornata rispetto all’attuale struttura, sarà operativa anche durante la primavera e l’autunno, e i due segmenti potranno operare autonomamente per ridurre al minimo i periodi di inattività dovuti alle manutenzioni.
Da mercoledì 11 ottobre, i biglietti per la Coppa del Mondo di Sci in Alta Badia saranno disponibili per l’acquisto.
L’evento di quest’anno è programmato per il 17 e il 18 dicembre, svolgendosi, come di consueto, sulla leggendaria pista Gran Risa, riconosciuta come una delle tracciati più tecnici delle Dolomiti. Questo si riflette in una delle competizioni di slalom gigante più elettrizzanti del calendario sportivo, impreziosita da sequenze tecniche e momenti mozzafiato.
Per l’Alta Badia, il biennale della Coppa del Mondo rappresenta un’opportunità per celebrare, ospitando una grande festività nelle diverse aree ospitalità che avvolgono la zona di arrivo: la Leitner VIP Lounge, la Red Bull Energy Lounge e il Gran Risa Chalet, che quest’anno ha visto un’ampliamento con l’aggiunta di un ulteriore piano. Oltre ai tradizionali biglietti per le tribune, sono disponibili pass per accedere a queste location esclusive, offrendo la possibilità di godere della competizione e dell’ambiente circostante con tutti i comfort desiderati.
Durante l’evento “La Cervino SpA si racconta”, svoltosi il 28 settembre nella Sala Congressi di Valtournenche, la leadership della società ha presentato progetti futuri relativi sia al principale comprensorio di Cervinia-Valtournenche, sia alle zone sciistiche di Torgnon e Chamois.
Il progetto con maggiore priorità consiste nella sostituzione della seggiovia triposto Lago Goillet con una nuova versione a sei posti e agganciamento automatico, omologa della “Gran Sometta” inaugurata il dicembre passato. Questo permetterà una significativa riduzione dei tempi di risalita, portandoli a 5 minuti invece dei precedenti 12/15, e una diminuzione dei piloni a solo 14, grazie a spanne più ampie. Se non ci saranno intoppi burocratici, i lavori inizieranno la prossima estate con l’obiettivo di inaugurare l’impianto nella stagione 2024/2025.
Si sta procedendo anche con altri due progetti chiave: la nuova funivia 3S Cervinia – Plan Maison/Plateau Rosa e il collegamento con il Monterosa Ski. Per il primo, è stata recentemente lanciata una gara per avviare la fase di progettazione, che porterà a una notevole riduzione dei tempi di percorrenza verso Plateau Rosa a circa 15 minuti, rispetto agli attuali 40/45, e migliorerà il collegamento con il Matterhorn Alpine Crossing e le strutture di Zermatt.
Il collegamento con il Monterosa Ski ha comportato la presentazione recente di uno studio preliminare, esponendo cinque possibili soluzioni, con un focus sulla protezione dell’area naturalistica del Vallone delle Cime Bianche. La soluzione più plausibile prevede due funivie 3S per collegare la Val d’Ayas con il Colle Superiore delle Cime Bianche. Da lì, una ulteriore cabinovia a 10 posti garantirà il collegamento con la funivia Laghi Cime Bianche/Plateau Rosa, accessibile anche ai pedoni.
Per quanto riguarda le aree sciistiche di Torgnon e Chamois, la Cervino SpA ha in programma sviluppi futuri.
A Torgnon, è iniziata la fase preliminare per sostituire la seggiovia biposto Col Fenetre con una nuova seggiovia con agganciamento automatico.
Invece, a Chamois, dove negli ultimi anni non si è raggiunto l’equilibrio di bilancio, l’obiettivo è aumentare la frequentazione estiva attraverso la creazione di una slittovia alpine coaster che collegherà il Lago di Lod con il paese.
Dallo spirito imprenditoriale alle piste da sci, esploriamo il viaggio centenario di Colmar.
Storia di Colmar
Cent’anni fa, a Monza, una città nota per essere un fervente distretto manifatturiero, nasceva un’impresa destinata a lasciare il segno: Colmar. Fondati da Mario e Irma Colombo nel 1923, i primi passi di questo brand iconico nell’universo dell’abbigliamento iniziarono con un’astuta innovazione nella produzione di ghette, utilizzando coni di feltro di lana difettosi.
Da quel modesto inizio, Colmar ha navigato attraverso decenni, affrontando sfide e cavalcano onde di tendenze. La conversione dall’essere un’azienda di cappelli alla produzione di abbigliamento sportivo segna un punto di svolta negli anni ’30, quando la collaborazione con l’atleta Leo Gasperl apre nuovi orizzonti nel mondo dello sci e nell’abbigliamento sportivo, come dimostrato dal rivoluzionario “Thirring”.
Colmar tra sci e innovazione
Il coinvolgimento attivo con gli atleti ha sempre giocato un ruolo chiave nell’evoluzione di Colmar. Attraverso interazioni con campioni dello sci come Zeno Colò, l’azienda non solo ha sostenuto le loro carriere ma ha anche trasformato il feedback pratico in innovazione prodotto, come la creazione della “Guaina Colò”, una soluzione aerodinamica e aderente ideata per le esigenze specifiche di Zeno.
La Valanga Azzurra degli anni ’70 evidenzia il ruolo centrale di Colmar nel fornire supporto tecnico e abbigliamento innovativo alle squadre di sci di livello mondiale. Le tute, sviluppate con la collaborazione di giganti dell’industria come Fiat e Moto Guzzi, e ispirate da ricerche condotte presso il Politecnico di Milano, diventano sinonimo di prestazioni di alta qualità e successo sulle piste.
L’abbigliamento tecnico anche per il look quotidiano in città
Con l’avvento del nuovo millennio, Colmar ha accettato la sfida di integrare la sua espertise tecnica nello stile urbano attraverso la linea Originals nel 2009. Questa mossa ha visto il brand reinterpretare il suo storico catalogo, offrendo pezzi che fondono funzionalità e moda in una maniera mai vista prima.
Questo passo ha anche permesso a Colmar di collaborare con figure influenti e innovative nel mondo della moda, come Shayne Oliver e Yusuke Aizawa, portando la ricca eredità di abbigliamento tecnico della marca in nuovi, emozionanti territori estetici e stilistici.
Guardando al futuro con sostenibilità e innovazione
La quarta generazione della famiglia Colombo, ora parte attiva della gestione aziendale, è saldamente ancorata ai principi etici e all’eccellenza produttiva che hanno definito Colmar per un secolo. Il focus odierno riguarda non solo il mantenimento della qualità e dell’innovazione ma anche l’abbracciare la sostenibilità, attraverso l’utilizzo di materiali eco-compatibili e mantenendo un occhio vigile su ogni anello della catena produttiva.
Con una storia così ricca e intricata, Colmar non è solo un emblema del “Made in Italy”, ma una testimonianza vivente di come l’innovazione continua, l’attenzione alle relazioni umane e un impegno instancabile verso la qualità, possano costruire un’eredità che non solo resiste alla prova del tempo, ma prospera attraverso esso.
Come il calore della lana avvolge un corpo freddo, la storia di Colmar cinge d’amore e dedizione il tessuto stesso dell’abbigliamento tecnico e sportivo. Qui, nella celebrazione del suo secolo, guardiamo avanti per altri 100 anni di eccellenza e innovazione da questo gigante dell’outwear italiano.
Nella prossima stagione invernale, sulle splendide piste dello Zoncolan, si potranno scoprire due nuove e affascinanti discese rosse per gli amanti dello sci: la “Laugiane” e la “Variante Laugiane”. Queste piste, entrambe lunghe 1,5 km, saranno dotate di un sofisticato sistema di innevamento programmato per garantire condizioni ottimali di sci. Potrete raggiungerle comodamente tramite la moderna seggiovia Valvan. Un imponente investimento di 1,2 milioni di euro, finanziato con entusiasmo dalla Regione, ha reso possibile questa straordinaria aggiunta al comprensorio sciistico.
Ma le novità non finiscono qui: la Regione ha stanziato ben 20 milioni di euro per ulteriori interventi che prenderanno il via a partire dalla stagione invernale 2024/2025. A Tarvisio, saranno investiti 3 milioni di euro per illuminare la rinomata pista “Di Prampero”, regalando agli sciatori una magica esperienza notturna. Mentre a Sella Nevea, con un investimento di 4 milioni di euro, sarà finalmente sostituita la vecchia seggiovia a due posti Gilberti, in servizio dal 2005, con una nuovissima seggiovia quadriposto. Quest’ultima avrà una straordinaria capacità di trasporto di 1800 persone all’ora, contro le 1200 attuali, migliorando notevolmente l’accesso alle piste.
Inoltre, sono previsti investimenti sostanziali di circa 4,5 milioni di euro per la creazione di nuove piste sia a Sappada che a Piancavallo, offrendo agli sciatori ancora più opportunità di esplorare queste magnifiche montagne. Infine, a Forni di Sopra, verrà realizzata un’area dedicata ai principianti, completa di tre tapis roulant, grazie a un investimento di quasi 2 milioni di euro. Questa nuova area renderà l’apprendimento dello sci un’esperienza facile e divertente per tutti i neofiti.
La nota area sciistica Paganella ski sta attuando importanti cambiamenti e miglioramenti per la prossima stagione invernale 2023/2024, con un occhio di riguardo non solo agli appassionati di sport invernali ma anche all’ambiente.
La rinascita della località Laghet con una nuova telecabina
Il campo scuola Laghet di Andalo si sta trasformando con rinnovamenti significativi. Mentre la seggiovia biposto storica continuerà a prestare servizio nell’omonimo campo scuola, sarà ora accompagnata dalla “Baby Express”, una telecabina moderna e efficiente, in grado di accogliere 10 passeggeri con agganciamento automatico. Questa novità, particolarmente focalizzata sugli sciatori alle prime armi, vede l’impianto percorrere 395m con un dislivello di 113m, capace di trasportare fino a 1.800 persone all’ora e coprire la distanza in meno di 2 minuti, il tutto servendo il nuovo tratto della pista azzurra, che si estende per 840m, ha una larghezza di 40m e una pendenza media dell’11%, collegando la località “Ferna” con la pista Laghet.
Espansione della pista di rientro Olimpionica I
Una nuova vitalità è stata iniettata anche nella pista di rientro “Olimpionica I”, con il progetto di ampliamento che si inserisce in una strategia più ampia di miglioramento dei percorsi di ritorno a valle. La pista rinnovata ora si vanta di una larghezza media che supera i 40m (a confronto con i 25m precedenti) e un’area sciabile ampliata del 67%, arrivando a 50.000mq. Si prevedono inoltre adeguamenti del terreno per favorire anche gli sciatori meno avvezzi (pendenza media 27%) e un innalzamento dell’efficacia dell’innevamento, con l’installazione di 12 nuovi generatori di neve di ultima generazione.
Investimenti in energia rinnovabile con tre nuovi impianti fotovoltaici
L’impegno ecologico di Paganella Ski non passa inosservato: sono stati posizionati tre impianti fotovoltaici sulle coperture di varie strutture tra cui la stazione di valle della telecabina Dosson-Selletta, il Family Chalet Dosson e gli uffici amministrativi nel villaggio. Questa iniziativa permetterà di generare all’incirca 500.000 kWh annui di energia sostenibile, equivalente all’energia impiegata per il funzionamento degli impianti di risalita da maggio a ottobre.
Altre novità a Paganella ski per la stagione invernale 2023/2024
Diverse sono le novità che attendono gli ospiti e gli appassionati di sci
La biglietteria all’inizio della telecabina Andalo-Doss Pelà, situata nel cuore di Andalo, si sta rinnovando per offrire maggior comfort, con locali completamente rifatti e 6 sportelli adibiti al servizio clienti, in aggiunta alle casse automatiche già esistenti.
Lo snowpark Dosson sta per vedere ulteriori miglioramenti, con nuove strutture destinate a snowboarder e freeriders, seguendo le operazioni di espansione degli ultimi anni.
È stato inoltre implementato un nuovo collegamento stradale tra i Campi Scuola Rindole e Laghet, agevolando il trasporto via skibus o auto tra i due punti di partenza degli impianti di risalita ad Andalo.
La ski area Paganella ski sta dunque dando forma a una stagione invernale che promette di essere non solo entusiasmante per gli amanti degli sport sulla neve ma anche maggiormente sostenibile e attenta all’esperienza dell’utente.
Guidare una supercar come la Lamborghini in zone montuose potrebbe non essere l’idea migliore, come dimostra questo curioso incidente.
Gli amanti delle auto sportive e delle supercar non possono fare a meno di ammirare la Lamborghini, un simbolo di eccellenza italiana. Fondata da Ferruccio Lamborghini, la marca è evoluta da produttrice di trattori a creatrice di uno degli imperi automobilistici più rinomati a livello globale.
Acquistare una Lamborghini non è alla portata di tutti, dato il prezzo esorbitante di alcuni modelli, come l’Urus, che è attualmente il SUV più caro sul mercato.
Sono autentiche gemme per collezionisti ed entusiasti, ma è fondamentale fare attenzione su dove si guida una ‘Lambo’. Non tutte le strade sono adatte per auto così potenti e prestigiose. Un esempio lampante è un avventuroso viaggio in montagna, in cui un individuo ha scoperto che portare una tale supercar su terreni accidentati non è consigliabile.
Questo straordinario racconto è stato condiviso dall’account Instagram Supercar.fails, specializzato nella condivisione quotidiana di disastri e episodi insoliti legati a auto di lusso guidate senza le dovute precauzioni.
Incidente incredibile sulle montagne della Svizzera con la Lamborghini Aventador
Un gruppo di turisti americani benestanti ha optato per noleggiare diverse Lamborghini Aventador durante un viaggio in Europa, un modello coupé prodotto fino al 2022 dalla casa automobilistica bolognese. Tuttavia, non hanno considerato l’adeguatezza delle strade.
Uno dei partecipanti all’escapade ha pensato di guidare la Aventador sul passo montano svizzero della Flüela, un’area ricca di rocce e irregolarità stradali, decisamente non adatta a un veicolo del genere. Purtroppo, ha perso il controllo dell’auto, andando a sbattere contro delle rocce e danneggiando gravemente la parte anteriore del veicolo.
Ma la storia non finisce qui. L’americano ha informato le autorità e la compagnia assicurativa ma ha abbandonato il luogo prima dell’arrivo della polizia locale, lasciando la Aventador in mezzo al passo montano e andando via con gli amici. Un comportamento assurdo e irresponsabile, oltre al danneggiamento del veicolo.
Questo episodio è sia comico che tragico e illustra come non tutti siano in grado di maneggiare una supercar di lusso e ad alte prestazioni. Certo, anche guidare un veicolo normale sul passo svizzero sarebbe stata una decisione azzardata.
Il cucciolo di lupo è ritornato più volte alla fotocamera, affascinato da essa, riuscendo infine a raggiungere il suo scopo dopo vari tentativi. “Resoconto di un furto. È riuscito a rubare la fototrappola con metodo: prima ha rimosso la protezione in plastica, poi la cinghia, ed infine è sparita. Per fortuna, è stata ritrovata”, condivide Fabio Scabini sui social, che con il suo equipaggiamento ha catturato le immagini del lupo che, curioso, si avvicina all’inquadratura per poi cominciare a rosicchiarla, cercando di comprendere di cosa si trattasse.
La tenacia del lupo è stata ricompensata: dopo numerosi tentativi è riuscito a liberare la fotocamera e ad allontanarsi con essa. “L’ho ritrovata una settimana dopo, a un chilometro di distanza. Almeno ora ho il video che incrimina l’autore del furto”, scherza sui social.
Il processo di rinnovamento della rinomata stazione francese Les 2 Alpes è in continuo sviluppo. In previsione del nuovo 3S per il ghiacciaio, che sarà operativo nell’inverno 2024/25, già a partire da dicembre 2023 assisteremo all’apertura del nuovo telemix Belle Etoile, il terzo nella stazione, in aggiunta a Vallée Blanche e Diable. Il telemix è un sistema che permette l’utilizzo di sia cabine che seggiolini sulla stessa fune, con imbarchi distinti, permettendo allo sciatore di decidere se preferisce viaggiare all’interno di una cabina o godersi l’aria aperta seduto su un seggiolino.
Il telemix Belle Etoile rimpiazzerà l’attuale seggiovia quadriposto con un percorso simile ma non identico al precedente, partendo da 1660 m e arrivando a 2260 m. Le cabine da 10 posti e i seggiolini da 6 potranno trasportare fino a 3000 persone all’ora, migliorando così capacità e comfort rispetto all’impianto vecchio, riducendo le attese nell’area Cretes, nella parte settentrionale di Les Deux Alpes, presso l’ingresso del paese.
Nella stagione ventura, sarà anche introdotta una nuova pista di facile percorrenza nella zona Vallee Blanche, dotata di innevamento artificiale tra i 1650 m e i 2100 m. Questa pista partirà dal punto più alto della zona, vicino agli arrivi degli impianti di risalita Super Venosc e Vallee Blanche, e condurrà fino alla base, permettendo a tutti di scoprire una zona meno frequentata dell’area.
Nuove piste a Les Deux Alpes (stagione sciistica 2023/2024)
Altre modifiche hanno incluso l’installazione di tre aree formative alla base, posizionate all’inizio, a metà, e alla fine del paese, tutte attrezzate con tapis roulant per chi è ai primi passi sulla neve. L’accesso a questi tapis roulant è gratuito.
Giacca creata per garantire comfort e grande performance durante l’attività sciistica; PFC Free, tecnologia di impermeabilizzazione senza l’impiego di sostanze PFC
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