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Ultimo aggiornamento: assicurazione sci e casco obbligatorio entreranno in vigore tra due stagioni

Ultimissimo aggiornamento in merito alla questione dell’assicurazione e del casco obbligatori sulle piste da sci. Dopo le voci che hanno iniziato a girare in estate, ecco la notizia ufficiale. La legge 363 del 3002 che è attualmente in vigore per le piste da sci non può essere accantonata.

Assicurazione sci e casco obbligatori sulle piste

Ancora due stagioni, almeno, in cui si dovrà fare i conti quindi con le vecchie regole, con le Regioni che avranno così due anni per adeguarsi alla nuova normativa. Il motivo del rinvio probabilmente è da ricercare ancora una volta nel Covid, con la possibilità di dare agli enti più tempo per adeguarsi a norme che saranno certamente stringenti, ma che garantiranno più sicurezza.

I temi importanti per chi gestisce gli impianti sembra non siano tanto il casco o l’assicurazione RC obbligatoria in sé, ma altre questioni tecniche su cui sembra si debba ragionare molto. La legge quadro attuale è unica, non si può scomporre e quindi occorrerà attendere ancora due anni per far entrare in vigore le nuove normative.

Esempio pratico

Facciamo un esempio pratico. L’art.30 del D.Lgs n.40/2021 prevede che “lo sciatore che utilizza le piste da sci alpino deve possedere un’assicurazione in corso di validità che copra la propria responsabilità civile per danni o infortuni causati a terzi”. Ma il secondo comma dello stesso articolo dice invece che il gestore degli impianti “ha l’obbligo di mettere a disposizione degli utenti, all’atto dell’acquisto del titolo di transito, una polizza assicurativa per la responsabilità civile per danni provocati alle persone o alle cose”. Ciò quindi vuol dire prendere accordi antecedenti con le compagnie assicurative e mettere in campo una serie di pratiche che saranno lunghe.

Tra fine maggio ed inizio aprile già si era parlato di un’entrata in vigore della nuova legge dal 31 dicembre 2023, con i gestori degli impianti che non sembravano infatti preoccupati dei nuovi obblighi. Ora che la stagione invernale è alle porte ecco che tutto diventa più chiaro ed ufficiale, e così l’obbligatorietà dell’assicurazione per gli sciatori e del casco fino a 18 anni può aspettare, fino al 31 dicembre 2023 appunto.

Forse non si è voluto sovrapporre i preparativi per questi nuovi obblighi alle incombenze relative al Covid, che già stanno impegnando di molto i gestori dei comprensori. Di seguito la comunicazione ufficiale che Anaf ha inviato nella serata di ieri:

Per sgombrare il campo da qualsiasi dubbio c’è una comunicazione che Anef ha mandato a tutti gli associati pochi minuti fa:

“Negli ultimi giorni ci è stato segnalato che varie fonti, tra le quali anche alcuni siti specializzati, stanno indicando termini sbagliati in merito alla data di entrata in vigore del Decreto Legislativo 40/2021, che introdurrà un’ampia revisione della Legge 363/03. Precisiamo che tale Decreto Legislativo, varato dal Governo il 28 febbraio 2021, entrerà in vigore solo dal 31 dicembre 2023. Infatti il DL Sostegno 1 (Decreto Legge 41/2021), all’art. 30, aveva stabilito l’entrata in vigore della nuova norma con il 1° gennaio 2022, ma tale data è stata poi prorogata al 31 dicembre 2023 nel corso dei lavori Parlamentari di conversione. La Legge di conversione del DL Sostegno (Legge 21 maggio 2021 n° 69) riporta chiaramente la modifica e la proroga dei termini rispetto alla prima formulazione del testo e rappresenta il riferimento normativo certo e definitivo per l’interpretazione della scadenza”.

Ecco invece il testo ufficiale del decreto:

In relazione all’entrata in vigore del D. Lgs. 28 febbraio 2021, n. 40 (a decorrere dalla data sua entrata in vigore sarà abrogata la legge 24 dicembre 2003, n. 363 ad eccezione dell’articolo 5, commi 1, dell’articolo 7, commi 5 e 6, e dell’art. 23) il DECRETO-LEGGE 22 marzo 2021, n. 41 (D.L. “Sostegni”), coordinato con la legge di conversione 21 maggio 2021, n. 69, ha stabilito all’art. 30, comma 11 (pag. 43) che: “11. Al decreto legislativo 28 febbraio 2021, n. 40, è aggiunto, in fine, il seguente articolo: «Art. 43-bis (Disposizione finale). – 1. Le disposizioni recate dal presente decreto si applicano a decorrere dal 31 dicembre 2023.”

Quindi, ad oggi, le norme del D. Lgs. 40 /2021 entrano in vigore dal 31/12/2023,
e di conseguenza (art. 40 “Adeguamento alle disposizioni della legge” del D. Lgs. 40/2021):

Le regioni, entro un anno dalla data di entrata in vigore del presente decreto (N.B. 31/12/2024), adeguano le proprie normative alle disposizioni di cui al presente decreto e a quelle che costituiscono principi fondamentali in tema di sicurezza individuale e collettiva nella pratica dello sci e degli altri sport della neve.

I gestori delle aree individuate ai sensi dell’articolo 4 (aree sciabili attrezzate) e degli impianti di risalita adeguano, entro due anni dalla data di entrata in vigore del presente decreto (N.B. 31/12/2025), gli impianti di risalita e le piste da sci alle prescrizioni stabilite dal presente decreto.

L’assicurazione diventa obbligatoria in Italia per sciare sulle piste da sci

Ci sono novità molto importanti per tutti gli appassionati di sci e per gli sciatori amatoriali. Oltre al rispetto rigoroso delle normative anti contagio relative al Covid, in base al Decreto legislativo num. 40 del 28 febbraio 2021, avranno infatti l’obbligo di assicurazione sci RCT (Responsabilità civile verso terzi).

Assicurazione sci obbligatoria

Insomma qualunque sciatore che si appresti ad utilizzare le piste da sci nelle zone dedicate deve obbligatoriamente possedere un’assicurazione che sia valida e che copra la responsabilità civile verso terzi per danni o per infortuni. Il gestore delle aree sciabili attrezzate e delle piste deve mettere a disposizione degli utenti, al momento dell’acquisto del biglietto o dello skipass, una polizza assicurativa apposita per danni provocati a persone o a cose.

Da questa norma sono escluse le piste dedicate allo sci di fondo. Per chi non possiede questo tipo di assicurazione è prevista una sanzione di carattere amministrativo che va dai 100 ai 150 euro, ed inoltre c’è il rischio del ritiro dello skipass.

Dove acquistare l’assicurazione sci

Lo sciatore che acquista l’assicurazione può scegliere se effettuare l’acquisto nel momento in cui compra lo skipass o presso le varie compagnie assicurative. Questa introdotta dal decreto è una modifica rispetto al passato, quando la legge 363/03 prevedeva solo l’obbligo per il gestore delle piste di stipulare un “contratto di assicurazione ai fini della responsabilità civile per danni derivabili agli utenti e a terzi per fatti derivanti da responsabilità del gestore”.

L’articolo 28 del Decreto recita così: “Nel caso di scontro tra sciatori, si presume, fino a prova contraria, che ciascuno di essi abbia concorso ugualmente a produrre i danni eventualmente occorsi”.

Quindi, in molti casi di incidenti sulle piste sarebbe impossibile stabilire di chi è la colpa, e quindi viene introdotto per comodità il concorso di colpa. La sola assicurazione RCT quindi potrebbe non bastare, e verrebbe quindi tirata in ballo l’assicurazione propria per infortuni, qualora lo sciatore però ne sia in possesso, visto che non è obbligatoria.

Alcune compagnie assicurative che offrono queste polizze, con formule giornaliere, per il weekend, settimanali, mensili o stagionali, sono: “Travel Ski” della Allianz, che garantisce assistenza sanitaria, responsabilità civile, rimborso del noleggio in caso di furto dell’attrezzatura sportiva; “Sci Noproblem” della Europ Assistance (responsabilità civile, copertura in caso di infortunio, rimborso skipass- lezioni di sci e noleggio sci; “Vacanze e sport sulla neve” della Ergo Assicurazione Viaggi, che offre una polizza contro gli infortuni e l’assistenza anche all’interno degli impianti sciistici.

L’introduzione dell’assicurazione obbligatoria è stata da un lato fortemente voluta, ma dall’altro anche molto criticata ed è stata oggetto di un lungo dibattito. Ha prevalso però la necessità di salvaguardare gli sciatori in termini di garanzia sul piano risarcitorio.

Tra sportivi ed appassionati infatti sono sempre di più gli sciatori che arrivano sulle piste, e quindi sempre più passi avanti vengono fatti sull’aspetto della sicurezza. La norma in vigore prende spunto dal Codice della Strada, ponendo sempre più parallelismi tra strada e piste da sci e tra automobilisti e sciatori, che si sono visti inoltre aggiungere l’obbligatorietà del casco.

Milano, firmato il protocollo per la riapertura delle aree sciistiche e fruizione degli impianti di risalita

Importante novità per tutto il mondo dello sci. Da oggi si può dire che ha ufficialmente ripreso il via tutto il movimento invernale e degli impianti sciistici italiani. A Milano infatti è stato firmato il protocollo per la riapertura delle aree sciistiche e per il ritorno all’utilizzo degli impianti di risalita sia nelle stazioni che nei vari comprensori.

L’accordo, che vale per gli sciatori non agonisti e per quelli amatoriali, è stato sottoscritto da FISI (Federazione Italiana Sport Invernali), ANEF (Associazione Nazionale Esercenti Funiviari), Federfuni Italia (l’associazione italiana delle aziende ed enti proprietari e/o esercenti il trasporto a fune in concessione sul territorio nazionale), AMSI (Associazione Maestri Sci Italiani) e COLNAZ (Collegio Nazionale Maestri).

L’accordo è molto importante perché, come detto, segna una vera ripartenza dopo l’emergenza Covid che ha tenuto bloccato l’intero movimento sciistico italiano durante la scorsa stagione. La montagna d’altra parte è un settore strategico per tutto il comparto turistico del nostro Paese, e questo accordo permette di riprendere le attività nel pieno rispetto delle regole che sono in vigore in questo momento in Italia circa il contenimento della pandemia.

L’accordo arriva dopo il via libera che era stato dato dalla Camera dei Deputati nei giorni scorsi circa l’utilizzo del Green Pass nelle stazioni sciistiche e negli impianti di risalita, sia nell’utilizzo che nell’accesso.

La federazione delle associazioni e delle realtà che rappresentano il mondo della montagna hanno diramato una nota ufficiale, nella quale si legge: “Le aziende funiviarie rivestono infatti un valore strategico per la tenuta degli equilibri socio-economici dei territori di montagna e del sistema turistico nel suo complesso – si legge nella nota federale – alimentando un importante indotto a vantaggio di molteplici operatori economici quali albergatori, commercianti, maestri e scuole di sci”.

Grazie a questo protocollo ora sono stati individuati finalmente quali sono i principi generali per l’accesso e per la fruzione in sicurezza delle aree sciistiche, quali le misure di prevenzione del contagio da Covid-19 e quali le linee guida per la ripresa delle attività nelle stazioni, nelle aree sciistiche e nei comprensori montani.

Linee guida che sono fondamentali in vista della prossima riapertura delle attività con l’inizio della stagione sciistica 2021/2022, che si spera possa trascorrere in sicurezza per gli sciatori e per i lavoratori. Saranno garantiti gli accorgimenti per il distanziamento, per i flussi di accesso delle persone e per il controllo del Green Pass necessario per utilizzare gli impianti. Mascherina sempre obbligatoria nell’utilizzo appunto degli impianti stessi, che avranno una portata dell’80% in quelli chiusi (funivie, cabinovie e seggiovie con cupola) e del 100% su seggiovie e skilift.

Il turismo bianco potrà così ripartire e proseguire il suo cammino di vera e propria locomotiva del turismo montano in generale, visto che dallo sci alpino e dalla sua filiera arriva la maggior parte degli incassi nel nostro Paese.

Dolomiti Superski, plaude per la scelta del Green Pass: stagione sciistica in partenza dal 27 novembre

Il grande carosello sciistico del Dolomiti Superski plaude alla decisione del Governo, e della Camera dei Deputati in particolare, di dare il via libera all’utilizzo degli impianti sciistici con il Green Pass.

Nuovo decreto Green Pass bis

Grazie al nuovo decreto Green Pass bis infatti, si regola l’utilizzo degli impianti di risalita nelle zone sciistiche, così da permettere un regolare (almeno in parte) svolgimento della stagione 2021/2022.

Nonostante il provvedimento debba ancora arrivare al Senato, dove potrebbero essere apportate modifiche che dettaglieranno alcune mancanze attuali, l’approvazione del decreto sull’utilizzo del Green Pass nelle aree sciistiche viene visto con entusiasmo da Dolomiti Superski, perché garantisce una vera ripartenza di tutto il comparto e perché arriva in anticipo rispetto all’inizio della stagione, permettendo così a tutti i lavoratori una preparazione adeguata.

Andy Varallo, Presidente di Dolomiti Superski, ha così commentato: “Sarà in ogni caso una grande sfida per noi, soprattutto dal punto di vista tecnico e organizzativo, ma siamo contenti di avere una prospettiva certa sull’inizio della prossima stagione invernale, che a questo punto pare essere garantita”.

Cosa prevede il decreto approvato alla Camera prevede

Il testo del decreto che è stato approvato alla Camera prevede quindi l’obbligo del Green Pass per accedere alle stazioni e agli impianti sciistici, i quali avranno capienza dell’80% nel caso in cui siano al chiuso. Nessuna limitazione invece per la vendita degli skipass. Sempre valide poi le precauzioni e le normative anti contagio: mascherina chirurgica a bordo degli impianti, rispetto delle distanze agli imbarchi. Chi non è vaccinato potrà avere il Green Pass con tampone molecolare negativo nell’acro delle 72 ore precedenti all’ingresso.

Dolomiti Superski ha lavorato molto in estate per ammodernare le sue strutture e per studiare tante nuove proposte per gli sciatori, sia per quanto riguarda le promozioni, sia per le varie tipologie di skipass. Tante novità nelle infrastrutture, con ammodernamenti agli impianti di risalita, alle piste e all’innevamento programmato. Un aumento quindi del comfort, della sicurezza e dell’efficienza di tutti i servizi garantiti.

Insomma lo scopo non è quello di creare nuove aree sciistiche ma di ottimizzare quelle già esistenti, migliorandole anche nei collegamenti e nei particolari. Tra le cose su cui è stata posta maggior attenzione ci sono la preparazione delle piste per garantire le migliori condizioni a sciatori e snowboarder e gli investimenti per la sostenibilità ambientale nel pieno rispetto delle Dolomiti.

Tutti gli impianti di risalita che erano stati realizzati per la scorsa stagione non sono purtroppo potuti entrare in funzione a causa dello stop dovuto alla pandemia, e saranno quindi tra le migliori novità della stagione che sta per iniziare, insieme appunto a tante altre strutture realizzate o portate a termine questa estate.

In totale sono stati effettuati investimenti per oltre 130 milioni di euro tra l’estate del 2020 e l’estate del 2021. Investimenti che daranno i loro frutti nella prossima stagione invernale. Un quarto di questa somma è stata destinata all’innevamento programmato.

Apertura degli impianti di Dolomiti Superski

L’apertura degli impianti di Dolomiti Superski è prevista per il prossimo 27 novembre, e dal 4 dicembre gli impianti saranno a pieno regime. Ricordiamo che questo carosello comprende ben 12 comprensori sciistici ed è tra i più grandi d’Europa. Le prime aperture saranno quelle di Cortina, Civetta, Plan de Corones, San Martino di Castrozza/Rolle, Carezza, Arabba/Marmolada e Fiemme/Obereggen. Il 4 dicembre sarà inaugurato anche lo ski safari Sellaronda, mentre per percorrere sci ai piedi il Giro della Grande Guerra occorrerà aspettare il 26 dicembre.

Impianti di Frontignano in arrivo il bando

Importantissima svolta che riguarda Ussita ed in particolare gli impianti sciistici di Frontignano. La parte agibile della stazione sciistica sarà infatti data in concessione per i prossimi nove anni, e la stessa concessione sarà poi rinnovabile in futuro.

Attendiamo quindi il bando di gara per l’aggiudicazione della concessione degli impianti sciistici di Frontignano, ma la buona notizia per tutti gli appassionati di sci e gli sportivi è che sicuramente nel prossimo inverno anche Ussita, dopo Sarnano e Bolognola, potrà tornare ad avere un’attrattiva turistica di tutto rispetto. Piste ed impianti di Frontignano sono quindi pronti a riaprire, anche se ancora non sappiamo né quando né con che modalità.

Bando gestione impianti, piste e rifugi di Frontignano

La giunta comunale di Ussita, guidata dal sindaco Silvia Bernardini, si è impegnata a pubblicare a breve il bando di gara per l’affidamento ad un privato della gestione di Frontignano e degli impianti sciistici che da sempre rendono questa località famosa. Va specificato che la parte interessata alla gara è quella ancora agibile, non lesionata quindi dal sisma del 2016. In questa zona, che è stata interessata da lavori di sistemazione e di riparazione, sembra quindi che ci sia un grande interesse per tornare ad offrire ai marchigiani e non solo un luogo in cui divertirsi.

Cosa prevede il bando

Il bando prevederà la gestione non solo degli impianti sciistici di Frontignano, ma anche quella dei rifugi Saliere, Cristo delle nevi, Cornaccione, con l’onere di manutenzione, battitura delle piste ed interventi ordinari. La concessione quindi non comprenderà le varie strutture ancora inagibili, sulle quali c’è comunque l’impegno di renderele disponibili non appena la burocrazia farà il suo corso. Una volta rimesse in funzione, anche queste parti saranno comprese nella concessione.

Il procedimento amministrativo di gara sarà il responsabile del servizio manutenzione del territorio e stazione di Frontignano. La concessione, secondo quanto indicato dalla Giunta, avrà una durata di 9 anni e sarà rinnovabile per altri 9. Partirà dalla stagione invernale 2021/2022 sino a quella 2029/2030, con possibilità, come detto, di rinnovo. Le tariffe dovranno essere proposte al Comune da parte del concessionario, e l’amministrazione verificherà la congruità dei prezzi di mercati. Saranno comunque previste tariffe agevolate per residenti, proprietari di seconde case, associazioni sportive con sede legale ad Ussita ed attività ricettive locali. Il gestore dovrà garantire l’apertura invernale dall’8 dicembre al 1 maggio. Una seggiovia ed un rifugio dovranno essere comunque fruibili anche nel periodo estivo.

Green Pass per gli impianti sciistici: ecco le ultime novità

Sta per ripartire la nuova stagione sciistica, sulle Alpi e sugli Appennini. La grande novità sarà l’utilizzo del Green Pass, strumento che dovrebbe permettere di contrastare la pandemia e di tornare ad un utilizzo sempre più crescente delle piste e degli impianti di risalita.

Stefan Hütter, responsabile marketing dell’Alpin Arena Senales, ha affermato che già «c’è anche molto interesse per l’allenamento ad alta quota sulla nostra pista da sci di fondo, la cui apertura è prevista per l’inizio di ottobre».

Per cominciare, gli sciatori che sono in possesso del Green Pass potranno accedere ad una parte della pista Grawand, mentre sul ghiacciaio (a 3.212 metri) si stanno ultimando i lavori su piste e impianti. Prosegue Hütter: «Per il momento è possibile sciare la mattina dalle ore 9 alle ore 12.30, ma appena le temperature lo permetteranno, garantiremo la possibilità di sciare tutto il giorno».

I lavori sugli impianti dell’Alpin Arena Senales proseguono spediti in vista proprio di un maggior numero di persone. Lukas Tumler, responsabile delle piste e degli impianti spiega: «Durante la primavera accumuliamo depositi di neve, che ora ci permettono di disporre di circa 200.000 m3 di neve da utilizzare nella preparazione delle piste».

Green pass per accedere alle piste da sci

Ricordiamo quindi a tutti che per poter accedere alle piste, tutte le persone con più di 12 anni devono essere dotati di Green pass. «Vogliamo offrire alle squadre in allenamento, – spiega Hütter – agli sciatori e al nostro staff un contesto il più sicuro possibile. Ecco perché abbiamo deciso di prendere questo provvedimento».

La capienza massima degli impianti sciistici

D’altronde sembra ormai approvato in Commissione Affari sociali l’emendamento di Elisa Tripodi, che vuole strutturare proprio la capienza massima degli impianti sciistici. La deputata valdostana ha così spiegato la sua proposta: «La possibilità di utilizzare il Green pass per l’accesso a funivie, cabinovie e seggiovie, senza limitazioni alla vendita dei biglietti, e dunque al numero di posti, può essere lo strumento che garantirà la piena ripresa dell’attività sciistica: una priorità per il destino delle nostre aree montane».

Parlamento e Governo dunque sembrano orientati a tenere gli occhi aperti sull’importanza del movimento turistico invernale. Prosegue la Tripodi: «Ho sempre sostenuto che lavorare su tutto il comparto del turismo vacanziero invernale dovesse essere una priorità per il Parlamento e per il Governo. Lavorare per tempo proprio per garantire certezze agli operatori del turismo. In Commissione Affari sociali è appena stato votato un mio emendamento proprio per garantire l’apertura degli impianti evitando che si ripeta quanto accaduto nel corso della stagione invernale 2020/2021».

Il voto favorevole a questo emendamento che garantisce l’accesso agli impianti ha chi possiede il Green Pass è un notevole passo in avanti, e getta le basi per una ripartenza del settore invernale, tanto duramente colpito nei mesi scorsi dalle chiusure. «Stabilire regole certe, garantendo la sicurezza della fruizione turistica senza penalizzare ulteriormente gli operatori, è un importante contributo alla ripresa dell’intero settore».

Già qualche giorno fa comunque, Valle d’Aosta e Trentino Alto Adige si erano esposte per sostenere l’obbligatorietà del Green Pass per tutti gli sciatori e tutti i lavoratori del comparto, unica soluzione per poter riaprire gli impianti quasi a pieno regime, mettendo sempre in conto una riduzione del numero di ingressi. La valle d’Aosta è la prima ad aver lanciato la proposta, per superare la logica del contingentamento all’ingresso, che tanto ha fatto soffrire gli imprenditori del settore.

Subito dietro si è posto il Trentino Alto Adige, che oltre alla certificazione verde propongono anche un aumento della capienza delle funivie e delle cabinovie fino all’80% della portata, contro l’attuale 50%. Le associazioni di categoria fanno notare poi che nella scorsa stagione, nelle stazioni dove le norme erano chiare e precise, non si sono registrati particolari problemi.

Cortina, dove lavorare in smart working a 2.400 metri di quota

Le Dolomiti, come ben saprete, sono patrimonio Unesco. A Cortina, uno dei luoghi simbolo di queste terre, è possibile lavorare in tranquillità ammirando il bellissimo panorama in un ufficio unico, con pareti di vetro create appositamente.

Oggi insomma vi presentiamo la Panoramic Business Room, che va ad arricchire le proposte di Cortina Delicious, ideale per chi vuole conciliare lavoro, sport, vacanze e relax completo mantenendo sempre alto il livello di sicurezza. La stanza si trova a Cortina d’Ampezzo, vicino alle piste del Col Gallina, a passo Falzarego. Queste piste sono collegate all’intero circuito del Dolomiti Superski, garantendo quindi il massimo dei servizi e delle possibilità.

Panorama spettacolare, ecco cosa si vede dalla stanza

La stanza gode di una vista eccezionale su tre pareti, grazie alla struttura di vetro che permette di spaziare a 360 gradi sulle montagne forse più belle del mondo: Lagazuoi, Sass de Stria, Tofane, Gruppo del Sella e Marmolada.

Servizi offerti per lo smartworking

In questa stanza composta quindi di vetro, abete e larice, è possibile avere a disposizione una rete wi-fi veloce, varie prese per ricaricare dispositivi elettronici, un impianto audio ed uno di riscaldamento, una scrivania con sedia ergonomica. Tutto insomma per scrivere, inviare mail, partecipare a riunioni a distanza, ricercare sul web. Insomma lavorare e restare operativi mentre si è in vacanza.

Un vero e proprio luogo dei sogni per chi vuole arricchire il proprio soggiorno qui a Cortina con piccoli lavori, letture, studio, buona musica e relax in un luogo unico e privato. All’interno c’è il massimo comfort grazie all’utilizzo di vetro basso emissivo che garantisce il massimo isolamento termico.

Quanto è grande la Panoramic Business Room?

La Panoramic Business Room misura 5 metri quadri e permette l’ingresso ad una sola persona alla volta. Assolutamente sicura, viene pulita e sanificata quotidianamente. C’è anche una webcam per monitorare le condizioni atmosferiche del luogo, strumento in più per decidere se usufruire di questo servizio.

Chi è l’ideatore?

L’idea è di Raniero Campigotto, che ha spiegato la filosofia che si trova dietro a questo progetto: “lavorare bene per lavorare meglio! Ho pensato che in questo periodo difficile fatto di paura, pandemia e isolamento la Panoramic Business Room possa rappresentare una soluzione per rimanere operativo e produttivo in un ambiente che risolleva lo spirito e incentiva alla riflessione. Uno stimolo positivo che porta alla speranza di un futuro migliore”. Raniero vorrebbe mettere a disposizione gratuitamente la stanza per gli studenti meritevoli delle scuole, affinché possano godersi una giornata di relax conciliandola con le proprie passioni.

Come raggiungere la Panoramic Business Room

Per raggiungere questo luogo dei sogni partite dal rifugio Col Gallina, che dista 15 km da Cortina e dalla Val Badia. Potete arrivare qui con l’auto o con l’autobus percorrendo la Grande Strada delle Dolomiti (SS 48) in direzione passo Falzarego. Una volta arrivati al Rifugio deciderete se recarvi alla stanza a piedi, con le ciaspole (comprese nel prezzo insieme al frontalino per discesa) o con gli sci alpinismo. Percorrerete un tracciato dedicato di 3 km e di 400 metri di dislivello. Per chi vuole si può arrivare anche con lo skilift del Col Gallina sci ai piedi, collegato al circuito del Dolomiti Superski.

Quanto costa la stanza per lavorare in smartworking in quota?

Il costo della stanza è di 120 euro comprendente:

  • colazione sostanziosa, dolce e salata
  • aperitivo tipico locale, con tagliere misto e bottiglia di Prosecco
  • pasto caldo, a base di zuppe nutrienti e golose.

La “Room” è utilizzabile su prenotazione dall’alba al tramonto, non oltre per motivi di sicurezza. In caso di necessità viene fornita assistenza in motoslitta.

Per prenotarla:
+39 0436 – 2939 / 339 4425105
info@rifugiocolgallina.com

Il progetto della Panoramic Business Room va ad aggiungersi, a Cortina, alla Starlight Room 360. Un parallelepipedo dotato di pareti trasparenti e di tutti i comfort necessari per lavorare e rilassarsi al tempo stesso.

Cervinia, il 16 ottobre inizierà la stagione invernale

Cabinovia Cervinia Plain Maison

Come comunicato dall’azienda Cervino spa che gestisce le piste e gli impianti della comprensorio sciistico di Breuil – Cervinia, la stagione invernale inizierà il 16 ottobre (covid permettendo). La stagione sciistica inizierà come detto sopra il 16 ottobre 2021 per poi concludersi il 1 maggio 2022.

“Come da tradizione Breuil-Cervinia è la prima stazione della Valle d’Aosta ad inaugurare la stagione invernale e sarà l’ultima a chiudere”.

“La Cervino spa, come anche tutte le altre stazioni sciistiche, spera di ricevere al più presto informazioni chiare e definitive in merito alle condizioni di apertura dei propri impianti. L’avvio della stagione è alle porte e il settore dello sci è in fermento; i nostri comprensori, ampi e sicuri, sono pronti ad accogliere nuovamente i tantissimi appassionati della neve e della montagna”.

Per quanto riguarda Valtournenche gli impianti di risalita saranno operativi dal 20 novembre al 18 aprile, a Torgnon e Chamois l’apertura degli impianti è prevista per il 27-28 novembre e dal 4 all’8 dicembre, l’11 e il 12 dicembre e dal 18 dicembre al 3 aprile 2021 gli impianti saranno aperti tutti i giorni.

Perché i giocatori di basket NBA indossano le maschere da sci? Questi occhiali vengono chiamati in gergo Champagne Goggles

Le maschere da sci hanno fatto recentemente la loro comparsa anche sui campi da basket dell’NBA. I giocatori della squadra dei Milwaukee Bucks infatti, dopo la loro vittoria nel famosissimo torneo di basket americano, hanno dato vita a dei festeggiamenti importanti, e si sono scatenati, tra l’altro, indossando dei particolarissimi occhiali da sci.

Non è però una cosa così strana, visto che da qualche stagione ormai nel massimo campionato di basket americano c’è questa tradizione dopo le vittorie. Un rito che non tocca solo la pallacanestro, ma che ha invaso anche altri sporto americani. Vediamo quindi nello specifico a cosa servono queste maschere da sci, che sono state ribattezzate Champagne Goggles.

Il rito dei Champagne Goggles

La notizia ha fatto il giro del web dopo che la squadra di basket dei Milwaukee Bucks ha vinto il campionato NBA americano, e dopo aver festeggiato sul parquet si è spostata negli spogliatoi. Qui tutta la squadra, compreso il campione e giocatore più rappresentativo Giannis Antetokounmpo, ha indossato degli occhiali da sci molto particolari.

Perchè si indossano le maschere da sci anche chiamate occhiali da sci?

Questi occhiali o maschere da sci sono degli oggetti particolari, molto grandi, simili a quelli che sono usati negli sport invernali per riparare gli occhi degli atleti, ma anche nelle scorse stagioni dell’NBA sono stati usati dai giocatori di basket. In realtà i giocatori di pallacanestro li indossano durante i festeggiamenti per proteggersi dai fiumi di champagne che scorrono nel campo e negli spogliatoi, ma anche da eventuali tappi che possono volare e rischierebbero di mettere in pericolo la salute degli atleti.

Perchè sono chiamati Champagne Goggles?

Ecco perché sono chiamati “Champagne Goggles”, ed ormai sono diventati una presenza fissa, quasi fossero un rito, in ogni festeggiamento delle squadre vincitrici nei vari sport americani. La loro presenza, insomma, sta a certificare un festeggiamento in atto e la vittoria di un titolo.

Per evitare quindi che il liquido dello champagne o peggio ancora il tappo delle bottiglie possa finire negli occhi, gli atleti americani hanno pensato bene di indossare gli occhiali e le maschere da sci. Ma con il passare del tempo questa è diventata una moda molto remunerativa per gli atleti stessi, che così possono fare pubblicità a noti marchi e aziende che producono attrezzature per lo sport.

Nell’ultima occasione, quella del festeggiamento di Antetokounmpo con gli Champagne Goggles, si vede benissimo il famoso baffo della Nike. I grandi brand hanno tutto l’interesse quindi a far sì che questa pratica prosegua nel tempo. Intanto, come dicevamo, questi occhiali hanno fatto il loro ingresso anche in altri sport come il baseball e il football americano. Chissà, forse tra qualche tempo arriveremo a vederli addirittura nei campi di calcio di tutta Europa. Lo sport e la pubblicità non hanno davvero più confini.

Strada del Fargno, aperta per bici e pedoni la nuova ordinanza del Comune di Bolognola

A seguito di una prima verifica effettuata dal personale del Comune di Bolognola sulla strada comunale Pintura – Forcella del Fargno è stata ritenuta percorribile esclusivamente a piedi, in bicicletta, nonché ai soli mezzi autorizzati. Forze dell’Ordine e soccorsi.

Questa è la nuova ordinanza del Comune di Bolognola

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