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Nella località sciistica di Bolognola o meglio di Pintura di Bolognola (MC) è presente una pista per bob e slittini, questa pista dedicata ai bambini ma anche ai grandi che si vogliono divertire in maniera diversa è indicata sulla cartina delle piste di Bolognola come “pista Madonnina” ed è servita da un impianto di risalita che nella fattispecie si tratta del tappeto Madonnina (tapis roulant Madonnina).
Sono presenti diversi noleggi a Bolognola per affittare i bob e gli slittini.
Il prezzo dello skipass giornaliero per divertirsi sulla neve è di euro 5.
Nonostante il meteo bizzarro di febbraio, Bolognola in questo weekend è l’unica località sciistica aperta delle Marche e come hanno comunicato dalla pagina ufficiale facebook di Bolognola ski è anche l’unica skiarea ad essere aperta tra Bologna e Pescara. Gli impianti e le piste da sci saranno aperte anche domani 9 febbraio.
Nota bene: per chi non ha la card dovrà aggiungere 3€
Lo skipass valido solo per il tappeto Madonnina che serve la pista dedicata ai bob e slittini costa 5€
Noleggi aperti
Scuole sci e snowboard aperte
Rifugi aperti
Per maggiori informazioni www.bolognolaski.it
Quest’anno si celebra il trentesimo anniversario della prima vittoria in Coppa del Mondo di sci da parte di Kristian Ghedina, che oggi è l’ambasciatore di Cortina 2021.
Il successo di Kristian Ghedina avvenne proprio a Cortina d’Ampezzo, nel corso dell’ultima edizione della Coppa del Mondo di sci alpino maschile che si tenne proprio sulle Tofane.
Quel giorno era il 3 febbraio 1990, e le condizioni non erano delle migliori perché la visibilità era scarsa. Kristian Ghedina aveva vent’anni e mostrò a tutti una discesa magistrale sulla pista Olympia delle Tofane, arrivando al traguardo con il tempo di 1:34.39. Al secondo posto, a soli 16 centesimi si piazzò lo svizzero Daniel Mahrer.
Ghedina ha iniziato così la sua carriera nella maniera migliore; carriera poi proseguita alla grande, visto che è stato per anni il miglior discesista azzurro, quello che ha portato a casa il maggior numero di vittorie, fino a quando questo record non gli è stato tolto da Dominik Paris nel corso dell’attuale stagione sciistica.
Kristian Ghedina non è stato importante solo per il mondo dello sci, ma in generale per tutto lo sport italiano. Lui, prima di tutto, ha una storia familiare e personale incredibile, che lo rendono anche una bellissima persona. E’ figlio infatti di Adriana Dipol, la prima donna maestra di sci a Cortina d’Ampezzo. Nel 1989 Ghedina conquista il suo primo podio: arriva terzo nella discesa libera della Val Gardena, sulla pista Saslong che poi lo ha visto vincitore altre 4 volte in carriera.
Nel 1990 poi conquista la vittoria in casa e poi il primo posto ad Åre, in Svezia. Negli anni ’90 il team di sci italiano venne soprannominato Italjet: una squadra leggendaria di velocità di cui Kristian Ghedina era il vero motore. Anno dopo anno non passa stagione agonistica che il soprannominato Kristian d’Ampezzo non conquisti molte medaglie, e nel 1998 diventa il primo italiano a conquistare il trofeo dell’Hahnenkamm sulla Streif di Kitzbühel, e a vincere il superG sulla pista norvegese di Kvitfjell, nel 2000.
Nel 2006 si ritira dalle gare agonistiche con 33 podi, 13 vittorie in Coppa del Mondo, 3 medaglie mondiali e ben 167 gare di discesa libera, un record. La figura ideale insomma per fare da ambasciatore ai prossimi mondiali di Cortina 2021. Dal 2016 Ghedina porta in giro per il mondo il sogno dei Mondiali, ed è protagonista di tante iniziative insieme al comitato organizzatore. Inoltre è protagonista di attività live, di comunicazione, digital e social con i fan e gli sci club.
Ghedina sarà protagonista anche alle finali di Coppa del Mondo 2020 a Cortina, in programma dal 18 al 22 marzo. Un grande evento, una vera e propria festa dello sport e dello sci maschile a Cortina, che dopo 30 anni ritorna come protagonista dell’agonismo. In questa occasione il campione azzurro vivrà l’esperienza in pista insieme agli appassionati.
Kristian Ghedina ancora oggi ricorda la data della sua grande vittoria, 30 anni fa. Praticamente sconosciuto già era in testa alla classifica generale. Poi in una gara, con poca neve, Kristian esce di pista e per un infortunio salta due gare in Val d’Isere. A soli 15 giorni dall’incidente però decide di gareggiare nella sua Cortina. Ecco poi il grande successo che lo ha portato nell’olimpo degli sciatori, perché la vittoria in casa è sempre la più bella.
Su quelle montagne Kristian Ghedina ha trascorso l’infanzia, con la casa dei genitori che si trovava proprio sul Tofane, imparando a sciare grazie alla madre, che lo ha lasciato all’età di 15 anni dopo un incidente sugli sci.
Ma lo sci è stato sempre la vita per Kristian, impossibile da lasciare, una passione che lo ha reso forte e che lo ha fatto diventare grande. Cortina resta il momento più emozionante della sua carriera.
Si chiama Loox The Alpine Club, ed è la principale novità della stagione sciistica 2019/2020 a Obereggen, in una delle zone più amate dai turisti e dagli appassionati di montagna e di sci.
Nel corso degli anni questa zona della Val d’Ega ha lavorato duramente per ottimizzare gli impianti di risalita, tanto che proprio quest’anno è stata inaugurata la seggiovia a 8 posti Reiterjoch, che ha lo scopo di rendere più rapidi i collegamenti con Pampeago e Predazzo. Inoltre è stato anche potenziato il sistema di innevamento programmato.
Ora però il miglioramento interessa anche tutto il sistema dei servizi, così come dimostra anche l’avvenieristico rifugio Oberholz che è stato inaugurato nella stagione 2016/2017 ed il nuovo après-ski Loox, creato proprio dalla società impianti Obereggen Latemar Ag-Spa. Un bellissimo edificio che è stato progettato dal talento degli studi Geisler&Trimmel e Unisono Architekten, e che in sé racchiude tutta la bellezza del design, con due aree sovrapposte tra loro ed un soffitto in legno davvero spettacolare.
Una delle due parti è rivolta verso la pista Oberholz, mentre l’altra parte ha la vista sulla valle e sulle cime bellissime delle Alpi occidentali.
Esternamente, la struttura è stata progettata e disegnata sulla base del tradizionale tetto a due falde che è tipico di queste zone. Poi si è proseguito nel plasmarla in base alle varie funzioni.
Così gli interni e i frequentatori vedranno soddisfatte le loro esigenze: i lati della struttura sono inarcati a formare spazi molto ampi e che regalano bellissimi panorami, che riescono a valorizzare al meglio il contesto in cui l’edificio è così perfettamente integrato ed inserito. Tutti gli ambienti hanno altezze differenti e si alternano aree più ampie ad altre più intime, sempre con alternanza di zone che si aprono verso l’esterno.
Dentro poi, i legni antichi sono una delle attrazioni principali, con colori naturali che riscaldano l’ambiente e stoffe di color antracite. Un ambiente quindi che mescola le tradizioni della montagna e delle tipicità con linee e soluzioni di design che guardano al futuro.
In un contesto dove si incontrano le valli, dove la montagna regala ancora un po’ di silenzio dunque, ecco un edificio che rappresenterà il cuore pulsante della zona sia in inverno che in estate, con una terrazza bellissima che accoglierà sciatori ed appassionati per un attimo di meritato relax. Inclusi in questo edificio anche un bar, un ristorante ed una pizzeria, per non farsi mancare le tipicità culinarie della zona e della tradizione tirolese. Tutti piatti che uniscono i sapore alpino a quello mediterraneo e le pizze cotte nel forno a legna.

Per chi ama divertirsi ecco poi un nuovo concetto di divertimento, con musica fino a tarda notte e le zone divise tra loro che si ispira ai club urbani più importanti. La terrazza è riparata dal vento, c’è un lounge bar con ampio panorama in cui le ore più belle sono forse quelle del tramonto. Il Loox è invece il locale vero e proprio, dietro ad un’ampia vetrata, dove si balla e si ascolta musica. Sopra al bar si aprono e si affacciano delle nicchie rialzate che sovrastano l’ambiente. Un ambiente unico per cene e feste tra amici o per le serate dopo una giornata di sci sulle piste.
Giornate in pista che finiscono comunque tardi, visto che a Obereggen tutti i martedì, giovedì e venerdì si scia anche in notturna fino alle 22.
Loox – The Alpine Club esalta quindi il concetto di divertimento anche grazie ad un ricco calendario di eventi ed un programma settimanale variegato con artisti locali, cantanti famosi e dj internazionali.
Dal lunedì alla domenica dalle ore 14 alle ore 2.30
Per informazioni visitate il sito www.looxthealpineclubobereggen.it
La Val di Funes si rifà il look, e mette in programma la costruzione di due nuovi impianti di risalita grazie ai quali raggiungere la Val Gardena.
L’associazione albergatori della Val di Funes ha presentato questo progetto insieme ad imprenditori della zona e a privati. Ora però si dovranno superare molti problemi per far partire i lavori.
Per ora c’è solo lo studio di fattibilità che i promotori hanno fatto arrivare sul tavolo del sindaco di Funes. L’idea è quella di costruire una cabinovia che colleghi Santa Magdalena e Brogles, e poi di costruire una funivia che arrivi fino a Seceda, nel territorio del comune di Santa Cristina.
Un progetto che dovrebbe avere un costo di 40 milioni di € e che, come detto, è stato promosso dal comitato Zukunft Villnöss. Ecco però che iniziano i problemi, visto che sia gli enti locali della Val di Funes, sia l’Unione europea, stanno facendo resistenza perché l’1% del progetto ricade in quella che è considerata area protetta, la Natura 2000.
A queste difficoltà però il presidente dell’associazione Florian Profanter non si vuole arrendere. C’è però ancora un problema e riguarda il Comune di Funes, visto che il sindaco Peter Pernthaler non sembra entusiasta delle nuove costruzioni. Va ricordato che negli ultimi 3 anni il numero dei pernottamenti nella zona è salito da 145 fino a 258 mila, e che quindi il sistema turismo in valle è una delle fonti primarie di entrate e di sostentamento. Un sistema turistico tra l’altro sostenibile e basato sull’accoglienza nei masi.
Con l’aumento dei numeri dei turisti sono però aumentati anche i turisti mordi e fuggi, quelli cioè che arrivano, non lasciano risorse elevate e, anzi, in alcuni casi deturpano la zona, calpestano i prati, si fanno solo foto e gettano rifiuti nel bel mezzo della natura senza rispettare le regole. Il pensiero del sindaco è proprio questo: se il turismo a cui si va incontro è questo, nessun progetto sarà realizzato.
La Val di Funes è stata oggetto di molte discussioni su questo potenziamento degli impianti nel corso degli anni. La zona è paesaggisticamente molto bella, un ambiente incontaminato che ancora non è interessata dal turismo di massa. Lo sci alpino, ad esempio, si pratica solo grazie allo skilift Filler in località Santa Maddalena.
Contrario al progetto anche il popolarissimo Reinhold Messner, che ha subito fatto sentire la sua voce per cercare di fermare il progetto e proteggere l’area montana e naturalistica.
Dopo le recenti nevicate a Bolognola impianti aperti da domani fino a domenica 9 febbraio. Questa mattina la temperatura sulle piste da sci della skiarea di Pintura di Bolognola era di -6 gradi e come dichiarato dalla società che gestisce gli impianti e piste non appena l’intensità del vento si ridurrà verranno riattivati i potenti cannoni per continuare a produrre altra neve così da aumentare il divertimento degli appassionati di sci e snowboard.
Nota bene: per chi non è in posssesso della card vanno aggiunti 3 euro
Neanche l’Abruzzo è stato risparmiato dalle forti raffiche di vento, il record della è registrato a 2433 metri di quota sul Gran Sasso presso il Rifugio Franchetti con una intensità/velocità di 175 Km/h.
Vi ricordate della notizia sulla sostituzione della seggiovia triposto Pallottieri nella skiarea Aremogna a Roccaraso?
Il nuovo impianto di risalita sarà una cabinovia, la cabinovia Pallottieri e sarà pronta entro in autunno. I lavori già pianificati inizieranno non appena il manto nevoso scomparirà quindi a fine aprile. Anche per questo impianto l’azienda scelta è la Leitner ropeways che costruirà la quinta cabinovia del comprensorio sciistico dell’Alto Sangro.
Le raffiche di vento che stanno imperversando da giorni sui Monti Sibillini hanno abbattuto a Frontignano di Ussita, l’albero di mele selvatiche detto in dialetto “lo Schiancio“. Questa pianta è il uno dei simboli della località sciistica di Frontignano (MC) in quanto in passato ha dato il nome alla stazione di partenza della seggiovia quadriposto. Questo impianto di risalita è stato chiudo dal terribile terremoto che ha colpito le Marche nel 2016.