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Bolognola by night, la foto scattata da Andrea Amici

Bolognola by night, la foto scattata da Andrea Amici
Bolognola by night - foto credits: Andrea Amici

La spettacolare foto scattata nella località sciistica di Bolognola (MC) nelle Marche da Andrea Amici.

Apres ski, quando la neve sostituisce la consolle del dj ed video è subito virale

Sam Oates in veste di dj mentre è in consolle durante l'apres ski presso lo Chalet La Folie Douce

Il video virale dell’apres ski girato nello chalet La Folie Douce che sta facendo il giro del mondo, dove un ragazzo, Sam Oates, fa ballare centinaia di sciatori utilizzando la neve come una vera e propria consolle da dj.
Non manca neanche la macchina del fumo che in questo caso viene imitata dal suo fidato amico.

Che cos’è la consolle da deejay?

Con la parola consolle si indica tutta l’attrezzature utilizzata dal dj (mixer, giradischi/piatti e lettori mp3/cd) per potersi esibire e quindi mixare (in gergo suonare) i brani musicali.

Guarda il video di Sam Oates mentre mixa durante l’apres ski

La foto del giorno di Michele Conti scattata al Lago di Pilato

La foto del giorno di Michele Conti scattata al Lago di Pilato
Credits: Michele Conti insieme al suo cane Mauja al Lago di Pilato (Monti Sibillini - Marche)

La foto del giorno è quella di Michele Conti protagonista in questo scatto insieme al suo amico a 4 zampe Mauja (razza Alaskan Malamute) scattata dalla fotografa Elena nelle vicinanze del Lago di Pilato sui Monti Sibillini nelle Marche.

Coronavirus, cancellate le gare di Coppa del mondo di sci a Yanqing

Coronavirus, cancellate le gare di Coppa del mondo di sci a Yanqing
Gli addetti dell'organizzazione mentre disinfettano il pavimento

La Fis ha ufficialmente cancellato le gare di Coppa del Mondo di sci che erano in programma in Cina per i prossimi 15 e 16 febbraio, con una discesa ed un superG, il tutto a causa del Coronavirus.

Le notizie che in questi giorni stanno facendo il giro del mondo circa il Coronavirus che si sta diffondendo e che ha avuto origine in Cina, hanno portato la FIS (Federazione internazionale dello sci) e la Federazione cinese a cancellare le due gare che erano in programma proprio in Cina per il 15 ed il 16 febbraio 2020 nella località di Yanqing.

Programma delle gare cancellate a causa del Coronavirus

In programma c’erano le gare di velocità di sci, con una discesa e un superG. Le due gare avevano un valore importante perché erano dei test preolimpici in preparazione dei giochi di Pechino 2022. Gianfranco Kasper, Presidente della FIS, ha dichiarato: “Anche se il rischio di contagio è basso nella zona prevista per le gare, la salute e il benessere degli atleti e di tutti i partecipanti alla Coppa del mondo è una nostra priorità. Gli atleti devono poter pensare solo alle loro performance, soprattutto nel caso di una nuova pista di gara”.

Nei prossimi giorni sarà proprio la FIS a comunicare le date nelle quali si recupereranno le gare cancellate a causa del Coronavirus. Per quanto riguarda invece le gare femminili, erano già in programma per il marzo 2021, ed ora nello stesso periodo si proverà ad inserire a calendario anche le gare maschili.

Il Coronavirus quindi non causa solamente contagiati e purtroppo morti, ma moltissimi problemi a tutto il sistema internazionale. Un vero dispiacere non solo per gli atleti che potevano così iniziare un’importante preparazione, ma anche per tutti gli appassionati, visto che le gare del 15 e 16 febbraio erano la prima tappa cinese di Coppa del Mondo di sci, proprio a Yanqing.

Casper ha proseguito: “Con grande dispiacere tutti i soggetti coinvolti si sono trovati obbligati a cancellare le gare di Coppa del mondo di Yangqing. Sarebbe stato il primo storico appuntamento di Coppa in Cina e il primo test event in vista delle Olimpiadi invernali di Pechino 2022”.

Nei giorni scorsi le piste che avrebbero dovuto ospitare le gare di Coppa del Mondo avevano ospitato le prime gare ufficiali dei Chinese National Winter Games, giunti alla quattordicesima edizione. Gare utili anche ai rappresentanti FIS per valutare le qualità dei tracciati, del manto nevoso e dell’organizzazione generale.

Chi è Kinsey Wolanski, la donna in costume che a Schladming ha invaso la pista

Chi è Kinsey Wolanski, la donna in costume che a Schladming ha invaso la pista
Un fermo immagine dell'arrivo di Vinatzer insieme a Kinsey Wolanski

Schladming è stata negli ultimi giorni teatro di una vicenda che ha fatto il giro del mondo! Un’incredibile invasione di pista da parte di una donna, sicuramente avvenente, che in costume da bagno si è presentata lungo il percorso tagliando il traguardo prima di Alex Vinatzer al termine della seconda manche dello slalom maschile.

Chi è la donna in costume?

La donna si chiama Kinsey Wolanski, ed è famosa per essere la moglie di un noto produttore di film pornografici. La sua invasione ha fatto sì che il cronometro si fermasse circa 60 secondi prima, facendo così credere all’atleta italiano di aver fatto il miglior tempo in gara. Una gioia che quindi è stata solo virtuale per lo sciatore azzurro, fino a quando non ha capito che il suo tempo era di soli 13 centesimi migliore di quello di Noel, che era fino a quel momento al comando della classifica.

Tutte le invasioni della modella Kinsey Wolanski

Kinsey Wolanski ha 23 anni, come detto è fidanzata con un produttore e attore porno, ed è sia un’attrice che una modella russa. La ragazza non è nuova ad esibizioni di questo tipo, visto che recentemente aveva fatto un’altra invasione al Wanda Metropolitano di Madrid per la finale di Champions League tra Liverpool e Tottenham, al minuto numero 17. Una sceneggiata con lo scopo di fare pubblicità al marito, la cui immagine era perfettamente visibile sul costume.

Kinsey Wolanski viene scortata fuori dalla pista da sci dalla sicurezza

Cosa c’era scritto sul cartellone mostrato sulla pista da sci di Schladming?

Kinsey Wolanski questa volta è entrata in pista portando un cartellone in cui c’era scritto RIP Kobe (riposa in pace Kobe), messaggio per la scomparsa del famoso campione di basket americano. Le solite modalità che fanno discutere quindi, anche se questa volta il messaggio possiamo dire che era migliore e più nobile rispetto alle uscite precedenti dell’attrice russa.

Perchè fa queste invasioni?

Le invasioni di Kinsey Wolanski sono infatti un modo per farsi pubblicità, e niente di più. Dopo l’invasione nella finale di Champions aveva dichiarato di essere soddisfatta, visto che i suoi followers su Instagram erano passati da 300.000 a 2 milioni, che ora sono diventati 3 milioni.

Queste invasioni non sempre finiscono bene però per Kinsey Wolanski, visto che la scorsa estate è stata arrestata per un’invasione nel corso della finale di Coppa America. Alla fine della gara, per tornare allo sci, lo sciatore azzurro ha chiuso al sesto posto la sua gara, quando ormai i riflettori erano tutti puntati su Kinsey Wolanski.

I giudici di gara hanno infatti fatto ricorso al cronometraggio di riserva per calcolare bene i tempi e recuperare quello dell’italiano. L’atleta ha poi scherzato su instagram dicendo “Guardate, ho una nuova fidanzata”, postando una foto su Instagram che ritraeva la scena quanto mai insolita, aggiungendo poi: “Credo sia il fotofinish più curioso di sempre”.

https://www.instagram.com/p/B74QUdboODL/?utm_source=ig_web_copy_link

Guarda tutte le foto della modella

https://www.instagram.com/kinsey/

Plan de Corones, come sarà la nuova cabinovia Olang 1+2

Cabinovia Olang 1 + 2: La nuova stazione a Plan de Corones - rendering © schlotthauer matthiessen architecturemade

Plan de Corones è nel pieno della stagione sciistica invernale ma sta già guardando al futuro, con le novità che riguardano la cabinovia Olang 1+2 e le 3 nuove stazioni dell’impianto di risalita che saranno inaugurate nella stagione 2020-2021.

Kronplatz in italiano Plan de Corones, è una delle più grandi skiarea del Dolomiti Superski, ed ora annuncia l’affidamento del progetto che riguarda nuovi impianti di risalita che vanno da Plan a Valdaora (cabinovia Olang 1+2) e delle stazioni rispettive di valle, di monte e quella intermedia.

Il progetto è affidato allo studio di architettura tedesco Schlotthauer Matthiessen Architecturemade che ha vinto lo specifico concorso per progettati nuovi involucri per la cabinovia, che sarà marchiata Doppelmayr.

Caratteristiche tecniche cabinovia Olang 1+2

Un fiore all’occhiello che sarà inaugurato nella prossima stagione invernale quindi. Impianto a 10 posti che prenderà il posto della vecchia a 6 posti. Sarà una monofune e potrà trasportare fino a 3900 passeggeri all’ora con una velocità di 6,5 metri al secondo, e sarà l’impianto con maggiore capacità a Plan de Corones.

Attualmente la funivia si compone di due parti, e sia in estate che in inverno è il collegamento principale per tutti i turisti che animano il comprensorio e che vogliono raggiungere la cima. Il vecchio impianto è attivo dal 1989 con capacità di 2160 persone all’ora.

Cabinovia Olang 1 + 2: La nuova stazione a Kronplatz – rendering © schlotthauer matthiessen architecturemade
  • Il primo tratto, Olang 1 collega la stazione di valle a Valdaora a quota 1164 metri con quella intermedia a quota 2089 metri. Il dislivello di 913 metri è coperto in 8 minuti e mezzo.
  • Il secondo tratto Olang 2 sale dalla stazione intermedia fino alla stazione a monte (2275 metri), con un percorso di altri 3 minuti. Anche il nuovo impianto farà passare i turisti da un troncone all’altro senza trasbordo.

Una struttura completamente rinnovata anche nelle tre stazioni, con la realizzazione del progetto affidate all’impresa di costruzione di membrane Temme Obermeier Srl di Rosenheim, e all’azienda di costruzioni in acciaio INMetall Srl di Merano che fornirà le strutture ondulate del tetto. Sarà creata una copertura trasparente autonoma ed un involucro che conterrà tutti gli elementi. Il tetto creerà un ampio spazio in cui le strutture si muoveranno tranquillamente.

Il design del nuovo impianto di risalita

Tutte le tecnologie resteranno invece fuori dalla copertura, con una cupola trasparente a protezione dei macchinari. I colori delle nuove stazioni saranno il nero, il bianco ed il grigio chiaro. Questo aspetto sarà fondamentale nelle nuove strutture, perché permette di creare una bella continuità tra gli ambienti interni e gli ambienti esterni. La struttura più particolare sarà quella della stazione intermedia, con morbide onde trasparenti, che sono anche in continuità con il resto della struttura. La trasparenza è un elemento caratteristico della nuova funivia.

I passeggeri noteranno sin da subito un aumento del comfort, con aree informazioni più ampie, le casse più accessibili e nuovi spazi per uffici all’interno. A monte ci sarà un nuovo ascensore che farà accedere direttamente al ristorante Kron.

Per maggiori informazioni vi invitiamo a visitare il sito ufficiale di Plan de Corones.

Atomic Hawx ultra connected, scarpone da sci che controlla come stai sciando

Atomic Hawx ultra connected, scarpone da sci che controlla come stai sciando
Il primo piano dello scarpone da sci Atomic Hawx ultra connected

Atomic è un vero e proprio leader nel settore dei materiali tecnici per lo sci. Ecco che ora lancia sul mercato una novità che unisce lo sport e la tecnologia applicata con Hawx Ultra Connected, uno scarpone da sci intelligente che potrete trovare disponibile dalla stagione 2020/2021.

Atomic Hawx Ultra Connected è l’evoluzione del modello Hawx

Un modello di scarpone che è in sostanza una vera e propria evoluzione dello scarpone Hawx, che già da tempo è uno dei migliori prodotti della Atomic e che unisce il concetto di leggerezza a quello delle prestazioni nel mondo dello sci. Ora ecco un modello che si è sviluppato grazie al lavoro di tecnici e collaboratori di Altenmarkt, esperti di biomeccanica dell’Università di Salisburgo e Salzburg Research.

Con l’app Atomic la sciata è sempre sotto controllo

Lo scarpone ora dà la possibilità, attraverso un app mobile di Atomic, di avere una mappatura ed un’analisi digitale. Nello strap dello scarpone sono stati infatti introdotti alcuni sensori, oltre che nella scarpetta, che registrano e tengono sotto controllo tutti i dati nel corso dell’attività sciistica: controllo, pressione, equilibrio ed inclinazione in curva.

Proprio per questo lo strap può essere comprato separatamente, per utilizzarlo poi in qualsiasi tipo di scarpa. Il sistema riconosce così le abitudini e il comportamento, e tiene conto di tutti i parametri come velocità, dislivello, inclinazione, distanza. Tramite la app sarà possibile monitorare tutti i valori.

Tutto questo garantisce un’esperienza nello sci davvero unica, con la possibilità di valutare la performance e migliorarla poi intervenendo sui punti deboli. Inoltre è possibile attivare una community di appassionati e professionisti con i quali confrontare i dati e paragonarli. Si può perfino mettere a paragoni i dati con quelli dell’ex campione Benni Raich.

Tutto il 2021 per Atomic sarà un anno ricco di novità, con un avvicinamento al pubblico femminile e con una serie di campagne pubblicitarie importanti, proprio per lanciare le novità negli scarponi e nell’uso di nuovi materiali.

La tecnologia applicata allo scarpone da sci Atomic Hawx Ultra Connected

Lo scarpone Atomic Hawx Ultra Connected è quindi un concentrato di tecnica e tecnologia applicata allo sci, che offre funzioni importanti di tracciamento dei dati e di analisi digitali all’avanguardia, grazie appunto all’utilizzo della App gratuita che è in grado di dare un feedback immediato a chi scia. L’app è disponibile da adesso sullo store Apple per iOS e da ottobre per tutti gli altri dispositivi. Hawx Ultra Connected è il primo scarpone che dispone ed integra sensori all’interno.

L’app funziona come una normale app sportiva dunque ma in più elabora dati relativi alla vostra discesa in tempo reale come presa di spigolo, spostamento delle ginocchia, forza gravitazionale, accelerazione, curve. Tutto insomma per avere ben chiara la vostra capacità di condurre lo sci con un buon controllo. Uno strumento molto utile sia a livello individuale che, come abbiamo visto, a livello di gruppo, con la possibilità di gestire più sensori tramite una singola app. Ogni performance viene poi comparata con i dati ideali mappati e presenti nello strumento.

Per chi sono consigliati?

Consigliatissimo quindi sia per i professionisti che per gli appassionati che vogliono migliorare la loro tecnica in montagna.

Free to Ski, il tour fa tappa a Folgaria e Bardonecchia il 10 e 17 febbraio

Free to Ski, il tour fa tappa a Folgaria e Bardonecchia il 10 e 17 febbraio

Febbraio è il mese in cui ritorna un doppio grande appuntamento a Bardonecchia (TO) e a Folgaria (TN). Si comincia il 10 febbraio con Free To Ski, tour indipendente dedicato ai venditori italiani, che poi replica il 17 dello stesso mese.

Due appuntamenti gratuiti con Free To Ski quindi, dedicati a tutti gli operatori ed i rivenditori di articoli sportivi invernali che quindi potranno incontrarsi, confrontarsi e provare tutte le novità dei grandi marchi come Armada, BlackCrows, ATK bindings, Blossom, Elan, K2, SCOTT, Mammut, Roxa e di marchi storici come Alpina, Carrot, Ferrino e Vitalini.

Un appuntamento quindi B2B che merita di essere vissuto dagli operatori e dai professionisti del settore, per tutto ciò che riguarda l’attrezzatura del mondo freeski e non solo. Nei giorni dell’evento ci saranno delle aree hospitality in cui saranno presenti i rivenditori italiani che potranno conoscere tutte le novità della nuova stagione.

Free To Ski 2020 tour è completamente gratuito

Per tutti i dealer ci sarà in omaggio uno skipass giornaliero e un buono pranzo. L’evento Free To Ski torna nel 2020 dopo il grande successo dello scorso anno con un tour indipendente e completamente gratuito che promette tanto e che non cambia il suo format.

Tutte le aziende presenti si sono unite per dar vita a questo bellissimo progetto, con l’obiettivo di essere sempre più vicini al mondo dei dealers e di promuovere il settore del Freeski e Mountaineering. Tutto il meglio per il mondo della montagna: sci, abbigliamento e accessori.

Monti Sibillini, il mistero della scomparsa della baronessa de Rothschild

La baronessa de Rothschild scomparsa sui Monti Sibillini

Jeannette May era una nobildonna inglese diventata poi la baronessa de Rothschild. La sua storia è diventata però famosa a causa della sua sparizione avvenuta nel corso di una tormenta di neve sui Monti Sibillini, nelle Marche, alla fine del 1980.

I resti della baronessa e della sua dama di compagnia Gabriella Guerin sono stati trovati dopo 14 mesi, era il 27 gennaio del 1982, vicino al Lago di Fiastra, in un bosco. Il mistero non è stato mai risolto, ma sin dai primi momenti si pensò ad una morte bianca, cioè causata da un assideramento durante una passeggiata nella bufera.

L’ipotesi della passeggiata

Dopo poco tempo però anche l’ipotesi della passeggiata apparve improbabile, e si pensò quindi all’omicidio. L’ultimo testimone la vide nella piazza di Sarnano alle ore 19 del 20 novembre del 1980. Il mistero quindi della scomparsa iniziò a diventare di pubblico dominio.

Il movente preciso

La pista dell’omicidio fu quella più accreditata, visto che c’era un movente preciso: la baronessa era venuta a conoscenza di alcune verità scomode su alcuni traffici illegali. Pensate poi che l’orologio da polso della donna (che era un Omega automatico) fu trovato vicino allo scheletro ed era fermo al 12 dicembre, due settimane dopo la sua scomparsa. Che cosa successe nel frattempo è ancora un mistero.

Dagli abitanti della zona viene definito il giallo del secolo. Le truppe e le squadre di soccorso sorvolarono la zona per molto tempo, e si mobilitarono anche il console inglese e il marito della baronessa. Una mattina, grazie ad uno squarcio tra le nubi, fu individuata l’auto che era sommersa dalla neve. Vicino all’auto una baita dove le donne avevano cercato riparo, che però era bruciata.

Perchè la baronessa de Rothschild si spinse in montagna con la bufera di neve in corso?

Se le donne erano arrivate fino alla baita con la bufera, doveva esserci un buon motivo. Cosa l’aveva spinta a prendere una strada di montagna partendo dall’Hotel di Sarnano dove alloggiava? Dopo altri 13 mesi furono ritrovati i copri delle donne, morsi dai cinghiali

Quali sono le ipotesi del presunto omicidio?

Le ipotesi sulle cause del presunto omicidio sono molte: imprudenza, giri loschi, ricettazione di gioielli e quadri, traffici di armi e droga. Il magistrato che seguì per molto tempo le indagini è morto da poco tempo, e con esso anche tutte le piste per trovare la verità. Nel 1989 venne pronunciata una sentenza aperta, con una serie di ipotesi prese in esame ma nessuna vincente sulle altre.

La baronessa de Rothschild era una donna che viveva nello sfarzo, frequentava ambienti di lusso e ricchi, tanto che il suo nome è apparso anche durante le indagini del caso Orlandi. La sua vita si muoveva tra opere d’arte e antiquari, non senza ombre.

Nel corso delle indagini dopo la scomparsa, fu subito scartata l’ipotesi del sequestro a fin di estorsione, visto che nessuno chiese un riscatto. Quasi certamente si trattò di un appuntamento segreto, e la signora non era nelle Marche solo per acquistare una casa di campagna. Due erano gli scenari: all’appuntamento non arrivò a causa della bufera, oppure vi arrivò ma accadde qualcosa di brutto.

Ma come detto l’orologio da polso segnava la data del 12 dicembre. Quindi la baronessa sopravvisse nella bufera 13 giorni o ci fu un depistaggio? Una delle ipotesi fu che le signore trovarono rifugio per giorni nella baita, e poi furono spostate o si recarono sull’altro lato della montagna. Tra le ossa ritrovate mancavano quelle del collo e alcune parti del cranio. Il caso passò quindi a Roma. Una scomparsa che resta ancora un mistero.

Lo sapevi che in Italia c’era una seggiovia per raggiungere la spiaggia?

Una foto storica della seggiovia utilizzata per raggiungere la spiaggia del lido di Spina in provincia di Ferrara

Forse non molti di voi sanno che negli anni ’60 per andare in spiaggia si prendeva la seggiovia! A Casal Borsetti, in provincia di Ferrara, la spiaggia di Lido di Spina si poteva raggiungere con una seggiovia pianeggiante con cui i turisti arrivavano al mare.

Si trattava di una seggiovia pianeggiante

La seggiovia era un modello pianeggiante, per il resto identica a quelle che si vedono in montagna. Aveva lunghezza di un km, con partenza dal campeggio Spina al centro della pineta della Riviera ed arrivo in spiaggia. Oggi c’è ancora il campeggio ma non più l’impianto, di cui restano delle foto che ritraggono i turisti pronti per tuffarsi in spiaggia senza macchina grazie al mezzo di trasporto davvero particolare.

Chi ha avuto l’idea di costruire la seggiovia?

L’idea di costruire qui la seggiovia sulla spiaggia è stata di Mario Dell’Eva, e la realizzazione si è basata sul progetto del geometra Fulvio Nascivera. Dopo qualche anno la seggiovia fu però smantellata per forti problemi di corrosione causati dall’aria e dalla salsedine del mare.

Caratteristiche tecniche dell’impianto

Fu però il primo mezzo biposto a morse fisse che fu realizzato in Italia, visto che fu costruita nel 1968. Aveva ben 10 piloni e superava il dislivello di zero metri. I turisti si potevano sedere nei 127 seggiolini e la corsa era unica, avanti ed indietro dal campeggio fino alla spiaggia, vicino alla riserva naturale della Sacca del Bellocchio, con un tragitto di circa 15 minuti.

Perchè fu costruita?

Un’idea davvero molto particolare da tenere a mente, soprattutto per gli amanti della montagna che hanno visto seggiovie e funivie solo in alta quota. All’epoca il campeggio da cui partiva la seggiovia era molto frequentato, ma si trovava molto lontano dalla spiaggia: ecco allora che fu trovato un metodo comodo e sicuro per raggiungerlo.

Oggi la seggiovia è stata sostituita da un bus navetta

Il servizio era utilizzato gratuitamente da chi soggiornava nel campeggio, e fino al 1974, anno dello smantellamento, funzionò molto bene. Tra le cause della fine del servizio, oltre alla corrosione, anche gli alti costi di manutenzione. Nel campeggio oggi non c’è più traccia della seggiovia. Alla stazione di arrivo sulla spiaggia c’è un bar, e i turisti vengono portati al mare da un semplice bus navetta.

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