Per la prima edizione dell’evento Dolomiti Top Music che si terrà a Madonna di Campiglio, è stato scelto il deejay parigino Bob Sinclar che suonerà il prossimo 31 marzo in quota sul Monte Spinale.
Il concerto in quota del famoso di djBob Sinclar è fissata dalle ore 17 alle ore 19 durante il tramonto e regalerà a tutti i partecipanti delle forte emozioni grazie anche allo splendido scenario delle Dolomiti di Brenta.
Vediamo ora in dettaglio il programma del Dolomiti Top Music:
ore 15.45 – apertura telecabina Spinale
dalle 15.45 alle 18.00 – risalita al Monte Spinale
ore 16.00 – dj set in quota a cura di Andrea & Michele di Radio Deejay, warm-up con Lori B, Frankie P & Ciuffo
dalle 17.00 alle 19.00 – concerto in quota con Bob Sinclar
ore 19.00 – ritorno a valle con telecabina Spinale
Dove acquistare i biglietti
E’ possibile acquistare i biglietti per il Dolomiti Top Music online fino sabato 31 marzo ore 13.00 direttamente sul sito di GetTicket.it oppure presso Info Point Azienda per il Turismo che si trova in via Pradalago, 4 a Madonna di Campiglio.
Questi sono gli orari dell’ufficio turistico: tutti i giorni fino a venerdì 30 marzo – 9.00-13.00 e 14.30-18.30 mentre sabato 31 marzo – 9.00.13.00
Prezzi biglietti dj set Bob Sinclar
Il costo del biglietto intero è € 25 mentre il biglietto ridotto costa € 15 (bambini fino a 10 anni non compiuti), questi prezzi sono validi solo per l’acquisto effettuato nelle biglietterie di Campiglio.
Cosa comprende il biglietto
Il prezzo del biglietto include oltre l’accesso al dj set/concerto in quota del dj Bob Sinclair anche il trasporto in telecabina Spinale (andata e ritorno).
Per maggiori dettagli è possibile chiamare l’Azienda per il Turismo Madonna di Campiglio Pinzolo Val Rendena al seguente numero di telefono: +39 0465 447501
Una delle principali stazioni sciistiche in Norvegia occidentale è Voss Resort che dista solo un’ora di auto dalla località Bergen ed a 5 chilometri dal centro abitato di Voss. Voss resort offre per gli appassionati dello sci alpino e snowboard 23 piste con differenti livelli di difficoltà per un totale di 40 km. Per quanto riguarda gli impianti di risalita a disposizione degli sportivi ce ne sono 10 alcuni di loro con partenza dal centro di Voss.
Arricchisce l’offerta turistica la presenza dello snowpark, pista per sci in notturna, piste per lo sci di fondo e di aree interamente dedicate ai bambini. Oltre alle abbondanti nevicate l’innevamento è garantito da un impianto di neve artificiale.
Non solo sci a Voss Resort
Per gli appassionati dello shopping non c’è che l’imbarazzo della scelta, infatti nel villaggio di Voss sono presenti oltre 100 negozi e non mancano i locali per l’apres ski.
Leitner ropeways realizzerà a Voss, rinomata località turistica norvegese la prima stazione funiviaria, ferroviaria e degli autobus riunite nello stesso edificio.
Dopo i due ultimi prestigiosi progetti firmati dall’azienda altoatesina sul fronte della tecnologia trifune – la funivia sul ghiacciaio austriaco dello Stubai e l’impianto record sul versante svizzero del Piccolo Cervino (che entrerà in funzione nel prossimo settembre) – ecco ora la prima cabinovia trifune della Scandinavia, che verrà realizzata a Voss, in Norvegia. Un progetto che rientra nel piano di rinnovamento del famoso comprensorio escursionistico e sciistico di Monte Hanguren, promosso da Voss Resort AS e Voss Gondol AS con un investimento complessivo di 31 milioni di euro.
Dove si trova la stazione sciistica di Voss?
Voss sorge in posizione strategica lungo la linea ferroviaria che collega Oslo e Bergen, ed è meta preferita di numerosi sportivi ed escursionisti sia in inverno che in estate. La scelta di un impianto di tipo trifune non segue solo l’attuale tendenza del momento, ma è dettata anche dalle particolarità morfologiche del luogo, che si contraddistinguono, nella parte iniziale del tracciato, per un notevole dislivello e per la necessità di sorvolare un’ampia zona residenziale. Il nuovo impianto entrerà in funzione nell’estate 2019, sostituendo la precedente funivia va e vieni “Hangursbanen”, già dismessa da tempo, ma rimasta nel cuore di locali e turisti per le sue cabine gialle e rosse ribattezzate “Dinglo” e “Danglo”. Al loro posto, il nuovo impianto sarà dotato di tredici cabine modello “Symphony” design Pininfarina, da 35 posti ciascuna, in grado di trasportare sino a 1.500 persone all’ora; un viaggio di solo sette minuti.
In un unico edificio la stazione funiviaria, quella degli autobus e quella dei treni
Il nuovo impianto avrà una lunghezza di poco più di due chilometri e rientra in un progetto complessivo che rivoluzionerà tutta la mobilità di Voss. La stazione a valle sarà infatti integrata in una moderna struttura che ospiterà anche la stazione ferroviaria e quella degli autobus, in modo da creare, a ridosso del centro di Voss, un centro intermodale, snodo chiave per la mobilità urbana. L’intento è proprio quello di rendere la nuova cabinovia parte integrante del sistema di trasporto pubblico, ottimizzando l’uso di autobus, treni e impianto di risalita: la stazione della funivia, al terzo piano dell’edificio comune, sarà direttamente accessibile sia dalla fermata degli autobus che si trova al piano-terra, che dai binari dei treni, la cui stazione sorge al primo piano.
Anche presso la stazione a monte non mancheranno le novità con la costruzione di un ristorante panoramico per 450 persone, che darà vita ad un’unica e armoniosa unità strutturale insieme alla stazione funiviaria.
Voss è rinomata non solo come meta turistica invernale ma anche come destinazione estiva, soprattutto per gli escursionisti e gli appassionati di parapendio, e per questo il nuovo impianto sarà in funzione tutto l’anno, rendendo la località norvegese una destinazione ambita 365 giorni all’anno.
“Abbiamo scelto LEITNER ropeways per realizzare questo progetto non solo per la lunga e felice collaborazione che si protrae da anni , ma anche perché il sistema trifune da loro presentato è in assoluto il più avanzato e sicuro oggi disponibile sul mercato” rivela Øyvind Wæhle, amministratore delegato di Voss Resort AS e Voss Gondol AS.
Grandi protagonisti nella tecnologia trifune
Con questo nuovo progetto LEITNER ropeways conferma la propria posizione di leader di mercato nei Paesi Scandinavi e al contempo riafferma il ruolo da protagonista sul fronte degli impianti trifune. Le realizzazioni di successo dell’azienda altoatesina sul versante della tecnologia trifune sono oramai davvero numerose ed importanti, a partire dall’impianto che da Bolzano conduce fino a Soprabolzano, sull’altopiano del Renon, superando un dislivello di oltre 1.000 metri, alleggerendo significativamente il traffico cittadino. O ancora l’impianto trifune Les Prodains, che collega le località sciistiche francesi di Morzine e Avoriaz. Da ultimo non si possono non citare la funivia Eisgratbahn recentemente entrata in funzione sul ghiacciaio dello Stubai, in Tirolo, e la funivia trifune più alta del mondo, sul Piccolo Cervino, versante svizzero, che da fine settembre permetterà di raggiungere quota di 3.883 metri.
Grave incidente nella stazione sciistica di Gudauri una delle mete preferite dagli amanti dello sci e snowboard, situata in Georgia.
Al momento ci sono purtroppo otto feriti di cui due hanno riportato gravi traumi a causa dell’incidente avvenuto a causa di un guasto all’impianto di risalita.
Dove si trova la seggiovia impazzita?
Per chi non conoscesse la stazione stazione sciistica di Gudauri, è posizionata ad un’altitudine di 2200 metri e si trova in Georgia a circa 120 chilometri dalla
capitale Tbilisi.
Che cosa è successo?
La seggiovia all’improvviso ha invertito la direzione ed a grande velocità ha iniziato a girare al contrario scaraventando gli sciatori per terra.
Qualcuno si è lanciato dai seggiolini per evitare l’impatto con la stazione a valle dell’impianto.
I giornali locali ed Inerfax hanno confermato il bilancio dei feriti che si attesta in questo momento a 8 di cui due in condizioni gravi.
Il ministero dell’Economia del Paese ha contattatto tempestivamente il produttore della “seggiovia impazzita” Doppelmayr-Garaventa affinchè i loro tecnici possano verificare che cosa abbia causato il guasto.
Le probabili ipotesi che hanno causato il guasto
Le ipotesi più probabili potrebbero essere sbalzi di tensione o problemi al sistema frenante della seggiovia.
Chi di voi conosce l’acroski? Questa disciplina oggi non esiste più, ma dal 1988, quando fu presentata alle Olimpiadi di Calgary e fino al 2000, ha sicuramente fatto un pezzo di storia dello sport invernale.
L’acroski viene anche chiamato balletto sugli sci
L’acroski viene anche chiamato balletto sugli sci, proprio perché gli atleti si muovono e danzano proprio come fanno coloro che praticano pattinaggio artistico, ma al posto dei pattini gli atleti indossano racchette e sci, e al posto della pista di pattinaggio c’è invece una bella discesa piena di neve! Ma come sono, o meglio, erano vestiti gli atleti dell’acroski? Tute rigorosamente intere, colori forti e sgargianti (in classico stile anni ’80), tessuti pieni di luccichini e maniche gonfie, oltre alle classiche gonnelline per le signore. Gli atleti si esibivano su basi musicali, che spaziavano dalla musica classica fino al rock!
In quale categoria faceva parte l’acroski?
Alle Olimpiadi il balletto sugli sci faceva parte della categoria freestyle, ed oltre all’acroski c’erano le gobbe ed i salti.
Quando è stato eliminato l’acroski?
Come detto, dal 2000 è stato eliminato dalle competizioni ufficiali su volere della FIS (Federazione Internazionale di Sci). La nascita di questo sport fece però storia in qualche modo, e risale agli anni ’70, quando negli Usa il freestyle divenne popolare, comprendendo tutto ciò che rendeva il modo di usare lo sci diverso da sci alpino e sci di fondo. Quindi gobbe, salti, acrobazie varie, mosse di ogni tipo iniziarono a prendere piede tra gli atleti, sia uomini che donne.
Dagli anni ’70 quindi l’acroski inizia ad essere considerato come disciplina vera e propria, addirittura aggiungendo la musica come contorno e base alle esibizioni. L’idea fu di Suzy Chaffee, che praticava pattinaggio artistico e danza. Tra i grandi personaggi di questo sport ricordiamo Bob Howard, varie volte campione mondiale di questa disciplina ed ideatore di varie mosse usate poi negli anni, come il salto mortale realizzato piantando le racchette a terra per lanciarsi in aria. Nel tempo altri atleti hanno proposto mosse in cui non si usavano gli sci, ma si effettuavano movimenti e coreografie simili al pattinaggio artistico. Il balletto sugli sci prevedeva sia l’utilizzo degli sci per darsi la spinta in aria, sia acrobazie varie fatte in discesa lungo una pista e per 90 secondi, con una giuria che assegnava voti su piroette, acrobazie, costumi e performance generale.
Il primo campionato del Mondo di Acroski
Nel 1980, un anno dopo che il freestyle fu riconosciuto disciplina ufficiale, si disputò il primo Campionato del Mondo con balletto sugli sci. Da quel momento l’acroski entrò a far parte della cultura popolare e sportiva, con bellissimi video realizzati anche da sceneggiatori famosi.
L’inizio e le cause del declino dell’Acroski
Proprio nel momento di maggior successo, dopo che il balletto, i salti e le gobbe furono ammesse alle Olimpiadi come sport dimostrativi, iniziò il declino dell’acroski. Il freestyle, come ricordato, era sport dimostrativo a Calgary, nel 1988, e poi anche ad Albertville nel 1992. Balletto e salti restarono discipline dimostrative, mentre le gobbe riuscirono a diventare disciplina ufficiale olimpica. Dal 1994, a Lillehammer, anche il salto entrò tra gli sport olimpici, facendo restar fuori solo l’acroski. Un insuccesso dovuto soprattutto agli scarsi spettatori in tv, e all’idea dell’organizzazione di aggiungere altri sport che necessitavano di una giuria per decidere il vincitore. Altra causa del declino dell’acroski fu la nascita ed il successo di un altro sport freestyle che ebbe molta più presa tra atleti professionisti e che è disciplina olimpica dal 1998: lo snowboard.
Oggi vi accompagniamo in Alta Baviera, proprio a 10 km dal confine con l’Austria, dove si trova una delle località sciistiche più famose d’Europa: Garmisch Partenkirchen. Per poter sciare, è necessario prendere il trenino o la funivia, che dal paese in 75 minuti portano fino in cima alla Zugspitze (2962 metri), la montagna più alta di Germania.
Qui il panorama è mozzafiato, tra le vette, i due ghiacciai, le tre cime di Waxenstein e i due laghi, Badersee e Eibsee. A questo punto potete scegliere o di ammirare il panorama con uno sguardo fino a 250 km di distanza, o avviarvi sui sentieri delle passeggiate facendo poi sosta nei ristoranti della zona.
Tutto sulle piste ed impianti nel comprensorio sciistico Garmisch-Partenkirchen
Garmisch-Partenkirchen è il comprensorio sciistico che ospita tutte le attrazioni ed i servizi necessari per gli amanti dello sport invernale.
E’ composto da due ski area distinte:
Garmisch Classic
Zugspitze
La prima ha circa 40 km di piste per discesa, con 19 piste dedicate a sci alpino e ben 18 impianti di risalita divisi tra le tre aree di Hausberg, Alpspitze e Kreuzeck. Nelle prime due zone trovate le discese più facili e alla portata di tutti, mentre nella terza zona ci sono tracciati ideali anche per competizioni internazionali. Oltre alle piste, anche un’area per slittino ed uno snowpark.
Nella seconda, lungo il pendio della Zugspitze le piste sono invece 12 (totale di 21 km) con 8 impianti. Lo skipass ha un costo leggermente più elevato rispetto a Garmish Classic, ma potete godere anche di 3 piste per slittino, 21 igloo che formano un villaggio e la vista spettacolare sul ghiacciaio. La pista più famosa che proprio non potete perdervi se siete appassionati è la Kandahar a Kreuzeck, con dislivello di 940 metri per una lunghezza di 3,3 km. Qui come detto si disputano anche gare di Coppa del Mondo. La pista più lunga misura invece 5 km.
Ricapitolando, qui ci sono 26 impianti di risalita:
4 funivie
6 seggiovie
11 skilift
3 cabinovie
1 funicolari
1 tapis roulant
L’alta quota è ideale anche per chi vuole divertirsi con lo slittino sfruttando il ghiacciaio sulla Zugspitze. Un divertimento disponibile tutto l’anno: d’estate è possibile prendere i mini-bus gratuiti, mentre in inverno si possono noleggiare slittini e caschi per poi tuffarsi nelle piste dedicate. Per chi ama lo sci di fondo e skating, Garmisch Partenkirchen offre 28 km di tracciati e, nelle vicinanze, altri 250 km di piste. Sono invece 100 i km dedicati a sci alpinismo, e a Gudiberg c’è il trampolino olimpico per salto con gli sci alta 50 metri! Disponibile anche l’Olympic Ice Sports Center per il pattinaggio, proprio dove ebbero luogo i Giochi Olimpici Invernali del 1936. Qui si può anche praticare hockey.
Insomma, il comprensorio di Garmisch Partenkirchen è adatto sia a principianti che a professionisti, e la quantità di piste e rifugi accoglienti rende il luogo un paradiso turistico. Notevole la proposta di percorsi per escursioni, ed affascinante la possibilità di raggiungere 1780 metri di quota con la cabinovia, per godere dello splendido panorama e del rifugio Sonnenalm, con terrazza e cucina tipica.
Nel dicembre 2017 è entrato in funzione il nuovo impianto della funivia Eibsee, che ha due cabine da 120 posti ciascuna: più comodità e più panorama per voi!
Ricordate poi che con la Alpspitzbahn potete arrivare a 2050 metri e la piattaforma panoramica AlpspiX, con vista di 1000 metri verso il basso. Da qui potete ridiscendere a piedi o con gli impianti.
Un’impresa eccezionale quella che è riuscito a fare lo snowboarderJamie Barrow sul lago ghiacciato di St. Moritz, in Svizzera. Trainato da un veicolo, che in questo caso era una Maserati Levante, l’atleta britannico è riuscito a battere il record di velocità al traino!
Il veicolo scelto per trainare lo snowboarder è stato il Suv Maserati Levante
La Maserati Levante ha trascinato Barrow fino a toccare velocità di 151, 57 km/h all’andata, e di 147,72 km/h al ritorno, toccando così la media di 149,65 km/h. Un’impresa che fa seguito a quella che Barrow aveva già portato a termine nel 2016, quando sempre sullo stesso lago aveva toccato la velocità di 99.87 km/h trainato però da un’auto.
Che tipo e quale marca di gomme termiche sono state utilizzate?
Per effettuare la prova, il Suv Maserati aveva montato gomme Pirelli Scorpion Winter con battistrada chiodato, precisamente 474 chiodi per gomma ognuno lungo 4 cm. L’aderenza è stata così molto buona sul ghiaccio del lago, ed inoltre le 4 ruote motrici dell’auto hanno contribuito.
La lunghezza del percorso utilizzato durante il record di velocità
Il percorso è lungo 900 metri, recintato e lavorato da mezzi battipista, e la prova, come detto, si è svolta cronometrando il tempo nelle due direzioni, prima andata e poi ritorno. Il cronometraggio è avvenuto su distanza di 100 metri, con apposita strumentazione, da un funzionario del Guinness World Record.
Gioia per i responsabili Maserati, nello specifico il responsabile marketing Jacob Nyborg che ha dichiarato: “Aiutare Jamie a battere il nuovo record era dunque l’occasione perfetta per dimostrare le capacità in fuoristrada della Levante. Jamie è un atleta incredibile: siamo certi che saprà mettere a segno in futuro altre straordinarie imprese e da parte nostra ci auguriamo di poterlo aiutare a infrangere altri record di velocità”. Incredibile entusiasmo anche per Jamie Barrow: “Il Maserati Levante è stato eccezionale sulla neve e sul ghiaccio, garantendo l’aderenza necessaria per poter raggiungere una velocità molto elevata. L’adrenalina è sempre pazzesca quando si va così veloci e quindi sono molto contento di non aver perso il mio sangue freddo e di aver mantenuto in linea lo snowboard per arrivare a frantumare il vecchio record”.
Per portare a termine l’impresa, sono state necessarie tante componenti. La preparazione atletica e la tenacia di Barrow, ma anche la tecnologia messa a disposizione da Maserati, sia col sistema di trazione integrale Q4 e sterzo elettro assistito. La trazione soprattutto permette una risposta immediata ad ogni variazione di condizione nella guida.
Dopo 6 anni è tornato e ci fa sognare di nuovo. Il video di Andrea Ruello mentre scende dalla Sasslong del (Domo in dialetto) Duomo di Ancona.
SCIANDO IN ANCONA.SASSLONG DEL DOMODOPO 6 ANNI SONO TORNATO!La pista era in discrete condizioni. Ringrazio i gattisti-automobilisti per avermi fresato il manto nevoso.
Gepostet von Andrea Ruello am Dienstag, 27. Februar 2018
A seguito delle nevicate di questi giorni, tutti gli appassionati della neve con ogni mezzo hanno cercato di divertirsi, ma quest’uomo ha battuto tutti, infatti alcuni civitanovesi lo hanno immortalato mentre con una motoslitta scorrazzava per le vie di Civitanova Marche in provincia di Macerata. Esattamente la foto è stata scattata in viale Vittorio Veneto a pochi metri dal lungomare sud.
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Il Ministero delle Infrastrutture ha sbloccato finanziamenti per 6 milioni di euro alla Regione Abruzzo, soldi con i quali si completeranno alcune importanti opere di accesso ai comprensori sciistici e si completeranno opere accessorie, come servizi e parcheggi.
Quali sono i comuni che beneficeranno degli investimenti?
I comuni interessati dai lavori sono tutti nell’aquilano: Rocca di Cambio, Rocca di Mezzo, Ovindoli,Lucoli,San Demetrio. Per presentare l’intero progetto, Pierpaolo Pietrucci (presidente della Commissione Territorio del Consiglio regionale) ha organizzato una conferenza stampa in cui si è sottolineata l’importanza delle opere in completamento sulla base delle grandi opportunità e dei margini di crescita che offre questo territorio.
Per il reperimento delle risorse è stato creato un vero e proprio partenariato, con il Comune di Ovindoli come capofila, una rete di soggetti che proseguiranno assiduamente a lavorare per lo sviluppo dell’Altopiano delle Rocche, inserendo tale progetto in una più ampia visione di infrastrutturazione e destagionalizzazione del turismo montano. Gli interventi andranno infatti ad apportare vantaggi alle province di Pescara, Chieti e Teramo.
Ovindoli grazie alla nuova funivia verrà collegata a Rocca di Mezzo e Campo Felice
Sono 7 quindi le opere che sono state individuate come primarie nell’Altopiano delle Rocche, e tra queste c’è l’intervento che andrà a completare le infrastrutture proprio nei bacini sciistici della zona di Ovindoli – Monte Magnola, Rocca di Mezzo e Campo Felice. Il risultato sarà una mobilità garantita e facilitata in tutta la zona, con un collegamento tra la Marsica (Ovindoli – Monte Magnola) e la parte dell’aquilano (Rocca di Mezzo e Campo Felice). Si completerà l’impianto di risalita ideale a superare le pendenze montane nella zona, con cavi e veicoli sospesi. Un progetto, nella sua totalità, che vedrà l’impegno di ben 16 milioni di euro e di altri 250.000 per la progettazione, che prevede interventi su parcheggi, mobilità multimodale ed impianti di risalita. Tra i 7 interventi da effettuare, 2 nello specifico riguardano impianti sciistici:
miglioramento dell’accessibilità stradale agli impianti sciistici teramani di Prati di Tivo. Importo: 4 milioni di euro. Soggetto attuatore: Provincia di Teramo;
completamento infrastrutturale dei bacini sciistici di Ovindoli Monte Magnola, Rocca di Mezzo e Campo Felice. Importo: 6 milioni di euro (+ 10 del Masterplan). Soggetto attuatore: Comune di Ovindoli.
Una bella notizia insomma per tutti gli amanti dello sci che vorranno organizzare qualche giorno di vacanza negli impianti abruzzesi, e che da oggi troveranno a loro disposizione impianti comodi e funzionali. Notizia positiva anche perché dimostra come la montagna possa e debba essere presa in considerazione come veicolo turistico di ogni regione.
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