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A Milano aprirà la prima pista da sci indoor d’Italia

Il progetto dello skidome (sci indoor) di Milano
Il progetto dello skidome (sci indoor) di Milano

La prima pista da sci indoor d’Italia dovrebbe sorgere alla porte di Milano ed esattamente nell’area industriale ex Alfa Romeo di Arese.
Il progetto dello skidome italiano simile a quello costruito a Dubai è stato presentato alla regione Lombardia ed ai comuni di Arese, Garbagnate Milanese e Lainate, dal Gruppo Finiper. Il secondo step sarà quello dello studio di fattibilità.

Il progetto dello skidome (sci indoor) di Milano
Il progetto dello skidome (sci indoor) di Milano

Il Gruppo Finiper investirà circa ben 65 milioni di euro.

Procede quindi il progetto di riqualificazione edilizia dell’area di Arese.

I numeri del nuovo impianto di sci indoor sono di tutto rispetto, la pista dovrebbe essere lunga 350 metri e larga 60 mentre il dislivello sarà di 60 metri.
Lo Skidome sarà aperto tutto l’anno compreso il periodo estivo. E’ chiaro che questo Skidome si ispira all’impianto di sci indoor di Dubai anche se sarà più piccolo e verrà realizzato al centro di un’oasi verde nelle immediate vicinanze del centro commerciale di Arese (il più grande d’Italia e vincitore a Cannes del premio Mapic Awards 2016 come più grande d’Europa e con elevati standard di ecosostenibilità) anche questo progettato dall’architetto Michele De Lucchi che tra l’altro aveva progettato il padiglione zero di Expo.

L’opera sarà innovativa ed è studiata per minimizzare l’impatto ambientale e risparmiare energia.

I futuri clienti dello skidome potranno usufruire sempre all’interno della struttura di servizi come centri benessere, hotel di lusso e ristoranti ecc…

Abbigliamento invernale 2017, le nuove tendenze ed i materiali tecnici

Abbigliamento tecnico, inverno 2017 - Photo Credits: imageamsterdam
Abbigliamento tecnico, inverno 2017 - Photo Credits: imageamsterdam

Diciamo la verità, i piumini (così chiamati nel gergo anche se sarebbe più corretto chiamarli “imbottiti”), hanno ormai conquistato la moda quotidiana, oltre ad essere strumento insostituibile per chi scia.
Certo, le nuove tecnologie indispensabili nello sport sulla neve sono entrate in molti capi di uso quotidiano e, ormai da qualche tempo ciò di cui si sente il bisogno sono giubbotti con imbottiture green ed ecosostenibili.

Abbigliamento tecnico, inverno 2017 - Photo Credits: imageamsterdam
Abbigliamento tecnico, inverno 2017 – Photo Credits: imageamsterdam

 

 

Tra le novità più importanti c’è la giacca Erwin, della Colmar linea Alpine, che utilizza per imbottitura ovatta 3M Thinsulate da 120 grammi.
Una giacca ben coibentata ma soffice, e all’esterno impermeabile grazie alla membrana Proof-tech in poliuretano, oltre ad essere resistente a molti lavaggi per via del trattamento con idrorepellente Teflon EcoElite.
In più la nuova giacca ha spalle ammortizzate (così si possono trasportare gli sci), è dotata di riflettori Recco in caso di valanga, è termosaldata.

Chi lavora nel settore sa bene quanto siano attenti i clienti ad acquistare prodotti con caratteristiche specifiche: materiali di qualità, cappuccio staccabile, lunghezza giusta, spacchi laterali.
Tutte particolarità che rendono adatti certi abiti anche per le esperienze metropolitane. E per i veri appassionati, magari di snowboard, la moda mette a disposizione pantaloni tecnici Oakley in nylon o poliestere con gessato grigio, giacche di Herno riscaldate da PolarTech, antipioggia e antivento, la fantasia quadrettata unisce i gusti rustici e sportivi.
La nuova giacca a vento C.P. Company è verde militare, opaca e semilucida ed ha tessuti in poliestere. Un capo leggero e morbido, con la piuma inserita direttamente nei canali fissati nella giacca (Direct Down Injection).
Per chi non ama vestirsi a cipolla, anche in città, disponibili capi di alta qualità termici e traspiranti. Ottimo l’Artic Parka (Woolrich) con cappuccio in pelo di coyote, magari nel colore rosso fuoco il quale esalta il tessuto di cotone e nylon (Ramar), adatto contro pioggia, vento e neve grazie al Teflon e al caldo delle piume e del 3M Thinsulate. Poi il Parka Fay in tonalità blu notte: spacchi laterali per chi va in moto, cappuccio con bordo in pelliccia e staccabile, strato di vellutino per rivestire il collo. In alternativa potete valutare la giacca di Everhonest, nuova azienda vicentina, che usa pellicce di animali da allevamento e senza uso di piuma di animali vivi.

Si punta quindi sulla leggerezza, e si tenta con successo di spostare i prodotti da montagna verso la quotidianità, puntando su materiali qualitativamente elevati (come il PFC-free) e sull’unione tra traspirazione e resistenza.
Di tendenza anche l’attenzione verso materiali inquinanti e dannosi per l’ambiente, e perciò si inizia a puntare forte su sostanze ecocompatibili.
Qualche idea su cui puntare, oltre ai colori sgargianti: giacche con nuovi sistemi di ventilazione che permettono l’uscita dell’aria calda senza bisogno di aprire la cerniera, cappucci traspiranti ed elastici, materiali che assorbono l’umidità e che sono resistenti alle abrasioni (il PFC-free è uno di questi).

Ma che cosa cercano gli acquirenti e gli appassionati quando si tratta di abbigliamento invernale? Semplice: praticità, funzionalità, sicurezza, comfort, buon prezzo e buona protezione dal freddo.
La maggiore qualità dei materiali aumenta anche le prestazioni, non solo su attrezzature come sci e scarponi, ma anche nel vestiario.
Nonostante, come detto, alcuni nuovi capi permettano, soprattutto in città, di tralasciare il concetto della “cipolla”, vestirsi a strati sulla neve va ancora molto di moda: intimo termico, sotto-pantaloni, cappelli, calze e scaldacollo sono ancora indumenti ricercati, soprattutto in materiali come Primaloft e Polartec.

Un capitolo a parte lo meritano gli stivaletti da neve ed i doposci, che i brand più fashion presentano per la stagione 2017 nelle loro collezioni.
Dai classici modelli in tessuto più o meno tecnico (magari con dettagli a stampa o pelliccia), fino al classico stivaletto da neve.
Di moda quest’anno i doposci con pelliccia, stampe floreali o applicazioni di gioielli: Casadei e Giuseppe Zanotti sono due marchi del Made in Italy tra i più ricercati nel settore.
Dolce e Gabbana, invece, propongono doposci in cui si uniscono sia stampe floreali sia dettagli in pelliccia (pom pom) nei lacci.
Tra gli stivaletti da neve, poi, da segnalare quelli con frange in camoscio di El Vaquero, quelli matelassè (Steve Madden) e quelli di Roger Vivier, con inserti in shearling.
Un’ultima annotazione sul grafene, materiale che ha rivoluzionato i capi d’abbigliamento anche grazie a Colmar, prima azienda a puntare forte su questo prodotto. Tra Colmar e Directa Plus (azienda fornitrice di grafene), è nata una collaborazione che ha dato vita ad un nuovo modello di giacca a vento unisex, ad una tuta da gara usata dalla nazionale francese di sci alpino, una polo e intimo tecnico. Indumenti che assicurano un comfort ottimale e una temperatura ideale: il calore corporeo viene disperso nei climi caldi e distribuito in climi freddi.

A Sarnano importanti novità per tutti gli amanti dello sci e snowboard

Lavori nuovo skilift Sassotetto - Photo Credits: Luca Tambella
Lavori nuovo skilift Sassotetto - Photo Credits: Luca Tambella

[in esclusiva per Scimarche.it]

La località sciistica di Sarnano per la stagione invernale 2016/2017 ha in serbo ben due novità per gli appassionati della neve, un nuovo tappeto d’imbarco per la seggiovia ed uno skilift nuovo di zecca sempre nella ski area di Sassotetto.

Lo Skilift è posizionato esattamente a lato della Faggeta ed stato realizzato dall’azienda Leitner Spa che produce a Vipiteno (BZ) impianti a fune.
L’azienda è stata fondata nel 1888 da Gabriel Leitner e la prima seggiovia fu costruita nel 1947 a Corvara in Val Badia.

Apre Ski Service Bernabei: il massimo della professionalità per sci e snowboard

Ski Service Bernabei - Piediripa di Macerata - trattamenti professionali per sci e snowboard
Ski Service Bernabei - Piediripa di Macerata - trattamenti professionali per sci e snowboard

Sabato 3 dicembre, a Piediripa di Macerata in via Concordia 32, inaugura Ski Service Bernabei, un’attività che, ne siamo certi, diventerà il punto di riferimento per i trattamenti professionali per sci e snowboard.
Abbiamo intervistato il titolare, Marco Bernabei, con cui abbiamo parlato del suo nuovo locale, dei tanti servizi che potrete trovare e della passione per lo sci.

Ski Service Bernabei - Piediripa di Macerata - trattamenti professionali per sci e snowboard
Ski Service Bernabei – Piediripa di Macerata – trattamenti professionali per sci e snowboard

Marco, con Ski Service inizi una nuova avventura. Parlaci un po’ del tuo percorso fin qui, quali altre esperienze hai avuto nel settore del commercio e delle attrezzature da sci?
Nel settore del commercio posso essere definito come un novizio con un grande bagaglio di esperienze, in quanto ho iniziato a lavorarci dal 2010 come responsabile di una azienda che gestiva e realizzava negozi monomarca per una famosissima multinazionale americana, al culmine della mia esperienza professionale sono arrivato ad occuparmi di 12 punti vendita sparsi per l’Italia. Poi ho fatto una scelta differente e nel 2013 ho deciso di aprire in proprio un negozio di abbigliamento e calzature ed eccoci qua.

Analisi delle lamine e stato della soletta
Analisi delle lamine e stato della soletta

Come nasce la tua passione per lo sci?
La passione per lo sci purtroppo nasce tardi, per la precisione dopo una settimana bianca organizzata dall’istituto scolastico che frequentavo. E’ stato amore a prima vista. Da quel giorno non ho più smesso di frequentare le stazioni sciistiche e le mete montane in genere.
Anche se con i limiti imposti dal tardivo avvicinamento a questa attività sportiva ho cercato di recuperare il gap concedendomi almeno 20 giorni all’anno sulla neve, questa immensa passione mi ha portato a sciare in tantissime località montane italiane ed europee, ho sciato in Friuli, Veneto, Trentino, Valle d’Aosta, Abruzzo, Marche , Svizzera, Austria e Francia. Ora è da qualche anno che frequento con assiduità la Valle d’Aosta dove si possono coniugare km e km di piste sciabili al comfort del pernottamento in una meravigliosa città come Aosta.

Certificazione iso degli attacchi - regolazione
Certificazione iso degli attacchi – regolazione

Parliamo del tuo negozio. Come è strutturato e quali servizi offre?
La mia attività è strutturata in due parti ben distinte. Fronte strada abbiamo il negozio di abbigliamento uomo e donna informale (per gli amanti dei vocaboli anglosassoni Casual), con marchi che coniugano alta qualità a fasce prezzo contenute, come Rifle per la jenseria, Slam per la giubboteria, Unity, Risskio, Rebeka Ross e per gli amanti delle tendenze abbiamo un marchio inglese, Religion, che è universalmente riconosciuto, dagli addetti ai lavori, come faro nel mondo della moda giovanile.
Dietro a questo negozio ma sempre con metrature importanti e con una specifica attenzione alla cura dei particolari costruttivi e dell’arredamento abbiamo lo Ski Service.
Per coloro che hanno già frequentato altri laboratori di manutenzione degli sci balza subito all’occhio una differenza fondamentale, volutamente l’ambiente è stato realizzato ed allestito con i comfort tipici del negozio di abbigliamento, quindi abbiamo pavimentazioni di legno, divani dove accomodarsi reception dove formulare preventivi, e tutte le attrezzature ”maniacalmente pulite” tenute in vista ed illustrate nel loro funzionamento a coloro che volessero approfondire nel dettaglio il lavoro che si va a compiere su sci e snowboard.
In sintesi la forma della presentazione degli ambienti, dal mio punto di vista, è una delle garanzie che offro per il rispetto della sostanza nelle lavorazioni che vado ad intraprendere.

Rettifica lamine di sci e snowboard con ceramic disc finish
Rettifica lamine di sci e snowboard con ceramic disc finish

Proponi anche vendita di attrezzature da sci? Se sì, quali sono i marchi con cui lavori maggiormente?
Non vedo attrezzature per lo sci né abbigliamento tecnico per gli sport invernali, per due motivi: il primo è che il settore merceologico specifico è già perfettamente coperto da negozianti con elevata storicità ed esperienza nelle vicinanze, quindi si andrebbero a creare doppioni non in grado di sopravvivere alla attuale richiesta di mercato. Il secondo motivo, ben più importante tra l’altro, è che vorrei collaborare con i rivenditori di materiali tecnici per la pratica degli sport invernali, divenendo un loro punto di riferimento nel settore della manutenzione e questo non sarebbe possibile se io mi ponessi anche come concorrente nelle vendite.

Rettifica con mola a nastro per sci e snowboard
Rettifica con mola a nastro per sci e snowboard

Quali sono le cose che la clientela richiede maggiormente?
E’ una domanda a cui potrò rispondere dopo l’inaugurazione. Posso dirti però quello che chiedo io quando mi relaziono con lavoratori che si occupano di manutenzione e riparazione anche in altri campi.

  • La prima cosa è la certificazione della professionalità, voglio relazionarmi con persone che non si inventano tecnici dalla sera alla mattina ma che hanno seguito dei corsi di formazione.
    Personalmente quando ho deciso di intraprendere questa attività non ho attinto solo alla mia esperienza sul fai da te ma sono andato a frequentare un corso a Biella dallo ski man più quotato attualmente in Italia che è Dino Palmi, e mi sono fatto certificare che ero in grado di svolgere questa professione nonostante non fosse necessario per la normativa nazionale.
  • La seconda cosa che io mi aspetto da un professionista e che darò alla mia clientela è la chiarezza sulle procedure utilizzate durante la manutenzione dello sci. Il cliente ha il diritto di capire cosa si farà e con quale grado di precisione anche in relazione al budget che riserva alla manutenzione ed alla sicurezza dell’attrezzo sportivo.
  • La terza cosa, e la più importante, è la sicurezza. Lo slogan che ha inventato il mio webmaster “Sulla neve come si deve” rispecchia perfettamente la mia filosofia professionale. A tal riguardo mi sono dotato (Unico nelle Marche) di un’attrezzatura elettronica specifica per la certificazione a norme iso degli attacchi, in particolare dello sgancio degli attacchi. Faccio notare che è un macchinario estremamente raro da trovare nei laboratori del centro Italia in quanto non connesso alle lavorazioni tipiche di manutenzione che si applicano sugli sci.
A sinistra il titolare Marco Bernabei con il maestro skiman Dino Palmi (Associazione Italiana Skiman)
A sinistra il titolare Marco Bernabei con il maestro skiman Dino Palmi (Associazione Italiana Skiman)

Quali consigli utili daresti agli appassionati per la manutenzione della propria attrezzatura?
Trattate con cura ed amore i vostri sci e snowboard, e loro vi consentiranno di trascorrere delle splendide e divertenti giornate sulla neve in tutta sicurezza.

Riparazione con riporto di materiale a caldo o sostituzione delle parti compromesse
Riparazione con riporto di materiale a caldo o sostituzione delle parti compromesse

Tre aggettivi per descrivere il tuo locale.
Grande, Bello e funzionale

Sciolinatura a caldo o a freddo con cere di alta qualità
Sciolinatura a caldo o a freddo con cere di alta qualità

Servizi offerti:

  • analisi delle lamine e stato della soletta
  • riparazione con riporto di materiale a caldo o sostituzione delle parti compromesse
  • rettifica con mola a nastro per sci e snowboard
  • rettifica lamine di sci e snowboard con ceramic disc finish
  • sciolinatura a caldo o a freddo con cere di alta qualità
  • certificazione iso degli attacchi

Frontignano purtroppo non aprirà

Vista impianti Frontignano di Ussita - Photo Credits mirko_tiburzi
Vista impianti Frontignano di Ussita - Photo Credits mirko_tiburzi
Vista impianti Frontignano di Ussita - Photo Credits mirko_tiburzi
Vista impianti Frontignano di Ussita – Photo Credits mirko_tiburzi

 

 

 

 

 

 

La  località sciistica di Frontignano di Ussita non aprirà quest’anno a dichiararlo è il sindaco di Ussita Marco Rinaldi “le priorità attuali sono altre rispetto alla stagione sciistica, dato che tutta la popolazione è stata evacuata e gli abitanti sono stati sfollati lungo la costa. Le continue scosse non permettono di fare le dovute verifiche sugli impianti di risalita, infatti dovrebbero essere fatte almeno un mese dopo l’ultima attività sismica/scossa del 30 ottobre 2016.
A complicare la situazione è la mancanza di acqua e metano in tutto il paese a causa sempre del sisma che ha danneggiato le condutture”.

 

 

Presciistica, esercizi e consigli per migliorare la vostra preparazione fisica

Esercizi presciistica - Photo Credits: annakahler
Esercizi presciistica - Photo Credits: annakahler

Oggi vi proponiamo qualche consiglio utile a tutti coloro che amano praticare lo sci ma non vogliono arrivare impreparati fisicamente all’inizio dell’attività.

Lo sci è infatti uno sport che richiede regole precise, una grande preparazione fisica e l’attenzione a non sottovalutare mai le proprie capacità. Importante, dunque, iscriversi a corsi di presciistica o iniziare a fare esercizi di almeno 20 minuti anche in casa. Esercizi di presciistica semplici, come rotazione del busto a destra e sinistra, flessione e distensione delle ginocchia, esercizi addominali e per la colonna vertebrale, da ripetersi almeno 4 volte alla settimana.

Questi esercizi fisici di presciistica serviranno a recuperare l’attività muscolare, irrobustire i muscoli e dare elasticità alle articolazioni di caviglie, anche, ginocchio, aumentare la resistenza fisica sotto sforzo. Ricordatevi che è importante non strafare durante i primi periodi di allenamento, e che la propria capacità deve aumentare durante gli allenamenti, dopo i quali, ogni tanto, bisogna controllare la propria frequenza cardiaca. Per chi pratica lo sci di fondo sarebbe utile un allenamento presciistico con “sci roll” su strada o, se non lo si può praticare, fare sport che possano aumentare la resistenza come nuoto, ciclette, marcia o corsa in montagna; tutti allenamenti da praticare per circa 60 minuti per 4 volte alla settimana.

Quali sono gli esercizi migliori per la preparazione presciistica?
Lo sport dello sci non sollecita solo i muscoli inferiori. Certo, sono le gambe a trasmettere potenza agli sci, dare direzione, frenare, ammortizzare. Anche i muscoli addominali sono però coinvolti, mantenendo il bilanciamento sugli sci, e i pettorali e i dorsali compensano lo spostamento delle gambe armonizzando i movimenti. Importanti anche gli arti superiori per la fase di spinta.

Con la presciistica sono 4 le cose che andremo a migliorare nel nostro corpo:
1) agilità: la prontezza di movimento, la velocità nei cambi di direzione e nei riflessi, così da essere anche più sicuri;
2) potenza: più forza muscolare vuol dire anche più potenza sugli sci e più capacità di evitare ostacoli;
3) resistenza: fondamentale anche per gli sciatori amatoriali, per poter sciare senza fermarsi ed affaticarci;
4) equilibrio: grazie ad esso adattiamo la nostra posizione sugli sci in base alla pista. Oggi poi, con i nuovi sci, aumenta la capacità di inclinarsi e quindi bisogna avere più equilibrio dinamico.
Tenendo conto delle proprie possibilità fisiche, ecco alcuni esercizi di presciistica da poter praticare:
– mettetevi in posizione di attenti, portate le braccia in avanti (palme in dentro) e piegare le ginocchia divaricandole. Tutto il corpo sarà così appoggiato sulla punta dei piedi e i glutei appoggiati sui talloni; da qui ritornare alla posizione di partenza. Ripetere inizialmente per 5-6 volte fino ad arrivare a 50.
– mettetevi a gambe divaricate e braccia ai fianchi, poi far roteare il busto a destra e, una volta tornati in posizione di partenza, ruotare il busto a sinistra. Ripetere 20 volte per ogni rotazione.
– posizione supina con braccia lungo il corpo, gambe tese e unite e palme a terra; sollevate le gambe contemporaneamente e lentamente fino a formare angolo acuto. Dopo un leggero attimo di sosta abbassare le gambe fino ad arrivare con i talloni a 10-15 cm da terra. Ripetere per 10-15 sollevate fino ad arrivare a 50.
– partire da posizione di attenti e passare a braccia in alto con palme in avanti; flettersi in avanti fino a portare le punta delle dita vicine alla punta dei piedi con gambe tese. Poi tornare in posizione iniziale e ripetere per 15-20 volte fino ad arrivare a 50.

Questi sono esercizi di presciistica semplici, da fare anche in casa e rivolti anche ai bambini, a chi pratica vita sedentaria e agli adulti di una certa età.
Vi consigliamo comunque, se volete impostare un buon percorso di presciistica, di affidarvi ad un trainer esperto che possa predisporre un programma in base alle vostre esigenze e alla vostra preparazione. Ricordate poi, come detto, di andare per gradi: non partite subito con carichi pesanti ma fatevi aiutare a stendere un piano costante.

E’ molto importante, prima dell’attività sciistica, curare l’alimentazione.
Per colazione: fette biscottate, latte, thè, miele. Iniziare a sciare a digestione avvenuta.
Per il pranzo: riso o pasta, pane o polenta, patate, pesce, carni bianche, verdura, frutta, si deve fare una sosta di almeno 2 ore per avere una digestione completa.
Non bere alcolici che provocano una forte dispersione termica e scoordinamento muscolare.

Ricordate che nel tardo pomeriggio, causa la diminuita visibilità, la soglia d’attenzione ridotta per la stanchezza fisica, l’indurimento della neve per l’abbassamento della temperatura possono provocare, lesioni agli arti inferiori, al ginocchio, alla caviglia e in certi casi frattura del femore, danni ai legamenti del ginocchio, fratture della tibia, del perone e della caviglia.

 

Esercizi presciistica
Esercizi presciistica

Forca Canapine non aprirà a causa del terremoto

Partenza impianti Forca Canapine
Partenza impianti Forca Canapine

Partenza impianti Forca Canapine

Partenza impianti Forca Canapine

 

La signora Fortuna, titolare della società NordicaDue che gestisce gli impianti di risalita nel versante marchigiano della località sciistica Forca di Canapine, ci comunica che a causa del terremoto non apriranno per la stagione invernale 2016/2017.

Questa notizia ci rammarica, speriamo presto di pubblicare la notizia dove si preannuncia la riapertura di Forca Canapine.

Forza Forca Canapine!

Comprensorio di Sarnano Sassotetto e S.M.Maddalena confermata l’apertura

Seggiovia Santa Maria Maddalena - Sarnano - Photo Credits: scolux
Seggiovia Santa Maria Maddalena - Sarnano - Photo Credits: scolux

Le piste del Comprensorio di Sarnano (Sassotetto e Santa Maria Maddalena) apriranno in maniera regolare (fonte pagina ufficiale del resort e confermato anche dal Sindaco di Sarnano Franco Ceregioli) il prossimo 8 dicembre neve permettendo.

Seggiovia Santa Maria Maddalena - Sarnano - Photo Credits: scolux
Seggiovia Santa Maria Maddalena – Sarnano – Photo Credits: scolux

Seggiovia Santa Maria Maddalena – Sarnano – Photo Credits: scolux

 

Sempre il Sindaco afferma che le verifiche finora effettuate sono state positive.

Hockey su ghiaccio la storia e la tecnica

Hockey su ghiaccio - Photo credits: mariandejdar
Hockey su ghiaccio - Photo credits: mariandejdar

L’Hockey è una parola che viene dal francese e che letteralmente vuol dire “bastone ricurvo”.
E’ uno sport in cui due squadre devono segnare dei punti indirizzando una pallina o un disco nella porta avversaria.

Le più importanti forme di Hockey sono:
– Hockey su prato: giocato con una pallina sull’erba;
– Hockey su ghiaccio: giocato su ghiaccio con un disco di gomma dura detto puck;
– Hockey su pista: si gioca al coperto con una palla ed è anche detto Hockey a rotelle;
– Hockey in line: praticato con pattini in linea.

Hockey su ghiaccio - Photo credits: mariandejdar
Hockey su ghiaccio – Photo credits: mariandejdar

L’Hockey su ghiaccio vede dei pattinatori indirizzare il puck nella porta avversaria grazie ad un bastone ricurvo.
E’ uno sport molto fisico, veloce, ed è uno dei più popolari nelle nazioni con clima freddo (Paesi nordici, Canada, Usa, Repubblica Ceca, Lettonia, Slovacchia, Russia, Svizzera).
La nascita delle piste di ghiaccio artificiali ha fatto dell’Hockey uno sport diffuso anche in altri Paesi, ed oggi è uno dei 4 sport principali negli USA.

Le origini dell’Hockey andrebbero forse ricercate nell’antichità greca o della Persia, anche se in molti quadri fiamminghi dal 1500 al 1800 sono rappresentate scene di questo sport.
L’anno della prima partita ufficiale, secondo i canadesi, è il 1855, quando soldati britannici trasferiscono su ghiaccio le regole dell’Hockey su prato.
Nel 1911 esce un libro dedicato agli sport invernali in cui si afferma che l’Hockey arriva in Europa nel 1894 grazie al pattinatore canadese Geo Maegher, che in Francia costituisce la prima squadra europea, il Paris Hockey Club.
Altre fonti, invece, parlano della prima partita disputata in Canada nel 1875, con istituzione delle prime regole e della prima squadra nel 1880; il gioco si diffonde così in patria e all’estero, tanto che in Canada viene istituito un premio per la migliore squadra locale. In quel periodo l’Hockey su ghiaccio arriva in America, dove nel 1896 nasce la prima lega professionistica americana.
In Europa, invece, l’Hockey su ghiaccio arriva nei primi anni del ‘900, in Francia, Inghilterra e Svizzera.
In quegli anni le regole si evolvono e nasce la prima squadra esistente, i Canadiens de Montréal.
Nel 1920 l’Hockey su ghiaccio appare ai Giochi di Anversa, e nel 1930 si disputa il primo Campionato mondiale di Hockey.

I primi anni del ‘900 sono quelli dell’inizio dell’Hockey su ghiaccio professionistico, con la lega statunitense che si espande, fino alla formazione dell’International Professional Hockey League (IPHL), che assume giocatori canadesi pagandoli con regolare stipendio.
Nel 1910, in Canada, nasce la National Hockey Association (NHA), che continua ad affinare le regole del gioco, fino all’espansione negli USA e la nascita della National Hockey League (NHL).
L’Hochet inizia a diffondersi anche in Europa, soprattutto in Svizzera e Russia, poi in Finlandia, Svezia e Repubblica Ceca.
In Italia il primo campionato arriva nel 1925, con le regioni del Nord a fare da padrone.

Nel 1943, a Toronto, nasce l’Hockey Hall of Fame, che oggi conta più di 300 tra giocatori, allenatori, arbitri e manager; mentre nel corso degli anni si è allargato il numero di squadre della NHL (oggi 30).
Nei Giochi di Nagano del 1998 la prima partecipazione alle Olimpiadi di giocatori professionisti.
Dalla fine degli anni ’90, si sviluppa anche l’Hockey su ghiaccio femminile.

Il regolamento ufficiale dell’Hockey su ghiaccio è preparato dall’International Ice Hockey Federation ed è diviso in 5 sezioni: campo da gioco; squadre, giocatori ed equipaggiamento; arbritri e loro obblighi; regole del gioco; penalità.
Va detto, innanzitutto, che l’Hockey è uno sport di grandi valori, di tecnica, inventiva, velocità d’esecuzione, prontezza, forza, potenza, agilità e durezza, mai cattiveria.
Il campo da gioco è un rettangolo lungo tra i 56 e i 61 m, e largo dai 26 ai 30 m, circondato da balaustra e protezione in plexiglass. Le porte sono alte 122 cm e larghe 183 cm. Nella pista vi sono 5 linee.
Due linee blu dividono in campo in 3 zone uguali, una d’attacco, una neutra e una di difesa.
La zona neutra è a sua volta divisa da una linea rossa (linea di metà campo). Al centro di essa il punto d’ingaggio con un cerchio.
Gli altri punti d’ingaggio sono due in ognuna delle altre due zone.
Le altre due linee sono quelle di porta, che attraversano tutto il campo.
La partita dura 60 minuti, divisa in 3 tempi da 20 minuti, con due intervalli di 15 minuti. Sul ghiaccio scendono in campo 6 giocatori per squadra e c’è la possibilità di numerose sostituzioni.

L’equipaggiamento dei giocatori prevede, oltre al bastone e a particolari pattini da ghiaccio, un casco con visiera, guanti, protezioni per nuca, bocca e laringe e paradenti.
Poi protezioni per spalla e torace.
I portieri hanno bastoni più spessi, speciali pattini e un casco con griglia, gambali, un guanto con scudo e un guanto con presa.

Tra le più importanti “figure” dell’Hockey vanno segnalate:
– fuorigioco: un giocatore supera la linea blu in attacco prima del puck;
– ingaggio: ripresa del gioco con il puck lasciato cadere tra due giocatori che se lo contendono in diverse zone del campo;
– liberazione vietata: un giocatore indirizza il puck dalla propria metà campo oltre la contnuazione della linea di porta avversaria.

I giocatori possono essere, per diversi motivi, penalizzati e mandati dall’arbitro in panchina per un tempo dai 2 ai 10 minuti.
Se la squadra in superiorità numerica segna, il giocatore rientra subito, sempre se la penalità non è grave (5-10 min o tutta la partita).
I diversi tipi di passaggio sono:
Snap shot: rapido e preciso, questo tiro o passaggio è usato piuttosto frequentemente.
Slap shot: il giocatore colpisce il puck con molta forza; è il tiro più potente ma difficile da controllare (il puck può raggiungere una velocità di 130 km/h).
Backhand shot: viene utilizzato il rovescio della stecca, sia per passare sia per tirare: i portieri hanno difficoltà a intuire dove sia indirizzato il puck.
Wrist shot: un tiro con il quale il giocatore accompagna il puck con la sola potenza delle braccia; è utilizzato sia per tirare sia per passare.

Donazioni di denaro a favore del Comune di Bolognola (MC)

Comune di Bolognola
Comune di Bolognola

Chiunque volesse contribuire al sostegno della popolazione di Bolognola colpita dal sisma può farlo tramite versamento su conto corrente postale:

IBAN per donazioni IT 92M0760113400000014498620 banco posta Comune Di Bolognola.

Comune di Bolognola
Comune di Bolognola
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