Pasqua sugli sci a Cortina d’Ampezzo e per la gioia di tutti gli appassionati di sci le piste e gli impianti situati sulla zona sciistica del Faloria rimarranno aperti fino al 1 maggio.
Grazie alle basse temperature registrate negli ultimi giorni e qualche nevicata le piste da sci e gli impianti di risalita delle ski area Tofana-Freccia nel Cielo, Lagazuoi e 5 Torri saranno aperti fino a Pasquetta (10 aprile 2023), sui tracciati del Col Gallina si potrà sciare fino al 16 aprile mentre le ultime piste che chiuderanno saranno quelle che come dicevamo sopra sono situate sul monte Faloria (1 maggio).
“La stagione invernale 2022-23 è stata una stagione coi fiocchi, abbiamo lavorato intensamente e siamo molto soddisfatti dei risultati – ha affermato Marco Zardini, Presidente di Cortina Skiworld – Siamo contenti e orgogliosi di potere accogliere i nostri ospiti ancora per un mese, anche perché si preannuncia una Pasqua con buone condizioni neve, anche grazie alle temperature di questi giorni. Dopodiché i nostri occhi sono già puntati sull’estate”.
Da segnalare la prima data di apertura estiva della funivia del Lagazuoi che è stata fissata per il giorno 27 maggio.
Valerio Boni ha stabilito un nuovo record nella disciplina dello sci sull’asfalto. Per ben 8 km/h è stato battuto il record precedente che era stato fissato da Erik Roner nel 2008 e che era di 51,4 km/h. Un’impresa che ha anche uno scopo benefico che interessa un’associazione che si occupa di bambini non vedenti.
Valerio Boni entra nel Guinness dei primati per lo sci sull’asfalto
Lo sci sull’asfalto è uno sport davvero particolare. Si viene trainati da un’auto, ed invece che sulla neve si scia, appunto, sull’asfalto. A Cremona ora l’impresa di Valerio Boni, che di professione fa il giornalista che si occupa di mobilità, di turismo e di motori, e che a 64 anni di età ha stabilito un nuovo primato in questa disciplina, che è stato addirittura omologato nel Guinness World Record. Una vittoria in una categoria ben definita: più alta velocità media raggiunta con gli sci su asfalto al traino di un veicolo.
Il record è stato stabilito in 59,05 km/h di velocità, superando così il precedente record stabilito nel 2008 da uno specialista di sport estremi, Erik Roner, che dopo sette anni dal suo record è purtroppo scomparso. La sua media di velocità era stata di 51,4 km/h. Ora Boni l’ha superata, lanciandosi sull’asfalto di Cremona con un paio di sci da slalom gigante, che erano stati prima utilizzati da un suo amico e atleta ipovedente ai Giochi Olimpici di Lillehammer nel 1994. Uno dei requisiti della gara era infatti quello di utilizzare attrezzi di serie e non modificati da impiegare nel tentativo. Si aveva poi libertà di scelta sul mezzo con cui condurre la gara, e Boni ha scelto una Cupra Born full electric, che ha un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 6,6 secondi.
Le prove nella gara di sci sull’asfalto sono state due per ogni senso di marcia, con basi cronometrate e soluzioni differenti. 100 metri con partenza lanciata e 400 metri da fermo. Ci sono voluti 23,95 e 24,83 secondi per coprire la distanza più lunga, pari a 59,05 km/h. Notevoli anche i risultati sui 100 metri, anche se non omologati. Sono stati percorsi in 4,480 e 4,448 secondi, con una media di 80,179 km/h. Il precedente record per questa distanza era di Jan farrell, nel 2014. Al traino di una Ferrari F458 Italia Competizione aveva percorso la distanza in 5,644 secondi con una media di 63,78 km/h.
Valerio Boni, dopo il suo record di velocità di sci sull’asfalto è naturalmente contento: “Avere imparato a sciare con sci di legno quasi 60 anni fa probabilmente è stato un vantaggio. Pensavo di poter mantenere una posizione aerodinamica da discesa libera, ma con quell’assetto gli sci erano completamente ingestibili. Così ho scelto una posizione esteticamente meno aggraziata, ma sicuramente più efficace”. Il nuovo recordman prosegue poi così: “Se gli sci non avessero cominciato a fumare, forse sarebbe stato possibile avvicinarsi di più alla soglia dei 100 km/h”.
Il risultato è stato importante per una buona causa, visto che sono stati raccolti fondi per “Bambini in Brasile”, associazione che ha bisogno di attrezzature per la costruzione di una sala multisensoriale per bambini non vedenti. Valerio Boni metterà quindi all’asta gli sci del Guinness.
Il video del record da Guinness stabilito da Valerio Boni nella disciplina dello sci sull’asfalto
Buone notizie per Gwyneth Paltrow, la famosa attrice che era diventata protagonista di una brutta vicenda risalente al 2016, quando rimase coinvolta in un brutto incidente sulle piste da sci. Da allora l’iter della giustizia è andato avanti, fino al processo che ora si è concluso in suo favore. Ma vediamo com’è andata nel dettaglio.
Gwyneth Paltrow vince la causa per l’incidente sugli sci
Sono stati ben otto giorni di testimonianze intense quelle che hanno visto Gwyneth Paltrow protagonista, suo malgrado, di un processo per un incidente sulle piste da sci avvenuto nel 2016 in una stazione invernale dello Utah, in cui è rimasta purtroppo coinvolta.
In tribunale la famosa attrice era stata portata da un medico in pensione, che le aveva fatto causa per le ferite che aveva riportato, appunto, in quell’incidente. La decisione dei giudici, arrivata come detto dopo otto giorni di processo, rende quindi giustizia al volto famoso del grande schermo. Un processo che è diventato anche mediatico, visto che le testimonianze sono state trasmesse in diretta streaming.
A Park City, questo il luogo dove si è tenuto il processo, l’aula di tribunale era gremita. La giuria ha deciso di respingere l’accusa che il medico in pensione, un optometrista, aveva presentato contro Gwyneth Paltrow. I due si erano scontrati in una pista da sci nel 2016, su un tracciato per principianti nella stazione di Deer Valley. Una decisione, quella della giuria, che segna quindi la vittoria di Gwyneth Paltrow e la sconfitta dell’accusatore, Terry Sanderson, che aveva citato in giudizio l’attrice e aveva chiesto anche il risarcimento di 300mila dollari per le ferite riportate dopo lo scontro sulla neve, durante una discesa.
Nel corso del dibattimento entrambe le parti si sono accusate a vicenda su chi fosse il colpevole dello scontro. Sanderson, di 76 anni, ha subito la frattura di 4 costole ed una commozione cerebrale. I due protagonisti della vicenda si sono scontrati e poi sono caduti sulla neve, con l’attrice che è caduta sopra l’uomo. La denuncia è stata modificata dopo che in una prima formula la causa era di 3,1 milioni di dollari, che però è stata archiviata.
Il team di avvocati che ha sostenuto Gwyneth Paltrow ha descritto l’uomo come arrabbiato, antipatico ed anziano: un signore divenuto negli anni ossessionato dalla causa intentata contro l’attrice. I legali hanno quindi sostenuto l’innocenza di Gwyneth Paltrow e hanno affermato, al di là della presunta colpa, che l’uomo ha sopravvalutato l’entità delle sue ferite. Ecco che ora la vittoria è stata sancita dai giudici.
La montagna a volte regala esperienze ed immagini uniche. Una di queste è quella che in questi giorni sta facendo il giro del web e che riguarda Nobutaka Sada, un signore davvero eccentrico e sopra le righe che di professione fa il sarto, e che ha deciso di esibirsi in un vero e proprio show.
Con il suo impeccabile abito da sera indossato, infatti, ha scalato una montagna di 4000 metri, diventando così famosissimo tra il popolo della rete. ma vediamo nel dettaglio com’è andata.
Nobutaka Sada è diventato quindi il personaggio del momento, quello per cui oggi vanno tutti pazzi nel web. Di professione sarto, 49 anni di età, ha deciso di realizzare un’impresa particolare e di postarla sui propri social, facendo così impazzire il popolo del web del suo Paese, il Giappone. L’uomo ha infatti deciso di scalare il Monte Kinabalu, e fin qui non ci sarebbe nulla di incredibile.
Il sarto però ha deciso di scalarlo in abito da sera, con impeccabile completo giacca e cravatta, in grande stile insomma. La scalata è salita fino a quota 4095 metri, e mentre saliva sono stati realizzati molti scatti dell’impresa, che sono subito diventati virali. In Giappone prima di tutto, ma poi nel resto del mondo. I social, si sa, impazziscono per certe cose.
Sorriso stampato in volto e con uno stile unico, Nobutaka Sada ha raggiunto la cima del Monte apparentemente senza alcuna difficoltà, se si pensa soprattutto che non aveva addosso un abito sportivo ma un vero e proprio abito da sera. L’impresa si è conclusa il 23 marzo, proprio nel momento in cui l’uomo ha raggiunto la vetta ed ha immortalato l’impresa con un vero book fotografico che poi è stato naturalmente condiviso su Facebook.
Ma questa impresa è stata realizzata per un motivo ben preciso, e cioè per dimostrare alle persone quanto sia confortevole e comodo indossare i suoi abiti da sera. La resistenza e la comodità sono quindi le caratteristiche da far conoscere ai futuri clienti. Nel post il sarto ha ammesso questo scopo, scrivendo: “Scalare il Monte Kinabalu, la vetta più alta della Malesia nel Borneo, con la “tuta” d’ordinanza di SADA!”. Ed ha fatto anche ironia sulla comodità a suo dire fuori dal comune dei suoi abiti: “Sono stato in grado di stare in una capanna in mezzo alla luce delle stelle, salire una ripida salita e godermi la luce in cima alla montagna”.
Il sarto di Tokyo però non è nuovo a questo tipo di imprese eccentriche, vestito in modo elegante. Nobutaka Sada ha infatti rivelato di avere anche scalato 2300 metri di dislivello in una zona umida e con piogge torrenziali. Anche in questo caso è stato girato un video che presto potremo vedere sui suoi canali social. E poi con il suo outfit impeccabile si è anche esibito in passato in sciate ed immersioni. Una trovata geniale per far conoscere i suoi capi, che di sicuro ha avuto un gran successo!
Lo sciatore francese Simon Billy ha battuto il record, raggiunto il 2016 di 254,9 km/h, dell’italiano Ivan Origone. La gara dei mondiali di sci di velocità si è svolta sulla pista della località sciistica di Vars in Francia.
Simon Billy fissa così il nuovo record mondiale a 255,50 km/h
Gwyneth Paltrow è protagonista di una brutta avventura che riguarda lo sci e la montagna. La famosa attrice è infatti finita in tribunale per un incidente avvenuto sugli sci nel 2016.
La convocazione da parte della corte di Park City negli USA è avvenuta qualche giorno fa. Lì infatti vive l’ottico 76enne in pensione che la accusa di avergli causato dei consistenti traumi dopo l’incidente sulle piste da sci che è avvenuto nello Utah, a febbraio del 2016.
Il pensionato Sanderson sostiene, almeno così si legge negli atti processuali, che mentre si trovava a sciare al Deer Valley Resort sarebbe stato travolto da Gwyneth Paltrow, dopo che la stessa avrebbe perso il controllo degli sci. Il colpo avrebbe causato al pensionato la rottura di 4 costole e un trauma cranico. L’accusa ha riportato che l’attrice e il suo istruttore si sarebbero poi allontanati addirittura come niente fosse, senza prestare soccorso. la famosa attrice invece dice che ciò che è avvenuto veramente sarebbe l’esatto opposto, con l’ottico che invece avrebbe urtato lei, arrivandole alle spalle.
La difesa dichiara che dopo l’incidente, Gwyneth Paltrow sarebbe stata molto turbata, che il pensionato si sarebbe scusato e che l’attrice sarebbe poi rientrata al resort smettendo di sciare per l’intera giornata. Una causa questa che è ormai da tempo che sta andando avanti, e che all’inizio era partita con una richiesta di risarcimento da parte di Sanderson di oltre 3 milioni di dollari. Ora invece tale richiesta è scesa a circa 300.000 dollari per risarcimento danni.
Gwyneth Paltrow invece chiede solo un dollaro di risarcimento e il pagamento delle spese processuali. Un processo che è iniziato solo ora e che vede una giuria di otto persone chiamate in causa. Nelle dichiarazioni di apertura l’avvocato dell’accusa ha sostenuto che l’attrice nel momento dell’accaduto stava guardando i figli, distraendosi così dal percorso e non potendo evitare eventuali ostacoli.
Esiste un unico testimone oculare, Craig Ramon, che faceva parte del gruppo di sciatori nel quale si trovava il pensionato. Ha dichiarato di aver sentito un urlo e di aver visto l’attrice finire addosso all’amico. Sanderson sarebbe rimasto a terra senza conoscenza mentre l’attrice, alzatasi, non avrebbe risposto a Ramon che le chiedeva come stesse. L’istruttore avrebbe gridato a Sanderson “Cosa hai fatto?”. Paltrow avrebbe poi lasciato il luogo dell’accaduto senza preoccuparsi delle condizioni dell’uomo e senza lasciare i propri dati.
La difesa invece ricostruisce l’accaduto in modo completamente diverso. L’avvocato di Gwyneth Paltrow sostiene che Sanderson si sarebbe scontrato con l’attrice per evitare un altro sciatore. Avrebbe intrecciato gli sci e avrebbe chiesto subito scusa per l’accaduto. Secondo la difesa l’uomo avrebbe dichiarato di non ricordare quanto successo, ed inoltre soffriva di cecità parziale e di demenza. Ora il processo durerà una settimana, e non sarà facile scoprire cosa davvero sia accaduto.
Durante il prossimo weekend del 25-26 marzo, le località sciistiche delle Marche ti offrono l’occasione perfetta per divertirti con gli amici e rilassarti. Gli appuntamenti apres ski ti aspettano con aperitivi speciali accompagnati da musica dal vivo o dj set con suoni di tendenza.
Elenco locali dove fare aperitivo in montagna nelle Marche il 25-26 marzo 2023
Domenica 26 marzo – Rifugio Z Chalet – Bolognola (MC)
Il film documentario “Vincere in Salita” racconta la vita del celebre sciatore italiano Alberto Tomba, ripercorrendo tutta la carrriera e le sue imprese partendo dalla Coppa Europa del 1983 (esordio), per passare alla prima vittoria in Coppa del mondo del 1987, fino alla Coppa del mondo di sci vinta nel 1995.
La pellicola è stata trasmessa in anteprima al Cinema Teatro Galliera di Bologna la scorsa domenica, in occasione dei 25 anni dal ritiro agonistico del campione.
La narrazione della storia di Alberto Tomba sarà particolarmente originale, grazie ad un’intervista fuori dagli schemi con Tomba sugli sci. La pellicola sarà impreziosita da molte testimonianze di vari personaggi, tra cui la madre di Alberto Tomba, ex sportivi come ad esempio Roberto Mancini e Ivan Zaytzev e naturalmente figure di spicco del mondo del circo bianco come Deborah Compagnoni, Gustav Thoeni e Flavio Roda, quest’ultimo è stato suo allenatore all’epoca dei successi avuto sulle piste da sci mentre oggi è il presidente della Fisi.
Dove vedere il film documentario su Alberto Tomba intitolato Vincere in Salita
“Alberto Tomba – Vincere in salita” si potrà vedere in televisione venerdì 24 marzo alle 21:25 su Rai Tre. Il film di Rai Documentari per la regia di Tommaso Deboni è stato co-prodotto da Next14 e da Rai Documentari con il contributo di Rai Teche.
Si chiama Black wall ed è la novità del momento in Svizzera. La Black wall è una pista nera (non conosci i colori delle piste? leggi nostra guida) che è stata definita dagli esperti del settore come una delle tre più ripide al mondo. La notizia dell’inaugurazione del nuovo tracciato è stata data dall’azienda che gestisce il comprensorio sciistico Glacier 3000 situato nella località di Les Diablerets nel Canton Vaud.
Lunghezza e dislivello pista Black wall
Il nome tradotto in italiano significa muro nero e garantisce agli sciatori forti emozioni grazie alla lunghezza della discesa che è di tre chilometri ed è raggiungibile attraverso una galleria scavata sotto la montagna e lunga ben 265 metri. Il punto più alto della pista è 3.000 metri mentre quello più basso 1.546 metri, si trova a col du Pillon.
Pendenza pista nera Black wall – Glacier 3000
Grazie alla pendenza massima del 104% (46°) la pista è più ripida della Streif di Kitzbühel (Austria) o della Lauberhorn di Wengen (Svizzera), famose per essere i tracciati scelti per la discesa libera della Coppa del mondo di sci alpino.
“Solo sciatori molto bravi potranno affrontare questa pista”, dichiara Bernhard Tschannen, amministratore delegato della società. Prepararla è stata una sfida, che ha richiesto anche l’utilizzo di un gatto delle nevi con un verricello di 1.400 metri. Black wall si trova nel settore di Pierres Pointes, già utilizzato per lo sci dal 1963 al 1999.
Questa pista era all’epoca servita da una telecabina, smantellata con il rinnovo degli impianti. Da 20 anni la funivia che collega il Col du Pillon alla stazione intermedia di Cabane (2.525 metri) veniva utilizzata come unico mezzo di trasporto per gli sciatori in salita e discesa. Ora questo impianto serve una pista nera e un percorso sciistico. Il tutto grazie ad una galleria con pendenza del 14% ed un tappeto da sci al coperto, che si percorre in meno di un minuto.
Se lo sfruttamento del ghiacciaio Tsanfleuron “è incerto per i prossimi decenni a causa dello scioglimento dei ghiacci”, come affermato da Glacier 3000 il comprensorio ha ora “un’offerta competitiva con tre grandi piste di oltre 1.000 metri di dislivello: la Combe d’Audon ( 7 km), Red run (8 km) e (6 km abbinati alla parte alta della Red run)”. Tutti e tre si trovano sui versanti settentrionali, con partenza a oltre 3.000 metri di altitudine, “garantendo così un innevamento naturale per cinque mesi l’anno”.
Novità importanti arrivano in questo periodo dall’Abruzzo e dai suoi comprensori sciistici. Al centro dell’attenzione in questi giorni c’è la ski area di Passolanciano-Maielletta, che è al centro di un bellissimo progetto di sviluppo che prevede la costruzione di nuovi impianti e nuovi sistemi di innevamento artificiale.
Passolanciano-Maielletta è una delle zone più sviluppate dell’Italia Centrale per chi ama lo sci, ed insieme a Campo Imperatore garantisce divertimento e neve pe chi vive l’inverno concentrandosi sullo sport. Nei giorni scorsi vi avevamo raccontato di come la zona di Campo Imperatore fosse l’unica in Italia a garantire neve naturale fino a maggio agli sciatori, grazie ad un clima molto particolare.
Passolanciano-Maielletta nuovo progetto di sviluppo del comprensorio sciistico
L’Abruzzo continua quindi a prendersi il centro della scena in questi giorni, stavolta grazie a Passolanciano-Maielletta, dove è stato approvato un progetto di sviluppo davvero interessante, che prevede la costruzione di una nuova seggiovia, di un lago e di nuovi sistemi per l’innevamento artificiale. Inoltre saranno realizzate anche aree per bambini.
La commissione regionale Territorio che stava esaminando il progetto ha dato quindi parere favorevole per lo sviluppo della zona. Nello specifico, come vi abbiamo anticipato, il progetto prevede la realizzazione di una nuova seggiovia ad ammorsamento automatico che si andrà a realizzare nel territorio del Comune di Roccamorice.
Dopo la votazione dei commissari ciò che è scaturito è stato un voto unanime, e quindi un parere più che positivo per gli interventi infrastrutturali che saranno e sono stati giudicati favorevolmente per la funzionalità della zona e per la valorizzazione del territorio sotto l’aspetto turistico. Il progetto va a toccare nel pieno l’operatività delle stazioni invernali Passolanciano-Maielletta.
Il capogruppo di Forza Italia, Mauro Febbo, commenta così questo passo importante: “È stato messo un altro importante tassello per la valorizzazione del bacino sciistico Passolanciano-Maielletta, che da anni attendeva la realizzazione di queste opere che gli conferiranno maggiore attrattività in termini turistici per il centro sud, oltre a dare risposte concrete all’economia locale. Il progetto, che riguarda la realizzazione di nuovi impianti compresi quelli per l’innevamento, consentirà, una volta concluso, di poter allargare l’offerta anche per il periodo primavera-estate”.
Nuova seggiovia, lago e impianti per innevamento programmato
Oltre alla costruzione della seggiovia, infatti, il progetto prevede anche la realizzazione di un nuovo bacino idrico che avrà anche funzione di bacino per acquee anti incendio, dove vicino sorgeranno delle aree attrezzate per i bambini, che potranno divertirsi qui con le loro famiglie. Il progetto ha previsto anche nuovi impianti per aumentare la funzionalità degli impianti di innevamento artificiale, così da garantire una maggior tenuta del manto nevoso e, si spera, allungare i tempi della stagione sciistica.
Nuovi parcheggi e stazioni di avvistamento ornitologico
Infine si costruiranno anche tre parcheggi di scambio e stazioni di avvistamento ornitologico, così da garantire uno sviluppo ed un mantenimento simultaneo anche della parte naturalistica della zona.
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