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Quanto consuma una bicicletta elettrica?

Gli amanti della bicicletta elettrica anche chiamata e-bike sono ormai tantissimi in tutto il mondo, tanto che in alcune città questo nuovo modo di viaggiare e di spostarsi è diventato quello principale. La bici elettrica ha infatti una serie di vantaggi, tra i quali un minor impatto ambientale rispetto ai normali mezzi di spostamento. Altro importante aspetto da considerare, per chi possiede questa bici, è quello dei consumi, che sono decisamente ridotti. Vediamo quindi un po’ più nel dettaglio quanto consuma una bicicletta elettrica.

Oltre al fatto che può essere utilizzata un po’ da tutti e che grazie alla pedalata assistita consente di ridurre al minimo lo sforzo di chi la guida, il fatto che sia un’alternativa ecologica ed ambientalmente sostenibile è il principale fattore di acquisto per la bicicletta elettrica. Chi ha una bici di questo tipo potrebbe poi, giustamente, fare il discorso del risparmio sul carburante, visti anche gli aumenti degli ultimi mesi. Occorre calcolare i costi di ogni singola ricarica, così da capire il consumo effettivo.

Consumo medio bicicletta elettrica

Dopo aver calcolato il costo di ogni ricarica, confrontateli con quelli previsti per gli spostamenti in auto, mantenendo sempre lo stesso chilometraggio. Il consumo medio delle biciclette elettriche è di 50 wattora: con una ricarica è possibile cioè percorrere al massimo 120 km, diciamo 100 con una velocità non troppo alta, ma costante.

Costo di ricarica di una bici elettrica

Il costo della ricarica per questi mezzi dipende prima di tutto dal costo della corrente elettrica, che ha sicuramente subito degli aumenti importanti. Il costo attuale del kWh è di 0,501€, per le tariffe del mercato tutelato. La batteria montata sulla bici elettrica ha una potenza di circa 500 Wh, 0,5 kWh. La ricarica completa della bici è il frutto del prodotto tra la potenza della batteria e il costo della corrente elettrica, e quindi 0,25€.

Per cui spendendo solamente 25 centesimi si può percorrere un tragitto di circa 120 km con un’andatura di circa 25km/h, per minimo 70 km. Una spesa che, come è evidente, risulta molto basso, nonostante gli aumenti elevatissimi che ha subito la corrente. Ora, per sapere se effettivamente sia conveniente la bici elettrica occorrerebbe fare un confronto con i prezzi del carburante.

Come scegliere una ebike in base ai consumi

Chi vuole acquistare una bicicletta elettrica non deve quindi tener conto dei consumi, che saranno certamente più vantaggiosi rispetto a quelli dell’auto. Facendo un conto sommario, il costo annuale per ricaricare la bici elettrica sarà di 110 euro. Certo, a questo costo dovrete aggiungere quello dell’acquisto e quello degli eventuali costi di manutenzione.

Costi di acquisto che, nonostante il mercato sia in fermento e ormai queste bici non siano proprio un bene di lusso, non sono affatto bassi, ma che vi daranno la possibilità di scegliere tra bici da 500 euro a quelle più importanti. Per bici MTB di buona fattura si può ad esempio arrivare fino a 5.000 €. Oltre questa cifra c’è poi il mondo del design, con bici da prestazioni importanti ma anche molto più fragili. Molto spesso ci si domanda come scegliere una bicicletta elettrica (e-bike), per questo motivo abbiamo scritto una guida completa dove reperire consigli utili all’acquisto. Per quanto riguarda il lavaggio di una e-bike leggi la guida su come lavare la mountain bike elettrica.

Costi comunque irrisori rispetto a quelli dell’auto, e anche quelli delle manutenzioni non sono così importanti. I consumi poi variano molto in base al tipo di tragitto o di fondo sul quale viaggiate, quindi dal tipo di pedalata e dal vostro peso o da quello degli oggetti che trasportate. In media, per una bici elettrica “normale” si può stimare un costo al km che va da 0,02 a 0,05 centesimi.

Se hai coraggio sali sulle montagne russe più alte del mondo

Le montagne russe più alte del mondo si trovano nel Glenwood Caverns Adventure Park, ad un’altezza di ben 2173 metri! Avrete subito capito che queste righe parlano di un’attrazione che è da sempre tra le più amate da chi adora l’avventura.

Dove si trovano le montagne russe più alte del mondo?

Oggi quindi vogliamo portarvi in Colorado, proprio in cima all’Iron Mountain. Sopra la montagna si trova infatti l’unico parco a tema costruito a queste altitudini. Talmente bello ed affascinante, e alto aggiungiamo noi, che chi vuole visitarlo deve per forza farlo dopo aver effettuato una salita panoramica in ovovia. Ma possiamo garantirvi che una volta arrivati in cima lo spettacolo è bellissimo, soprattutto per i divertimenti che offre questo luogo.

Un parco divertimenti che garantisce tantissime attrazioni per tutti, e tra queste c’è quella che è sicuramente la più allettante per chi ama il rischio e l’adrenalina. Stiamo parlando delle montagne russe più alte del mondo. Sì perché essendo state costruite sopra un monte, racchiudono in loro ben due primati: quello delle montagne russe più alte degli Stati Uniti e quello delle più alte del mondo.

Un record quindi che sarà difficilmente battibile, perché costruire il parco, che propone divertimenti sia sopra che sotto terra, non è stata un’impresa semplice. Il Glenwood Caverns Adventure Park è stato edificato nella città di Glenwood Springs, vicino al fiume Colorado. La sua fama era quella delle sorgenti termali, che attiravano quindi un certo tipo di turismo, amanti delle bellezze naturali, della natura e del totale relax grazie alle gite fuoriporta o ai weekend immersi nell’ambiente. Adesso invece anche gli appassionati di outdoor possono venire in questa parte degli Usa e godere delle montagne russe più alte del mondo, con la caduta libera più ripida degli Stati Uniti occidentali: ben 33 metri con una curvatura di 102,3 gradi.

Ma vediamo alcuni aspetti specifici, per chi magari desidera programmare qui la prossima vacanza. La corsa su queste montagne russe dura ben 56 secondi, e durante il percorso ci sono tanti colpi di scena, tra cui dei vortici. Ricordate sempre che siete a oltre 2000 metri di altezza, e quindi il tutto è ancora più emozionante. Una volta scesi, poi, il parco vi offre tante altre opportunità di divertimento: le Fairy Caves si trovano all’interno dell’Iron Mountain, ma poi ci sono anche il Giant Canyon Swing e l’Alpine Coaster.

La Direttrice generale del Glenwood Caverns Adventure Park ha dichiarato che “Defiance (questo il nome delle montagne russe più alte del mondo) diventerà sicuramente immediatamente riconoscibile in tutto il mondo per la sua incredibile ambientazione e le sue emozioni senza pari”.

Vi garantiamo che vedere questa struttura fa davvero venire i brividi, per cui sconsigliamo vivamente di salire a coloro che soffrono di vertigini o di attacchi di panico, e anche a coloro che vogliono fare un po’ gli spavaldi, fingendo di non avere troppa paura. Per capire di che tipo di montagne russe stiamo parlando, sul canale Instagram del parco è stato condiviso un video che sta ormai diventando virale.

Nel video, dopo il quale rimarrete senza parole, si vede il salto di 33 metri delle montagne russe in cima al monte. Mentre la gente lancia urla disperate si vede la giostra che scende di colpo. nella didascalia si legge questo: “Prova, prova 1, 2, 3. Oggi è stata effettuata la prima prova ufficiale di Defiance! L’attesa sta crescendo e siamo entusiasti”. pensate che il video ha ricevuto ben 18.000 visualizzazioni e oltre 1000 like.

Una vera attrazione quindi, non solo per chi ama le attrazioni estreme, ma anche per chi adora la montagna. Un’idea per unire in un unico viaggio il piacere dell’altitudine declinata in due aspetti diversi: quello più classico della montagna e quello adrenalinico delle montgne russe più alte del mondo.

Milano, giochi invernali salati i lavori per l’Arena Santa Giulia potranno aumentare fino al 50%

Le Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina in programma nel 2026 stanno facendo molto parlare di loro, anche e soprattutto per le ingenti opere di costruzione che sono previste per ospitare le gare e gli atleti. Notizia di questi giorni è l’avvio dei lavori per la costruzione di un nuovo palazzetto dello sport che vedrà la zona di edificazione a Milano.

Stiamo parlando di un palazzetto multifunzionale che sarà costruito in zona Santa Giulia: struttura modello che sarà un po’ la vetrina dei Giochi Olimpici Invernali di Milano-Cortina del 2026, e che ospiterà le gare di hockey maschile.

I lavori per questa struttura sono appena iniziati. Palitalia si chiamerà, per un disegno che è stato realizzato dall’architetto David Chipperfield. Ora sembra però che i costi che erano stati previsti per la sua costruzione stiano salendo senza controllo. Una comunicazione non bella, che è stata fornita direttamente da Cts Eventim, la società che si occuperà di costruire e gestire la struttura.

I costi per l’arena di Milano dovrebbero aumentare del 50%

Secondo le previsioni, infatti, i costi dovrebbero aumentare del 50%, e così dovrebbero passare dagli iniziali 180 milioni di euro fino ai più realistici 250. Una cifra che lascia un po’ tutti a bocca aperta, e che ha fatto sorgere alcuni dubbi sulla reale sostenibilità economica dell’opera.

Subito la politica ha messo il problema all’ordine del giorno, ed il Sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha dichiarato di voler risolvere il problema cercando di abbattere i costi. Vedremo in che modo, ma nel frattempo assicurano da più parti che almeno le tempistiche di consegna saranno rispettate, e sono previste per il 2025, ben un anno prima dell’inizio dei Giochi Invernali.

Il cantiere per la nuova arena nella zona di Santa Giulia è partito a fine marzo scorso, e nel frattempo i prezzi delle materie prime e della manodopera sono schizzati alle stelle. L’investimento preventivato quindi non basta più, e per edificare quello che sarà il fiore all’occhiello dell’intero insieme di opere olimpiche servono dai 70 ai 90 milioni di euro in più. La conferma, come vi abbiamo detto, è arrivata direttamente dalla società costruttrice, per bocca del CEO Klaus-Peter Schulenberg che afferma: «L’aumento è legato non solo all’aumento delle materie prime ma anche della manodopera e dobbiamo fare i conti con questo».

Rassicurazioni sul rispetto comunque dei tempi di consegna arrivano anche dalla stessa Cts Eventim: «Non c’è ragione per cui questo progetto non possa essere consegnato nei tempi», prosegue infatti il CEO. Il Comune di Milano sta cercando di trovare una soluzione per aiutare a società ad abbattere alcuni costi, rendendo il tutto più gestibile.

Uno spazio che dopo i Giochi Olimpici Invernali di Milano-Cortina 2026 sarà uno spazio polifunzionale ideale per ospitare sia eventi sportivi che eventi musicali, e che potrà ospitare fino a 16.000 persone. Un’altra eredità che Milano lascia ai suoi abitanti, dopo le opere di Expo per esempio. Sala è sicuro che sarà un valore aggiunto perché i grandi eventi «si basano su regole precise, cioè sul minimizzare i costi, sulla sostenibilità e sulla legacy, cioè su qualcosa che rimanga».

Passando invece ad altri sport, sempre all’interno dei prossimi Giochi invernali, ancora dubbi sulla struttura dell’Ex Palasharp, che ospiterà l’hockey femminile, con al vaglio un progetto di riqualificazione. L’Assessore alla Rigenerazione urbana Giancarlo Tancredi ha dichiarato: «Il progetto c’è e stiamo valutando se può essere una delle sedi, perché ci sono temi procedurali e di extra costi». Su questo il Sindaco sala non sembra preoccupato: «La situazione è meno grave, sono lavori manutentivi e non di costruzione. Abbiamo una riunione tra soci nei prossimi giorni per mettere a punto una proposta definitiva. La mia preoccupazione era e continua a essere Santa Giulia».

Sci estivo, dal primo giugno parte la stagione sullo Stelvio

Parte oggi primo giugno lo sci estivo sul ghiacciaio dello Stelvio. La stagione terminerà il prossimo 5 novembre se il manto nevoso si manterrà in condizioni ottimali.
Saranno aperte tutte le piste da sci ed impianti di risalita che si trovano sul ghiacciaio.

Listino prezzi skipass giornaliero e stagionale sci estivo Stelvio 2023

  • skipass giornaliero adulti: 54 euro
  • skipass giornaliero ragazzi (nati dopo il 01/01/2011): 47 euro
  • skipass giornaliero senior (nati prima del 01/01/1963): 47 euro
  • skipass pomeridiano: 36 euro
  • skipass stagionale: 782 euro
  • skipass stagionale con tariffa ridotta per ragazzi e senior: 705 euro
  • skipass 10 giorni non consecutivi :470 euro

Federica Brignone celebrata a Milano con un murales

E’ stata una giornata ricca di emozioni per la sciatrice Federica Brignone dove a Milano sua città natale le è stato dedicato un bellissimo murales. I festeggiamenti continueranno poi domenica 28 maggio nella città di La Salle in Valle d’Aosta dove vive.

L’opera che celebra la campionessa del mondo di sci è stata realizzata dall’artista STEREAL, al secolo Stefania Marchetto ed è parte del progetto di riqualificazione urbana Corba 5 Cerchi che ha come tema i Giochi Olimpici 2026.

Cosa rappresenta il murales?

Il murales rappresenta la sciatrice Federica Brignone mentre bacia la sfera di cristallo che è stata vittoria più significativa della sua carriera, la Coppa del Mondo 2019/2020. Per chi non lo sapesse la Brignone è stata la prima ed unica donna italiana che ha vinto la classifica generale di CdM.

Il famoso marchio Rossignol che ha da sempre supportato Federica fin dal suo esordio ha creduto fin da subito a questo progetto. A presenziare la cerimonia di inaugurazione svoltasi a Milano erano presenti l’amministratore delegato Vincent Wauters, il responsabile comunale di Milano 6, Santo Minniti ed il presidente della FISI, Flavio Roda.

Queste sono le parole della sciatrice Federica Brignone comunicate all’Ansa durante l’inaugurazione del murales a lei dedicato nel quartiere Corba nella zona Lorenteggio a Milano.

“Sono molto onorata perché siamo nella mia città natale, Milano, e poi perché è un progetto bellissimo per riqualificare una zona della città. Mi fa piacere e sono onorata, il murale è bellissimo. Vivo poco Milano ma quando ci sono mi piace, anche se io devo vivere nella natura e in montagna quindi la città va bene ma a piccole dosi. A Milano ho tanti amici ma non posso vivere lontano dalla neve e dalla natura”. La coppa del Mondo generale “è stato fino ad ora l’apice della mia carriera, il momento che avevo sognato di più. Quello che sogni da bambino e pensi che non realizzerai mai, quello era il mio sogno e sono riuscita a realizzarlo e sono onorata che sia immortalato qui”.

“Le Olimpiadi del 2026 saranno grandiose. Per quanto mi riguarda vedo stagione per stagione, ho appena iniziato la mia preparazione per la stagione 2023/2024 quello è il mio obiettivo al momento e si vedrà anno per anno. Ci sarà una stagione interamente di coppa del Mondo, con tantissime tappe, per chi come me vuole fare almeno Gigante e SuperG ci sarà un impegno praticamente tutti i weekend della stagione”.

Bolognola, stagione invernale 2023/24 potenziamento dell’innevamento programmato

L’azienda Bolognolaski che gestisce gli impianti di risalita della stazione sciistica di Pintura di Bolognola ha comunicato ufficialmente che continuereanno gli investimenti nella skiarea tanto che per la stagione sciistica 2023/2024 è stato previsto il potenziamento dell’ innevamento programmato (innevamento artificiale). Tutta l’attrezzatura verrà acquistata dalla Demaclenko, società specializzata nella produzione di neve.
L’investimento in dettaglio riguarda la sostituzione della stazione di pompaggio e l’estensione della linea d’innevamento anche sulla pista da sci rossa n.5 denominata Faggio.

L’importanza dell’innevamento artificiale a Bolognola

Questo intervento è molto importante per due motivi, il primo è che permetterà ai gestori di innevare da zero la pista n.1 Marchigiana ed il Campo Scuola Scoiattolo con sole 36-40 ore di freddo ed il secondo potrà essere innevata completamente la pista rossa Faggio rendendo fruibili anche i tracciati più impegnativi (dedicati agli sciatori esperti e per gli allenamenti degli sci club) e non solo le piste facili situate nelle vicinanze del rifugio ZChalet.

Quando iniziano e terminano i lavori dell’innevamento programmato?

Terminate le pratiche amministrative i lavori dovrebbero partire entro fine agosto per essere terminati entro il 30 settembre.

Ministero del Turismo eroga 200 milioni per impianti risalita e innevamento artificiale

Finalmente stanno arrivando i 200 milioni di euro stanziati dal ministero del Turismo nella legge di bilancio 2022. Il decreto stabilisce che l’erogazione di questi fondi dovrà essere ripartita tra il 2023 ed il 2026 e serviranno per aiutare tutte le aziende che gestiscono gli impianti di risalita, piste da sci e innevamento programmato al fine di supportarli nella manutenzione e rinnovamento.

Il decreto è stato comunicato dal ministro del Turismo Daniela Santanchè nel corso dell’evento MEET Forum 2023 che si è tenuto a Stresa.

“Fondi che vanno a sostegno di un asset portante del turismo italiano, ossia quello di montagna – ha affermato il ministro – favorendo l’attrattività turistica di queste zone, e che possono rappresentare anche una iniziale base di partenza per avviare i lavori di ricostruzione della funivia del Mottarone, tuttora sotto sequestro in attesa della conclusione delle indagini e dell’avvio del processo”

Scarica qui il decreto in pdf: https://www.ministeroturismo.gov.it/wp-content/uploads/2023/05/decreto-interministeriale-impianti-di-risalita.pdf

Come lavare la e-bike

Utilizzare una e-bike è una fantastica esperienza per chi ama gli sport outdoor, la natura e la scoperta di posti nuovi. Certo che poi il difficile viene quando è necessaria una certa manutenzione e, soprattutto, la pulizia!

Consigli utili su come lavare la e-bike

Vediamo quindi qualche consiglio utile su come lavare la e-bike. Non preoccupatevi, è un’operazione di pulizia più semplice di quello che si possa pensare, e può anche essere divertente! Basta seguire alcune semplici regole.

Cosa serve per lavare la bici elettrica?

Diciamo subito che mantenere pulita la bici elettrica è sicuramente un lavoro un po’ faticoso, ma non economicamente dispendioso. Bastano un bel secchio d’acqua, delle spazzole, uno sgrassatore ed un lubrificante da usare per le catene. Se avete un muro dove appoggiare la bici buona parte del lavoro è fatto, altrimenti potete utilizzare un cavalletto o un porta bici specifico. Anche avere a disposizione un tubo che può aiutarvi nei movimenti potrebbe facilitare il lavoro.

Rimozione batteria

Per prima cosa è necessario rimuovere la batteria, che è cosa nota è sempre pericoloso tenere vicina all’acqua. Ecco perché dovrete metterla a debita distanza da ogni possibile getto d’acqua. Per sicurezza rimuovete anche il display della bici, o laddove non è possibile preoccupatevi di coprirlo bene per non farci arrivare schizzi. Vi consigliamo del nailon o della plastica, che non fanno passare l’acqua.

Perchè non usare la idropulitrice

Ora potete iniziare a pulire la vostra e-bike usando l’acqua (secchio o tubo). Non usate la idropulitrice, perché i cuscinetti potrebbero rovinarsi e potrebbe anche andar via il grasso utile per la lubrificazione delle varie parti che non sono visibili. Utile sapere che l’acqua non va mai proiettata sulla bici lateralmente, ma sempre dall’alto in basso.

Utilizzare sempre un detergente adatto

Potreste vedere che l’acqua penetra nel vano della batteria, ma non preoccupatevi perché questi vani sono adatti a far defluire l’acqua attraverso piccoli fori e il contenitore è anticorrosione. In questa fase potete anche usare un detergente specifico per bici o per auto, adatti alle vernici e senza ammoniaca o agenti aggressivi.

Come rimuovere il fango dalla e-bike

Per rimuovere fango e sporco più pesante sono utili le spazzole, soprattutto su ruote, telaio e pedali. Da pulire bene è certamente la zona sotto al motore, dove lo sporco si accumula più facilmente.

Sgrassatura della trasmissione

Passate poi alla parte di sgrassatura della trasmissione, grazie a sgrassatori specifici che operino sulla catena, sulla cassetta e sul deragliatore posteriore. Non va applicato sui freni e sulle superfici frenanti. Lo sgrassatore va lasciato agire per qualche minuto e va poi rimosso con un panno umido.

Asciugatura e applicazione cera sul telaio

Prima di reinserire la batteria assicuratevi che la vostra e-bike sia asciutta, e per farlo utilizzate sempre un panno ben asciutto e pulito. Vi consigliamo di utilizzare un panno morbido in microfibra. L’ultimo tocco è quello di spruzzare una piccola quantità di cera liquida che dà una finitura più lucida e protegge da graffi. In tutto, per un’operazione a regola d’arte, impiegherete una trentina di minuti.

Quando pulire la e-bike?

Per regolarvi su ogni quanto pulire la vostra e-bike tenete presente che, come tutti gli strumenti, più si puliscono e meglio è, anche solo con una passata di panno umido. va certamente pulita e lavata dopo lunghi viaggi, se si è pedalato vicino al mare con aria salmastra o in clima particolarmente rigido in inverno.

Spa in montagna le 10 più belle d’Italia

Le Spa in montagna sono il modo perfetto per rilassarsi e rigenerarsi dallo stress (che ognuno di noi accumula quotidianamente) in mezzo alla bellezza naturale delle montagne sia in estate che in inverno. Molte strutture ricettive tra hotel e resort offrono una vasta gamma di servizi termali, tra cui piscine, saune e bagni turchi, oltre a offrire trattamenti di benessere di ogni genere.

Tra le dieci Spa in montagna più belle e suggestive delle Alpi italiane, ci sono alcune che offrono una vista panoramica sulle vette più alte d’Europa mentre altre strutture ricettive si trovano in splendidi paesini di montagna ed offrono una vista spettacolare sulle valli.

Elenco Spa in montagna le 10 più belle d’Italia

  • Adler Mountain Lodge – Alpe di Siusi, Alto Adige
  • Alpenroyal Grand Hotel Gourmet – Selva di Val Gardena, Alto Adige
  • Auberge de la Maison – Entreves, Valle d’Aosta
  • Auener Hof Relais Chateaux – Val Sarentino, Alto Adige
  • Cristallo Luxury Collection Resort & Spa – Cortina d’Ampezzo, Veneto
  • Hotel San Luis – Merano, Alto Adige
  • Nira Montana – La Thuile, Valle d’Aosta
  • Hotel Stroblhof – Val Passiria, Alto Adige
  • QC Termemontebianco Spa and Resort – Pré Saint Didier, Val d’Aosta
  • Relais & Châteaux Hermitage Hotel & Spa – Cervinia, Valle d’Aosta

Se desideri invece scoprire le migliori spa e centri benessere con piscine riscaldate sulla neve puoi leggere anche questo articolo.

Sci estivo a Les 2 Alpes dal 2 maggio al 30 giugno

Lo scorso 2 maggio è cominciata la stagione dello sci estivo a Les 2 Alpes in Francia. Gli impianti di risalita sono tutti operativi e ogni giorno gli sciatori possono raggiungere le piste da sci situate sul ghiacciaio a 3568 metri.

La società che gestisce gli impianti e le piste di Les 2 Alpes ha comunicato che si potrà sciare fino al 30 giugno grazie alle condizioni perfette del manto nevoso.

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