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Il ghiacciaio dello Stelvio dal 1 giugno è stato prenotato dalla Fisi per far modo agli atleti italiani di riprendere gli allenamento che così avverranno sulle piste da sci del ghiacciaio. Tutto ciò è stato rese possibile grazie all’accordo avvenuto tra la Fisi ed Umberto Capitani, direttore della Sifas che inoltre ha messo a disposizione 90 camere dell’hotel Livrio.
“La Federazione Italiana Sport Invernali è impegnata nel cercare di porre le migliori condizioni perché i propri atleti possano svolgere – appena le normative lo consentiranno – una certa quantità di lavoro sulla neve e, in quest’ottica, ho voluto stipulare un accordo con lo Stelvio”, ha dichiarato il presidente Flavio Roda. Sempre Roda ha aggiunto che è ancora in forse la stagione sciistica in Sud America.
“E’ un accordo molto importante, sia per le Nazionali italiane che per lo Stelvio – ha affermato Umberto Capitani, direttore della Sifas, la società che gestisce gli impianti di risalita del Passo dello Stelvio. Si tratta di un segnale di ripartenza per l’Italia degli sport invernali e per tutto il Paese. Per me è anche un motivo di grande orgoglio contribuire alla ripartenza dello sci italiano, che deve andare avanti e superare i giorni difficili. Stelvio è un nome che richiama la famosa pista di Bormio, teatro di grandi successi azzurri, e, con questa operazione troviamo la giusta continuità”.
Una texture non grassa e vellutata che non lascia residui bianchi; Potenti filtri UVA e UVB proteggono la pelle dal fotodanneggiamento e dall'invecchiamento
Nonostante il duro lavoro effettuato in questi giorni dalla giunta provinciale di Bolzano per far ripartire gli hotel, alberghi e gli impianti di risalita dal prossimo 25 maggio il governo ha comunicato che nella Val Senales l’apertura delle piste da sci sul ghiacciaio Giogo alto, non avverrà prima del mese di settembre.
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La società Funivie Bolognolaski archiviata la passata stagione invernale abbastanza pesante, è pronta per poter ricominciare a vivere la montagna e lo fa iniziando dallo Z Chalet.
Da Z Chalet infatti arriva lo Z Take Away: il nuovo modo di vivere la montagna
Amici della montagna, appassionati degli sport e dell’alta quota, questa notizia è decisamente per voi, e siamo certi che vi regalerà un sorriso in questi giorni difficili.
Lo Z Chalet di Pintura di Bolognola è pronto a riprendere il via dopo lo stop forzato a causa del lockdown per il Coronavirus! Dal 4 maggio scorso infatti, se pur non a pieno regime, è possibile tornare nelle montagne dell’Appennino marchigiano in tutta sicurezza, e la struttura ricettiva, che è ormai punto di riferimento in queste zone, presenta un’offerta unica ed irrinunciabile per il servizio di take away.
Lo Z Chalet dà vita ad un nuovo modo di pensare e fare take away, che da oggi diventa itinerante! Una proposta che nasce dai giovani che gestiscono la struttura, che in questo periodo non si sono arresi al virus ed hanno cercato soluzioni nuove ed alternative per andare avanti. Un servizio che si indirizza a tutti gli appassionati che non hanno potuto godersi la montagna come al solito.
Da questo week end prende quindi il via il nuovo format firmato Z Chalet, un modo unico per vivere la montagna, in cui sarete seguiti passo dopo passo dal preparatissimo ed appassionato staff. Vediamo come funziona il format pic nic take away dello Z Chalet.
Vi basterà scegliere dal menù, prenotare attraverso telefono o whatsapp, ritirare presso la struttura la il pasto e insieme verrà fornita una mappa con diversi itinerari consigliati per godersi una bella passeggiata in montagna.
Z Gluppa o Z Zaino?
Le scelte quindi sono due: una bella tovaglietta rigorosamente a scacchi (gluppa) con cui degustare le prelibatezze dello Z durante la sosta, o uno zaino super accessoriato con tanto di plaid, bicchieri e stoviglie per gustarti lo Z in pieno relax con tutti i comfort il tuo pranzo.
Inoltre, perché perderti l’opportunità di gustare un buonissimo spritz in vetta e ammirare il mare al tramonto? Con lo Z cocktail preparato dallo Z tutto questo è possibile! Avrai il tuo cocktail scomposto che potrai poi comporre da solo. Potrai poi scansionare il qr code e ascoltare la playlist musicale, godendoti il drink alle luci della sera con vista mare.
All’interno di ogni gluppa o zaino troverai una mappa con 10 percorsi segnalati, con diversi livelli di difficoltà. Insomma, ti basterà seguire la mappa e goderti l’avventura. Ricordate che la prenotazione al momento è obbligatoria al numero 331 2086496.
Questo format sarà a pieno regime per tutto il periodo estivo, ma al momento viste le ristrettezze ancora vigenti che non consentono le attività di pic-nic, sarà possibile consultare la mappa per effettuare l’escursione e usufruire del servizio take away con i menu proposti per portarti a casa lo ZChalet.
Rifugio Z Chalet – Bolognola – menù e lista vini e birra
Vi ricordiamo inoltre che al momento non è possibile sostare e consumare il pasto nelle aree di pertinenza dello chalet e nelle immediate vicinanze. Nell’attesa che queste ristrettezze si allentino e che ci sia la possibilità di tornare a fare attività ludica in montagna, il servizio di take away, per questioni logistiche, al momento è particolarmente rivolto agli abitanti della valle o a chi, dopo una passeggiata, vuole portarsi a casa un buon pasto o l’aperitivo per la sera.
Questa sarà anche la prima stagione estiva per la stazione sciistica di Bolognolaski, che punterà ad un turismo ecosostenibile e green, con la creazione di una vasta area bike attrezzata come campo scuola e servita dal tapis roulant Madonnina; qui a disposizione anche il bigaribag per effettuare salti e acrobazie con le bike. Saranno organizzati anche tour guidati in bike ed e-bike.
Noi siamo pronti per ripartire ma dobbiamo farlo in tutta sicurezza e questo e’ sicuramente il modo giusto per ripartire … ancora un po’ lontani ma sempre vicini.
Realizzata in 100% poliestere con imbottitura in spugna e rivestimento in alluminio; Ideale per superfici umide, grazie al retro impermeabile e a resistente alla sabbia
La belissima Lindsey Vonn torna a far parlare di sè. La ex campionessa di sci ha pubblicato sul suo profilo instagram un video girato nella sua casa di Los Angeles dove lava in bikini la sua Range Rover . Il video che potrebbe essere a prima vista un filmato bollente si rivela un video divertente grazie alla presenza dei dolci musi dei cani di Lindsey Vonn che si affacciano dai finestrini del suv perchè vogliono bere dal tubo dell’acqua.
Video del sexy car wash della sciatrice Lindsey Vonn
Riparte in Austria a Kitzsteinhorn lo sci estivo, infatti si potrà sciare dal 29 maggio sulle piste da sci sul ghiacciaio.
La stazione sciistica di Kitzsteinhorn insieme a quelle di Maiskogel e Kaprun formano il comprensorio Zell Am See – Kaprun. Le piste per via della pandemia saranno chiuse fino al 28 maggio per poi riaprire dal 29 maggio data che sancisce la partenza della stagione estiva che terminerà il 26 giugno 2020.
“La salute e la sicurezza dei nostri ospiti e dipendenti hanno la massima priorità: abbiamo quindi preparato istruzioni ben precise ed aggiornate per garantire la fruizione e l’accesso ai nostri impianti di risalita e piste.”
Vediamo in dettaglio gli impianti aperti nelle varie ski area
Maiskogel
MK Maiskogelbahn (da mercoledì a domenica)
Alpine Coaster Maisi Flitzer (da mercoledì a domenica)
Kitzsteinhorn
Kitzsteinhorn via Panoramabahn (tutti i giorni tranne il mercoledì)
Sciare sull’altopiano del ghiacciaio (Gletscherjet 4 e Magnetköpfllift; tutti i giorni tranne il mercoledì)
Top of Salisburgo / Gipfelwelt 3000 (tutti i giorni tranne il mercoledì)
Dal 27 giugno verrà aperta la Ice Arena sull’altopiano del ghiacciaio così come la funivia 3S K-onnection che permetterà di collegare per la prima volta nella stagione estiva Kitzsteinhorn a Top of Salisburgo.
TIPO IIR, ovvero le uniche mascherine chirurgiche che resistono agli schizzi.; INODORE: prodotte in ambiente asettico ed igienico rendono la maschera priva di odori
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Dal prossimo 25 maggio tutti gli sportivi e gli appassionati di montagna potranno andare a sciare in Val Senales, sul ghiaccio. Almeno secondo quanto dichiarato dalla provincia di Bolzano, che sembra voglia proprio andare allo scontro con il Governo e le politiche restrittive in atto a causa dell’emergenza Coronavirus.
La Giunta provinciale di Bolzano infatti ha approvato proprio poche ore fa un decreto secondo il quale sarà permessa la riapertura di tutti gli impianti a fune a partire dal 25 maggio. Forte il contrasto con le linee guida del governo centrale, che invece ancora tiene alta la guardia. L’Alto Adige quindi cerca di svincolarsi dalle disposizioni della Fase 2, che Conte ha enunciato nella conferenza stampa dell’altra sera con il conseguente dpcm.
Il disegno di legge approvato da Bolzano farà quindi molto discutere, perché oltre a sancire la libera apertura degli impianti a fune, permette anche ai turisti di fruire di alberghi e pensioni nella zona del Senales, a partire dall’11 maggio prossimo, e anche dei servizi di ristorazione. La data dell’8 maggio è quella di inizio quindi di una vera e propria stagione di riapertura turistica, a meno che il Governo non impugni questa decisione.
Ciò che ancora manca di sapere sono le misure a cui tutti i locali e gli impianti interessati dovranno attenersi per quel che riguarda la sicurezza, quante persone ogni funivia potrà portare, la gestione dei flussi sulle piste del Senales. Se il disegno di legge sarà approvato, anche il ghiacciaio del Senales sarà aperto sul lato altoatesino.
Così anche gli atleti della nostra nazionale di sci potranno tornare ad allenarsi, così come stanno facendo da pochi giorni anche gli atleti austriaci, visto che l’Austria ha riaperto piste ed impianti proprio in questi giorni per gli allenamenti in ghiacciaio.
Riapertura quindi delle piste, degli impianti e delle strutture ricettive in Senales, e dei ghiacciai Stelvio e Val Senales. Negli ultimi giorni in queste zone è caduta anche la neve, sopra quota 200 metri. Una grossa opportunità per tutti, visto che dal prossimo 8 maggio in tutta la Provincia di Bolzano si potrà viaggiare anche senza autocertificazione. I nostri campioni dello sci sono già pronti quindi per mettersi la tuta!
La legge provinciale, come detto, prevede anche la riapertura di commercio al dettaglio, parrucchieri, estetiste, barbieri, bar e ristoranti. Obbligo chiaramente di mascherine anche all’aperto, guanti e gel igienizzanti in ambienti chiusi. Le sanzioni sono previste a partire da 280 €.
L’Alto Adige sfida Roma dunque ed anticipa le riaperture della Fase 2 del decreto del presidente Conte. Approvata dalla giunta provinciale di Bolzano la legge che prevede le riaperture graduali sempre in sicurezza, ma anticipando in parte quanto annunciato dal presidente del consiglio dei ministri Giovani Conte.
Dal Governo filtrano già le prime indiscrezioni di rabbia ed indignazione per queste scelte autonome e pericolose, anche se alcuni dicono che proprio il Ministro per la Salute, Speranza, sia in realtà più possibilista su queste riaperture previste non solo a Bolzano, ma in molte altre zone d’Italia.
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Méribel è stata protagonista in questi giorni di una situazione davvero inaspettata, ma che è stata occasione di notorietà e si è dimostrata un grande successo.
Nella stazione sciistica più importante della Savoia (Francia) infatti, martedì 28 aprile sono state vendute su Internet ben 45 cabine della vecchia seggiovia, che hanno dovuto lasciare il posto a nuovi impianti che andranno a costituire la nuova seggiovia.
In soli 3 minuti la vendita è stata conclusa, con il ricavato che sarà donato alle associazioni della zona. Un successo inaspettato come dicevamo per Méribel, che aveva proposto sul web la vendita delle famose cabine della seggiovia Plattières 3, sostituite presto da nuove e più moderne cabine. Sono stati migliaia gli appassionati che si son dati appuntamento per comprare, con un ricavato totale di oltre 22.000 €, raccolti per una buona causa.
Sylvain Aymoz, responsabile della comunicazione di Méribel, ancora non riesce a crederci, e dice che il sito è addirittura andato in down per alcuni minuti, vista la mole di persone che hanno acquistato. L’annuncio della vendita c’era stato solo una settimana prima della data di inizio dell’asta, ed in poche ore si sono registrate più di mille richieste ed un totale di 40.000 visite alla pagina del sito, con tutti gli utenti che si sono registrati nel corso di 5 giorni. La vendita è iniziata il 28 aprile alle ore 9, e si è conclusa alle ore 9.03.
La maggior parte delle cabine era in buone condizioni, perché erano state ridipinte nel 1993, ognuna con un tema diverso. La storica seggiovia un tempo collegava Méribel a Les Ménuires. La nuova seggiovia sarà a 6 posti e sarà più comoda e veloce. La vecchia seggiovia era stata costruita nel 1983 e subito messa in funzione 36 anni fa, e 39 delle 45 “uova” erano state ridipinte. con colori diversi e temi unici
Strutture di alluminio che pesano all’incirca 320 kg ciascuna, alte quasi 2 metri. Chi mai ha voluto acquistarle? Sono stati migliaia di appassionati, molti nostalgici delle vacanze in montagna sulla neve e sui resort di Méribel, e persino una signora che sulle cabine ha incontrato il suo amore. Di certo persone davvero affezionate a questo posto ed a questo impianto, vista la spesa e le dimensioni delle cabine.
In soli 3 minuti tutte le 45 cabine sono state quindi acquistate, con i compratori che giungono sia dalla Francia che dall’estero. Gli oltre 22.000 € raccolti andranno a tre associazioni della zona: Petits Princes, che lavora per aiutare i bambini malati; Moutain Wilderness, che si occupa di protezione della montagna e Ma Chance, che lavora per supportare bambini con esperienze traumatiche alle spalle.
Le cabine di quello che era diventato un vero e proprio simbolo per Méribel, sono state vendute a 500 € ognuna. Ora la nuova seggiovia con ammorsamento automatico, ne siamo certi, non saprà restituire lo stesso fascino della vecchia seggiovia, che continuerà a vivere nelle cabine poste nei giardini di chi le ha acquistate.
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Vi ricordate l’ex campionessa di sci Lindsey Vonn?
Bene, in questo periodo in cui tutti siamo costretti in casa e stiamo portando avanti il nostro lavoro da pc, ecco che ci mostra come potereffettuare delle videoconferenze in tutta tranquillità.
Lockdown e smartworking per tutti insomma, anche per l’ex campionessa di sci Lindsey Vonn, che si diletta davanti al pc tra conference call e momenti in cui grazie alla tecnologia scambia qualche parola con gli amici ed i colleghi, un po’ come facciamo tutti in questo periodo insomma.
Ma dite la verità? Siete riusciti a togliervi la tuta per mettervi di fronte al pc? Lindsey Vonn, in un video simpaticissimo che sta girando sul web, ci mostra come si comporta la maggior parte delle persone davanti al pc in questo periodo: impeccabilmente vestiti dalla vita in sù, ma molto meno eleganti dalla vita in giù.
Insomma, lo smart working si può chiaramente fare anche in tuta, in pigiama o in mutande! Le prove arrivano proprio da Lindsey Vonn, che in questa videoconferenza si mostra con una elegantissima giacca nella parte superiore del corpo, ed in slip e ciabatte invece sotto la scrivania, dove nessuno dall’altra parte del pc può vederla.
Un video poi postato sui social, per far impazzire i followers e far vedere parti un po’ più nascoste anche della sua vita privata. Un po’ vi sarete sentiti accomunati da questo modo di fare, perché un po’ tutti in questo periodo abbiamo, almeno una volta, lasciato i pantaloni della tuta sotto la scrivania nel corso di una videochiamata. Certo, se proprio dobbiamo dirla tutta, magari rimanere in mutande è un po’ eccessivo!
L’ex campionessa ha svelato il segreto una volta terminata la chiamata, ed ha svelato mutandine e ciabattine rosa. “Non servono i pantaloni per una conference su Zoom”, ha scritto Lindsey Vonn. I 2 milioni di seguaci sui social sono letteralmente impazziti nel vedere la 35enne americana in questa veste, o sveste che dir si voglia. La campionessa, che si è ritirata solo un anno fa, ha conquistato l’oro olimpico, due mondiali, 4 Coppe del Mondo generali, con 16 di specialità e 82 vittorie.
Il video di Lindsey Vonn in mutande mentre lavora in smart working durante il lockdown
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Nel comprensorio sciistico di 3 Cime Dolomiti (3 Zinnen Dolomites) durante l’estate sono confermati i lavori per la costruzione della cabinovia Helmjet Sexten (in sostituzione della funivia Sesto Monte Elmo) che sarà operativa per la stazione sciistica 2020/2021.
“Ogni nuovo impianto di risalita che costruiamo è per me qualcosa di speciale, ma la funivia Helmjet Sexten, in particolare, è uno dei progetti che mi sta più a cuore – afferma Mark Winkler, Amministratore delegato della 3 Zinnen Spa. Questo nuovo impianto di risalita è un po’ come la ciliegina sulla torta che ci permette di dare l’ultimo tocco al nostro gioiello di punta, la destinazione di montagna e per lo sport delle 3 Cime Dolomiti. È l’ultimo pezzo del puzzle (per ora) dopo la serie di investimenti promossi negli ultimi anni. In questo modo stiamo rivalutando enormemente il nostro principale punto di accesso a Sesto, offrendo ai nostri ospiti ancora più comfort con un impianto ultra moderno, togliendo dall’equazione caos e code chilometriche. Personalmente non vedo l’ora di sedermi per la prima volta nella nuova cabina Premium Symphony e godermi da lì la vista sulla Meridiana di Sesto”.
La vecchia funivia Sesto Monte Elmo inaugurata nel 1981 ed in funzione oramai da circa 40 anni verrà sostituita dal nuovo impianto di risalita la cabinovia Helmjet Sexten con cui gli sciatori potranno avere un maggiore comfort e raggiungere più velocemente le piste da sci.
Caratteristiche cabinovia Helmjet Sexten
La cabinovia Helmjet Sexten sarà costruita dall’azienda Leitner ropeways e sarà dotata di cabine modello Premium Symphony da 10 posti cadauno di tipo Premium Symphony per un totale di 58 veicoli. La stazione di partenza a valle sarà situata a quota 1315 metri d’altezza mentre quella di arrivo a monte a quota 2044 metri d’altezza.
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Siamo entrati nel viso per quanto riguarda il progetto TSM2, che riguarda un ampio spettro di attività ed iniziative per rilanciare il Terminillo ed il collegamento sciistico con Leonessa – Campo Stella.
Il progetto ha subito varie modifiche ultimamente, ed ora la Regione Lazio dovrà pronunciarsi sul pacchetto di interventi. Nel 2008 c’è già stata una delibera di finanziamento per 20 milioni di €, ma in questi anni i progetti non sono andati a buon fine, ci sono state molte contestazioni e perdite di tempo.
Un territorio, quello dei monti retini, che oltre all’emergenza sanitaria del Covid-19 sta comunque soffrendo vista la poca neve nelle stagioni invernali. Quest’anno in pratica non si è sciato. Problemi con il clima che si uniscono anche a carenza di strutture e sistemi di innevamento e ad una generale organizzazione.
Il progetto Terminillo Stazione Montana ha già subito due bocciature, ma ora si spera che qualcosa possa cambiare. Sono state infatti apportate modifiche che riducono l’impatto ambientale e che faciliterebbero il collegamento sciistico tra il Terminillo e la stazione sciistica di Leonessa – Campo Stella.
In generale possiamo dire che l’obiettivo finale del progetto è costruire un’alternativa seria e credibile a tutti gli sciatori ed appassionati di montagna di Roma e provincia, che al momento si recano in Abruzzo, ad Ovindoli e Campo Felice innanzitutto. Scelta fatta grazie alla facilità del collegamento autostradale e all’offerta sciistica molto vantaggiosa. Ora il progetto è stato di molto rivisto, e si è arrivati al TSM2, che coinvolge molti soggetti dell’area interessata (Rieti, Leonessa, Micigliano, Cantalice, Cittareale) e che risulta meno impattante sull’ambiente.
Il presidente della provincia di rieti Maurizio Ramacogi ha così commentato: “Il TSM2 non è un Ecosistema, ma ormai, è l’ultima chance che hanno questi territori dovuta alla crisi economica che negli ultimi anni stanno attraversando. È giusto anche, per completezza d’informazione, conoscere un po’ di storia della nostra Montagna. Dalla fine degli anni 60 ad oggi sono stati ipotizzati e presentati molteplici progetti di sviluppo inerenti all’ampliamento del bacino sciistico del comprensorio del Terminillo sia da Enti pubblici che da Privati. Ahimè tutti i progetti e gli sforzi economici finirono in un nulla di fatto. Motivo? Sempre la stessa risposta non approvato per un eccessivo impatto ambientale”.
Il vero problema per la realizzazione del progetto sono però le associazioni ambientaliste, le quali attraverso una nota ufficiale hanno espresso la loro posizione: “Il TSM2 non è un progetto di sviluppo, è un progetto sbagliato. Per lo sviluppo del Terminillo si può fare molto di meglio. Le reazioni scomposte a seguito della interrogazione al Presidente del Consiglio Regionale della Consigliera Blasi confermano una linea di comportamento purtroppo consolidata dei soggetti che sostengono acriticamente il progetto TSM2. Le associazioni ribadiscono in tal senso la necessità di una visione diversa del futuro del Terminillo, nella consapevolezza di poter contribuire positivamente con una ricchezza di idee e proposte cui finora non è stata accordata alcuna attenzione”.
Ora quindi la Regione Lazio dovrà pronunciarsi in merito, e nel frattempo è stata lanciata una petizione a favore del progetto. Ricordiamo che il Terminillo è una delle località sciistiche più antiche d’Italia, un vero pezzo di storia della montagna e degli sport invernali del nostro Paese. Il primo rifugio porta la data del 1903, mentre la capanna Trebbiani è del 1927. Sotto il governo Mussolini questa località divenne la “Montagna di Roma”, frequentata dalla borghesia. Negli anni ’60 e ’70 la realizzazione di una vasta skiarea, alberghi, edifici e varie strutture. Recentemente si è assistito ad un declino a favore delle zone sciistiche abruzzesi.
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