I pescolani non si sono persi d’animo ed hanno iniziato a sgombrare le vie dalla neve, ma il vincitore è stato questo abruzzese di 80 anni che non ha mollato mai ed ha spalato la neve fino a tarda notte.
Ad immortalare questo signore con una foto che è diventata virale nei social è stata Gloria Gizzi.
La magia della natura ripresa ieri da Pamela Collevecchio in Abruzzo, l’atmosfera che si respira vedendo il video è quella da fiaba dove un folto gruppo di cervi passeggiano tra le strade piene di neve che portano a Villetta Barrea in provincia dell’Aquila.
Il salvataggio in elicottero della Gendarmerie francese per recuperare alcuni scialpinisti è stato effettuato lo scorso 2 gennaio.
Uno degli scialpinisti durante l’escursione si è ferito ad un ginocchio così il suo amico Nicolas Derely, che fortunatamente aveva segnale sul suo cellulare, è riuscito a dare l’allarme chiamando l’elisoccorso.
Il gruppo si trovava a 2.257 metri di quota sul Col d’Anterne che si trova nelle prealpi del Giffre, precisamente tra l’Alta Savoia e il Vallese svizzero.
L’elicottero è atterrato sulla montagna appoggiando il muso sulla neve
In pochissimi minuti è arrivato un elicottero della Gendarmerie PGHM (Peloton de Gendarmerie de Haute Montagne) di Chamonix che li ha soccorsi con una speciale manovra chiamata tecnicamente hovering cioè quella di atterrare appoggiando il muso dell’elicottero sulla neve della parete della montagna.
Una manovra che richiede una altissima preparazione e concentrazione, infatti il pilota deve costantemente compensare gli spostamenti dell’elicottero dovuti al vento ed ai movimenti dei passeggeri e soccorritori.
Lo scorso 3 gennaio il sindaco ha emanato un’ordinanza molto interessante per tutti gli appassionati di sci e snowboard infatti l’amministrazione comunale di Ussita ha l’intenzione di procedere con l’apertura della skiarea della località sciistica di Frontignano di Ussita in caso di presenza della neve sulle piste da sci.
Colpo di scena, bus navetta (skibus) per trasportare gli sciatori
Per trasportare gli sciatori verranno utilizzati dei bus navetta (skibus) in quanto la seggiovia “Le Saliere” non potrà essere utilizzata perchè mancano ancora le verifiche ed i collaudi.
In vista dell’attivazione di questo servizio/impianto di risalita alternativo, ci sarà la chiusura al transito e divieto di sosta nella via Pian dell’Arco nei giorni prefestivi e festivi dal 5 gennaio al 31 marzo 2019.
Questo cambio di viabilità è reso necessario dal fatto che la strada già di per sè stretta con la presenza della neve subirebbe un ulteriore restringimento.
L’apertura delle piste sarà effettuata solo in caso di neve sufficiente e nei giorni prefestivi e festivi dal 5 gennaio al 31 marzo 2019. Nei prossimi giorni il Comune di Ussita renderà noti i nomi delle piste aperte e tutti i dettagli.
Il 4 gennaio è stata inaugurata nella località sciistica di Tarvisio la seggiovia “Nuova Tarvisio” ed a tagliare il nastro tutta la squadra italiana A di slalom maschile di sci.
La seggiovia Nuova Tarvisio sostituisce il vecchio impianto, una seggiovia biposto, ed ha una capacità oraria di 1.200 sciatori, è lunga 690 metri con un dislivello di 185 metri.
Questo nuovo impianto potrà essere utilizzato sia dagli sportivi durante gli allenamenti sulle piste da sci del Tarvisiano nonchè dai molti turisti appassionati di sci e snowboard.
L’incontro tra il noto comico Checco Zalone con il sindaco di Roccaraso Francesco Di Donato è stata una pura casualità infatti l’attore ha trascorso il Natale con la sua famiglia nella località sciistica.
A causa delle copiose nevicate avvenute nei giorni scorsi il furgone un Vito Mercedes noleggiato da Checco Zalone è rimasto intrappolato nella neve ed a questo punto il proprietario dell’hotel dove soggiornava ha chiesto aiuto al primo cittadino di Roccaraso che ha allertato gli addetti ai mezzi comunali sgombraneve ed ha permesso al comico di ripartire dalla stazione sciistica.
Molti i ringraziamenti da parte di Checco Zalone che tra l’altro ha un debole per Roccaraso. Una prova del suo amore è la famosa scena del film “Quo Vado?”
uscito nel 2016 dove si trova su una motoslitta sulla neve ed al telefono dice “Al circolo polare artico! Fa freddissimo, ma! Più di Roccaraso, di più!
Bollettino neve Frontignano: molta neve ma impianti chiusi
A sottolineare la necessità di un intervento è la capogruppo regionale di Fratelli d’Italia Elena Leonardi, che dichiara: “Assistere impotenti a giornate di sole come queste ad alta quota dove la neve avrebbe permesso di sciare riattivando parte dell’economia colpita dal sisma, provoca forte rabbia, tanto più che con la mozione da me presentata sarebbero bastati 200.000 euro per iniziare a partire”.
L’apertura degli impianti di risalita a Frontignano di Ussita per ripopolare l’entroterra
In una situazione in cui l’obiettivo principale dovrebbe essere quello di ripopolare l’entroterra duramente colpito dal sisma e sostenere l’economia delle zone interessate, ci si aspettava forse un maggiore interesse della Regione verso la situazione della stazione sciistica di Frontignano, su cui ancora pesano diversi problemi e che dopo il sisma del 2016 non ha più ripreso la sua attività. Prosegue la Leonardi: “A parole si va in una direzione ma a giudicare dai fatti purtroppo la Regione non è conseguente dimostrando disinteresse se per la terza stagione consecutiva la conseguenza è che quella che era tra le più rinomate stazioni sciistiche dell’Italia centrale è abbandonata a se stessa, considerati i necessari interventi che occorre fare per poter riavviare gli impianti di risalita”.
Per far ripartire la stazione sciistica di Frontignano basterebbe 200.000 euro
Ricordiamo che per riavviare una parte dell’impianto basterebbe lo stanziamento di una piccola somma da parte del Comune di Ussita, e la Leonardi chiedeva già in fase di discussione della mozione (giugno scorso) che fosse la Regione ad anticipare quei soldi, in attesa che si sbloccassero i 7.960.000 euro di cui al finanziamento complessivo dei fondi del sisma. All’appello si era unito chiaramente anche il Sindaco di Ussita, ma gli interventi furono senza successo, visto che l’Assessore regionale competente rispose che l’anticipo non poteva essere concesso, a differenza di altri casi simili.
Conclude la Leonardi: “Forse perchè a presentare la mozione era un consigliere dell’opposizione. Il risultato è che l’economia sciistica e tutto il suo indotto stanno, per il terzo anno, ricevendo un duro colpo che, mi auguro, conclude Leonardi, non sia quello di grazia causa spopolamento e avvilimento degli operatori e degli abitanti, nel rimanere ancora aggrappati in luoghi dove si può ormai solo sopravvivere e non vivere”.
Attualmente l’impianto di neve programmata riesce ad innevare alcune piste (per un totale di 4 km) della skiarea di Santa Maria Maddalena (Sarnano) servite da alcune sciovie e dalla una seggiovia situata a pochi metri dal rifugio di montagna “Baita La Capannina”.
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