In seguito alle recenti e abbondanti nevicate, le piste Inferno 1 e Inferno 2 nella località sciistica di Lorica situata in Calabria hanno finalmente riaperto, portando una ventata di entusiasmo tra gli appassionati di sport invernali. Questo evento tanto atteso segna il ritorno alla normalità dopo un periodo di chiusura dovuto alle avverse condizioni meteorologiche.
Le piste Valle dell’Inferno 1 e 2, grazie al lavoro incessante del personale addetto alla manutenzione e alla preparazione degli impianti, sono ora pronte ad accogliere sciatori di ogni età. Il team di tecnici, equipaggiato con i moderni gatti delle nevi, ha lavorato duramente per garantire la sicurezza e la praticabilità delle piste, permettendo così agli appassionati di tornare a solcare le discese di Lorica.
Per gli amanti dello sci, la riapertura delle piste Inferno 1 e 2 non è l’unica buona notizia. Il comprensorio sciistico di Lorica offre anche l’accesso alla cabinovia, allo skilift Inferno, e al tapis roulant destinato al campo scuola, garantendo un’esperienza completa e variegata per sciatori di tutti i livelli. Nonostante le temperature sopra la media per il periodo, il weekend promette di offrire ottime condizioni per lo sci ai piedi, grazie anche alla posizione più elevata delle piste riaperte.
Lorica dimostra di essere una destinazione perfetta anche per coloro che non praticano lo sci. Tra le attrattive disponibili spiccano la pista per slittini e la passeggiata Anello Panoramico delle Vette, ideali per chi desidera godere della bellezza della natura invernale senza necessariamente indossare gli sci. Inoltre, saranno aperti al pubblico diversi rifugi, tra cui Piazzale Cavaliere, Monte Botte Donato, e Cottage 1928, offrendo ristoro e calore a tutti i visitatori.
Prato Nevoso si appresta a segnare un traguardo significativo nel panorama sciistico regionale e non solo, con l’annuncio della costruzione della prima seggiovia a 8 posti del Piemonte. Questa novità rappresenta un salto di qualità per la stazione sciistica, promettendo di migliorare significativamente l’esperienza degli appassionati della neve.
Un progetto innovativo
La nuova seggiovia a 8 posti, realizzata dall’azienda Leitner, è destinata a sostituire l’attuale impianto quadriposto Blu, situato nel cuore della Conca di Prato Nevoso. L’innovazione non si ferma alla maggiore capienza; infatti, l’introduzione di un sistema automatico consentirà di dimezzare i tempi di percorrenza rispetto alla vecchia seggiovia a morse fisse, aumentando la portata oraria da 2400 a 3000 persone. Questo miglioramento è cruciale, soprattutto considerando i tre appuntamenti settimanali dedicati allo sci notturno, che vedranno dunque un servizio più efficiente e una maggiore fruibilità complessiva della skiarea.
Ciò che rende il progetto ancor più speciale è il suo carattere pionieristico: sarà la prima seggiovia a 8 posti in tutto il Piemonte e, più in generale, nell’intera area delle Alpi Occidentali. L’iter per la realizzazione dell’impianto è già stato avviato, con l’obiettivo di inaugurare la nuova seggiovia all’inizio della stagione invernale 2025/2026.
Dettagli tecnici della nuova seggiovia a 8 posto di Prato Nevoso
Con una capacità di 3000 persone all’ora, distribuite su 52 seggiole, e una velocità di 5 metri al secondo, la nuova seggiovia promette di rivoluzionare l’accesso alle piste di Prato Nevoso. I lavori prevedono lo smantellamento dell’attuale impianto e l’installazione del nuovo in un arco temporale di sei mesi, dimostrando un notevole impegno nella realizzazione e nell’efficienza del progetto.
Migliore qualità del servizio offerto
Questo progetto non solo migliorerà la qualità del servizio offerto dalla stazione sciistica ma segnerà anche un momento storico per Prato Nevoso e per l’intero Piemonte. L’attesa per l’inaugurazione della seggiovia è alta, e gli appassionati di sport invernali possono già sognare di salire su questo impianto all’avanguardia, pronto a offrire un’esperienza di risalita senza precedenti.
Due giovani italiani, di 33 e 30 anni, entrambi senza precedenti penali e apparentemente in vacanza, sono stati scoperti dopo la sparizione di numerosi sci. Questi individui, destreggiandosi abilmente attorno alle aree di ristoro degli impianti sciistici, avevano preso di mira gli sci di maggior valore, sottraendoli con discrezione dalle rastrelliere.
Il personale del soccorso piste della Polizia di Stato, in servizio presso il distaccamento sciatori di Moena – Passo San Pellegrino, allertato da una denuncia di furto, ha prontamente avviato le indagini. Analizzando le registrazioni video e monitorando gli ingressi ai comprensori sciistici, hanno individuato una coppia che corrispondeva alle descrizioni catturate dai filmati, attendendo al termine delle piste.
Realizzandosi scoperti, i due hanno rapidamente deciso di restituire gli sci rubati, ammontanti a nove paia, di cui due sono stati immediatamente restituiti ai legittimi proprietari. Per gli altri sci, sono in corso indagini per rintracciare i proprietari.
In seguito, i due sono stati denunciati per furto aggravato e ricettazione, avviando le procedure legali a loro carico.
L’incidente è avvenuto alle 12:30 del 15 febbraio, quando testimoni hanno avvistato a distanza alcuni sciatori essere sorpresi da una valanga di modeste dimensioni mentre praticavano sci fuoripista.
Immediatamente dopo l’allarme ai servizi di emergenza, i soccorritori hanno reagito con rapidità. Si sono diretti senza indugio verso le piste in Val Ridanna, in provincia di Bolzano, per assistere i sciatori coinvolti: uno di essi era stato parzialmente seppellito dalla nevicata.
Per fortuna, i suoi compagni erano già riusciti a estrarlo dalla neve. Il team di Soccorso alpino, operando in sinergia con carabinieri e Guardia di finanza, ha esaminato attentamente l’area utilizzando cani da soccorso e apparecchiature di localizzazione. Le ricerche, durate due ore, si sono concluse positivamente, confermando l’assenza di ulteriori individui implicati.
Nel panorama delle competizioni di sci internazionali, la Val di Fassa si distingue non solo per le sue prestigiose gare, ma anche per un approccio all’avanguardia nella produzione di abbigliamento sportivo. Le giacche indossate durante i SuperG di Coppa del Mondo femminile, che si sono svolti il 24 e il 25 febbraio, rappresentano un esempio concreto di come l’industria dell’abbigliamento possa contribuire alla sostenibilità ambientale. Questi capi sono realizzati riciclando circa 50 bottiglie di plastica ciascuno, un’iniziativa che dimostra l’efficacia di unire tecnologia e rispetto per l’ambiente in un settore tradizionalmente considerato lontano dalle pratiche eco-sostenibili.
Un processo di produzione all’avanguardia
La realizzazione di queste giacche segue un processo rigoroso di riciclo, in linea con il Global Recycling Standard, uno dei più importanti benchmark internazionali per la produzione sostenibile. Questo approccio non solo riduce gli sprechi e le emissioni di carbonio ma segnala anche un cambiamento nell’industria verso pratiche più responsabili. Il materiale riciclato proviene per la maggior parte dalla Francia e dall’Italia, evidenziando l’importanza di migliorare la raccolta differenziata e le tecniche di lavorazione per massimizzare l’efficienza e l’impatto ambientale positivo.
Prestazioni tecniche giacche da sci senza compromessi
Le caratteristiche tecniche di queste giacche non lasciano spazio a compromessi. Ogni dettaglio è studiato per offrire la massima efficienza e comfort: dal tessuto bielastico, impermeabile e traspirante, alle cerniere anti-acqua e alle tasche funzionali, inclusa una per lo ski pass. Queste caratteristiche rendono le giacche ideali per le condizioni più impegnative, dimostrando che sostenibilità e alte prestazioni possono andare di mano.
L’adozione di queste giacche da parte del personale e dei volontari dei SuperG di Coppa del Mondo femminile in Val di Fassa è un gesto simbolico che va oltre il semplice atto di indossare un capo di abbigliamento. È una dichiarazione di intenti, un segno che il mondo dello sport può essere un leader nel promuovere pratiche sostenibili. L’azienda produttrice, Energiapura, emerge come un esempio di come l’innovazione e l’impegno possano trasformare un settore, contribuendo attivamente alla protezione dell’ambiente.
La stagione sciistica di primavera ad Arabba promette sempre esperienze indimenticabili. Le piste, curate e perfettamente preparate, insieme a neve di qualità e giornate soleggiate, invitano gli appassionati a sfruttare le piste fino al tramonto. Arabba beneficia di una posizione unica e di un’altitudine elevata, con il versante di Porta Vescovo, rivolto a nord e spesso in ombra, che assicura neve eccellente per sciare fino alla fine della stagione.
Quando chiudono gli impianti ad Arabba?
Quest’anno, si potrà sciare fino al 21 aprile, superando la data della Pasqua che si celebra il 31 marzo.
Gli amanti dello sci potranno godere di settimane bianche intensive o di brevi soggiorni per assaporare lo sci puro e autentico. Arabba è riconosciuta come “The place to ski”, offrendo poche strade ma molti chilometri di piste ampie e piacevoli. Per darvi un’idea, ci sono più di 62 km di piste che si estendono a 480 km grazie ai collegamenti diretti con le valli limitrofe e l’accesso al Dolomiti Superski con i suoi 1.200 km di piste. Tra le offerte, 6 piste nere per gli amanti dell’adrenalina, oltre a due itinerari epici: lo skitour della Grande Guerra e La Sellaronda, quest’ultimo un circuito imperdibile per gli entusiasti dello sci senza soluzione di continuità.
Le promozioni “Dolomiti Springdays Longstay & Shortstay” sono valide dal 16 marzo al 7 aprile 2024, includendo un giorno di sci gratuito. Per i soggiorni lunghi fino al 1° aprile, vi è l’offerta 7=6 per pernottamenti e skipass, e per i soggiorni brevi dal 2 al 7 aprile, l’offerta 4=3. I prezzi partono da € 80 a persona per notte. Ci sono inoltre sconti del 15% sui corsi di sci, del 10% su lezioni private di 4×2 ore, e del 15% sul noleggio sci. Acquistando lo skipass online sul sito di Dolomiti Superski, è possibile ottenere un ulteriore sconto del 5%.
Una madre ha lasciato suo figlio di quattro anni chiuso a chiave in auto per recarsi a sciare presso la località sciistica di Brocon. Questo grave atto di negligenza è stato prontamente segnalato da un addetto dell’impianto di risalita, innescando un intervento tempestivo delle autorità.
Salvataggio tempestivo nella località di Brocon
L’episodio si è svolto nel parcheggio adiacente agli impianti da sci di Brocon, dove il bambino è stato trovato in lacrime, intrappolato all’interno dell’auto chiusa a chiave. I Carabinieri, giunti sul posto in risposta alla segnalazione, hanno subito notato la disperazione del piccolo. Con sensibilità e attenzione, hanno gestito la situazione per calmare il bambino, evitando di ricorrere immediatamente alla forzatura dello sportello o alla rottura del vetro, per non aggravare il suo stato di agitazione.
La giustificazione della madre e la denuncia per abbandono di minore
La madre del bambino, una cittadina quarantenne della Repubblica Ceca, è stata rintracciata sulle piste da sci. Al momento del confronto con le autorità, ha cercato di giustificare il suo comportamento asserendo che il bambino “non voleva venire a sciare” e che aveva delegato la sorveglianza del piccolo al fratello maggiore di tredici anni. Quest’ultimo, però, si era allontanato per sciare, lasciando il fratello minore da solo e in una situazione di pericolo. Di fronte a tali circostanze, la donna è stata denunciata per abbandono di minore alla Procura della Repubblica di Trento.
L’interesse degli italiani per la montagna continua a crescere anno dopo anno, come evidenziato dall’incremento del turismo nelle località alpine e dalla crescente domanda di immobili, sia per uso personale sia come investimento, che ha registrato un aumento del 4,9% in Italia rispetto al 2022. Questo è quanto emerge dall’analisi di Abitare Co., una società specializzata in intermediazione e servizi immobiliari per nuove residenze, che segnala per il 2023 un rialzo del 5,6% nel prezzo al metro quadrato per l’acquisto di abitazioni nuove o di recente costruzione nelle località montane più prestigiose in Italia e un aumento dell’11,5% per le stesse tipologie di immobili all’estero. Tuttavia, si evidenziano notevoli differenze tra il mercato italiano e quello estero, con una variazione media dei prezzi che può raggiungere il 60%.
Indagando sulle località più esclusive per l’acquisto di un immobile, si scopre che la più cara è Gstaad, nel Canton Berna in Svizzera, rinomata destinazione di turismo invernale di lusso, dove il prezzo medio per metro quadrato si attesta sui 31.450 €, con picchi fino a 39.300 € per le proprietà più esclusive. St. Moritz in Engadina, con 27.450 € al metro quadrato (e massimi di 31.000 €), e Courchevel 1850 in Francia, soprannominata la “Montecarlo delle nevi”, con 24.350 € e massimi di 29.000 €, seguono nella classifica delle località più costose.
Quanto costa la casa in montagna in Italia?
Per quanto riguarda l’Italia, i prezzi si posizionano su una fascia più bassa, con solo tre località dove il costo supera i 10.000 € per metro quadrato. Cortina d’Ampezzo si conferma la più costosa, con un prezzo medio di 13.900 € al metro quadrato (un aumento del 6,2% rispetto al 2022), e picchi fino a 16.000 €. Courmayeur, al vertice della Valle d’Aosta per la qualità delle sue piste e la vivace vita notturna, ha un costo medio di 11.500 € al metro quadrato (con un aumento del 5,7%), mentre Madonna di Campiglio, la “Perla delle Dolomiti”, si attesta a 10.250 € al metro quadrato (con un aumento del 5,1%) e punte di 11.500 €.
L’Italia offre però opzioni per tutte le tasche, con località note che variano dai 7.000 ai 10.000 € per metro quadrato, come Livigno, Selva di Val Gardena e Ortisei, e altre nell’intervallo dei 5.000-7.000 € distribuite lungo l’arco alpino, come Cervinia, Ponte di Legno, Bormio e Sestriere. Ci sono poi destinazioni più accessibili come Moena, Gressoney, La Thuile, Selva di Cadore e Merano, con prezzi che vanno dai 3.250 ai 4.600 € al metro quadrato.
Per chi cerca soluzioni ancora più economiche, esistono località come Sella Nevea, Piancavallo e Tarvisio nel Friuli, oltre a Clusone in Lombardia e Peio in Trentino, con prezzi che si aggirano sui 2.200-2.350 € al metro quadrato.
Classifica 2023 prezzi appartamenti e case in montagna in Italia nelle principali località sciistiche
Maniva Ski annuncia con entusiasmo l’apertura della nuova seggiovia Barard dal 14 febbraio 2024, un’aggiunta significativa che promette di migliorare ulteriormente l’esperienza sciistica nel comprensorio. Questo importante aggiornamento si inserisce nel contesto di un progetto di valorizzazione e ammodernamento dell’area sostenuto dalla Regione Lombardia, rendendo Maniva Ski una destinazione ancora più attraente per gli appassionati di sci.
Il comprensorio sciistico di Maniva Ski si distingue per la sua offerta completa e variegata, con 8 impianti di risalita che servono 18 piste su 40 km di tracciati sempre perfettamente preparati. La diversità delle piste rende Maniva Ski il luogo ideale per le famiglie con bambini e per gli sciatori di tutti i livelli, dai principianti agli esperti, grazie anche alla nuova seggiovia Barard che si aggiunge agli impianti esistenti.
Maniva Ski offre una vacanza sciistica indimenticabile, grazie alla combinazione di piste blu, ideali per chi muove i primi passi sugli sci, e piste rosse e nere, che sfidano gli sciatori più abili e gli snowboarder. Il comprensorio è suddiviso in due zone, Passo Maniva e Dasdana, accessibili con un unico skipass, consentendo agli ospiti di esplorare liberamente l’area e di godere della varietà di piste disponibili.
Oltre alla seggiovia Barard, gli sciatori possono usufruire delle seggiovie Persech e Dasdana, oltre ai campi scuola, per un’offerta completa che risponde alle esigenze di ogni ospite. Con l’apertura della pista da bob prevista per giovedì, Maniva Ski arricchisce ancora di più l’offerta di attività invernali per il divertimento di tutti.
Per una pausa rigenerante o un pranzo in quota, lo Chalet Dasdana, lo Chalet Maniva e l’Hotel Bonardi accolgono gli ospiti con ospitalità e calore, garantendo momenti di relax in un ambiente accogliente e tipicamente montano.
Per informazioni dettagliate su Maniva Ski, la nuova seggiovia Barard, le piste, gli impianti di risalita e le strutture di accoglienza, è possibile contattare i numeri +39 030 9280012 o +39 030 831622. Maniva Ski si conferma una destinazione imperdibile per tutti gli appassionati di sport invernali, offrendo emozioni, divertimento e paesaggi mozzafiato in un contesto sicuro e accogliente.
Dopo una pausa di 44 anni, il 16 marzo 2024 segnerà il grande ritorno della Diavolezza Glacier Race, un evento storico che unisce appassionati di sci e snowboard nel cuore dell’Alta Engadina, Svizzera, a 2978 metri di altitudine sul ghiacciaio della Diavolezza. Questa competizione non è solamente una gara, ma una celebrazione della passione per la montagna, dello spirito di avventura e dell’impegno per la salvaguardia dell’ambiente alpino.
Storia della gara sul ghiacciaio Diavolezza Glacier Race
La Diavolezza Glacier Race ha le sue radici nel lontano 1930, quando 300 coraggiosi partecipanti si sfidarono in una discesa di dieci chilometri con un dislivello di 1000 metri. Un evento che si ripeté fino al 1980, diventando una tradizione attesa da molti. Oggi, il rinnovo di questa gara rappresenta non solo il recupero di una tradizione interrotta, ma anche una testimonianza del profondo legame tra l’uomo e le montagne.
L’edizione 2024 della gara si propone di essere più di una semplice competizione sportiva. Un quarto delle quote di iscrizione sarà devoluto alla protezione dei ghiacciai, attraverso l’associazione Glaciers Alive, evidenziando l’impegno degli organizzatori e dei partecipanti verso la lotta al riscaldamento globale e il ritiro dei ghiacciai. L’evento sarà arricchito da un’asta di beneficenza, che vedrà la vendita di opere d’arte uniche e di prodotti locali, tra cui le bottiglie di whisky single malt della distilleria ORMA, la più alta del mondo, situata sul Corvatsch a 3303 metri. Queste iniziative sottolineano l’importanza dell’evento come momento di sensibilizzazione e raccolta fondi per la salvaguardia dell’ambiente montano.
Il percorso della Diavolezza Glacier Race
La competizione si svolgerà lungo il percorso su ghiacciaio più lungo della Svizzera, partendo dalla stazione di monte della funivia della Diavolezza. Gli atleti affronteranno un tracciato di otto chilometri, non battuto, attraverso i ghiacciai di Pers e Morteratsch, sotto le vette del Piz Palü e del Piz Bernina, fino a raggiungere Morteratsch a 1896 metri. Questo percorso, ricco di storia e di sfide tecniche, offre una vera e propria immersione nell’essenza dello sport sulla neve, lontano dalle competizioni moderne e vicino allo spirito di esplorazione e avventura.
La cerimonia di premiazione avrà luogo a Pontresina, presso la Plazza Bellavita, nell’ambito della “Viva la Via Glacier Edition”, un evento che promette di arricchire la giornata con musica, spettacoli e prelibatezze locali. La giornata si concluderà con la Glacier Race Fest, un’occasione per celebrare i successi, la passione condivisa per la montagna e l’impegno verso la sua protezione.
La Diavolezza Glacier Race del 2024 non è soltanto una rinascita di una storica competizione, ma rappresenta anche un appello all’azione per la conservazione dei ghiacciai e la lotta contro il cambiamento climatico. Con un numero limitato di 300 posti disponibili, questa gara offre agli appassionati di sport invernali l’opportunità unica di partecipare attivamente a un evento che celebra la bellezza della natura alpina, mentre contribuisce a un futuro più sostenibile per i nostri preziosi ecosistemi montani.
La Diavolezza Glacier Race è più di una semplice competizione: è un simbolo di avventura, tradizione e impegno ambientale. Invita tutti gli appassionati di montagna a unirsi per una causa comune, per vivere un’esperienza indimenticabile e per fare la propria parte nella salvaguardia dei ghiacciai.
“Congiuntamente alla Scuola di Alpinismo Pontresina e all’Ente Pontresina Turismo abbiamo deciso che, dal 2024, l’evento Diavolezza Glacier Race si svolgerà ogni anno – ha dichiarato Nicolà Michael, responsabile Marketing & Sales di Diavolezza Lagalb AG – Intendiamo organizzare la Diavolezza Glacier Race per rilanciare un’antica tradizione e promuovere lo sci come bene culturale e attività sportiva popolare, nonché per contribuire alla protezione dei ghiacciai”.
Per partecipare o per maggiori informazioni, gli interessati possono contattare l’ufficio gare Diavolezza Glacier Race:
Diavolezza Glacier Race, c/o Corvatsch AG
Via dal Corvatsch 73, CH – 7513 Silvaplana-Surlej
Tel. +41 81 838 73 05
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