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La nebulosa di Orione vista da Sassotetto, gli scatti di Michele Guzzini pubblicati dalla NASA

Il cielo stellato sopra i Monti Sibillini è diventato il palcoscenico di un momento memorabile nella fotografia astronomica, grazie a Michele Guzzini, un appassionato fotografo di Recanati. Questo trionfo è stato celebrato quando la NASA ha deciso di pubblicare una sua fotografia sul sito Apod (Astronomy Picture of the Day – apod.nasa.gov). L’immagine in questione, che ritrae la magnifica Nebulosa di Orione, è stata catturata il 17 dicembre da Guzzini a Sassotetto, un luogo che ora si è guadagnato un posto d’onore nella storia dell’astronomia amatoriale.

Michele Guzzini, ingegnere per professione e astronomo per passione, ha speso anni nell’esplorazione e osservazione del cielo. Le sue notti, spesso trascorse in alta montagna per sfuggire all’inquinamento luminoso o nell’osservatorio che conduce con altri appassionati nel cuore delle Marche, hanno portato a questo straordinario risultato. L’immagine della Nebulosa di Orione, ottenuta con strumenti di osservazione specializzati a Sassotetto, nel comune di Sarnano (MC), è un vero capolavoro.

La fotografia di Guzzini rappresenta non solo un omaggio alla splendida natura celeste, ma è anche un importante riconoscimento per gli astronomi amatoriali. Selezionata per la rubrica “Astronomia Immagine del Giorno” della NASA, questa sezione quotidiana mette in evidenza immagini uniche del nostro universo, accompagnate da spiegazioni di astronomi professionisti. La pubblicazione di questa foto non solo celebra le abilità e la sensibilità artistica di Guzzini, ma eleva anche l’astronomia amatoriale italiana a un livello di riconoscimento internazionale.

La storia di Michele Guzzini, con il suo scatto che ora risplende sul sito della NASA, è una testimonianza eloquente di come la passione, la dedizione e il talento possano trasformare una notte tra le stelle sopra i Sibillini in un’opera artistica ammirata in tutto il mondo.

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Sicuri sulla neve l’evento con CAI e CNSAS il 21 gennaio

In pieno inverno, le montagne, coperte di neve e solcate da piste scivolose, offrono uno scenario maestoso ma imprevedibile, anche per gli alpinisti più esperti. È fondamentale essere preparati per affrontare rischi come valanghe, ipotermia e cadute sul ghiaccio. L’edizione 2024 dell’evento annuale «Sicuri con la neve», organizzata dal Club alpino italiano e dal Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico, pone l’accento su tre concetti chiave: sensibilizzazione, informazione e prevenzione.

Questa iniziativa coinvolge numerose località montane in dodici regioni italiane, offrendo ai partecipanti occasioni di apprendimento per ridurre il rischio di incidenti, indipendentemente dal livello di esperienza. Tra gli appuntamenti in programma, spicca quello al rifugio Magnolini, sul Monte Pora, previsto per le 10.

Volontari del Soccorso alpino e del Club alpino italiano saranno presenti con stand e aree informative ai punti di partenza dei principali sentieri e piste da sci. Qui, forniranno consigli utili per valutare adeguatamente le proprie capacità e l’equipaggiamento necessario per le escursioni invernali, sottolineando l’importanza di consultare i bollettini meteo e valanghe.

L’evento prevede anche dimostrazioni pratiche di soccorso in caso di valanghe, mostrando l’utilità di strumenti essenziali come ARTVa, sonda e pala. Inoltre, sono in programma convegni dedicati alla prevenzione e all’autosoccorso, con un focus particolare sui cambiamenti climatici e i loro impatti sulla stabilità del manto nevoso, aumentando di conseguenza il rischio di valanghe e crolli.

Elio Guastalli, responsabile di «Sicuri con la neve», evidenzia l’importanza di riflettere sulle valutazioni ambientali, comportamenti, limiti personali e capacità di rinuncia, poiché “la prevenzione è un aspetto fondamentale della cultura di montagna”. Oltre al rischio valanghe, l’iniziativa si concentra su pericoli comuni come le cadute su terreno ghiacciato e l’ipotermia, senza trascurare l’aspetto psicologico: la crescente impazienza degli appassionati di montagna spesso porta a sottovalutare i pericoli.

In chiusura, il Club alpino italiano e il Soccorso alpino e speleologico raccomandano l’utilizzo di GeoResQ, un’app dedicata alle emergenze in montagna, resa gratuita dal luglio scorso grazie al supporto del Ministero del Turismo. Questa iniziativa fa parte del più ampio progetto “Sicuri in montagna” di Cai e Cnsas. Per ulteriori informazioni e aggiornamenti sugli eventi clicca qui.

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Cervinia, Nissan lancia la X-Trail Mountain Rescue per il soccorso in montagna – VIDEO

Nissan ha recentemente introdotto un nuovo capitolo nel campo del soccorso in montagna con il lancio della sua rivoluzionaria X-Trail Mountain Rescue. Questo veicolo, pensato specificatamente per le esigenze dei terreni montani, trova il suo palcoscenico ideale nella rinomata località sciistica italiana di Cervinia.

Trasformazione innovativa: da semplice suv a veicolo di soccorso cingolato

La Nissan X-Trail Mountain Rescue rappresenta una trasformazione notevole del modello standard. La caratteristica più evidente è la sostituzione delle ruote tradizionali con cingoli da neve, un cambiamento che non solo conferisce al veicolo un aspetto imponente ma garantisce una mobilità eccezionale su neve e terreni impervi. L’allargamento dei parafanghi per adattarsi ai nuovi cingoli e l’aggiunta di un portapacchi su misura, dotato di una barella a guscio rigido e pale da neve, enfatizzano la sua vocazione per le missioni di soccorso.

Tecnologia avanzata sul Nissan X-Trail Mountain Rescue

All’interno, l’X-Trail Mountain Rescue è stata riprogettata con un occhio di riguardo per l’efficienza operativa. I sedili posteriori sono stati rimossi per accogliere una barella, mentre è stata inclusa una postazione per un medico professionista. Il cuore tecnologico di questo veicolo è l’esclusivo sistema di trazione integrale e-4ORCE di Nissan. Dotato di due motori elettrici, uno per ciascun asse, assicura un controllo preciso su ogni ruota, adeguando automaticamente la forza motrice in un decimillesimo di secondo in condizioni variabili, come su acqua, neve o ghiaccio.

X-Trail Mountain Rescue è un simbolo della campagna “Ride Responsibly” di Nissan

Oltre ad essere un veicolo di soccorso d’avanguardia, la X-Trail Mountain Rescue è anche un simbolo della campagna “Ride Responsibly” di Nissan. Questa iniziativa promuove la sicurezza sulle piste da sci attraverso cartelli digitali che monitorano la velocità degli sciatori e offrono feedback in tempo reale. Questo sistema mira a incentivare una guida responsabile e sicura nelle località sciistiche.

Nissan X-Trail Mountain Rescue: soccorso in montagna del futuro

La X-Trail Mountain Rescue non è solo un esempio di innovazione nel campo dei veicoli di soccorso, ma è anche un manifesto del futuro del soccorso in montagna. Esposta in un box di vetro a Cervinia, attira l’attenzione sia per le sue caratteristiche uniche sia come simbolo di ciò che la tecnologia moderna può offrire per migliorare le operazioni di soccorso in ambienti impegnativi.

Coralie Musy, Vice Presidente di Brand & Customer Experience di Nissan AMIEO, sottolinea: “Lo sviluppo della X-Trail Mountain Rescue rappresenta un passo audace e innovativo per evidenziare i benefici del sistema di trazione integrale e-4ORCE. Gli appassionati di sport invernali potranno vedere di persona come la X-Trail e-4ORCE si muove con sicurezza e controllo su ogni tipo di tracciato, in qualsiasi condizione. Allo stesso tempo, la campagna punta a promuovere un comportamento responsabile tra gli appassionati di sport invernali.”

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Colorado, l’impressionante snow devil sulle piste sci di Breckenridge – VIDEO

Recentemente, gli sciatori sulle piste del Breckenridge Ski Resort, in Colorado, sono stati testimoni di un fenomeno naturale straordinario. A causa dei forti venti che hanno investito le montagne di Breckenridge, si è formato un sorprendente “diavolo di neve”.

Questo fenomeno, noto anche come “snownado”, è stato catturato in un video che mostra il vortice di neve muoversi attraverso la pista, mentre una moltitudine di sciatori osserva stupefatta l’insolito spettacolo naturale.

 

 

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Diletta Leotta in vacanza sulla neve con la famiglia: quanto costa la giacca da sci indossata nelle foto?

Diletta Leotta, la rinomata conduttrice televisiva, ha recentemente dimostrato la sua abilità nel combinare vita professionale e personale durante una vacanza sulla neve a Kitzbühel, una suggestiva località alpina vicino a Innsbruck, nel Tirolo. Questa vacanza non solo ha offerto a Diletta e alla sua famiglia, compreso il fidanzato Loris Karius e la piccola Aria, un’occasione per godersi le piste da sci, ma anche per mettere in mostra il suo inconfondibile stile invernale.

Uno degli elementi salienti del suo guardaroba sulla neve è stato un piumino multicolore, un vero esempio di giacca da sci che unisce funzionalità e moda. Questo bomber fashion, firmato Goldbergh, si distingue per il suo design imbottito e trapuntato, con un cappuccio, chiusura frontale, cinghie a zaino interne, due tasche laterali e muffole integrate. I colori vivaci del piumino, tra cui sfumature di fucsia, lilla e giallo, hanno dimostrato che il glamour può essere un compagno perfetto anche nelle avventure invernali su piste da sci e baite innevate.

La scelta di Diletta di una giacca a vento così alla moda riflette una tendenza crescente nel mondo dello sci, dove lo stile si incontra con la praticità. Questo piumino, non solo un capo di abbigliamento funzionale per le fredde giornate sulle piste da sci, ma anche un pezzo di dichiarazione per una vacanza sulla neve, è disponibile per l’acquisto nei principali e-commerce di moda di lusso al prezzo di 800 euro.

La decisione di Diletta Leotta di intraprendere questa vacanza sulla neve è stata motivata da un’occasione speciale: celebrare i primi cinque mesi di vita della piccola Aria. Il loro soggiorno ha incluso momenti rilassanti in spa, dove Diletta ha condiviso scatti in accappatoio e ciabatte, mostrando la bellezza e l’intimità della vita familiare in una cornice invernale. Con la sua didascalia “5 mesi di te”, accompagnata da un’emoticon con occhi a cuore, ha riscosso grande affetto dai suoi fan, consolidando ulteriormente il suo status come icona di stile e madre affettuosa.

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Colere, apre la pista Diretta Carbonera con 1.250 metri di dislivello e 8 km di lunghezza – VIDEO

Il comprensorio Colere Mountain annuncia con entusiasmo l’apertura della pista “Diretta Carbonera”, una vera e propria novità per gli amanti degli sport invernali. Questa pista si distingue per unire in modo diretto l’abitato di Colere con le cime più elevate del comprensorio, offrendo agli sciatori un’esperienza di sci senza precedenti.

Caratteristiche tecniche pista da sci Diretta Carbonera

Il progetto “Diretta Carbonera” nasce dalla visione di trasformare un sogno degli appassionati di sci in realtà. La pista inizia dai 2.200 metri di Cima Bianca (o dai 2.250 metri del Ferrantino, includendo il tratto della seggiovia Corna Gemelle) e scende fino ai 1.000 metri dell’abitato di Colere. In questo viaggio lungo 8 km di percorso, gli sciatori affrontano un dislivello di 1.250 metri, con la possibilità di risalire in soli 10 minuti grazie ai moderni impianti di risalita. Il panorama lungo la discesa è spettacolare, offrendo viste che abbracciano la Presolana, le cime del Coca e del Redorta, la valle del Gleno e la piramide dell’Adamello.

Innovazione e sostenibilità al servizio della montagna

Silvio Rossi, Amministratore Delegato di RSI SRL, esprime grande soddisfazione per il progetto: “L’apertura della ‘Diretta Carbonera’ è una svolta strategica per il nostro comprensorio. Essa segna il ritorno alla piena fruizione della passione per lo sci e la montagna. Questo traguardo è stato raggiunto grazie all’ottimale esposizione delle nostre piste e all’adozione di un innovativo impianto di innevamento artificiale, rinnovato secondo gli standard qualitativi ed energetici più avanzati del mercato”.

Un progetto di rinnovamento del comprensorio sciistico di ampio respiro

La “Diretta Carbonera” rappresenta solo una parte di un più vasto piano di rinnovamento degli impianti sciistici di Colere. Questo piano prevede anche la riqualificazione dei rifugi Plan del Sole e Cima Bianca, dimostrando l’impegno del comprensorio nel migliorare costantemente l’esperienza offerta agli appassionati di montagna, sia sotto l’aspetto delle infrastrutture che dei servizi.

In conclusione, la “Diretta Carbonera” non è solo una nuova aggiunta al comprensorio di Colere, ma è anche un simbolo di crescita e di innovazione. Con il suo percorso imponente, il significativo dislivello e le vedute panoramiche mozzafiato, questa pista è destinata a diventare rapidamente una delle destinazioni più amate dagli sciatori di ogni livello.

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Cortina, donna di 36 anni con scarpe inadeguate salvata dal soccorso alpino

A Cortina d’Ampezzo, una coppia di escursionisti si è trovata in difficoltà nella neve, incapace di continuare il loro cammino. Una donna di 36 anni, originaria di Albignasego (Padova), senza calzature adeguate, ha subito il congelamento dei piedi, rendendola incapace di camminare. La coppia è stata soccorsa e portata a valle dopo un’operazione di salvataggio complessa. Gli operatori di soccorso esortano a prestare attenzione alla segnaletica e alle condizioni meteorologiche, poiché il rischio di assideramento è alto, con temperature che possono scendere fino a -15 gradi, e non sempre è disponibile l’elicottero per il soccorso.

L’intervento di soccorso è avvenuto nella serata di lunedì 15 gennaio, dopo che il 118 ha ricevuto una chiamata di soccorso intorno alle 19. La coppia, partita dal passo Tre Croci verso le 14.30 con l’obiettivo di raggiungere il Rifugio Vandelli, si è bloccata lungo il sentiero 215. Il compagno della donna, un 27enne di Villafranca Padovana (Padova), ha tentato di scaldarla con un sacco a pelo, ma alla fine ha dovuto chiedere aiuto.

Una squadra del soccorso alpino e della guardia di finanza si è avvicinata quanto più possibile con un quad prima di proseguire a piedi. L’elicottero di Trento, dopo aver completato un’altra missione, è arrivato per portare in salvo la coppia. L’operazione ha incluso il trasporto della donna in barella e l’uso del verricello dell’elicottero per sollevare la coppia.

Dopo il salvataggio, la coppia è stata accolta nella sede del soccorso alpino di Cortina per riscaldarsi. Un cartello di avviso è stato posizionato all’inizio del sentiero per il Vandelli, avvertendo dei pericoli e della necessità di avere attrezzature adeguate per l’escursionismo invernale.

Le temperature attuali nella zona scendono sotto i -15 gradi, e il rischio di assideramento è significativo. La copertura del telefono cellulare è spesso scarsa, e l’arrivo delle squadre di soccorso può richiedere molto tempo, sia per raggiungere che per trasportare indietro le persone in difficoltà.

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Come trasformare il Dacia Duster in un gatto delle nevi – VIDEO

Stai cercando un modo per migliorare le capacità fuoristrada del tuo SUV o camion? La soluzione potrebbe essere più semplice di quanto pensi. Con l’arrivo di Track and Go, una tecnologia all’avanguardia, ora è possibile trasformare qualsiasi veicolo standard in un gatto delle nevi efficace e versatile in pochi minuti.

Nel video viene mostrata l’installazione sul Dacia Duster del sistema Track and Go ed i risultati sono stati sorprendenti. Questo sistema, unico nel suo genere, non solo è incredibilmente facile da installare, ma rende il Duster un veicolo perfetto per affrontare anche le condizioni invernali più estreme.

I componenti di Track and Go, realizzati in acciaio legato ad alta resistenza e alluminio di qualità aeronautica, assicurano leggerezza, forza e durabilità. Inoltre, il design pneumatico del sistema riduce efficacemente le vibrazioni e assorbe gli urti, garantendo una guida confortevole e sicura su terreni innevati.

I cingoli di gomma di alta qualità sono costruiti per durare, rendendo Track and Go una scelta ideale per qualsiasi impresa che necessiti di mobilità affidabile in condizioni di neve. Inoltre, grazie alla sua meccanica semplice, il sistema è facile da mantenere, adatto a tutti gli utenti.

Nel video allegato potrete vedere il Dacia Duster trasformato con il sistema Track and Go in azione, un chiaro esempio di come questa tecnologia possa rivoluzionare il modo in cui affrontiamo la guida invernale. Se operi in un settore che richiede frequenti spostamenti su terreni innevati o difficili, Track and Go potrebbe essere la soluzione che stavi cercando.

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Passo Fedaia, il test delle nuove macchine fresaneve della provincia di Trento – VIDEO

Nell’incantevole cornice del Passo Fedaia, ai piedi della imponente Marmolada nella Alta Val di Fassa, si è svolta una dimostrazione chiave per la mobilità invernale in montagna. La Provincia di Trento ha testato le sue innovative macchine fresaneve, strumenti essenziali per mantenere la viabilità nelle aree montane durante l’inverno. Questo test rappresenta un passo importante nella strategia di sicurezza e accessibilità stradale nei mesi più freddi.

In un contesto suggestivo e con temperature che scendevano fino a -14 gradi, le fresaneve di nuova generazione hanno fatto il loro debutto. Destinate a operare in quattro nodi vitali – Campo Carlomagno – Madonna di Campiglio e Alta Val Rendena, Passo del Tonale e Alta Val di Sole, la zona dei Passi dolomitici intorno a Canazei, e Passo Rolle con Primiero – queste macchine hanno esordito in una zona riservata, lontana dal traffico ordinario, mostrando le loro capacità in un vero ambiente invernale.

Un elemento cruciale del progetto è stata la preparazione degli operatori. Completando una formazione approfondita presso il Cantiere Provinciale di Spini di Gardolo, gli addetti alle fresaneve hanno avuto la possibilità di testare i nuovi mezzi in condizioni reali, assicurando una preparazione ottimale per le prossime nevicate, già in arrivo a partire dal 17 gennaio.

L’impegno della Provincia autonoma di Trento, guidata dal presidente Maurizio Fugatti, è costante nella ricerca di sicurezza ed efficienza della rete stradale, specialmente durante gli eventi meteorologici avversi. L’investimento in queste macchine fresaneve di ultima generazione, unito alla formazione qualificata degli operatori, evidenzia questo impegno. Grazie a queste innovazioni, la Provincia conferma il suo impegno a mantenere le strade montane sicure e percorribili per tutti, indipendentemente dalle sfide poste dal clima invernale.

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Passo Forcora, dopo 4 anni riapre lo skilift

Dopo una pausa di circa quattro anni, il Passo Forcora, situato nel comune di Maccagno con Pino e Veddasca, ha finalmente riaperto il suo skilift domenica 14 gennaio, grazie alle recenti nevicate. Questo skilift rappresenta l’unica skiarea nella provincia di Varese. Perfettamente adatta a famiglie e bambini, la stazione sciistica offre una pista di media difficoltà che serpeggia dal Passo Forcora, a 1179 metri di altezza, fino alla cima del Monte Cadrigna, che si eleva a 1304 metri. Per la stagione invernale 2023/2024, i prezzi degli skipass sono fissati a 20 euro per gli adulti, 12 euro per i ragazzi tra i 6 e i 14 anni, mentre l’ingresso è gratuito per i bambini fino a 5 anni. Novità e aggiornamenti vengono regolarmente condivisi sulla pagina Facebook “Forcora Ski – Funivie del Lago Maggiore srl”. Recentemente, è stato annunciato che nuove nevicate sono previste per mercoledì 17 gennaio, e verranno forniti aggiornamenti sull’apertura dello skilift per il successivo fine settimana.

Come raggiungere Passo Forcora

Per raggiungere la stazione sciistica di Passo Forcora, gli sciatori hanno diverse opzioni. Coloro che viaggiano in auto possono prendere l’autostrada A8 Milano-Varese, uscire a Varese e seguire le indicazioni per Luino passando per la Valcuvia. Dopo aver attraversato diversi paesini caratteristici, si arriva al Passo Forcora. In alternativa, per chi proviene da Luino, è possibile seguire la strada statale in direzione Maccagno con Pino e Veddasca, e da lì proseguire per il Passo.

Chi preferisce i mezzi pubblici può utilizzare i servizi di autobus che collegano varie città con la zona di Maccagno. Da Maccagno è possibile prendere un autobus locale o un servizio navetta che porta direttamente alla stazione sciistica. Questa opzione è ideale per chi desidera evitare il traffico o la ricerca di parcheggio durante i periodi di alta stagione.

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