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Come scegliere la mountain bike giusta. Guida all’acquisto

Credits: Andy Lloyd

Il mondo delle mountain bike è vastissimo, e nel momento in cui dovete scegliere quale acquistare iniziano le difficoltà. Difficile notarne le differenze, anche perché il mercato ormai è molto frammentato e anche i nomi dei prodotti sono diventati difficili da ricordare.

La mountain bike è una tipologia di bicicletta comoda, adatta sia su strada che fuori strada, per gli amanti dell’avventura. Molto versatile nelle sue caratteristiche, è possibile scegliere tra diversi modelli in base all’utilizzo che se ne vuole fare.

In questo articolo quindi vogliamo darvi qualche aiuto, una guida per distinguere tra i vari tipi di mountain bike per regalarvi utili consigli da utilizzare nel momento della scelta giusta della mtb.

Per prima cosa sarà utile chiedervi che tipo di utilizzo vorrete fare della vostra bici. I gusti personali sono sempre la prima base della scelta, ma le caratteristiche tecniche sono molto importanti. Per prima cosa distinguete tra una bici entry level, adatta a tutti, ed una per competizioni. Altro elemento da tenere presente è il budget a disposizione, visto che per le bici che costano meno le prestazioni sono certamente più contenute. La marca Torpado realizza ottimi modelli che consentono di avere una bici utile anche per alcune competizioni. Chi ama le cose un po’ più tecniche può invece virare su una Scott.

Caratteristiche tecniche di una mountain bike

Per analizzare le caratteristiche tecniche di una mountain bike, la prima distinzione da fare è quella tra mountain bike Front o Full. Le prime sono ammortizzate davanti con le forcelle, mentre le seconde sono ammortizzate anche dietro.

La differenza tra escursione e angolo di sterzo

Altra grande distinzione è quella che riguarda l’escursione e l’angolo di sterzo. L’escursione è la capacità di movimento della ruota. Nella parte anteriore riguarda la forcella, e più mm di compressione consente, più sarà elevata l’escursione.

Corsa dell’ammortizzatore posteriore

Per la parte posteriore occorre invece guardare alla ruota e alla corsa dell’ammortizzatore. In generale possiamo dire che meno escursione c’è e più è pedalabile una mountain bike (quindi ideale per le salite); più escursione c’è e meno è pedalabile la bici (ideale per le discese)

L’angolo di sterzo invece è l’inclinazione del tubo dello sterzo rispetto al terreno. Più l’angolo è chiuso e più lo sterzo si dice aperto. Un angolo di sterzo più chiuso consente una maggiore pedalata, mentre uno più stretto lo troviamo nelle bici gravity, cioè da volata.

Queste sono le componenti principali di una mountain bike (fonte https://commons.wikimedia.org)

Ora scopriamo i diversi tipi di mountain bike

MTB Cross Country

Bici da gara ideali per competizioni sui circuiti ad anello che hanno discese tecniche ed agonistiche. Il telaio è in carbonio o alluminio e sono piuttosto leggere. Però possono essere adatte anche per chi ama le salite tecniche al di fuori delle piste: escursione da 100 a 120 mm, non troppo pesanti e una grande capacità di trazione grazie ad un telaio geometrico. Costo contenuto e non necessitano di troppa manutenzione.

MTB Marathon (o Trail Riding)

Ideali per lunghi giri in montagna che hanno tanti dislivelli, molti km e ore in sella per chi le guida. Da considerare che in questi tour ci sono anche molte discese, e quindi le escursioni sono tra i 120 e i 130 mm con angoli di sterzo un po’ più aperti. Un buon compromesso insomma tra salite e discese. Il telaio è in carbonio e la bici è molto reattiva.

Trail bikes

Di una categoria superiore alle altre, non è da gara ma viene usata per divertimento. Adatta per discese difficili, ha un ampio angolo di sella e uno sterzo aperto. Affidabile e durevole, adatta per la montagna.

MTB All Mountain

Come dice il nome sono ideali un po’ ovunque in montagna, utili per chi non sa scegliere il proprio terreno più adatto, magari se siete alle prime armi con le mountain bike. Escursione tra i 140 e i 150 mm, angolo sterzo aperto, steli importanti così come le gomme e i freni sono a disco. Si adatta ad ogni situazione. Leggera e duratura, spicca in discesa con telaio in alluminio o in carbonio. ottima pedalabilità in tutte le condizioni.

MTB Enduro

In questo caso la vocazione è più quella della salita che non la discesa. Una bici sia per le gare che per un uso quotidiano, con ammortizzatori, telaio robusto e affidabile. Escursione anteriore a 170 o 180 mm, quella posteriore tra i 160 e i 170 mm, forcelle massicce per assorbire la velocità e le difficoltà in discesa, angolo sterzo aperto. Garantiscono una buona velocità e buona sicurezza di guida. Ideale per le gare in cui si alternano discese e risalite senza cronometro.

Mountain Bike Freeride

Difficile da pedalare, telaio in alluminio e adatta per situazioni estreme. Ruote con grande resistenza e pesi medi. ideale per salti ed evoluzioni nei bike park.

MTB Downhill

Ideali per chi ama solo la discesa. Telaio geometrico e grandi escursioni (anteriormente di 200 mm e dietro di 190 mm), grande apertura dell’angolo sterzo. Non sono utili per chi ama pedalare. Portatele in alto e poi lanciatevi in discesa, nei park o nei percorsi naturali anche molto tecnici. Una mountain bike di nicchia per chi ama essere differente. Telaio in alluminio, leggero e resistente.

La scelta del telaio

Le mountain bike montano tre tipi di telaio: alluminio, carbonio e acciaio. Il carbonio è leggero e resistente, ed è perfetto per l’agonismo su strada o crosso country. L’alluminio è leggero e ha un basso costo, perfetto per la maggior parte dei tipi di gara. L’acciaio è economico e dura molto, utile per percorsi quotidiani. Scegliete in base all’utilizzo che farete della vostra bici.

Le ruote

Le ruote che hanno diametro di 26” sono ormai obsolete ma sono scattanti nei cambi di direzione, anche se nervose nella guida. Ruote da 27,5” sono un buon compromesso tra la reattività e la stabilità. Le ruote più recenti sono quelle da 20”, sono scorrevoli e superano ogni ostacolo

Il cambio

Per il cambio esistono guarniture monocorona, da 2 o da 3 corone. Il primo genere ha meno rapporti e un alto gradi di leggerezza e comodità, con meno usura delle componenti. Le altre due categorie hanno più sviluppi metrici e sono più elaborate.

Quali tipi di freno?

Sono due le tipologie di freni: a disco o V brake. La frenata avviene in entrambi i casi per attrito, con il calore che blocca la bici. I freni a disco sono mediamente più efficienti perché la frenata è più distribuita.

Sella e pedali

Le caratteristiche incidono sullo stile di guida. Per la scelta della sella sono importanti le caratteristiche ergonomiche, la corporatura e il sesso del ciclista, ma conta anche il tipo di disciplina che si pratica. Una sella di qualità permette di pedalare senza dolori anche per molti km e su fondi sconnessi. per i pedali le tipologie sono due: pedali flat (piatti) e pedali SPD. Nel primo caso il piede non è agganciato e non si usano scarpette particolari; la base è più ampia e sono ideali per freestyle e gravity, discipline dove si deve spostare il piede. Nel secondo caso il piede è agganciato e si usano apposite scarpette: feeling ottimale e buona trasmissione di potenza.

Come scegliere la taglia della bici

Da tenere in considerazione sono il diametro delle ruote, l’altezza del biker. La taglia si esprime in pollici ed è relativa all’altezza da terra del piantone. La formula con cui si calcola è “Cavallo (cm) x 0.226 = taglia in pollici”. Fate sempre riferimento alle tabelle delle taglie.

La scelta in internet

Nella rete si possono trovare anche ottimi modelli di bici. Per chi ha un budget più limitato ci sono invece i siti dove comprare bici usate ma in perfetto stato. Informatevi prima sullo stato generale del mezzo, su eventuali manutenzioni e riparazioni fatte.

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Macerata, pista da sci in sintetico con impianto di risalita: affidato il progetto preliminare di Fontescodella

Un esempio di pista da sci in sintetico

La pista da sci in sintetico che sorgerà al Parco del Fontescodella di Macerata sta iniziando a prendere forma. L’opera, che sarà realizzata con i fondi del Pnrr, ha visto il suo primo passo nell’affidamento del progetto preliminare. Sono previsti anche due campi da padel per un costo totale di 2 milioni di €.

La pista da sci in sintetico al Fontescodella prende forma: affidato il progetto preliminare

Un progetto che nasce da una proposta di Andrea Perticarari, consigliere di minoranza, e che è stata subito ben accolta dal Sindaco Sandro Parcaroli. Una pista da sci vera e propria, che sarà di materiale sintetico e avrà anche un impianto di risalita.

Un esempio di impianto di risalita

Il Dirigente dei Servizi Tecnici del Comune di Macerata ha firmato e pubblicato nell’albo pretorio la determina con cui è stato affidato il progetto preliminare ad un’azienda bergamasca (NevePlast), che è leader nel settore e che è balzata agli onori della cronaca per aver progettato la pista sintetica che si trova in cima al termovalorizzatore di Copenaghen.

Un incarico che avrà un costo di 1.800 euro e che servirà solo per far partire l’intero iter di costruzione di un’opera innovativa che poi sarà finanziata con i fondi del Pnrr che sono destinati al capitolo della rigenerazione urbana e di qualità dell’abitare.

Soddisfazione dell’assessore Silvano Iommi: “Sarà un’opera attrattiva anche sotto il profilo turistico. Il progetto è quello complessivo della riqualificazione urbanistica per il quale abbiamo ottenuto un finanziamento da 15 milioni a valere sui fondi del Pnrr: ci sono opere per la realizzazione di alloggi popolari con l’Erap nell’area ex campi da tennis del Cus, il recupero di una ex fabbrica di bici lungo la ferrovia ed infine due impianti per il padel”.

Pista da sci a Macerata da utilizzare anche per allenamenti

Ora si sta aspettando che il progetto preliminare sia concluso, così da conoscere tutte le specifiche tecniche. Già possiamo dire però che sarà un impianto attrattivo e che avrà lo scopo di avvicinare soprattutto i più piccoli allo sci. Anche gli esperti però avranno i loro vantaggi, visto che potranno allenarsi senza andare in montagna.

Nell’atto depositato dall’amministrazione comunale si legge che il programmo è “finalizzato a riqualificare e incrementare il patrimonio destinato all’edilizia residenziale sociale, a rigenerare il tessuto socio-economico, a incrementare l’accessibilità, la sicurezza dei luoghi e la rifunzionalizzazione di spazi e immobili pubblici, nonché a migliorare la coesione sociale e la qualità della vita dei cittadini, in un’ottica di sostenibilità e densificazione, senza consumo di nuovo suolo e secondo i principi e gli indirizzi adottati dall’Unione europea, secondo il modello urbano della città intelligente, inclusiva e sostenibile”.

Il costo totale stimato per realizzare la pista da sci in sintetico e i due campi da padel è di circa 2 milioni di euro. Il progetto deve essere terminato entro il 2023 e la fine dei lavori deve avere come scadenza massima quella del 2026.

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Incidente in funivia in India, durante i soccorsi un uomo precipita nel vuoto – VIDEO

Indice dei contenuti dell'articolo:

Gravissimo incidente in India, con protagoniste le cabine della funivia di Trikut, nella zona di Jarkhand. Le cabine sono infatti rimaste ferme, e dopo due giorni di soccorsi (più di 40 ore di operazioni), ci sono ancora 5 persone sospese nel vuoto.

Ma una vera e propria tragedia si è consumata ieri, poco prima del buio, proprio mentre erano in corso le operazioni di salvataggio. Una tragedia resa ancora più brutale dalle immagini dei video in diretta, con le persone a seguire che sono rimaste sotto choc per l’accaduto.

Le operazioni di soccorso prevedevano infatti che i turisti rimasti sospesi a mezz’aria venissero prelevati dagli specialisti uno ad uno dall’interno delle cabine e poi riportati a terra agganciati ad un elicottero. un uomo di 50 anni, Rakesh Nandan, è però precipitato durante queste operazioni da un’altezza di 450 metri, morendo sul colpo.

Purtroppo infatti la cintura di sicurezza dell’imbragatura che lo teneva legato all’elicottero si è sganciata, per cause ancora da chiarire. Così le vittime dell’incidente alla funivia sale a quattro.

L’India ha seguito questo avvenimento con il fiato sospeso, mentre le operazioni proseguivano dopo la notte, con la luce del giorno. Nella valle infatti le condizioni di visibilità non sono ottimali, e ieri la Protezione Civile del posto aveva sospeso il salvataggio proprio per le condizioni avverse. I responsabili della macchina dei soccorsi avevano assicurato che nel giro di poche ore tutte le persone ancora intrappolate saranno messe in salvo. E così è stato, con ben 50 persone che sono state portate in salvo in totale.

Nel corso di queste 40 ore, spiegano ancora dalla direzione delle operazioni, i turisti sono stati rifocillati continuamente con acqua, viveri e materiali utili che venivano portati a quell’altezza grazie a dei droni. pensate che la funivia in questione è la più lunga di tutta l’India, con un percorso che è lungo ben 800 metri e che si sviluppa in verticale.

L’incidente è avvenuto domenica sera, e secondo quanto raccontato da alcuni testimoni, una delle cabine della funivia avrebbe colpito una roccia, causando così una serie di collisioni con le altre cabine.

Video India Today

https://youtu.be/A5OC6IjuDnE?t=19  

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Livigno, con gli sci sul tettuccio della Bmw – VIDEO

È successo a Livigno. Uno sciatore ha deciso di sciare in maniera alternativa e pericolosa, dopo aver fissato gli sci sul portasci montato sul tettuccio della Bmw, percorrendo i tornanti vicino alle piste.

Il video è stato pubblicato dalla pagina facebook illivignascoalcolico

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Pontedilegno Tonale, impianti sci aperti fino al 15 maggio tranne la skiarea Temù

Per la gioia degli appassionati di sci e snowboard piste da sci e impianti aperti fino al 15 maggio nel comprensorio sciistico di Pontedilegno Tonale. Come scritto nel titolo la skiarea Temù è chiusa (da ieri) mentre sui tracciati di Ponte di Legno si potrà sciare fino al 19 aprile compreso il giorno di Pasqua e Pasquetta. Dal 20 aprile chiuderanno anche queste piste e rimarrà operativa solo la skiarea del Passo del Tonale, collegata a Pontedilegno solo tramite la cabinovia. Gli ultimi impianti e piste che rimarranno aperti fino al 15 maggio sono quelle situate sul ghiacciaio Presena dove la quota dei tracciati arriva fino a 3000 metri.

Prezzo skipass

Stagionali validi fino al 1 maggio poi è richiesto l’acquisto dello skipass dedicato al ghiacciaio del Presena che avrà un prezzo di 34 euro.

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Dove sciare a Pasqua

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Nasce alla Bit il Distretto turistico dei Monti Sibillini

Importante accordo di collaborazione siglato ieri alla Bit di Milano, che vede come protagonisti i comuni di Bolognola, Castelsantangelo, Fiastra, Montefortino, Montegallo, Montemonaco, Sarnano e Ussita. Questi territori si uniscono per dar vita ad un progetto turistico unico, di qualità e sostenibile sia economicamente che dal punto di vista naturalistico, cercando di destagionalizzare l’offerta.

Un’intesa territoriale che viene siglata quindi nel palcoscenico più importante per il turismo italiano, la Bit di Milano. Nasce così il Protocollo per la costituzione del primo Distretto turistico dei Monti Sibillini. Un momento importante al quale erano presenti sia l’assessore regionale e delegato alla Ricostruzione Guido Castelli, sia Lara Magoni, assessore al Turismo, marketing territoriale e moda della Regione Lombardia.

Nell’accordo, che avrà durata pluriennale, sono stati definiti gli obiettivi di sviluppo strategici per la parte economica e sociale del territorio delle aree interne e della montagna. La strada è lunga, ma si inizierà individuando punti di debolezza da superare e creando nuove opportunità all’interno dei Monti Sibillini. Ciò che nascerà sarà un prodotto turistico unico ed integrato, di qualità e soprattutto sostenibile dal punto di vista ambientale ed economico, attraverso il quale destagionalizzare l’offerta di questi comuni, innalzando i servizi ed andando incontro alla domanda del mercato.

Sarà così possibile iniziare a pensare ad una rigenerazione urbana condivisa, con sviluppo integrato e sovra comunale. Verranno realizzati investimenti in quegli asset che sono oggi più deboli ma che devono rappresentare un’opportunità, e che sono utili per rilanciare il turismo della neve e quello dei borghi. Il tutto avrà al centro il superamento del problema dello spopolamento delle aree interne, con azioni che siano attrattive per i giovani e che possano aiutare ad avviare partnership con i privati.

L’Assessore Guido Castelli ha dichiarato: “Le comunità hanno saputo individuare progettazioni strategiche con lungimiranza, ma anche con coraggio; infatti le stesse richiedono una forte rete istituzionale per garantire i tempi rapidi imposti dal fondo complementare. Grazie alle risorse stanziate nel Fondo Complementare Pnrr Sisma, in concertazione con la Regione Marche, i Comuni stanno avviando un processo di ammodernamento degli impianti di risalita e dei rifugi dell’alta montagna, ai quali si aggiungono importanti risorse stanziate nel Cis Sisma dedicate alla riqualificazione di percorsi e sentieri e più in generale delle attività Outdoor”.

La base di partenza è stata sicuramente lo studio dell’Università Politecnica delle Marche intitolato “Progetto di sviluppo economico e sostenibile del sistema territoriale del comprensorio dei Monti Sibillini”, con il quale si è tracciata una visione strategica per lo sviluppo delle aree interne. Qui sono stati individuati gli interventi necessari, quelli che riguardano il potenziamento dei comprensori sciistici, delle infrastrutture, della mobilità e della ricettività, oltre a sottolineare la necessità di allinearsi alle richieste del mercato turistico. Il modello delinea anche tutte le potenzialità che i Sibillini possono offrire a livello trasversale, con percorsi e prodotti turistici integrati.

Castelli ha così concluso: “Questo Protocollo di intesa va in questa direzione, ovvero rafforza questa comunità e intensifica il confronto con tutte le parti attive, definendo ulteriori sinergie e individuando con oculatezza future progettazioni, integrando le visioni e ottimizzando al meglio le varie tipologie di fondi disponibili”.

Apprezzamento anche da parte dell’assessore Magoni: “Offre spunti di riflessione molto belli che carpirò per la mia regione. Il turismo è una leva economica importante da non sottovalutare. Il turismo fa economia e non esiste commercio senza turismo. Nei marchigiani trovo la stessa energia e passione per il fare che rivedo nella mia Bergamasca e nella mia regione”.

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Vacanze in bicicletta nelle Marche, i percorsi più belli dove andare in estate

La Regione Marche è l’unica regione italiana declinata al plurale, ed una delle poche a regalare ai visitatori esperienze uniche che vanno dal mare alla montagna, passando per le splendide colline. Per chi ama i tour in bici, questi territori sono ideali. Dai Monti Sibillini da scoprire in MTB fino alla bici su strada lungo la costa, ma anche le vie dei prodotti tipici. Vogliamo quindi proporvi una serie di itinerari da seguire in bici lungo le vie delle Marche. La Regione Marche in questo periodo ha costruito una vera e propria rete di percorsi in bici in cui è stato coinvolto anche Vincenzo Nibali, vincitore nel 2014 del Tour de France. Nibali ha aiutato nella presentazione al grande pubblico. Quelli di Nibali però sono percorsi a volte anche molto impegnativi, non adatti a tutti. Ce ne sono altri invece molto più comodi e che vi regaleranno tante emozioni.

1. La Ciclovia Adriatica

Un percorso che corre lungo tutta la costa e che è parte del progetto di realizzare un’unica pista ciclabile da Trieste fino a Santa Maria di Leuca. Anche nelle Marche i lavori procedono spediti ed in alcuni tratti la ciclabile è terminata: Civitanova Marche, Porto Sant’Elpidio, Cupra Marittima e San Benedetto del Tronto.
Strade asfaltate che formano un unico percorso a bordo spiaggia e che sono utili per chi vuole scoprire la costa e per chi ha con sé bambini.

2. Itinerari in mtb attorno al Conero

All’interno del Parco Regionale Naturale del Monte Conero, e attorno ad esso, ci sono molti percorsi che si possono fare in bici, che alternano sentieri lungo le spiagge ad altri dentro la montagna; pianure e salite dure. Per farli occorre essere un minimo allenati, oppure utilizzare una bici elettrica. Uno di questi percorsi è molto impegnativo, lungo circa 103 km che parte da Ancona e finisce nel capoluogo, tocca Osimo e poi prosegue per Abbadia, Jesi, Monte Roberto, per poi tornare verso la parallela del Montecucco e ritorno al Conero. Volendo si può proseguire fino a Fabriano per un totale di 200 km Per quelli più facili vi consigliamo l’anello del Conero di 38 km con partenza e arrivo a Marcelli di Numana. Toccherete Numana e Sirolo, le spiagge e il Monte Conero nel suo interno, passando per i vigneti del Rosso Conero. Strade adatte a chi è allenato, almeno in salita. Altro bel giro è il percorso di Leopardi: anello di 43 km con difficoltà media (potete optare per ebike o MTB). Partenza da Porto Recanati e poi risalita sui colli leopardiani verso Recanati, per poi proseguire su Potenza Picena e tornare al punto di partenza.

3. Il Cammino delle Terre Mutate in bici

Nato nel 2018, questo percorso passa per Marche, Umbria e Abruzzo lungo la dorsale appenninica che è stata suo malgrado protagonista del sisma del 2016. Il tracciato da Fabriano a L’Aquila è uno dei più belli e adatti per MTB. Lungo 257 km diviso in 14 tappe ognuna di 20 km circa. Il primo tratto è quello all’interno delle Marche con 5 tappe da Fabriano a Ussita. Si passa per boschi e foreste, per Matelica, il lago di Fiastra e il Parco dei Monti Sibillini. Percorso adatto a chi è allenato o chi usa una ebike. caratteristiche sono le specialità enogastronomiche, le strutture ricettive e i panorami mozzafiato. Un cammino che ha anche risvolti spirituali con molte abbazie lungo il sentiero.

4. Percorsi in bici sui Monti Sibillini

In questo territorio il percorso più lungo e completo è quello che va da Numana a Cupra Marittima, con dislivello di 7600 metri e passaggio dentro i Sibillini su strade sterrate per il 70%. La Grande Via dei Sibillini è invece più semplice: anello di 140 km su asfalto che gira attorno ai monti con dislivello di 3500 metri. Il percorso più bello è forse il Grande Anello dei Monti Sibillini, che in alcuni tratti incrocia i due percorsi precedenti. Ci sono varianti da 115 o 180 km e si percorre in 3-5 giorni. Altro anello è quello che parte da Visso ed è lungo 70 km. Costeggia il fiume Nera, le gole della Valnerina e Colfiorito, poi Selvapiana e prosegue in discesa. Tratti bellissimi con piccoli borghi e bei panorami. Altro anello è quello di Fiastra che tocca anche Macereto. Attraverserete pascoli e paesini in cui si vive di pastorizia e dove potete assaggiare i formaggi tipici. Si passa dal lago di Polverina e si risale verso il paese di Fiastra ed il lago di Fiastra.

5. Gola del Furlo in bicicletta

Protagonista qui è La Riserva Naturale Statale della Gola del Furlo, con il canyon che corre lungo il fiume Candigliano. Una delle più belle escursioni in bici delle Marche in cui scegliere vari percorsi. Quello breve parte da Acqualagna (patria del tartufo) e passa per la riserva con 3600 ettari di boschi. Si segue il fiume dentro le rocce e la via Flaminia antica. Si passa per grotte e costruzioni romane, ma anche per il verde della natura. Se avete bambini al seguito è quello che fa per voi. Potete scegliere il tratto andata e ritorno da Acqualagna a Sant’Anna, di 20 km, mentre se volete fare un percorso più lungo potete partire da Gadana (55 km).

6. Le vie del vino delle Marche, i tour in bici

Questo itinerario attraversa le colline in cui si coltiva la vite per il Verdicchio e il Rosso Piceno. Nella provincia di Ancona ci sono le coltivazioni del Verdicchio dei Castelli di Jesi e della Lacrima di Morro d’Alba. In bici si passa per la valle del fiume Esino tra viti e oliveti, con anello che ha molto saliscendi. Potete assaggiare i vini e fare tappa a Monte San Vito, oppure alla Collegiata di San Pietro Apostolo e a palazzo Malatesta. Nella zona di San Benedetto del Tronto si trovano invece le coltivazioni del Rosso Piceno Superiore, tra Offida e Acquaviva Picena. Dalla Tenuta Cocci Grifoni partono molti itinerari (anche con guida) tra vigneti, calanchi, uliveti e casali di campagna. Potrete pedalare godendo dei panorami dei Monti Sibillini e del Parco Nazionale dei Monti della Laga.

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Marche in bicicletta, da Numana a Portonovo sulla strada panoramica del Conero

Il Monte Conero è uno dei luoghi più belli e caratteristici della Regione Marche. Qui potete trovare magnifiche spiagge ed uno straordinario Parco del Conero, ma anche numerosi percorsi ideali per chi ama andare in bici. Sia con la bici da strada che con una gravel, è possibile scoprire un territorio che in poco tempo porta dalle spiagge alla montagna.

In questo articolo vogliamo proporvi un bellissimo itinerario in bici che va da Numana a Portonovo, comprensivo di salite dure, discese e panorami stupendi. L’itinerario inizia da Numana, che è una delle località balneari turistiche più ricercate delle Marche. Poi si passa per Sirolo, paesino arroccato proprio sul Conero, e poi finisce in una discesa fino a Portonovo, sempre sulla spiaggia.

La strada panoramica del Conero da Numana a Portonovo

Il percorso si svolge tutto su strada asfaltata, e si presta bene anche per coloro che non sono sportivi al massimo ma mediamente allenati. Tra andata e ritorno si percorrono circa 80 km. Si parte da Numana, proprio di fianco alla spiaggia e agli stabilimenti balneari. Il tratto qui è pieno di gente e turisti, ma una volta concluso inizia una salita che porta fino a Sirolo. Sono 5 km con dislivello del 7% di media. Arrivati in cima vedrete che lo spettacolo è bellissimo. Sirolo è affacciato sul mare e si accosta al Monte Conero. Da qui si ammira il mare, la spiaggia di San Michele e i famosi Sassi Neri. Potete anche raggiungerli a piedi camminando nel verde. Sirolo poi regala piccole vie piene di negozi e ristoranti per assaggiare i famosi moscioli, le cozze locali.

Da Sirolo al Conero in salita

La parte più dura del percorso è quella che porta da Sirolo fino alla cima del Monte Conero. Un tratto in salita impegnativo che inizia da Sirolo e attraversa la strada provinciale verso Portonovo, che pian piano diventa una vera e propria strada di montagna. Il dislivello è intorno al 10% ma lo spettacolo è straordinario, immerso nel verde. Da qui si può decidere di arrivare in cima al Conero affrontando una dura salita con dislivello fino al 18% per circa 15 km. Strada difficile ma per lo meno all’ombra, anche se con il caldo estivo molto faticosa.

Dal Conero a Portonovo in discesa

La parte più bella è la lunga discesa che porta dal Monte Conero a Portonovo. Strada ampia, poco trafficata e con dolci curve che vi porta verso la parte nord del Conero, a Portonovo. Il percorso è panoramico, con ponti e sopraelevate sul mare, e poi con una serie di tornanti che portano alla spiaggia. Sono circa 10 km con scogli, mare e onde blu che vi rimarranno impressi. L’ultimo tratto in discesa ha una pendenza del 13% e vi ricordiamo di fare attenzione perché la strada è trafficata.

Sulle spiagge del Conero in bici

In fondo alla strada c’è un parcheggio che porta alla spiaggia. In questa zona sorge il famoso ristorante Clandestino di Moreno Cedroni, nominato il ristorante più bello d’Italia. La spiaggia è di ghiaia ed è sempre colma di persone. Non vi resta che godervi il panorama e il relax.

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MTV Snowball Cervinia 2022, il concerto con Benny Benassi, Merk & Kremont e Nava

La stagione invernale del Cervino Ski Paradise si conclude in bellezza il prossimo 30 aprile, all’insegna della grande musica elettronica e il divertimento. L’evento internazionale, dove saranno protagonisti Benny Benassi, Merk & Kremont e Nava, è l’MTV Snowball Cervinia, che sta anche a segnare la ripresa dei concerti live di MTV.

Ai piedi del Cervino la stagione sciistica è andata molto bene, durata oltre 6 mesi (inizio il 16 ottobre 2021) e si concluderà il 1° maggio 2022. Le presenze sono state ottime, con numeri da pre-pandemia. La gente ha voglia di uscire, e il concerto di fine stagione è il massimo per chiudere in bellezza. La location sarà il Plan Maison, a circa 2555 metri.

Un evento che nasce grazie alla collaborazione tra CERVINO S.P.A., la società che gestisce gli impianti di Breuil-Cervinia, Valtournenche, Torgnon e Chamois e Paramount, brand main partner dell’evento che in Italia è in onda in esclusiva su Sky al canale 131 e in streaming su Now Tv.

Programma concerto MTV Snowball Cervinia 2022

Dalle ore 13 inizieranno ben 5 ore di musica no stop, in un posto magico circondato da monti, neve e cielo di cristallo. Da Breuil-Cervinia la zona si può raggiungere sci ai piedi o grazie agli impianti di risalita. L’evento si compone di una serie dj set in cui i protagonisti saranno alcuni tra i più importanti artisti italiani del settore, apprezzati anche nel resto del mondo: Benny Benassi, Merk & Kremont insieme a NAVA, musicista emergente che è stata selezionata con MTV New Generation, che lascia spazio ai giovani talenti.

Line up dei deejay in consolle all’MTV Snowball Cervinia 2022

Sarà proprio NAVA ad aprire l’evento, con il progetto di musica elettronica che mescola lo stile italiano e quello persiano e che è nato a Milano. Una miscela culturale che trae ispirazione da artisti internazionali come Arca, FKA Twigs e Sevdaliza e che unisce background persiano con arrangiamenti sperimentali e una grande presenza scenica. NAVA ha partecipato all’Eurosonic Festival 2020 e poi ha iniziato a lavorare al Concept EP BLOOM uscito in estate 2021. A gennaio 2022 è uscito invece il singolo “Senti”.

Benny Benassi è invece una vera leggenda della musica elettronica italiana ed uno dei maggiori produttori discografici. Nel 2002 la sua Satisfaction ha scalato tutte le classifiche. Ora è protagonista dei più grandi festival del mondo, e a Snowball Cervinia suonerà i suoi più grandi successi.

Merk & Kremont, Federico Mercuri e Giordano Cremona, è il duo milanese più importante nella scena internazionale. Collaborano con grandi producer e in Italia hanno scalato le classifiche con hit per Fabio Rovazzi, Il Pagante, Annalisa, Benji & Fede, Ghali. All’estero hanno successo con il supporto di grandi artisti internazionali come Avicii e Steve Angello e lo stesso Benny Benassi. Hanno partecipato a grandi eventi in giro per il mondo e a Cervinia saranno accompagnati da visual unici.

Micaela Lodrini, VP Marketing & Digital Engagement South Europe e Brand Solutions Italia di Paramount afferma: “MTV è da sempre attenta ad incontrare i gusti delle giovani generazioni ed è con grande piacere che ci facciamo promotori di questa iniziativa che, oltre ad ospitare alcuni nomi già noti del panorama musicale, darà spazio anche alle nuove leve della musica. Un’occasione importante per tornare agli eventi dal vivo, valorizzando al contempo il territorio del Cervino Ski Paradise”.

Il concerto sarà realizzato con la collaborazione di Radio 105, radio ufficiale di Cervino Ski Paradise. L’evento sarà presentato dagli speaker Fabiola e Dario Spada del programma “105 Music & Cars”. Il team di animazione di 105 sarà presente sul palco nel pre-show.

MTV Snowball Cervinia ha un motto: “lascia la montagna meglio di come l’hai trovata”. sarà quindi un evento che punta sull’ecosostenibilità e sul plastic free. Il pubblico sarà sensibilizzato sulle tematiche ambientali.

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Da oggi 1 aprile sci senza Green Pass

Sci senza Green Pass e non è un pesce d’aprile. E’ finito ieri 31 marzo l’obbligo di esibire il Green Pass per poter utilizzare gli impianti sciistici. Da oggi 1 aprile 2022 le nuove regole consentono l’accesso agli impianti di risalita senza avere il Green Pass rafforzato (super green pass) o base.

Cosa resta obbligatorio sulle piste da sci?

Rimane comunque l’obbligo per tutto il mese di aprile l’utilizzo della mascherina FFP2 su tutti gli impianti chiusi come ad esempio, funiculari, funivie, cabinovie e ovovie dove la capienza sia fissata all’80%.

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