Home Blog Page 181

Doppelmayr il fatturato vola a 935 milioni, registrando un aumento del 10,5%


L’azienda Doppelmayr Holding Se realizza ormai da anni impianti a fune per i grandi stabilimenti invernali, ed è leader nel suo settore. Da qualche tempo però è entrata anche nel mercato del settore urbano, con la realizzazione di importanti progetti di impianti a fune urbani soprattutto in America Latina.
Grazie anche a questa espansione in più settori, la Doppelmayr Holding Se ha realizzato nell’anno 2018-2019 un fatturato di 935 milioni di €, mettendo insieme una serie di importanti successi e di fattori. Oltre all’urbano infatti, rimangono ancora molti i clienti per il turismo invernale che vogliono investire sugli impianti, così come sono tanti i progetti per trasporto di materiali. Il tutto per un aumento di fatturato del 10,5% rispetto allo scorso anno.

Doppelmayr Holding Se è inoltre leader nel settore della tecnologia e dell’innovazione, primato confermato anche ultimamente con lo sviluppo di nuovi prodotti proprio nel settore del digitale. Un esercizio commerciale di grande successo insomma, che vede spiccare il completamento di una serie di progetti nel settore urbano, oltre che all’espansione nel turismo invernale.


In America Latina l’intervento di Doppelmayr Holding Se ha permesso il completamento della più grande rete funiviaria urbana del mondo grazie alla realizzazione di una decima linea. Ben 30 km di impianti a fune che ha reso possibile un nuovo modo di muoversi quotidianamente in quelle zone della Bolivia, tra El Alto e La Paz. Mezzi di trasporto che riescono a far risparmiare tempo ai viaggiatori, e che sono stati scelti anche in Colombia, nella capitale Bogotà, con una soluzione di funivia urbana per ampliare la rete di trasporti
urbani in città.
Una linea diretta per i passeggeri che provengono da Ciudad Bolívar, che hanno ora a disposizione uno snodo senza gas di scarico, senza ingorghi e soprattutto senza stress Stimoli dunque che arrivano dal settore del trasporto urbano, che portano la mobilità verso la sostenibilità ambientale e all’aumento della qualità della vita nelle città con forti problemi di traffico.

La Doppelmayr Holding Se ha lanciato nel 2015 una nuova generazione di impianti a fune, che già ha riscosso grande successo in tutto il mondo. La Ramcharger 8 a Big Sky, Montana (USA), ad esempio, è la prima seggiovia ad 8 posti negli Stati Uniti, ed unisce livelli unici di sicurezza e comfort.
Altri impianti sono presenti a Maria Alm, cabinovie a 10 posti che hanno permesso ai turisti di non prendere lo skibus. Stesso discorso in Giappone con l’impianto di risalita D-Line, che è un insieme di seggiovie a 6 posti e cabine a 10 posti, il tutto in un impianto unico, per soddisfare ogni passeggero. Una presenza in tutto il mondo che ha richiesto la presenza di uno staff globale e professionale, e la presenza dei centri di assistenza in ben 25 Paesi.

L’azienda ha poi acquistato nuovi centri di produzione e lavorazione per gestire
impianti di grandi dimensioni, come l’Hohe Brücke di Wolfurt (Austria). Pensate che nello stabilimento italiano di Lana si sta costruendo un nuovo edificio di 3 piani per aumentare l’area produttiva fino a 5600 metri quadrati. Si realizzeranno un parcheggio, un nuovo reparto per gli impianti a fune, uffici logistica e area servizi.

Novità poi dal settore della digitalizzazione, con il nuovo veicolo per cabinovie trifuni, ATRIA, che ha debuttato alla fiera Interalpin 2019. Un nuovo impianto pensato sullo styling individuale e sulla modularità.
L’impianto sarà per la prima volta installato al Kitzsteinhorn, nel Salisburghese (Austria). In Austria invece è stato inaugurato l’impianto monofune OMEGA V, pieno di comfort e tecnologia, con styling flessibili e funzioni digitali.

Copenhill, apre a Copenaghen la pista da sci sul tetto del termovalorizzatore

Grazie a Copenhill, da oggi a Copenaghen è possibile sciare anche senza montagne! Un progetto unico al mondo, con una pista da sci posizionata sul tetto di un inceneritore, precisamente sull’impianto di Amager-Bakke, vicino al centro della capitale danese. Uno dei termovalorizzatori più importanti viste le capacità di ridurre l’inquinamento con uno speciale filtro per le emissioni. Il termovalorizzatore è un tipo speciale di inceneritore che produce calore dalla combustione dei rifiuti e lo utilizza per produrre energia.

Quanta energia riesce a produrre il termovalorizzatore di Copenaghen?

Questo, in particolare, è stato aperto nel 2017 ed ha preso il posto di un inceneritore che verrà sostituito con una centrale a biomasse. Pensate che l’impianto di Amager-Bakke brucia ogni ora 70 tonnellate di rifiuti e trattiene circa 400.000 tonnellate di rifiuti solidi di Copenaghen. Con la spazzatura bruciata si produce energia elettrica per circa 60.000 famiglie e riscaldamento per 120.000 di esse.

Caratteristiche della pista di Copenhill

Copenhill è un tracciato posto a 90 metri di altezza e con una lunghezza di 400 metri, con pendenza massima del 45% nel tratto iniziale. Il fondo è di materiale sintetico, prodotto da Neveplast, un’azienda del bergamasco. Questo, pensate, è il primo impianto sciistico di Copenaghen. Lo scorso 4 ottobre anche Kristian Ghedina, Ambasciatore di Fondazione Cortina 2021, ha partecipato alla cerimonia di inaugurazione di questa pista speciale costruita sul tetto del termovalorizzatore più grande al mondo, ha testato la pista e ha rappresentato il nostro Paese.

Come arrivare e quando sciare a Copenhill

A Copenhill sarà quindi possibile sciare per 365 giorni all’anno anche in assenza di neve, spostandosi a soli 10 minuti dal centro della capitale e a 15 minuti dall’aeroporto internazionale. Il termovalorizzatore è stato progettato dal grande archistar Bjarke Ingels, mentre la pista è stata progettata insieme alla Federazione sciistica della Danimarca, che per molto tempo ha valutato e fatto test su molte soluzioni e materiali per piste artificiali, prima di scegliere Neveplast. Sul tetto del termovalorizzatore è stato riprodotto fedelmente un ambiente alpino, e per raggiungerlo basterà prendere l’ascensore panoramico che attraversa l’edificio, fa godere la vista sull’impianto di lavorazione poi porta alla pista.

La pista da sci sul termovalorizzatore pensata come luogo di aggregazione

L’impianto è costato circa 610 milioni di €, e così si conclude il progetto che vedeva il termovalorizzatore come un luogo di aggregazione, tanto che prossimamente sarà inaugurata un’arrampicata di 85 metri che sarà la più alta del mondo. La struttura prevede tre piste di diverse difficoltà (nera, rossa, azzurra), un servizio di noleggio, quattro skilift, scuola di sci e punti ristoro.

La presenza di Ghedina dimostra comunque il grande interesse da parte di Cortina 2021 alle nuove frontiere dello sci e alla modernità, con soluzioni innovative, ecosostenibili e praticabili anche in spazi alternativi. Questa inaugurazione di Copenhill, in fondo, è un’altra tappa verso il grande evento del Mondiale che si terrà proprio a Cortina nel 2021 e alle finali di Coppa del Mondo del 2020.

Ovindoli, WWF contrario ai nuovi impianti di sci sul Monte Magnola

ovindoli neve

Nel Comune di Ovindoli sta facendo molto discutere il progetto per la realizzazione dei nuovi impianti da sci situati sul Monte Magnola. L’area infatti, chiamata Sirente Velino, è di interesse naturalistico, e sarà quindi oggetto di nuovi studi tecnici.
Ad una prima analisi del Comitato VIA c’era già stata la richiesta di un’integrazione dei documenti di progetto, e già in quella fase era stato il WWF ad essere l’associazione più attiva nelle proteste, con osservazioni specifiche a cui si erano poi unite altre associazioni di carattere ambientalistico ed alcuni Enti.
Il Comune di Ovindoli ha quindi presentato le integrazioni richieste in cui ci sono piccoli miglioramenti.

WWF fa una denuncia specifica

Il WWF fa una denuncia specifica, dichiarando che: “Dalla lettura dei documenti appare tuttavia evidente che le criticità ambientali non vengono risolte e rimane tutta l’assurdità della realizzazione di un’opera impattante in un’area dalle molteplici valenze ambientali e naturalistiche”.
Secondo l’associazione, il progetto di Ovindoli prevede la rimozione della copertura vegetale che oggi è habitat per molte specie anche di pregio. Criticate anche le misure di mitigazione scelte come idrosemina e rotoballe. Ci sono poi tutte le ripercussioni che potrebbe subire l’orso bruno marsicano, specie ad alto rischio visto che l’intervento avverrebbe proprio tra due zone in cui l’orso è presente. Il Comune sostiene che l’impatto dei lavori sulla specie sarà modesto, ma il WWF ribatte che la frammentazione dell’habitat sarebbe deleterio, soprattutto considerate le attuali condizioni della specie.

Il nuovo progetto, sempre secondo il WWF, è pericoloso anche per la Vipera dell’Orsini, altra specie che abita queste zone, e che è “considerata rara e minacciata, presente nel nostro Paese soltanto in poche località dell’Appennino centrale tra Abruzzo e Marche e senza dubbio il serpente italiano che corre i maggiori pericoli di estinzione”. Anche nello studio di Impatto Ambientale realizzato nelle prime fasi metteva in evidenza tale rischio per la specie, tanto che si ammetteva che “gli impatti diretti più importanti riguardano l’uccisione diretta degli individui a causa della movimentazione della terra con i mezzi meccanici”. L’ipotesi delle nuove carte da parte del comune di Ovindoli è quella di catturare le vipere,
spostarle e poi ricollocarle una volta terminati i lavori. Operazioni che sono vietate in primo luogo, di difficile realizzazione e molto rischiose per la specie, e contro questa soluzione si è mossa anche la Societas Herpetologica Italica.

Il vero nodo del progetto, secondo WWF, è la natura politica che ne sta alla base: “come è possibile continuare a spendere soldi della collettività in impianti di risalita in un territorio che, inevitabilmente, nei prossimi anni sarà sempre meno innevato in conseguenza dei cambiamenti climatici in atto? Eppure chi propone l’impianto è evidentemente consapevole di questa criticità, tant’è vero che il progetto stesso prevede la possibilità di innevamento artificiale.

Altro problema è quello dell’acqua, visto che i lavori potrebbero causare problemi di approvvigionamento idrico nella zona, dice il WWF: “Tutto questo viene semplicemente ignorato nel progetto che propone, oggi, di attingere l’acqua dalle condotte esistenti, in alcun modo sufficienti per sopportare questo prelievo, e in futuro di realizzare nuovi pozzi per prelievi dalla falda sotterranea, provocando così ulteriori danni all’ambiente e al delicato ecosistema montano, con possibili disagi per le popolazioni”.

Così, il WWF Abruzzo ha inviato una nota a tutti gli enti interessati dalla conferenza dei servizi affinché rigettino anche il secondo progetto, per tutelare gli habitat e conservare gli ecosistemi. “Sottrarre beni comuni come il suolo o l’acqua per opere che non hanno alcun interesse pubblico né reali benefici per la comunità, in nome di una visione antica e superata dello sviluppo della montagna, non può essere in alcun modo condivisibile”, le parole di Filomena Ricci, delegato regionale del WWF Abruzzo. “La gestione delle aree montane è questione ben più complessa e richiede interventi e linee di programmazione e di investimento legate all’unico bene certo di questi territori: l’attrattività ambientale che peraltro può portare turismo tutto l’anno. La facile strada della realizzazione di impianti da sci che nel giro di poco tempo potrebbero risultare obsoleti e non utilizzabili, come accaduto già altrove in Abruzzo, non porta da nessuna parte, arreca danno e fa spendere inutilmente enormi quantità di denaro pubblico”.

Aereo precipita sui cavi della seggiovia di Teglio Prato Valentino

Incredibile vicenda a Prato Valentino, nel territorio del Comune di Teglio, dove un aereo ultraleggero è caduto rimanendo impigliato sui cavi della seggiovia, sospeso a molti metri di altezza. L’episodio è avvenuto verso le ore 12 di domenica 6 ottobre 2019, ed ora sulla dinamica dell’incidente, che ancora non è chiara, indagano i carabinieri di Teglio.
A testa in giù sono rimaste due persone, due uomini, una di 55 e l’altra di 62 anni. Uno dei due passeggeri è rimasto incastrato nella fusoliera dell’aereo ed è uscito illeso, mentre l’altra persona è rimasta seriamente ferita e portata subito in ospedale in elicottero a Sondalo dal personale del 118 che ha dato il primo soccorso intervenendo prontamente sul posto. L’uomo era in codice giallo, anche se non in pericolo di vita.

La zona si trova in pratica all’interno dei boschi della Valtellina, in cui passa l’impianto di risalita della località sciistica della zona. Proprio sulle funi della seggiovia è rimasto incastrato l’aereo, rimanendo quindi sospeso in aria. Sul posto i Vigili del Fuoco, il personale del 118, i carabinieri ed il Soccorso Alpino oltre alla Guardia di Finanza di Sondrio.

Monte Bianco, ghiacciaio Planpincieux sotto controllo grazie al radar

Il ghiacciaio Planpincieux sul Monte Bianco sta ormai collassando con la sua grandissima mole. Da circa 10 giorni ormai gli abitanti della zona non possono far altro che guardare, attendere e vedere i 250 mila metri cubi di ghiaccio che stanno venendo giù. Lo scorso 30 settembre sono stati ben 27 mila metri cubi a staccarsi dal blocco centrale e iniziare una rapida discesa.
Tutti sono in allerta per la situazione sul Monte Bianco, e il comune di Courmayeur ha deciso di sorvegliare da vicino tutti i movimenti grazie ad uno speciale radar che opera ad alta quota. la velocità della discesa del ghiaccio è ormai, però, di 90 cm al giorno, mentre il blocco principale scende a 30-35 cm. Il radar è entrato ormai in fase di piena operatività, dopo alcuni giorni di taratura. La minaccia non dovrebbe comunque riguardare il centro abitato della Val Ferret, almeno stando a quanto comunicato dalle autorità con il bollettino di monitoraggio del ghiacciaio Planpincieux da parte della Regione Valle d’Aosta.

Cosa dicono gli esperti della fondazione Montagna Sicura?

Anche gli esperti della fondazione Montagna Sicura si sono così espressi: “L’evoluzione del settore A (quello che si muove più rapidamente, ndr) non interessa in nessun modo il fondovalle, le strade e le abitazione”.
La porzione che si staccherà per prima potrebbe anche fermarsi proprio ai piedi del ghiacciaio. Allerta comunque massima, perché nel caso in cui le temperature non scendessero, a valle potrebbe arrivare una grande quantità di acqua dal Monte Bianco.
Non è possibile comunque prevedere quando la parte A del ghiacciaio si staccherà, né stabilire l’esatta portata della massa che scivolerà verso valle. Per precauzione una parte della strada che porta nella Val Ferret è stata chiusa dal sindaco di Courmayeur Stefano Miserocchi, proprio per evitare che la viabilità risulti intaccata. Aperta quindi una strada alternativa che resterà attiva 24 ore su 24.

Lo stesso sindaco ha dichiarato: “Siamo in una situazione di stabilità dal punto di vista della gestione delle misure di protezione civile in attesa dello sviluppo di questo fenomeno naturale- ha commentato il sindaco- Si tratta di un fenomeno reale, concreto, di un’ evoluzione in un territorio montano come il nostro. La sfida del futuro dovrà essere sempre più quella di essere in grado di prevedere questi fenomeni”.


Il premier Giuseppe Conte si recherà prossimamente in visita nelle zone vicine al Monte Bianco, dopo l’invito del Presidente della Regione Antonio Fosson: “Il problema dei cambiamenti climatici esiste e la Valle d’Aosta è un laboratorio nella gestione di queste situazioni. Invitiamo il premier Giuseppe Conte, che ha fatto riferimento nel suo intervento alle Nazioni Unite a quanto sta accadendo sul Monte Bianco, a venire in Val d’Aosta e vedere come stiamo affrontando questa situazione”.

Cortina, cervo si barrica nel negozio e fa shopping

Un esemplare di cervo di grandi dimensioni (circa 150 kg) di 4-5 anni dopo aver perso l’orientamento ha dapprima iniziato a passeggiare nel centro di Cortina d’Ampezzo lungo corso Italia dove si trovano le boutique di lusso.
Ha aspettato che la commessa di uno dei negozi si distraesse per entrare di soppiatto all’interno della boutique di abbigliamento specializzata nella vendita di abiti tipici tirolesi cercando di fare un po di shopping.

Panico a Cortina

I turisti e gli abitanti vedendo l’animale selvatico sono andati in panico ma dopo pochissimi minuti davanti al negozio di Giovanna Strazzacappa situato in Largo Poste sono arrivati gli agenti della Polizia, della Polizia Provinciale, i veterinari e gli uomini del corpo forestale che hanno provveduto a sedare e catturare l’animale il quale è stato immediatamente riportato nel bosco.

Gli esperti dicono che l’avvicinamento del cervo al centro abitato di Cortina è dovuto al fatto che proprio in questo periodo dell’anno inizia la stagione dell’accoppiamento dei Cervidi.

Il video del cervo nel negozio di Cortina d’Ampezzo

Valle d’Aosta, promo skipass stagionale 50 euro per tutti i minorenni

E’ partita la promo dedicata a tutti i giovani minorenni residenti in Valle d’Aosta riguardo l’acquisto dello skipass stagionale a soli 50 euro. La promozione è frutto di un accordo tra la Regione e l’Associazione valdostana impianti di risalita. L’obbiettivo di questa azione di marketing è quella di cercarde di avvicinare agli sport invernali i ragazzi fino ai 17 anni e relative famiglie.

Regola dell’offerta skipass stagionale

La promo è valida solo se lo skipass stagionale viene acquistato entro il 31 ottobre 2019.

Ricostruzione seggiovie di Frontignano, progetto esecutivo inviato in regione

Nella foto la seggiovia Lo Schiancio - Le Saliere - Credits: Associazione Pro Frontignano

Il progetto esecutivo per la ricostruzione di 2 seggiovie a Frontignano di Ussita è stato inviato all’Ufficio Speciale per la Ricostruzione della Regione Marche, all’ing. Marco Rinaldi e al Direttore esecutivo degli impianti sciistici.
Il valore totale dell’investimento è di mezzo milione di euro, e le strutture interessate sono le seggiovia “Lo Schiancio-Le Saliere” e la seggiovia “Pian dell’Arco-Belvedere”.

Ora si attende il parere preventivo vincolante per il finanziamento, insieme a quello del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Lo ha dichiarato il nuovo Commissario Straordinario al Comune di Ussita, Giuseppe Fraticelli, che poi ha proseguito spiegando:
“I passaggi successivi prevedono, una volta acquisiti tutti i pareri di competenza, una approvazione del progetto con delibera commissariale di giunta comunale, quindi l’ufficio competente potrà avviare le procedure di gara ad evidenza pubblica per l’individuazione degli operatori che andranno ad effettuare i relativi lavori sugli impianti.
A maggio scorso era stato approvato dalla Regione il documento di congruità dell’importo richiesto relativo al lotto 1, che comprende le due seggiovie e la relativa cabina di trasformazione per un importo di 521mila euro circa.

Nei primi giorni di settembre l’ingegnere Giovanni Pappalardo ha trasmesso al comune di Ussita il progetto esecutivo delle due seggiovie”.
Oltre al progetto quindi, lo stesso Fraticelli ha effettuato un sopralluogo nella stazione sciistica di Frontignano, al seguito del quale si è poi richiesto un parere del direttore Marco Rinaldi, così da poter valutare tutte le azioni utili per il mantenimento ottimale della località turistica.

I consigli dell’Ing. Rinaldi

Nello specifico Rinaldi ha suggerito un piano per lo smontaggio delle strutture già esistenti (seggiole) e per il loro deposito in strutture idonee e protette. Chiaro è, come ha ricordato lo stesso Rinaldi, che lo smontaggio delle seggiole non può essere un intervento a se stante, ma va contestualizzato insieme a tutti gli altri lavori di manutenzione straordinaria.
Per valorizzare e conservare gli impianti di Frontignano, poi, con delibera commissariale la giunta del comune (data 2 ottobre 2019) ha approvato il progetto esecutivo per il ripristino ambientale attraverso riporto di terreno che proviene dagli sbancamenti delle Sae. Si ripristinerà così il manto erboso nell’area che circonda il rifugio Saliere, nell’ottica di una riqualificazione di tutto il comprensorio sciistico e di tutta l’area. Proprio per questo obiettivo si è dato l’ok anche per l’inizio dei lavori di demolizione del vecchio rifugio, al posto del quale troverà spazio una nuova struttura.

Dove sciare a Zillertal Arena

Il villaggio di Zem am Ziller si trova a quota 575 metri nel Tirolo austriaco, ed è proprio da lì che si accede alla grande area sciistica della Zillertal Arena, la più grande della valle. Un vero e proprio paradiso per gli amanti dello sci e degli sport invernali, con 143 km di piste, 52 impianti di risalita e tante possibilità per sciatori e snowboarder sia principianti che professionisti, che potranno sciare a quota 2500 metri portando con sé tutta la famiglia.
Vediamo subito alcune caratteristiche tecniche dell’area ed alcuni servizi che la Zillertal Arena mette a disposizione:

  • 143 km di piste, come detto, di cui 11 km in nero, 89 km in rosso e 43 km in blu;
  • ben 52 impianti di risalita e circa 320 ettari di piste con neve artificiale;
  • questo è un vero e proprio paradiso dei bambini, con 11 scuole di sci e snowboard;
  • ci sono 31 rifugi e snowbar, 200 km di piste per sci di fondo e 5 piste da corsa in discesa permanenti;
  • presente un’arena snowpark e halfpipe a Gerlos;
  • c’è un Action-Park Kreuzwiese a Zell e un Funpark a Hochkrimml;
  • una stazione sciistica è dedicata alle famiglie, la Gerlosstein a Hainzenberg;
  • l’Arena Coaster per il divertimento in slittino, direttamente alla stazione a valle della Zillertal Arena di Zell;
  • 1 pista di pattinaggio su ghiaccio artificiale e 2 campi da tennis e da squash al coperto;
  • 7 km (fruibili anche di notte) di pista per slittini a Gerlosstein e di piste per slittini illuminate a Gerlos e Krimml;
  • oltre il 50% di sconto per bambini e il 20% di sconto per giovani;
  • Wi-Fi gratuito in numerosi impianti di risalita e rifugi;
  • la Zillertal Arena App con tutte le informazioni che ti servono sul tuo smartphone o tablet.

Come raggiungere la Zillertal Arena

La Zillertal Arena è a soli 40 km da Innsbruck, la città più importante del Tirolo, ed è facilmente raggiungibile con mezzi propri e con i mezzi pubblici. La valle, tra l’altro, è servita con la ferrovia Zillertal, che ha una lunghezza di 32 km. In questa valle ci sono 4 comprensori in totale, ed acquistando il biglietto Zillertal Superskipass online è possibile accedere a tutti gli impianti. Negli ultimi anni ne sono stati inaugurati due nuovi, la Funivia Gerlos e la Seggiovia Larmach. Per i bambini, poi, speciali programmi di intrattenimento, con un club dedicato, la snow sailing e l’asilo nido.
Parliamo un po’ dei singoli comprensori. L’Hochzillertal-Hochfügen-Spieljoch è quello più antico che si trova all’inizio della valle. Ci sono 3 aree sciistiche con 100 km di piste e 47 impianti e funivie e ben 12 villaggi esposti al sole. Il Mayrhofner Bergbahnen si trova vicino alla città più grande della zona, e dal centro del paese si può arrivare alle funivie e di lì in vetta, sui 140 km di piste con 57 impianti. Proprio qui si trovano le due funivie più grandi d’Austria, uno dei più importanti snowpark e la pista più ripida con il 78%. Se siete
giovani, questo è il posto per voi! L’ultimo comprensorio è lo Zillertal 3000 Ski & Gletscherwelt, con neve 365 giorni all’anno. Il ghiacciaio è spesso 120 metri ed è lungo 4 km. Da visitare il Palazzo del Ghiaccio della Natura, che si trova sotto le piste da sci.

Zillertal Arena è anche tradizione musicale, qui è nata la canzone Natale Silent Night

Chi viene a Zillertal Arena, in realtà, non viene solo per lo sci. Qui c’è una grande tradizione musicale, con intere famiglie di cantanti e costruttori d’organo famosi in tutto il mondo. Proprio da queste valli nasce il canto di Natale Silent Night, forse il più famoso in tutto il pianeta.

Ricordiamo anche che tra le località di Wald, Neukirchen, Krimml e Königsleiten è attivo un servizio navetta gratuito, e che, cosa molto curiosa, le piste della Zillertal Arena sono fertilizzate in modo biologico, garantendo la biodiversità del paesaggio.

Dove sciare a Serfaus Fiss Ladis


Serfaus Fiss Ladis si trova nella valle dell’Inntal, precisamente tra Landeck e passo Resia in Austria, ed è un grande comprensorio sciistico che va da 1200 metri fino a 2800 metri. Un ambiente ideale per le vostre vacanze, soprattutto se avete bambini al seguito, con le più famose scuole di sci con lezioni pedagogiche e creative.
Inoltre ci sono aree esercizi dedicate, moderne e colorate, rinnovate anche nel 2011: sono Bertas Kinderland a Fiss e la Kinderschneealm, proprio a Serfaus.

Snowboard a Serfaus

Per chi ama invece dedicarsi a snowboard e freeride ci sono a disposizione 2 funpark perfetti da ogni punto di vista, con parco bambini separato e piste da gara in ottime condizioni. Per lo snowboard ci sono nove Fun Areas, tre Airbags e più di 100 Obstacles. I Bike park Trails poi si trasformano in Ski Trails per i freerider e freestylers. Tutte le piste da sci qui a Serfaus, ai piedi del Gruppo del Samnaum, sono larghe e spaziose, e potete scegliere tra quelle più o meno ripide, adatte sia per esperti che per principianti. Lo skipass per accedervi è unico.

Ski area Serfaus dedicato ai bambini

Come detto in precedenza le maggiori attrazioni qui riguardano forse i bambini, con un parco a tema, il Murmlikrippe , presso la stazione a valle di Serfaus ed un vero e proprio mondo bambini, il “Bertas Indianerland Fiss”, con scuole di sci, corsi particolari e due ristoranti dedicati ai più piccoli, il “Murmlirest” e lo “Starrest”.
Altra grande novità invece è tutto quello che riguarda il mondo indoor e l’arrampicata PlayIN, che si trova nella stazione a valle di Komperdell. Insomma, questa ski area è stata nominata più volte dai maestri come la migliore delle Alpi, davvero a misura dei più piccoli.
Se poi siete stanchi di sciare, Serfaus vi regala uno splendido paesaggio invernale con sentieri panoramici. Il più famoso è il “Genussweg”, che porta da una stazione della funivia all’altra, e su cui si possono trovare sedie, sdraio e amache. In funzione nella stagione invernale anche molte attrazioni, tra cui il “Fisser Flieger”, uno skyglider, oppure la “Skyswing”, l’altalena gigante.

Impianti e piste a Serfaus

In tutto, l’area sciistica di Serfaus ha ben 214 km di piste, di cui 47 facili, 123 medie e 28 difficili, a cui si aggiungono 16 km di percorsi sciistici. Il tutto servito da 68 impianti di risalita. Il martedì a Fiss e il mercoledì a Serfaus si scia in notturna dalle ore 18 alle 23, e anche la gastronomia non è da sottovalutare qui, con il ristorante Masner, lo Ski-Lounge su Komperdell, il Crystal Cube di Fiss e i bellissimi ristoranti Leithewirt e Zirbenhütte.

Come raggiungere gli impianti dal centro di Serfaus

Grazie alla metro di Serfaus (costruita nel 1985 e rinnovata nel 2019) i turisti sono in grado di raggiungere le stazioni di partenza degli impianti di risalita in tutta comodità.

All’inizio del 2019 il portale tedesco “Skigebiete-Test” ha sottoposto 250 aree sciistiche ad un test, valutandole con 10 categorie specifiche. L’area di Serfaus-Fiss-Ladis si è posizionata seconda nella Top 10, dietro solo a Zermatt.
Per ulteriori informazioni: tel. +43 5476 6239, info@serfaus-fiss-ladis.at

Lista di attesa Ti informeremo quando il prodotto sarà di nuovo disponibile. Per favore, lascia il tuo indirizzo email valido qui sotto.