Nella località sciistica abruzzese di Roccaraso, grazie all’attivazione del potente impianto di innevamento programmato si potrà sciare anche alla Vigilia di Natale nella skiarea Aremogna mentre a Pizzalto ed a Monte Pratello le piste sono ancora in preparazione. Le seggiovie che sono state riaperte dopo la chiusura dei giorni scorsi causata dalle temperature alte sono le seggiovie Macchione e Pallottieri.
Quali sono gli impianti aperti a Roccaraso?
Ricordiamo che gli impianti aperti a Roccaraso oltre alle due seggiovie sono anche le tre cabinovie (Pizzalto-Macchione-Gravare, Gravare-Toppe del Tesoro e Aremogna-Toppe del Tesoro) che consentiranno solo di trasportare gli sciatori nelle varie skiarea in quanto le piste servite sono ancora chiuse a causa della mancanza di neve.
SkiBro è un leader nel settore dei corsi di sci, ma da qualche tempo
sta offrendo agli appassionati di sport invernali e di montagna anche numerose
occasioni di guadagno! Se il freddo e lo sport insomma sono le vostre passioni,
ecco che potete candidarvi per le varie proposte che in questa stagione stanno
invadendo il web.
Non molto tempo fa infatti, era stato il portale specializzato Ski.com ad offrire ben 1800 € agli appassionati che volevano visitare alcune delle più incredibili montagne al mondo per poi raccontarle nel sito. Bedroom Athletics invece ricercava addetti per l’incarico di Sleeper Tester. Ora ecco un’iniziativa molto interessante per chi adora le mete fredde nel periodo invernale.
Pagati per recensire le lezioni di sci e snowboard
Questa è l’offerta di SkiBro.com, grande piattaforma online che è in grado di far prenotare ai propri utenti lezioni private di sci e al tempo stesso di ingaggiare docenti di sport invernali. Ora il portale propone un lavoro che ha del fantastico, e per cui è stata promessa una paga settimanale di 600 sterline (circa 740 €): recensire le lezioni di sci e snowboard per poi condividere sui propri social i momenti migliori!
Come funziona, le località sciistiche e cosa è incluso nell’offerta di lavoro
Chi risponderà all’annuncio e sarà poi selezionato, potrà trascorrere da una a quattro settimane, in un periodo tra gennaio ed aprile 2020, nelle più importanti e famose località delle Alpi. Ci sono mete come Cortina d’Ampezzo e la Val-d’Isère da scoprire e da vivere! Il prescelto aiuterà così il portale ad aumentare la propria visibilità ea dare valutazioni positive sulle lezioni, sia quelle per principianti che quelle per sciatori esperti. Oltre alla retribuzione prevista, sono incluse anche le spese di viaggio, di alloggio ed un pacchetto SPA
Le candidature sono aperte fino al 24 dicembre, e la selezione è aperta
a tutti coloro che abbiano compiuto 18 anni di età. Occorre, per prenotarsi,
compilare il form dedicato nel sito che trovate sulla pagina dell’iniziativa, e
pubblicare un contenuto a tema lezioni di sci sui social taggando poi l’account
@skibro_official utilizzando l’hashtag @skibro_official.
Le domande sono chiaramente moltissime, quindi il portale consiglia di
postare contenuti coinvolgenti ed innovativi, che attirino l’attenzione degli
organizzatori. D’altronde questo è davvero il lavoro dei sogni per chi ama lo
sci e la montagna. Un lavoro per cui si ricercano persone normali con capacità
social! Basta scegliere un pacchetto di lezioni adatto, prendere lezioni di
giorno e divertirsi di notte, aggiornano i follower sui social con dei post che
siano delle recensioni sulle lezioni, informando su quanto è importante una
buona lezione di sci nel periodo invernale.
E gli specialisti del portale ti seguiranno tutti i giorni per aiutarti a vivere al meglio questi giorni di lavoro! Ripetiamo che oltre alla paga sono inclusi viaggi e alloggi, skipass e trasporti vari e un pacchetto vip per la SPA. Gli accompagnatori possono avere meno di 18 anni ma devono avere un tutore legale, e i candidati potranno scegliere tra le settimane che ci sono a disposizione per le lezioni. La scelta delle settimane può anche essere non consecutiva.
Nasce la nuova evoluzione dello snowboard, e si chiama Splitboard! Uno sport semplicissimo da realizzare, e facile da praticare! Una tavola da snowboard si divide a metà e forma due pezzi separati, due piccoli sci, permettendo così di risalire i pendii sulla neve con la tecnica dello scialpinismo. Quando sarete arrivati in cima le due estremità tornano ad unirsi per formare la tavola da snowboard originale, per scendere con la tecnica del freeryde.
Storia della Splitboard: quando e dove nasce
La Splitboard nasce a metà degli anni ’90 negli Stati Uniti grazie all’idea del fondatore del marchio Voile, che ancora oggi è il leader nella produzione e nella vendita di questo tipo di tavole e nel fornire kit anche per altri tipi di tavole più “normali” diciamo così. Lì negli Stati Uniti, il movimento dello Splitboard ha conquistato il mercato circa da vent’anni, unendo le passioni dello snowboard e del freeride.
Attrezzatura tecnica per praticare lo splitboard
Come detto, per praticare Splitboard è molto semplice, ed ha molte cose
in comune con lo scialpinismo. L’attrezzatura specifica è composta da una
tavola da snowboard Split, un set di adattatori per gli attacchi, pelli di
foca, rampanti per risalire e attrezzatura varia per la sicurezza (pala, Artva,
sonda e zaino antivalanga). Di sicuro l’attrezzatura è maggiore e più
dispendiosa di quella utile per fare semplice snowboard, ed inoltre è
consigliabile effettuare corsi di formazione come l’autosoccorso in valanga e
sull’uso della dotazione di sicurezza, o anche per affinare le capacità di
valutare il fondo nevoso. Date sempre un’occhiata, poi, ai bollettini per
capire se c’è il rischio di valanghe.
Praticare Splitboard non è molto distante dal fare scialpinismo, e quindi molti dei consigli tecnici saranno gli stessi. La soletta quindi deve essere ben asciutta per poter applicare bene le pelli che devono essere già sagomate. Se non farete bene questo passaggio, tra soletta e pelli si formerà ghiaccio che sarà molto fastidioso in risalita. Molti sono invece gli attrezzi da maneggiare in fase di montaggio e smontaggio, e vi conviene quindi cercare una zona in piano per effettuare queste operazioni, così da evitare il rischio di perdere qualche componente.
Consigli tecnici
Nel corso della salita ricordate di tenere i piedi un po’ più larghi dell’andatura normale, un po’ come quando utilizzate le ciaspole insomma, così i ganci delle pelli non si toccheranno nella punta e sulla coda, non rovinandosi. In fase di risalita è consigliabile usare l’alzatacco per alleggerire il lavoro delle gambe e dei polpacci.
Si sale procedendo per diagonali, come nello scialpinismo; mai in linea
retta. Seguite sempre la conformazione del pendio, tracce segnate in
precedenza, facendo attenzione alle condizioni della neve, alla lunghezza
dell’intero percorso e al dislivello totale. Così sceglierete la traiettoria
migliore. Nello zaiono portate sempre dei rampanti che vi saranno utili per
superare punti con neve ghiacciata o dura.
Montare la tavola con seatback arretrati consentirà di avere buona
stabilità anche in discese ripide e su neve irregolare. La Spliboard si può
usare sia con assetto soft che hard. Con il primo si usano boots semplici per
snowboard soft. Ultimamente sono però in voga scarponi specifici che hanno
attacchi anche dedicati per montare rampanti per neve dura. Nell’assetto hard,
durante la risalita si usa il puntale dell’attacchino, un leggero scarpone da
scialpinismo ed un attacco hard da snowboard per la discesa.
Splitboard vuol dire quindi unire le esigenze degli appassionati di freeride e di scialpinismo. Una soluzione unica ed innovativa che diventa concreta con pochi strumenti ma con una buona preparazione di base. Oggi i materiali utilizzati sono altamente tecnologici rispetto a vent’anni fa. Le tavole hanno un lungo camber ed un rocker in punta, e le pelli sono tutte in materiale sintetico. Ricordate sempre che per scegliere la tavola migliore potete farvi consigliare da un esperto o dal personale competente, riducendo il rischio di sbagli.
La storia della stazione sciistica di Monte Piselli sta facendo sfigurare le trame delle più famose telenovele. E’ di questi giorni il colpo di scena dovuto all’intervento del Tar con cui blocca la gestione degli impianti di sci della società Finori.
Umberto Realfonzo, il presidente del tribunale amministrativo per la regione Abruzzo, ha sospeso l’aggiudicazione della concessione fino al 15 gennaio 2020. Proprio in questa data è stata pianificata la trattazione collegiale del ricorso presentato dalla società Remigio Group tramite i propri avvocati Francesco Ciabattoni di Ascoli e Andrea Galvani di Ancona.
Sta per iniziare il Vertical Winter Tour 2020/2021 sponsorizzato dalla Suzuki che l’ha ribattezzato Suzuki 4×4 Hybrid Vertical Winter Tour 2020 e che vede Radio Deejay come radio ufficiale di tutti gli eventi che si terranno sulle piste da sci di 8 località sciistiche italiane dislocate dalle Alpi fino agli Appennini per un totale di 17 giorni di puro divertimento.
La prima tappa del Vertical Winter Tour sarà quelle di Cervinia dove si partirà con tre giorni di eventi, musica, dj set, gadgets e tanto divertimento sulle piste da sci. Sulla neve di ogni stazione sciistica verrà allestito un vero e proprio villaggio, il Vertical Village dove tutti i turisti potranno testare i modelli 4×4 AllGrip e Hybrid (JIMNY, JIMNY Gan, VITARA 1.4 Boosterjet 4×4, IGNIS 1.2 Hybrid 4×4 o SWIFT 1.2 Hybrid 4×4) lungo dei tracciati realizzati in occasione del tour.
Calendario completo delle tappe del Suzuki 4×4 Hybrid Vertical Winter Tour 2020/2021:
28, 29 e 30 dicembre 2019 – Piazzale Cretaz – Cervinia (AO)
Una grande novità si presenta a tutti gli appassionati di sci che fino ad oggi avevano battuto le piste del comprensorio sciistico Brembo ski. Da quest’anno infatti l’area sciistica cambia il suo nome in Foppolo-Carona Ski, che apre gli impianti sabato 21 dicembre!
Dopo aver portato per ben 15 anni il nome di comprensorio sciistico Brembo ski, quindi, ecco la novità di un nuovo nome: Foppolo-Carona Ski aprirà la sua stagione invernale e sciistica 2019/2020 sabato 21 dicembre, inaugurando, oltre al nuovo nome, anche la nuova gestione di Stefano Dentella della società “Sviluppo Monte Poieto”.
Segnatevi quindi la data di sabato in agenda, visto che dalle 8.30, e fino alle 16.30, gli impianti di risalita saranno aperti ed in funzione. Da subito sarà pronta la seggiovia Quarta Baita, insieme a quella Montebello e alle seggiovie di Valcarisole Valgussera e Conca Nevosa (si è in attesa dei collaudi), anche se queste ultime due ci sono ancora alcuni dubbi. Un weekend di apertura della stagione che vi permetterà di acquistare lo skipass allo stesso prezzo dei giorni feriali.
Saranno 20 euro ben spesi dunque, anziché i 30 che si spendono di solito nel fine settimana, quelli che saranno sufficienti per l’apertura della stagione a Foppolo-Carona Ski. Per gli over 65 poi, 15 € anziché 25, e 10 euro anziché 20 per i bambini tra i 6 ed i 10 anni. I bambini fino a 5 anni invece non pagano. Ricordate anche che ogni mercoledì della stagione, le donne potranno sciare gratuitamente solo se accompagnate dal così detto “cavaliere” pagante.
Bella anche l’iniziativa che permette a chiunque acquista uno skipass per Foppolo-Carona Ski di avere a disposizione 5 ingressi gratuiti al Monte Poieto e 5 ingressi gratuiti per la seggiovia Gremei di Piazzatorre. Gli ingressi sono per il periodo estivo.
Inizio di stagione con il botto quindi per il comprensorio Foppolo-Carona Ski, che promette di attestarsi su una politica di prezzi concorrenziali anche in futuro. Lo skipass stagionale familiare sarà infatti di 900 €, a prescindere dal numero di figli.
Un vero e proprio cambio di passo voluto dalla nuova gestione che punta al forte rilancio della zona e ad una visione più aperta per il futuro. In cantiere infatti una collaborazione più stretta proprio con Piazzatorre che dovrebbe portare ad uno skipass stagionale unico.
Siete un po’ stanchi di praticare sempre il solito snowboard? Ecco allora l’alternativa che fa per voi. Si chiama Snooc, ed è una specie di slittino dotato di manubrio che si monta sopra un paio di sci per scialpinismo una volta che siete arrivati in vetta, e che vi riporterà a valle a tutta velocità!
Una novità importante quella dello Snooc nel settore sci, che anche economicamente sta vivendo un bel momento, oltre che da quello turistico. La montagna quindi fa da apripista per nuovi sport che nascono sotto la neve. Discipline divertenti che rischiano di superare in popolarità i classici sci e snowboard.
Dove è nato lo Snooc?
Lo Snooc sta prendendo piede negli ultimi tempi, e segue un po’ l’avvento di dei vari airboard e snowbike. Lo Snooc è un’invenzione tutta francese e si presenta appunto come uno slittino con manubrio che si monta sugli sci da scialpinismo. Basterà togliere gli attacchi, sovrapporre gli sci e agganciare ad essi una specie di sedile (che di solito mentre si sale viene tenuto comodamente nello zaino), per poi scendere sulla neve delle piste in maniera comoda e divertente. In tutto vi basteranno 5 minuti per montare il vostro strumento!
In alcune località è possibile anche noleggiarlo, ma se volete potete acquistarlo per una cifra che va però oltre le 500 euro. Di sicuro un’alternativa valida per chi vuole praticare uno sport alternativo in montagna nel periodo invernale, visto che è facile da praticare e da guidare sulla neve.
Lo Snooc vi metterà in contatto diretto con la natura senza aver bisogno di un allenamento troppo specifico prima, ed è uno sport che potete fare in compagnia. Unisce infatti famiglie, gruppi, aziende. Uno sport divertente e che non richiede troppa fatica insomma.
Imparare a praticare Snooc è davvero molto veloce. Potete tenere sotto controllo la velocità mantenendo entrambi i piedi a terra, e girare le spalle nel caso in cui vogliate girare. Ideale per scoprire i sentieri che sono segnalati nei vari comprensori. Ci sono molti percorsi di escursioni consigliate, sia nelle Alpi che negli Stati Uniti ad esempio. In alcune stazioni ci sono addirittura delle aree di scoperta dedicate dove potrete, per così dire, “fare amicizia” con lo Snooc.
E se siete proprio dei curiosi, dovete poi sapere che lo Snoot è un’evoluzione di uno strumento di trasporto secolare in Alta Savoia, il Paret. Nel 2007 è stato riscoperto da Cyril, un amante della montagna, che lo ha reso poi più compatto, leggero e maneggevole. Ecco che il nuovo sport è nato!
Dove praticare lo Snooc
Ci sono voluti circa 7 anni di prove e valutazioni tecniche prima di lanciare davvero questo nuovo sport al grande pubblico, con molti esperti che hanno dato una mano nelle fasi di sviluppo: ingegneri, corridori paralimpici, esploratori polari, ingegneri aeronautici. Lo Snooc viene prodotto in Francia ed è assemblato a Chambéry. Ad oggi sono più di 60 le stazioni sciistiche che accettano lo Snooc sulle loro piste tra Francia, Italia, Austria e Svizzera e, come detto, Stati Uniti.
Dopo Pejo in Trentino anche in Piemonte sulle piste sci del comprensorio sciistico di Prato Nevoso ci sarà il primo rifugio plastic free, lo chalet il Rosso . Nel rifugio, recentemente rinnovato, non saranno più utilizzati da questa stagione invernale tutti i prodotti confezionati con la plastica come ad esempio: le bottiglie d’acqua, le bottigliette, i bicchieri, le posate, le cannucce e le bustine di ketchup/maionese.
“La montagna come il mare soffre e soffoca per colpa della plastica – dichiara Alberto Oliva della Prato Nevoso spa -. Ecco perché bisogna intervenire con una serie di misure che ne limitino l’uso. Misure che tutti l’arco alpino dovrebbe adottare per migliorare l’ambiente. Lo sforzo del Chalet Rosso va proprio in questa direzione. E ci auguriamo che diventi un esempio contagioso affinché abolire le stoviglie monouso dai rifugi diventi la parola d’ordine sulle montagne di tutto il Cuneese”.
Lo Snowscoot è infatti l’ultima tendenza degli sport invernali sulla neve, in particolare del freeride. In sostanza è una BMX senza freni a cui vengono aggiunti dei monosci che viene utilizzata sulle piste. Uno sport innovativo insomma, evoluzione dello sci e dello snowboard, che permette di divertirsi sulla neve senza bisogno di saper però sciare.
Come frenare con lo snow-scoot?
Lo Snowscoot parte da un principio semplice, quello appunto di una BMX senza freni, e l’unico modo per fermarsi è derapare sulla neve. Gli esperti dicono che è molto semplice, e che in meno di due ore si è già in grado di lanciarsi sulle piste.
Dove è nato lo snowscoot?
Questo sport è nato in Francia all’inizio degli anni ’90, ed oggi è possibile praticarlo in molte stazioni sciistiche di tutto il mondo, soprattutto in Francia, Svizzera, Giappone. In queste parti del mondo lo Snowscoot è anche disciplina di cui si svolgono gare internazionali nelle discipline riconosciute: Discesa, Dual Slalom, Border Cross e Freestyle.
Il fatto di essere
sostanzialmente un ibrido, permette anche ai principianti di poter
godere della neve al 100%. In Francia e in Giappone è una vera e
propria moda da qualche anno, visto che unisce la bellezza della
montagna e della neve con la massima velocità su un mezzo che non ha
nulla di convenzionale. Tenete sempre a mente però la sicurezza!
Adattissimo sia ai fan dello sci che a quelli della bici e dello snowboard, che si può iniziare a praticare già dai tre anni, visto che le tecniche da imparare sono poche. Le tavole che sono montate al posto delle ruote hanno diverse funzioni: quella anteriore è direzionale, mentre quella posteriore è fissa. Se volete più velocità scegliete un modello rigido (più difficile da usare), mentre se siete principianti è meglio il modello ammortizzato, più confortevole. Il guidatore resta in piedi, reggendo forte il manubrio. Scordatevi i freni e derapate per fermarvi!
Abbigliamento consigliato
Importante
l’abbigliamento, sia per il freddo che per la sicurezza. Non è
comunque molto diverso da quello per lo sci, con casco e tuta
impermeabile e termica. I guanti possono anche essere quelli da bici,
per un maggior controllo del manubrio.
In Italia esiste un movimento dello Snowscoot, la Federazione Italiana SnowScoot (FISS), che forma anche i maestri e gli istruttori. Nelle stazioni in cui è praticato si può tranquillamente usare gli impianti di risalita facendo però attenzione ad usare un laccio che lega il mezzo al guidatore. Casco obbligatorio per i minori di 14 anni.
Dove praticare lo snowscoot?
Tra le località italiane in cui si pratica lo Snowscoot ci sono Campo Imperatore sul comprensorio del Gran Sasso (con competizioni internazionali), l’altopiano della Paganella (ci sono guide specializzate), in Lombardia ad Aprica e in Valle d’Aosta a Breuil-Cervinia.
Quali sono le discipline riconosciute?
Ricordiamo le discipline ad oggi riconosciute per lo Snowscoot: La discesa cronometrata, il dual slalom o dual cross (Slalom parallelo), lo Scoot-Cross (Boardercross con 4 o 6 atleti alla partenza di una pista BMX su neve), il Big Air o lo Slope style (Freestyle su uno o più moduli), il Free Ride che si pratica molto, ma non dispone ancora di vere e proprie competizioni.
In Veneto è molto conosciuta la località sciistica di Selva di Cadore, che si trova a 1300 metri di quota e che pone le sue basi proprio ai piedi del Monte Pelmo. Non molti sanno che il Monte è un luogo storico e simbolico della zona. Un tempo infatti i valliggiani lo chiamavano Caregon del Padreterno, cioè la grande sedia di Dio. Un nome che prendeva spunto dalla sua particolare forma, simile proprio ad un grande trono.
Il Monte è alto 3168 metri ed ha il suo inizio in Valfiorentina, proprio dove sorgono anche il Monte Civetta e la Marmolada. La zona quindi è di grande interesse naturalistico e paesaggistico, visto che tutte queste montagne compongono poi il Patrimonio Naturale dell’Umanità Unesco.
Impianti e piste sci a Selva di Cadore
Selva di Cadore è famosa anche per lo ski resort che comprende anche le zone di Alleghe e Zoldo, e tutte insieme queste tre località formano il grande comprensorio dello Ski Civetta, che in totale ve de ben 80 km di piste molto tranquille sulle quali sciare, ben 23 impianti di risalita per arrivare sui tracciati ed un servizio di 4 skibus che collegano tutte le piste. Ski Civetta, a sua volta, è inserito nel grandissimo comprensorio del Dolomiti Superski, che è il più grande d’Europa.
Questa è una zona
sciistica adatta a chi ama il relax e la tranquillità, con piste
adatte per qualsiasi tipo di livello e di sciatori. Nell’area di
Selva di Cadore ci sono 2 seggiovie e 3 skilift, che portano nella
zona dei tracciati dove ci sono 8 piste con vari livelli di
difficoltà. Le piste partono dal Monte Fernazza a quota 2100 metri e
si dirigono verso la zona sciistica di Alleghe da un lato e verso
l’abitato di Selva dall’altro.
In totale gli impianti di risalita di tutto il comprensorio come
dicevamo, sono 23: 10 seggiovie, 10 skilift e 3 cabinovie. Il Comune
di Selva di Cadore ha numerose frazioni, una delle quali è Santa
Fosca. Qui, nel centro abitato proprio ai piedi del Monte Palmo c’è
un campo scuola a cui si arriva con una sciovia. Qui è possibile
lasciare i bambini a giocare sulla neve con bob, slittini e
gonfiabili.
Se il vostro amore è invece lo sci nordico, ecco che nella zona di Peronaz, ad una quota di 1600 metri, si trova un bel centro dedicato ed attrezzato. Ci sono 4 percorsi ad anello rispettivamente di 3, 5 e 7 km, tutti di media difficoltà e circondati da un ambiente bellissimo.
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