Cortina d’Ampezzo non smette di regalare emozioni agli appassionati di sci, e la stagione sciistica nelle sue piste continua anche in questi giorni di piena primavera.
A Cortina inaugurata la nuova pista vertigine
Proprio a Cortina, infatti, le piste che nel 2021 ospiteranno i Mondiali di sci sono in questi giorni lo scenario per i Campionati italiani di sci alpino. Con l’occasione è stata anche inaugurata la nuova pista Vertigine, che è stata realizzata proprio in vista dei Mondiali. I Campionati italiani di sci alpino a Cortina d’Ampezzo saranno quindi l’occasione di provarla, insieme all’altra pista Druscié, rinnovata per l’occasione.
Sciare a Maggio a Cortina d’Ampezzo: le piste da sci e gli impianti aperti
Le temperature in questi giorni, come dicevamo, segnano l’arrivo della primavera anche in montagna, ma questo non ferma la località sciistica di Cortina d’Ampezzo e le sue piste, che sono ancora aperte per tutti gli appassionati, tanto che a Lagazuoi, Tofane e 5 Torri si è sciato fino al 7 aprile, mentre nella ski area Cristallo gli impianti saranno aperti fino a Pasqua, mentre si potrà sciare sul Faloria addirittura fino a maggio.
Lo scorso febbraio infatti a Cortina si è registrata un’abbondante nevicata che, come ha spiegato anche Marco Zardini (presidente del Consorzio Skipass degli impianti a fune di Cortina, San Vito, Auronzo, e Misurina), ha reso possibile l’abbassamento delle temperature in notturna e le conseguenti ottime condizioni per sciare fino a primavera inoltrata.
Cortina d’Ampezzo ha scelto quindi di riempire queste giornate primaverili sulla neve con un ricco panorama di eventi: il 31 marzo scorso si è tenuto “In pista con Sofia”, evento organizzato da Fondazione Cortina 2021 e Red Bull in cui si poteva gareggiare con la campionessa italiana di sci Sofia Goggia al Faloria. Si correva con gli scarponi fino al punto in cui erano posizionati gli sci, e da lì si proseguiva in discesa libera. Il 1° maggio, poi, in programma il Faloria Ski Challenge, gara di gigante per tutte le categorie e una festa per salutare la stagione 2018-2019 e dare appuntamento a tutti al prossimo anno.
La stagione sciistica sta giungendo ormai al termine, e molti di voi si stanno apprestando all’operazione un po’ noiosa, ma molto importante, della pulizia del materiale tecnico. Oggi vogliamo darvi qualche consiglio su come pulire gli scarponi da sci, quelle che sono le “scarpe” degli sciatori e che quindi vanno puliti regolarmente, sia internamente che esternamente.
Consigli su come pulire gli scarponi da sci
Prima di scoprire come pulire gli scarponi da sci occorre comprendere prima di tutto che ogni sua parte va trattata con impegno ed attenzione, compresi i rivestimenti, che sono comunque a contatto con l’umidità del piede, e che possono quindi produrre muffe e cattivo odore. Molte marche possono essere lavate in lavatrice, mentre per altre è consigliato il lavaggio a mano. Rimuovete quindi la fodera e mettetela in una bacinella piena di acqua calda e un po’ di sapone liquido, a cui potete aggiungere una tazza di ammoniaca in caso di cattivo odore.
Lasciate le fodere immerse per 5 minuti e poi pulite bene con una spugna o una spazzola a setole medie, sciacquandole con acqua fredda. Lasciate poi asciugare all’aperto. Non usate mai il calore per asciugare le fodere, perché potrebbero restringersi. Alcuni negozi o noleggiatori specializzati utilizzano invece cicli di sanificazione più complessi, con nebulizzatore e raggi UV, oltre che al classico bicarbonato.
Asciugatura scarponi da sci
Se siete sciatori esperti saprete poi certamente come pulire gli scarponi da sci dopo ogni sciata, dove è fondamentale l’asciugatura dalla neve e dall’umidità, sia della parte esterna che delle scarpette, delle suole e dello scafo. Dopo ogni sciata rimuovi quindi sempre le scarpette e le solette, e se sei una persona a cui piace sciare regolarmente e per molto tempo puoi utilizzare la tecnologia boot dryer, che asciuga gli scarponi facendo circolare aria calda diretta all’interno. Anche gambetti e scafi vanno puliti dopo ogni giornata di sci, facendoli sempre asciugare all’aria.
Insomma, alcune regole vanno tenute bene a mente se si vuole imparare come pulire gli scarponi da sci alla perfezione: pulirli sempre dopo ogni sciata e dopo ogni stagione. Lavarli bene dentro e fuori con acqua calda e detergente non invasivo, che potrebbe rovinare la plastica. Asciugarli all’aria aperta e con un panno umido.
Una grande sfida sulle piste da sci di Carezza è andata in scena sulle Dolomiti; una sfida tra la Lamborghini Ursus e Alberto Tomba, lo sciatore più famoso della storia italiana. Il CEO di Lamborghini, Stefano Domenicali, ha infatti lanciato la sfida all’Albertone Nazionale (che ha collezionato 50 vittorie in Coppa del Mondo e due ori alle Olimpiadi).
La sfida tra la lamborghini Urus ed Alberto Tomba si è svolta su una delle piste di Carezza
Lungo una pista perfetta nella ski area di Carezza si sono quindi lanciati a tutta velocità, appunto, Stefano Domenicali a bordo della Lamborghini Ursus e Alberto Tomba sui suoi sci: ne è scaturita una gara spettacolare ed un filmato della serie Masters of performances, comunicazione social spinta al massimo con lifestyle e componente umana.
Due arti a confronto insomma in questa sfida tra la Lamborghini Ursus ed Alberto Tomba, una gara tra la tecnologia e la tecnica nello slalom. Qualche tempo fa Alberto Tomba si era già messo alla prova con la bellissima auto della Lamborghini, guidando la Ursus proprio sulle nevi delle Dolomiti. Dopo aver visto quindi l’uomo che padroneggia la macchina, ora il video ci mostra invece la sfida tra uomo e macchina, in un ambiente bellissimo ed estremo.
La sfida tra la Lamborghini Ursus ed Alberto Tomba è il capitolo conclusivo della serie di video lanciati dalla casa automobilistica, che coinvolgono comunque sempre Stefano Domenicali, con l’obiettivo di mettere in mostra le grandi potenzialità dell’auto su ogni tipo di terreno e le grandi doti di un campione come Alberto Tomba, una presenza che, non abbiamo dubbi, porterà certamente grossi vantaggi al mercato Lamborghini.
Sembra resistere la neve sulle piste da sci della stazione sciistica di Campo Imperatore situata sul Gran Sasso in Abruzzo.
Grazie anche alla nevicata dei giorni scorsi il Centro Turistico del Gran Sasso ha deciso di prolungare la stagione invernale fino al 25 aprile dato che il 21 aprile si celebra la Santa Pasqua.
Dove sciare a Pasqua in Abruzzo
L’unica stazione sciistica dove si potrà sciare in Abruzzo sarà Campo Imperatore grazie all’ottimo innevamento delle piste da sci Scindarella e Monte Aquila.
Il sito Internet della stazione sciistica di Frontignano è offline a causa dello stato di “stand-by” nel quale essa versa, in attesa di una ripartenza che si spera essere oramai imminente.
Filippo Campanile, un appassionato frequentatore della località, ha redatto un documento descrittivo della ski-area nella sua completezza (impianti di risalita, quote, piste da sci, lunghezze, dislivelli, rifugi, etc.), che fotografa la situazione pre-sisma.
Da quando il sito Internet è stato oscurato, dagli utenti viene sempre più spesso chiesto dove sia possibile reperire informazioni su questa importante località sciistica, e su come essa fosse organizzata prima del devastante terremoto.
Documento di sintesi sul demanio sciabile di Frontignano
Scopo di questo documento di sintesi è aiutare a conservare memoria dell’importante demanio sciabile di Frontignano, in attesa che esso venga rimesso in funzione e con l’occasione ammodernato ed ulteriormente migliorato.
Il portale Scimarche.it è quindi lieto di ospitare questa scheda descrittiva, per offrire un servizio d’informazione nell’attesa che il sito internet di Frontignano verrà ripristinato.
Frontignano: impianti, piste e rifugi
Situazione pre-sisma 2016
Scheda descrittiva sintetica, a cura di Filippo Campanile
Settore a monte, detto “del Canalone”
IMPIANTI SETTORE CANALONE
OM/05 – Selva Piana (arroccamento) Imbarco: 1356 mslm – Sbarco: 1830 mslm. Seggiovia monofune ad attacchi fissi e seggiole monoposto.
Sbarca presso il Rifugio Cristo delle Nevi ed è utilizzabile sia da sciatori che da pedoni. Oltre ad fungere da arroccamento serve anche la pista del Canalone, essendo dotata di una stazione intermedia. In estate è operativa a servizio del Frontignano Bike Park e degli escursionisti.
OM/07 – Cornaccione (impianto principale) Imbarco: 1498 mslm – Sbarco: 1948 mslm. Seggiovia monofune ad attacchi fissi e seggiole biposto.
Impianto di notevole interesse sciistico e panoramico. Sbarca presso il rifugio Malghe del Cornaccione, e serve tutte le piste del settore del settore Canalone. E’ la seggiovia più in quota e di maggior rilevanza dell’intero Appennino Umbro-Marchigiano.
OS/18 – Jacci di Bicco (skilift principale) Imbarco: 1820 mslm – Sbarco: 1979 mslm.
Con partenza in prossimità del Rifugio Cristo delle Nevi e sbarco a quasi 2000 metri è l’impianto più alto dell’intero Appennino Umbro-Marchigiano e permette di permanere in quota sciando sulla bella pista omonima. Accoppiato all’arroccamento offerto da Selva Piana è assolutamente strategico in caso di inverni caldi e piovosi con quota neve collocata ad oltre 1600 mslm.
OS/38 – La Coturnice (skilift dismesso) Imbarco: 1794 mslm – Sbarco: 1916 mslm.
Impianto dismesso ma di notevole interesse sciistico, soprattutto per gli allenamenti agonistici. Fu realizzato a servizio di una bellissima pista che porta lo stesso nome.
PISTE SETTORE CANALONE
Jacci di Bicco, Rossa – Lunghezza 550 m, dislivello 159 m
Pista molto divertente di media difficoltà buona larghezza, servita dall’omonimo skilift. E’ l’itinerario fruito con maggiore frequenza dagli utenti del settore del Canalone.
Il Canalone, Rossa – Lunghezza 1500 m, dislivello 623 m La pista storica di Frontignano, una delle più valide dell’intera regione, verso la quale convergono tutte le altre. Non è impegnativa per la sua pendenza, quanto per la conformazione caratteristica che le dà il nome.
La Cotutnice, Nera – Lunghezza 450 m, dislivello 122 m
A detta di molti la più bella pista di Frontignano, un tempo era servita dall’omonimo skilift ma ancora oggi è sciabile per intero utilizzando gli altri impianti. Breve ma intensa poiché caratterizzata da una particolare convessità iniziale, non eccessivamente impegnativa poiché priva di contropendenze. Ottimo “trampolino di lancio” per avere accesso all’itinerario panoramico del Cornaccione.
Panoramica del Cornaccione, Itinerario palinato, Nera – Lunghezza 900, dislivello 146 m Senz’altro il percorso più bello per chi vuole godere appieno degli scenari naturali della località, una traversata sul crinale dell’omonimo monte, con vista su tutto il comprensorio e sulle vette circostanti. Nei periodi in cui le condizioni lo permettono può essere fruito anche da sciatori non troppo esperti poiché viene sistemato con delle tracce di battipista.
P1 – Jacci Snow Park
Breve ma molto panoramico lo snowpark di Frontignano che corre sul crinale servito dallo sklift Jacci di Bicco e termina al rifugio delle Malghe del Cornaccione.
F – Direttissima al Canalone, Palestra Freeride
Situata tra le piste Jacci di Bicco e Coturnice, nei giorni di neve nuova è una discesa ideale per i neofiti del freeride, che desiderano avvicinarsi in sicurezza a questa entusiasmante attività.
13 – Skiweg Canalone – Saliere
Stradina di collegamento che permette di rientrare con gli sci ai piedi alle piste e al rifugio del settore delle Saliere.
RIFUGI SETTORE CANALONE
A – Malghe del Cornaccione – 1948 (piccolo rifugio panoramico)
Collocato a 1948 mslm è il più alto rifugio dei Sibillini servito da un impianto funiviario, da esso si può godere di un affaccio mozzafiato su buona parte della catena. Fu realizzato recuperando la stazione d’arrivo dell’antica seggiovia monoposto, futuristica opera d’ingegneria scioviaria che copriva un dislivello di quasi 600 metri, oggi sostituita da tre impianti.
B – Cristo delle Nevi – 1830 (rifugio principale)
Collocato a 1830 mslm fu ricavato nella stazione di partenza dell’antica funivia d’alta quota che portava a Monte Bove Sud (2169). E’ situato in prossimità di una caratteristica statua che ricorda il Cristo Redentore di Rio.
Settore a valle, detto “delle Saliere”
IMPIANTI SETTORE SALIERE
OC/01 – Lo Schiancio Le Saliere (arroccamento) Imbarco: 1360 mslm – Sbarco: 1551 mslm.Seggiovia quadriposto ad ammorsamento automatico.
Lo sbarco è collocato nei pressi del Rifugio delle Saliere, l’impianto è utilizzabile sia da sciatori che da pedoni. Oltre a fungere da arroccamento, serve anche la parte bassa delle piste delle Saliere, lo Snow Park, ed offre accesso al campo scuola. Può essere utilizzata come collegamento sci ai piedi con le piste del settore del Canalone. In estate è a servizio del Frontignano Bike Park e degli escursionisti.
OM/08 – Ginepro, 1247-1558 (arroccamento) Imbarco: 1247 mslm – Sbarco: 1558 mslm.Seggiovia monofune ad attacchi fissi e seggiole biposto.
Lungo impianto utilizzato nei periodi di massimo affollamento della stazione, che funge da arroccamento per coloro che trovano parcheggio o alloggiano alle quote più basse. Serve inoltre la pista Ginepro essendo dotata di una stazione intermedia. Recentemente era poco utilizzata a favore del nuovo impianto ad ammorsamento ad alta portata.
OM/09 – Belvedere, 1427-1648 (impianto principale) Imbarco: 1427 mslm – Sbarco: 1648 mslm.Seggiovia monofune ad attacchi fissi e seggiole quadriposto.
E’ l’impianto che permette di sciare il settore delle Saliere nella sua completezza, ed è molto importante quando la quota neve si attesta poco al di sopra della base degli impianti.
T – TAPIS (campo scuola)
Efficiente tapis roulant lungo 110 m collocato in prossimità del Rifugio delle Saliere. Serve un ampio campo scuola che comprende anche un’area slittini.
PISTE SETTORE SALIERE
5 – La Starna, Rossa – Lunghezza 330 m, Dislivello 88 m
Pista rossa servita dalla quadriposto Belvedere, che parte da a 1648 mslm, il punto più in quota del settore Saliere.
5a – La Starna Variante, Azzurra
Breve e facile pista di recente progettazione che corre parallela alla precedente dentro una pineta, per poi confluire nella Ginepro.
6 e 7 – Campo scuola e pista slittini – Lunghezza 110 m, Dislivello 15 m
Servito da tapis roulant è suddiviso in due aree, la prima più ampia area destinata ai primi passi su sci e snowboard, la seconda riservata al gioco con bob e slittini.
8 – Piste Saliere, Azzurre – Lunghezza circa 1000 m, Dislivello 191 m
Due larghissime piste soleggiate che corrono parallelamente su ampi prati da pascolo. Sono adatte ai principianti, ma molto apprezzate anche dai puristi della curva condotta. Quando l’innevamento è ottimale permettono di sciare in gran libertà anche in caso di pesante affollamento della stazione.
9 – Direttissima del Belvedere, Nera – Lunghezza 200 m, Dislivello 100 m
E’ l’unica pista nera del settore a valle. E’ servita dall’omonima seggiovia e corre lungo la sua linea nella parte alta. Breve ma impegnativa e molto panoramica.
10 – Pian dell’Arco, Azzurra – Lunghezza 700 m, Dislivello 128 m
Anch’essa parallela alle piste Saliere si caratterizza per essere protetta lateralmente da un bosco ed avere una contropendenza che la rende propensa a mantenere la neve a lungo.
11 – Ginepro, Azzurra – Lunghezza 1000 m, Dislivello 200 m
Molto apprezzata dai principianti poiché larga, priva di contropendenze e caratterizzata un modesto e “muretto” che ne spezza la monotonia. E’ protetta dal vento di grecale e quindi la più propensa ad accumulare neve per poter rimanere attiva a lungo, nonostante la sua esposizione e la bassa quota.
P2 – Saliere Snow Park
Ampio snow park di notevole sviluppo e potenzialità, servito dalla velocissima e confortevole quadriposto Schiancio ad ammorsamento automatico.
12 – Trasferimento degli Innamorati – Lunghezza 2700 m
Passeggiata con sci o ciaspole che percorre la carrareccia estiva di servizio agli impianti in una suggestiva pineta.
14 – Collegamento Canalone
Pista di raccordo al settore Canalone che dal Rifugio delle saliere conduce alla partenza della biposto del Cornaccione.
RIFUGI SETTORE SALIERE
C – Rifugio delle Saliere – 1551 (rifugio principale)
Struttura molto ampia e moderna ultimata poco prima del sisma, è realizzata secondo le più evolute linee guida in materia di efficienza energetica, oltre che di antisismica.
D – Locale biglietteria – 1350 (punto d’appoggio)
Situato alla base degli impianti offre riparo e possibilità di appoggiarsi per organizzare la giornata.
Frontignano, Freeride e Sci Alpinismo
Frontignano è la stazione dei Sibillini che si presta maggiormente alla pratica del freeride e dello scialpinismo, attività che devono essere intraprese solo da persone esperte, correttamente equipaggiate, oppure con l’ausilio di guide abilitate. Oltre agli itinerari serviti dagli impianti, che in caso di condizioni ottimali sono molto validi, i praticanti opportunamente attrezzati possono spaziare nelle vallate limitrofe percorrendo itinerari che nulla hanno da invidiare a quelli alpini, sia in termini di ambiente che di lunghezze e dislivelli.
Negli anni immediatamente precedenti il terremoto Frontignano era diventata un punto di riferimento in Italia Centrale per gli amanti del freeride, che iniziavano ad incidere significativamente sull’utenza, specialmente nei giorni feriali con buone condizioni meteo, ma anche durante le nevicate in atto, momenti nei quali la stazione avrebbe sofferto la scarsa frequentazione da parte dell’utenza tradizionale.
Stabilita la location per i Campionati Mondiali di sci del Rotary Club 2021: sarà Roccaraso, nell’Alto Sangro, che ospiterà le gare dell’importante manifestazione dal 7 al 13 febbraio.
L’annuncio è stato dato a margine dei Campionati Mondiali di sci del Rotary Club che si sono appena conclusi a Oberdorsf, in Germania, che passerà ora il testimone alla località abruzzese, come annunciato dal Presidente del Rotary Club di Sulmona Caterina Fantauzzi.
Mondiali di sci del Rotary Club
I Mondiali di sci del Rotary Club sono un grande evento per tutto il movimento sciistico, che permetterà a Roccaraso di essere la capitale dello sci mondiale di appassionati per una settimana di febbraio nel 2021, con soci del Rotary Club che arriveranno da tutto il mondo e che si sfideranno nelle piste della località sciistica abruzzese. Ad Oberdorsf il successo è stato evidente, ed anche a Roccaraso si stima un buon numero di presenze tra atleti ed accompagnatori.
Un evento importante dunque non solo per il Rotary e per lo sci, ma per tutto il movimento turistico della zona, sia dell’Alto Sangro che della Valle Peligna, ma in generale un po’ per tutto l’Abruzzo. Grande soddisfazione quindi per i soci del Rotary Club di Sulmona, a cui ora passerà il compito di organizzare al meglio la manifestazione assieme agli enti locali.
Per l’assegnazione dei Mondiali di sci del Rotary Club è stato fondamentale l’impegno del nuovo governatore Gabrio Filonzi e del Presidente per l’anno rotariano 2020-21 Sandro Foglia, che hanno sostenuto il progetto ed hanno mantenuto vivi i contatti fino all’annuncio finale.
Questa settimana la stazione sciistica Bolognola ski situata nelle Marche, precisamente sui Monti Sibillini a pochi chilometri dalle località invernali di Sarnano Sassotetto e Piani di Ragnolo, è finita su Striscia la Notizia il famoso programma televisivo italiano ideato da Antonio Ricci.
Nel video trasmesso si vede la giornalista del TGR Marche che intervista una turista sulle piste da sci di Bolognola.
Lezioni di snowboard o di SBONOWERDO?
La situazione si fa divertente quando la mamma dice che i suoi figli stanno prendendo lezioni di snowboard e la giornalista gli chiede:chi sta prendendo lezioni di “SBONOWERDO“?
Rock ’n’ roll on the rocks. Ma anche blues, funk, pop e jazz tradizionale, sempre rigorosamente serviti ghiacciati. Letteralmente: i concerti di Val di Fassa Panorama Music si svolgono infatti tutti in alta quota, all’aperto, creando un connubio emozionante di musica live, sport invernali e paesaggi dolomitici innevati. La quarta edizione del festival si terrà dal 23 marzo al 7 aprile in Val di Fassa: per il calendario è già primavera, ma lo spirito in quota è ancora invernale, permettendo di unire il piacere dell’ascolto musicale a quello delle discese sulle piste da sci ancora pienamente funzionanti.
Le location dove si terranno i concerti
Il nuovo programma allinea dieci concerti tutti a ingresso gratuito e con inizio sempre alle ore 12, che si terranno sulle terrazze panoramiche di rifugi collocati in punti strategici delle aree sciistiche della valle: Baita Checco (ski area Catinaccio, Vigo di Fassa), Chalet Cima Uomo e Baita Paradiso (ski area Alpe Lusia San Pellegrino, Passo San Pellegrino), Chalet Valbona (ski area Alpe Lusia San Pellegrino, Moena), Rifugio Ciampolin (ski area Belvedere, Canazei), Baita Cuz (ski area Buffaure, Pozza di Fassa), Rifugio Des Alpes(ski area Col Rodella, Campitello di Fassa), Rifugio Ciampac (ski area Ciampac, Alba di Canazei), Rifugio Fodom (ski area Passo Pordoi). Tutti i luoghi dei concerti sono selezionati per essere raggiunti con gli sci; è possibile anche arrivare a piedi a quasi tutti i rifugi, utilizzando gli impianti di risalita.
Da chi è organizzato il Val di Fassa Panorama Music?
Val di Fassa Panorama Music è organizzato dalle Società impianti a fune della Val di Fassa, in collaborazione con l’Azienda per il Turismo della Val di Fassa.
Inizio del Val di Fassa Panorama Music 2019 fissato per il 23 marzo
Val di Fassa Panorama Music 2019 salirà in quota per la prima volta sabato 23 marzo, raggiungendo la Baita Paradiso (ski area Alpe Lusia San Pellegrino, Passo San Pellegrino, Moena). Qui si ascolteranno i Savana Funk del chitarrista Aldo Betto: funk e blues elettrici e vibranti, sporchi quanto basta, con innesti di rock ’n’ roll e tinte afro. Col flusso sonoro carico di mordente, i Savana Funk concederanno poi il bis, tornando a esibirsi domenica 24 al Rifugio Ciampolin (ski area Belvedere, Canazei).
Dopo qualche giorno di pausa le vette della Val di Fassa torneranno a risuonare grazie alle energiche tinte blues del chitarrista e cantante Dan Martinazzi. Anche il suo trio “Blues & Roots” avrà due occasioni di concedersi al pubblico delle piste: giovedì 28 marzo al Rifugio Ciampac (Alba di Canazei) e venerdì 29 allo Chalet Valbona (ski area Alpe Lusia San Pellegrino, Moena).
Con la Tiger Dixie Band la musica seguirà nuove coordinate. Il sestetto è infatti specializzato negli stili jazzistici classici di New Orleans e Chicago: dixieland, ragtime, charleston, con le loro tipiche atmosfere, oltre alla garanzia di un repertorio creato e reso immortale da artisti come Louis Armstrong, Jelly Roll Morton, Fats Waller e Bix Beiderbecke. Anche per loro due palcoscenici naturali: sabato 30 marzo quello della Baita Checco (ski area Catinaccio, Vigo di Fassa) e domenica 31 quello della Baita Cuz (ski area Buffaure, Pozza di Fassa).
Leggiadra e ammiccante è la musica “candy pop rock” dei Five to Ten, trio che ruota attorno alla voce di Silvia De Santis: li si ascolterà giovedì 4 aprile allo Chalet Cima Uomo (ski area Alpe Lusia San Pellegrino, Passo San Pellegrino, Moena) e poi ancora venerdì 5 al Rifugio Des Alpes (Col Rodella, Campitello di Fassa).
Due leader che portano con sé la storia del miglior pop, rock e blues nazionale: il batterista Ellade Bandinie il cantante e chitarrista Alan Farrington uniscono le forze per dare vita a un quintetto che pesca il proprio repertorio dall’album dei migliori ricordi dei due artisti. Spruzzate il tutto di soul, blues, rock, funk e avrete un gran finale di festival: sabato 6 aprile allo Chalet Valbona e poi domenica 7 al Rifugio Fodom (ski area Passo Pordoi).
Programma, date concerti Val di Fassa Panorama Music 2019
Sabato 23 marzo, ore 12 Baita Paradiso – ski area Alpe Lusia San Pellegrino (Passo San Pellegrino, Moena)
+ Domenica 24 marzo ore 12 Rifugio Ciampolin – ski area Belvedere (Canazei) SAVANA FUNK Aldo Betto (chitarra), Blake C. S. Franchetto (basso), Youssef Ait Bouazza (batteria), Nicola Peruch (tastiere)
Giovedì 28 marzo, ore 12 Rifugio Ciampac – Alba di Canazei
+ Venerdì 29 marzo, ore 12 Chalet Valbona – ski area Alpe Lusia San Pellegrino (Moena) DAN MARTINAZZI “Blues & Roots” Dan Martinazzi (chitarra, voce), Roberto Zecchinelli (basso elettrico), Cristiano Dalla Pellegrina (batteria)
Sabato 30 marzo, ore 12 Baita Checco – ski area Catinaccio (Vigo di Fassa)
+ Domenica 31 marzo, ore 12 Baita Cuz – ski area Buffaure (Pozza di Fassa) TIGER DIXIE BAND “Tiger Rag Century Edition” Paolo Trettel (tromba), Gigi Grata (trombone), Fiorenzo Zeni (clarinetto, sax), Giorgio Beberi (sax basso), Andrea Boschetti (banjo, chitarra), Claudio Ischia (batteria)
Giovedì 4 aprile, ore 12 Chalet Cima Uomo – ski area Alpe Lusia San Pellegrino (Passo San Pellegrino, Moena)
+ Venerdì 5 aprile, ore 12 Rifugio Des Alpes – ski area Col Rodella (Campitello di Fassa) FIVE TO TEN Silvia De Santis (voce), Fabio “Farian” Biffi (pianoforte), Fabio “Fax” Fenati (batteria)
Sabato 6 aprile, ore 12 Chalet Valbona – ski area Alpe Lusia San Pellegrino (Moena)
+ Domenica 7 aprile, ore 12 Rifugio Fodom – ski area Passo Pordoi ELLADE BANDINI & ALAN FARRINGTON BAND Ellade Bandini (batteria), Alan Farrington (voce, chitarra), Simone Boffa (chitarra), Silvio Uboldi (tastiere), Nicola Mazzucconi (basso)
Per maggiori informazioni:
APT Val di Fassa Strèda Roma, 36 – 38032 Canazei (TN)
telefono: 0462 609500
sito web: www.fassa.com/ValdiFassaPanoramaMusic/
A Sassotetto, nel Comune di Sarnano proprio a ridosso del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, ormai da qualche tempo si sta parlando di come sviluppare le tecnologie e gli impianti sciistici presenti, strumenti utilissimi per il rilancio turistico delle zone colpite dal sisma del 2016.
Sul tavolo c’è un progetto sicuramente all’avanguardia: un tappeto artificiale che simula il manto nevoso e grazie al quale sarebbe possibile sciare tutto l’anno. Il Sindaco di Sarnano, Franco Ceregioli, ribadisce la volontà di realizzare l’opera, che tra l’altro si inserisce in un più ampio progetto di ricostruzione e sviluppo della Regione. Abbiamo intervistato proprio il Sindaco col quale siamo entrati nel dettaglio dell’opera e nei programmi di sviluppo turistico e sciistico che interesseranno il territorio.
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Sindaco Ceregioli, come verrà finanziata quest’opera?
Siamo nella fase di definizione dello studio di fattibilità: abbiamo svolta le valutazioni sulla idoneità della pista che hanno dato esito positivo. Il costo dell’opera varia in dipendenza della larghezza della pista: il progetto su cui stiamo lavorando ha un onere ipotizzato in 500/600 mila euro, per il cui reperimento si stanno valutando diversi canali.
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La pista da sci fa parte di un progetto più articolato? Quali sono le tempistiche per la sua realizzazione?
Sì, la pista da sci artificiale a Sassotetto costituisce una delle opere previste in un più ampio progetto che è stato inserito nel Patto per la ricostruzione e sviluppo della Regione Marche. La tempistica di realizzazione dipende, ovviamente, dal reperimento delle risorse: il nostro obbiettivo sarebbe quello di vedere l’opera realizzata entro il 2020.
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Parliamo un po’ di caratteristiche tecniche della pista
Di che materiale è fatta la pista?
Come si posiziona sopra l’erba?
Lunghezza e larghezza?
Si può utilizzare anche con la neve?
Lo sciatore ha la stessa sensazione di sciare sulla neve vera?
Come si chiama l’azienda che ha il brevetto di questo materiale?
Si tratta di un materiale sintetico che, grazie alle sue caratteristiche uniche di scorrevolezza e tenuta laterale, garantisce sensazioni in tutto simili allo sci su neve naturale. Il materiale negli anni si è molto evoluto ed è stato sviluppato anche per l’uso dei pali omologati con lo scopo di riprodurre anche quelle che sono le condizioni agonistiche dello sci. I tappeti vengono posizionati direttamente sul manto erboso: l’unica accortezza è che il terreno deve essere sufficientemente ben livellato e privo di sassi. In caso di minime precipitazioni nevose si può tranquillamente sciare sulla pista artificiale che non è necessario rimuovere; in caso di nevicate di maggiore consistenza, la neve può essere battuta, ovviamente con un minimo di accortezza.
Per quanto riguarda le dimensioni, la pista della Faggeta ha una lunghezza di poco meno di 300 metri; la larghezza dipenderà dalle risorse che riusciremo a trovare, ma le dimensioni minime delle piste esistenti sono di 12/14 metri: noi ovviamente cercheremo di fare qualcosa in più. Attualmente l’azienda leader del settore è la Neveplast, salita alla ribalta mediatica anche per la recentissima realizzazione di una pista artificiale sul tetto del termovalorizzatore di Copenhagen.
In che zona verrà realizzata l’opera e quale impianto servirà la pista da sci?
E’ stata prevista l’installazione sulla pista da sci della Faggeta, a Sassotetto di Sarnano, e sarà servita dalla omonima sciovia, di recentissima realizzazione.
L’opera consentirebbe di attrarre gli appassionati di sci e snowboard 12 mesi su 12 e di sciare in estate?
Riteniamo assolutamente di sì. La pista scelta è un ottimo compromesso sia per principianti che per sciatori esperti e questo pensiamo che possa favorire una ampia frequentazione, che sicuramente potrà essere estesa anche agli sci club che, in aggiunta ai tradizionali stage di allenamento estivi sui ghiacciai, potranno fruire di una pista ove potersi allenare con grande continuità per tutto l’anno. Sarà quindi possibile sciare in estate a Sassotetto di Sarnano.
Nel progetto di più ampio respiro, oltre alla pista, quali sono le altre novità attese?
Potenziamento dell’innevamento artificiale e relativo bacino idrico?
Nuovi impianti di risalita?
Nuove piste?
Un bike park e un park avventura?
Una pista da slittino su rotaia da utilizzare tutto l’anno?
Miglioramento della ricettività?
Si tratta di un progetto, che presenteremo a breve, e che ripensa la montagna a 360 gradi sostanzialmente su tutte le direttrici contenute nella domanda.
Il progetto prevede, in sintesi, tre azioni:
la prima è quella di qualificazione delle attività invernali;
la seconda è quella della destagionalizzazione, con attività outdoor da svolgere in assenza di neve;
la terza è la qualificazione delle strutture esistenti.
Mi soffermo brevemente su quest’ultimo punto evidenziando che non sono previste nuove “cementificazioni” ma completamento e/o miglioramento dell’esistente, con un coinvolgimento anche dei privati per creare nuova ricettività: penso – ad esempio – ai tanti appartamenti del c.d. villaggio Hermitage nel quale, per i proprietari che fossero interessati ad un progetto condiviso, si potrebbe pensare ad una sorta di albergo/residence “diffuso” che consenta un utilizzo turistico-ricettivo degli appartamenti nei periodi di non utilizzo da parte dei proprietari.
Un progetto insomma ampio, impegnativo ma che guarda al futuro, con l’obiettivo di sviluppare e di incrementare i flussi turistici nelle aree interne ed in quei territori duramente colpiti dal sisma del 2016. Tutta l’economia dell’entroterra potrà quindi godere delle ricadute positive di un’opera di questa portata.
Entro due anni in Svizzera nella stazione sciistica di Feldis situata nel Cantone dei Grigioni verrà costruito il primo skilift eolico del mondo. Attualmente l’ufficio per lo sviluppo territoriale del Cantone dei Grigioni, il comune di Domleschg e la società che gestisce gli impianti di risalita la Feldis AG dopo un esame preliminare del progetto hanno concordato di approfondire alcuni punti.
Queste ulteriori riflessioni sono dovute in quanto essendo il primo progetto al mondo di questo tipo e cioè un impianto di risalita a energia eolica, che in questo caso si tratta di uno skilift, ci sono ancora degli interrogativi se considerarlo come un impianto di risalita con generazione di energia per uso proprio o come due progetti indipendenti (skilift e turbina eolica per la produzione di energia), come ha dichiarato a Radio Südostschweiz il co-ideatore Andy Kollegger. La decisione dovrà pervenire entro il 31/12/2019 ed in caso positivo i lavori dovranno essere terminati entro il 31/12/2021.
Particolarità dello skilift eolico di Feldis
Lo skilift sarà costruito con sette sostegni di cui solo tre sarebbero alti circa 30 metri e in questi saranno installati i generatori eolici. L’energia eolica prodotta dalle tre pale fornirà più energia di quella che verrà consumata dallo skilift. Precisamente una delle tre turbine sarebbe già sufficiente per il funzionamento dell’impianto di risalita mentre l’energia elettrica delle altre due sarà utilizzata per alimentare tutta area sciistica e cioè una seggiovia ed i rifugi presenti sulle piste da sci. In estate quando gli impianti saranno chiusi l’energia dedicata ad essi verrà utilizzata per altre esigenze del comune.
Dati tecnici dello skilift eolico
Altezza della stazione a valle: 1.902,7 m sul livello del mare. Altitudine stazione a monte: 2’001.1 m.ü.M. lunghezza orizzontale: 549,4 m Lunghezza inclinata: 560.6 metri dislivello: 98,4 m pendenza media: 17,9% Capacità: 800 P / h velocità del veicolo: 0 – 3 m / s tempo di percorrenza 3.11 min. Gancio di organi: No. 42 pezzi tipo: doppio manico distanza: 26,7 m supporti : Quantità 7 pezzi Tipo: SL2 Pista: 3,20 m – 4,00 m
Dati tecnici della turbina eolica
Tipo: WES-50 Produttore: Wind Energy Solution Potenza installata: 72 kVA Potenza in ingresso: 10 – 50 kVA Alimentazione in rete: 400 VCA Cos (phi) regolabile: 0,8 cap – 0,8 ind Velocità del vento di taglio: 25 m / s Emissioni sonore a 8 m / s: 45 dB su 100 m Numero di ali: 2 Lunghezza alare : 9 m Diametro del rotore: 18 m Altezza del montante / incl. Rotore: 25 m
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